domenica 31 ottobre 2021

STRANE VICENDE

 

https://mattinopadova.gelocal.it/.../universita-di-padova...

 
Quella che è stata messa su con il green pass all'italiana e i suoi annessi e connessi è una macchina incredibilmente stupida (e profondamente ingiusta).

Per esempio io, con ciclo vaccinale completo all'estero con uno dei vaccini approvati da EMA, ad alcuni pezzi dello stato italiano risulto non vaccinato (ad altri sì). Dei colleghi con prima dose di vaccino fatta nella nazione di provenienza e seconda in UK sono riusciti in tempi piuttosto brevi ad avere il riconoscimento dell'avvenuta vaccinazione anche a casa loro. In Italia invece ci sono stati problemi seri per chi ha fatto la prima dose in una regione e la seconda in un' altra.
Ma 'sta roba andrebbe difesa COMUNQUE e militarmente, per principio, secondo alcuni.
La vicenda del prof. Camperio Ciani da questo punto di vista è notevole. In agosto il professore invitava il rettore dell'università a licenziarlo se il green pass fosse diventato obbligatorio per esercitare l'insegnamento:
"Collega Rettore,
(non uso superlativi per cio’ che segue),
io sottoscritto prof. Andrea Camperio Ciani, professore ordinario di codesta libera Universita’ degli studi di Padova, avendo appreso dal decreto rettorale dell’obbligatorieta’ della tessera green pass per svolgere lezioni , dichiaro formalmente, a lei , e per conoscenza al ministro della universita’ Messa ed al ministro della sanita’ Speranza, che avro’ l’onore e la dignita’ di rimettere davanti a lei in mio green pass, accettando la sua dimissione dall’ insegnamento dei miei corsi di evolutionary psycology, genes mind and social behavior,e animal and human behavior, e la radiazione della mia cattedra di insegnamento quale professore ordinario, e sospensione dell’intero stipendio. Io mi prendo la responsabilita’ di ciò ‘ che affermo, e aspetto il suo decreto di radiazione da codesta Universita’ di Padova." (https://cataniacreattiva.it/lettera-del-prof-andrea.../)
Cioè vaccinato e detentore di green pass non ne voleva proprio sapere, del certificato verde obbligatorio all'università.
E cosa succede a fine ottobre? Viene sospeso senza stipendio fino al 31/12 (termine attuale dello stato di emergenza).
La sospensione senza stipendio fino al 31/12 è la formuletta automatica usata in questi casi. Per esempio, svariati medici (ma anche fisici e chimici, se iscritti all'Ordine) hanno ricevuto raccomandate con oggetto cose tipo: "procedimento per l'applicazione del Decreto Legge 44/2021". E la cosa non andava evidentemente per soggetti, ma per liste date da mangiare a un qualche database, tanto che certe lettere non erano nemmeno intestate al Dr. Tale Talaltro, ma semplicemente: "al professionista o operatore sanitario in indirizzo" (neanche lo sforzo di fare un banale merging).
Ma torniamo a Camperio Ciani: siccome nessuno lui stesso compreso lo può "svaccinare", che diavolo è successo? Una azione disciplinare del Rettore? E perché? (Non era più semplice accettare le sue dimissioni a suo tempo, tra l'altro?). E poi sorge una domanda: essendo in possesso dei requisiti per averlo e avendolo, un cittadino può essere "sgreenpassato" o può "sgreenpassarsi"? Chissà.
Perché parrebbe che vaccinato o no, possessore di green pass o no, se sei contro il certificato verde sei un nemico dello stato.
Scusate, ma questa storia sta prendendo una piega appena appena agghiacciante.

giovedì 28 ottobre 2021

CHIMICA, GRAVITA', POSIZIONE DEL SOLE, RELATIVITA'

 



Ne ho sentita qualcuna, di storie, su Chimica Fisica e Teorica all'università di Firenze tra anni 60 e 70.
Tra le varie, quella che mi rimase più impressa riguarda il prof. Giorgio Piccardi. Nei suoi ultimi anni provava a dimostrare l'influenza delle fasi lunari sulle reazioni di precipitazione che tanto gli piacevano, e pagava studenti perché andassero a farle in collina al novilunio o nelle notti di luna piena.
Non andò bene, la cosa, e la storia della sua attività già negli anni 80 era da una parte dimenticata, dall'altra avvolta da un alone di pseudoscientificità (per questo mi ha stupito, oggi, scoprire che la Treccani gli dedica una voce http://www.treccani.it/.../giorgio-piccardi_(Dizionario.../)
Col senno di poi si potrebbe dire che il suo interesse nei confronti dei fenomeni fluttuanti proveniva da un'intuizione genuina, ma purtroppo per lui distante da quello che si stava iniziando ad elaborare nel campo della termodinamica del non equilibrio. In breve, la mancanza di strumenti concettuali lo spinse su ipotesi peregrine: influenza dei campi magnetici extraterrestri e della gravità sulle reazioni chimiche.
La rotazione della luna attorno alla terra contribuisce al fenomeno delle maree ed è ben nota l'importanza che storicamente è stata data alle fasi lunari in agricoltura. Ma prendendo in esame la maggior parte delle reazioni chimiche (relativamente semplici) l'influsso della gravità lunare, come la posizione del sole, è irrilevante. Questo non vuol dire che la luna non esercità un'attrazione gravitazionale sulla superficie terrestre, chiaro?
Esattamente come le variazioni del campo gravitazionale sulla superficie terrestre, anche la relatività ristretta è di fatto ininfluente in chimica (quasi) e termodinamica. Provate a cercare contributi relativistici per esempio in "Modern Thermodynamics: From Heat Engines to Dissipative Structures" di Kundepude e Prigogine (https://books.google.it/.../Modern_Thermodynamics.html...): non ne troverete. La massa di un corpo resta costante con la sua temperatura, quando si parla di chimica. E allora la chimica dal principio di Lavoisier alla termodinamica è incompatibile con la relatività? Per niente.
Ricordo che la la chimica riguarda fenomeni che coinvolgono essenzialmente gli elettroni di valenza degli atomi e aggregati composti da un numero più o meno grande di atomi o molecole: sono i fenomeni più comuni, sulla superficie terrestre, quelli da cui è scaturita la biosfera, la vita. E si tratta di fenomeni che coinvolgono energie relativamente basse. Basti pensare alla differenza tra una delle reazioni chimiche più energetiche, l'esplosione del TNT, e quella di una fissione nucleare: in Little Boy 700 g di uranio arricchito liberarono 16 chilotoni, cioè l'energia sprigionata dalla detonazione di 16.000 tonnellate di TNT(http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3).
Prendiamo un esempio molto semplice, banale: prendiamo 1 g di acqua a 14,5°C e portiamolo a 15,5°C. Abbiamo aumentato l'energia di 1 g di acqua di una piccola caloria (cal), corrispondente a 4,184 Joule. Inserendo questa ΔE nella famosa equazione (E=mc^2) otteniamo:
4,184/ (299792458 )^2=Δm
La differenza di massa corrispondente alla differenza di energia è 4,655*10^(-11). Una variazione percentuale del 4,655*10^(-9)%: niente. Per dare un'idea l'accelerazione gravitazionale, convenzionalmente fissata costante, esprime una variabilità di 12 ordini di grandezza superiore (0,35% tra polo e equatore).
Una bilancia analitica ha tipicamente una sensibilità massima che può arrivare ai centesimi di mg (10^-5) con un carico massimo di pochi grammi, tra l'altro, e non è un caso che le conferme sperimentali del principio siano state ottenute con fenomeni ad energia estremamente alta, come decadimento radioattivo e reazioni di fissione nucleare.
Nel 46 Einstein ebbe a scrivere "Il principio della conservazione della massa [...] si è dimostrato inadeguato di fronte alla teoria della relatività speciale" : ma resta perfettamente adeguato per i comuni mortali sulla superficie di questo pianeta, che non si muovono a velocità vicine a quella delle luce né si preoccupano di come il sole produca la propria. Quel che è rilevante a livello microscopico (meccanica quantistica) perde rilevanza a livello macroscopico, e quel che a livello cosmico è rilevante può essere del tutto irrilevante localmente, dove continuano a valere le leggi di Newton e i bilanci separati di massa ed energia.

 

In tutto ciò non cé'alcuna metafora. Se qualcuno vuole un insight: oggi non avevo niente di attuale da postare. E neppure ne avevo voglia. Ma ho una certa quantita' di bozze mai pubblicate. Quindi ho scelto questa. Questo farebbe di CS un progetto editoriale? Non credo. Come non credo nell'uso istintivo dei social. Nel senso che se credessi nella creazione di una pagina fb come operazione narcististica, sfogatoio o simili, probabilmente ben pochi sarebbero qua a leggere e commentare. Come diceva qualcuno certi post servono apparentemente ad altro, rispetto alle intenzioni della pagina (che sono sempre state politiche - e non partitiche, anche se la differenza ai piu' sfugge). Ma servono.

mercoledì 27 ottobre 2021

INTANTO SU Z-RETICOLI... - By Starbuck


Ovvero le cronache di una galassia lontana lontana.
Ve li ricordate gli abitanti di Z reticoli? Uguali a noi ma con l'accento un po' strano e la fissa per le passeggiate in montagna? Eccoli, vi volevo dire che...sono ancora lì...ci sono, ecco.
Dopo aver trascorso l'inverno sciante - cosa che verosimilmente faranno anche quest'anno in maniera analoga, esibendo nient'altro che uno skypass per accedere ai comprensori - e dopo aver trascorso le vacanze estive in qualche modo, ad agosto circa sono tornati chi al lavoro e chi a scuola. A scuola. Un posticino dove nessuno esibisce certificati colorati per lavorare. Senza obbligo mascherine sotto i 12 anni (senza obbligo mascherine da nessuna parte sotto i 12 anni, come è sempre stato). Certo qualcosa è cambiato anche lì: "eh ma ce l'hanno anche loro il certificato per mangiare al chiuso nei bar e ristoranti, eventi teatri, cin...ecc..." Sì sì, indubbiamente, e da quando la cosa ha coinciso con la sospensione della gratuità dei tamponi (ebbene sì prima erano gratuiti) gastroswisse, pardonne, Gastro-Z-reticoli lamenta un calo del 25% di fatturato (https://www.tio.ch/…/gastrosuisse-ristorazione-sondaggio-fa…): mica come da noi, dove il GP ha rilanciato il settore della ristorazione! Ma si sa, i Z reticolesi sono un po' differenti....
Hanno una genetica diversa: quando ti rilasciano un certificato, l'immunità da malattia dura 12 mesi, come quella da vaccino, e stanno valutando se rilasciare certificati (della validità di 90 giorni) anche in base a test sierologico. E' recente la notizia dell'approvazione di Z-Reticol-Med (alias Swissmed) della terza dose, annuciata dai giornali con un "Raccomandata dai 65 anni, alla maggioranza non serve" ( https://www.rsi.ch/…/Richiamo-raccomandato-agli-over-65-148…). La cosa della terza dose, si apprende, non avrà impatto sul certificato anzi "ci sono indicazioni che la protezione di una vaccinazione completa possa estendersi anche oltre l’anno". UaU.
Il paragone...il paragone...volete che ve lo faccia? Lo avete notato anche voi che in Italia, dai 6 anni in su, in tutti i luoghi chiusi, c'è obbligo di mascherina...da almeno un annetto? Volete che vi riporti che Sileri suppone una "terza dose per tutti" a partire "verosimilmente" da gennaio mentre su Z-Reticoli "alla maggioranza non serve"?
Una genetica invidiabile, questi Z-reticolesi! A cui non serve neanche un QR code per andare al lavoro! Addirittura, lasciano degli umanoidi-italiani - dalla genetica molto più triste, che necessita di un QR code per lavorare su suolo patrio - sciamare nelle loro terre ed entrare addirittura giornalmente nei loro luoghi di lavoro senza neanche un GP! Incredibile!
E... e bon fine delle domande retoriche e fine anche forse dell'ironia.
Tenetevi stretti i vostri pass verdi, sedetevi più sicuri al tavolino del bar sotto casa e mi raccomando, non andate su Z-reticoli neanche con la fantasia: lo dice di sicuro una qualche scienza che sono pericolosi i salti iperspaziali.


 

mercoledì 20 ottobre 2021

UNO STRUMENTO SANITARIO, COME NO

https://www.milanofinanza.it/news/niente-green-pass-niente-cig-2537365?fbclid=IwAR0PN2cpNBLHqiqwUkW_ufmxR0u6_Etw1JPpOuA4gIXpnMY6Cj3AH656HxA   

"Il possesso del green pass diventa da oggi necessario anche per il diritto a malattia, maternità, assegni per il nucleo familiare e cassa integrazione. Da oggi al 31 dicembre, infatti, i lavoratori privi di «certificazione verde» sono «assenti ingiustificati» al lavoro e, come tali, non godono di alcun diritto né tutela garantiti dal rapporto di lavoro, eccetto quello della conservazione del posto di lavoro."

La natura strettamente sanitaria della disposizione emerge appieno, come quando si parlava di green pass obbligatorio per gli studenti universitari in DAD.

Qua sopra ci sarebbe da parlare dell'anticorpo AZ, o delle possibili vittorie di pirro di Lilly in oncologia, o del mezzo flop dell'inibitore RdRp di Atea/Roche. Temi importanti, molto.
Ma...
Ma l'attualità italiana presenta tutt'altre urgenze: quelle di un provvedimento (il "nostro" green pass) che non ha precedenti nella storia del paese. Niente a che vedere con le vaccinazioni obbligatorie sempre esistite in varie professioni: quante volte è successo che la non ottemperanza implicasse la perdita dello stipendio o della possibilita' di lavorare? Ora, la cosa sarebbe al limite comprensibile (non giustificabile), se fosse una risposta indotta dal panico causato da coperture vaccinali inesistenti a fronte di una protratta emergenza pandemica. Piccolo particolare: così non è, perché le nostre coperture vaccinali sono alla pari con la media europea - e in buona parte del continente a nessuno è venuto in mente qualcosa del genere, anzi, ricordo la contrarietà al green pass (in versione ben più blanda del nostro) dei partiti socialdemocratici nordeuropei (UK inclusa).
E poi c'è la questione di principio. La "ragione sanitaria" (determinata a piacere) che travalica qualsiasi altro diritto, compreso quello al lavoro e quello allo studio, che gli vengono subordinati. Nel nome dell'emergenza epidemica, come se non ne esistessero altre.

Ci sono paesi in Europa dove si vive e si lavora normalmente con una quantità di casi (casi, non ospedalizzazioni o decessi) che in Italia farebbero gridare all'apocalisse e chiudere tutti in casa con l'esercito nelle strade. Qualcuno dirà: il GP serve proprio a questo, ad evitare nuovi lockdown. Staremo a vedere. Questo potrebbe anche essere un assioma politico (visto che c'è il GP, non ci saranno nuovi lockdown, qualsiasi cosa succeda). Potrebbe però rivelarsi un assioma insostenibile, e in ogni caso sacrificargli il diritto al lavoro...


sabato 16 ottobre 2021

PUNTATE SULLO 0 - By Starbuck




P. litiga con la sedia della sedia riunioni, ergonomica ma non troppo visti i suoi chili in più. "L'immobilità forzata a casa dello scorso anno ha peggiorato la situazione", commenta sconsolato.
Quando era rientrato fisicamente al lavoro l'estate scorsa, dopo lo smartworking a cui da bravo analista di dati era stato relegato, entrando nel mio ufficio aveva esordito con un "Sto diventando complottista". Ed aveva argomentato che la gestione pandemica, i modelli ed i numeri non gli quadravano. "Sai ho avuto tempo, e due modelli li so fare anche io...". Superfluo dire "certo caro, è il tuo mestiere", superfluo aggiungere "non sei il primo che me lo dice", o meglio, non sei il primo che me lo sussurra, convinto che il suo pensiero "alternativo" sia al sicuro con me.
Non pago P. aveva insistito, "ma senti io ne ho provato a parlare, ma qui, non se ne rendono conto? cioè voglio dire...son tutti PhD, ci lavorano anche loro con i dati...?". Io avevo allargato le braccia e consigliato di tenere un profilo basso perché quando sei dentro un sistema la prima regola è sopravvivere: "Sai alle volte è più semplice leggere La Repubblica e attenersi alla linea: qua la maggior parte fa così...".
Passato un anno siamo ancora allo stesso punto e P. non si consola, mentre lotta con le leve della sedia. "Ma scusa questi hanno studiato, c'hanno i dottorati, ma le domande non se le fanno?".
La risposta è d'obbligo, con le dovute spiegazioni: no, proprio perché hanno studiato le domande non se le fanno. Il percorso scolastico, gli studenti quelli bravi, questo fanno: danno le risposte giuste e passano esami. "Per passare un esame, non devi capire, devi...dare le risposte giuste. E questo vale per tutto il percorso scolastico. Quanti esami invece che la materia studiavi il professore? Quante volte gli rispondevi quello che voleva sentirsi dire? Dì la cosa giusta, fa la cosa giusta, rispetta le regole nel sistema e vai avanti. Vai avanti anche contro il senso logico. Vuoi una visione disincantata di cosa sta succedendo? Parla con il meccanico, con i macellaio, gente che da una vita, nella loro piccola officina o bottega, prende decisioni che hanno una conseguenza pratica e immediata. A loro le favole interessano poco quando cozzano con la realtà dei fatti"
Già perché "quelli studiati" spesso e volentieri si trincerano dietro i loro titoli e smettono di elaborare. Titoli. Attestati, Esami passati. Idoneità. La pila di carta che si alza senza necessariaemnte un contenuto dietro.
Ed lo dico perché ho una discreta abilità nella "collezione dei pezzi di carta", e con l'andare degli anni ho collezionato sempre di più investendo sempre di meno, stante un costante abbassamento del livello generale.
La borghesia contemporanea, il perbenismo, l'ipocrisia di una classe media si basano su questo, si auto sostengono sulla base della pila di carta che spesso si autoconferiscono, senza porsi troppe domande. Anzi, ponendosi meno domande possibili. I servizi rivoluzionari sono quelli di Report e delle Iene, e tu ti chiedi come facciano a parlare di quello senza riuscire a trarre mezza considerazione dal lavoro che fanno giornalmente.
Con questi occhi qui osservo le dichiarazioni, di una semplicità disarmante, di una logica scevra da compromessi di chi mette in gioco il poco che ha in uno sciopero a oltranza per chiedere la rimozione del green pass.
Serviva qualcuno con un lavoro reale, fatto di carichi sospesi, turni massacranti, conti da far tornare a fine mese.
Un lavoro che si tocca, condiviso con persone in carne ed ossa, che hanno una vita simile alla tua, per riportare il discorso dal virtuale al piano della realtà.
Perché a loro di una propaganda del vaccino fatta a scapito del loro lavoro non importa un granché. Vedono già cosa c'e' oltre, cosa c'e' dietro.
E così nella roulette del passaporto verde, dove c'è in ballo molto più di "farsi un vaccino", non si trova posto per scommettere né sul Nero né sul Rosso. Per necessità non ci resta che provare a puntare quello che ci resta sullo 0.

 

giovedì 14 ottobre 2021

IL GOVERNO SVENTA NUOVA MARCIA SU ROMA ED ALTRE AMENITA'


Ma figuriamoci se la faccenda "green pass all'italiana" poteva sfuggire di mano...
10.000 fascisti prendono d'assalto la capitale (https://www.rainews.it/.../Covid-tensioni-a-Piazza-del...) a dimostrazione di quanto "nogreenpass" sia slogan appartenente solo alla destra più becera e violenta.
Fortunatamente il governo presidia con fermezza la tenuta dello stato democratico, ribadendo che il green pass come è stato concepito è un irrinunciabile presidio di libertà.

E ovviamente l'opposizione al green pass è indifendibile, altrimenti si è mandanti morali delle violenze di piazza (l'ho letto di cacciari) o collaterali all'estrema destra:



Il fatto  è che qualche tempo fa si poteva constatare con costernazione che la destra politica si stava appropriando dei temi fondanti della sinistra (diritto al lavoro, presenza dello stato in economia etc), ma oggi un'area che si definisce sinistra fa propri temi che storicamente appartenevano alla destra (reazionaria od estrema).

Nel mondo fantastico della retei può capitare che uno (chi scrive) passi parte della domenica con un cineforum a tema Costa Gavras (da "Z - l'Orgia del Potere" a "Music Box", passando per límprescindibile "Missing"), e che due giorni dopo venga accusato di essere collaterale a Forza Nuova.
Perché il green pass è "ordine pubblico".
Ecco, quando sento "ordine pubblico" sparato in questo modo a me viene in mente Junio Valerio Borghese che parla "per l'ordine pubblico" (e i critici del suffragio universale ricalcano Pino Rauti, che a loro piaccia o no, se ne facciano una ragione una volta per tutte). Guardate questo video: https://www.youtube.com/watch?v=4-SwIjI7I_A . "Dagli all'untore!", in purezza, e siamo sullo stesso piano di "dagli al nero", "dagli all'ebreo" - l' odio per il diverso, in questo caso coperto e legittimato dal politicamente corretto.

 

Se c'è stata un'opera di grande significato nella storia della RAI si tratta de "La notte della Repubblica", di Sergio Zavoli. Questo è un mio piccolo contributo all'alfabetizzazione degli analfabeti politici che in giro sparano giudizi e sentenze.



sabato 9 ottobre 2021

LA GUERRA DI CHI? E LE SUE CONSEGUENZE

 


"La narrativa dominante è diventata che "siamo in guerra". In guerra, tutti devono eseguire gli ordini. Se a un plotone viene ordinato di andare a destra e alcuni soldati vanno in esplorazione a sinistra, vengono fucilati come disertori. Lo scetticismo scientifico doveva essere eliminato senza fare domande. Gli ordini erano chiari.
Chi ha dato questi ordini? Chi ha deciso che la sua opinione, competenza e conflitti di interesse dovessero comandare?"
Ci sono arrivato tardi su questo post di Ugo Bardi che traduce Ioannidis, ma meglio tardi che mai. Potrei aggiungere che le premesse di tutto cio' erano state poste da prima della pandemia, e che tutto questo ha permesso a un po' di truppa appiedata di trovare una nuova bandiera e cercare poi di raccattare qualcuno per guidare l'offensiva...

E arriviamo velocemente alle conseguenze


 

Chiariamo un punto fondamentale: il green pass è una misura normativa, inerente la politica sanitaria. In quanto tale è intrinsecamente dibattibile e opinabile.
Il professore oggetto del procedimento disciplinare non si è prodotto in apologia del terrorismo o dell'eversione dell'ordine democratico. Ha spiegato la sua contrarietà al green pass. E poi avrebbe detto che i vaccini sono un'arma di sterminio di massa (sigh). Quindi la reazione di molti sarà: "E' un novax-duro-e-puro, è giusto il provvedimento disciplinare".

A parte lo sterminio e simili delirii, contrariamente a quello che si vuole far credere, essere contrari al green pass non implica essere renitente al vaccino anticovid o novax o negazionista della pandemia o fascista o altro, a meno che in tali categorie non rientrino tutti i mille e passa firmatari dell' appello dei docenti universitari contro il green pass, Barbero compreso (https://www.lastampa.it/.../l-appello-dei-docenti...).
Il discorso di Ioannidis (vedi post precedente) sulla militarizzazione della scienza si applica anche al contesto più ampio: c'è chi cerca di colpire in ogni modo chi non marcia al passo - no, non il modo migliore per condurre una campagna di vaccinazione di massa, per usare un eufemismo. E se questo andazzo si estende all'operato dello stato nelle sue varie articolazioni allora ci deve preoccupare.
Per quale motivo?
Perché alla fine si arriva a un interrogativo non banale:
proteggere la liberta' di espressione di novax (quelli veri) e fascisti è proteggere la liberta' di espressione di tutti?
Io sono propenso a rispondere di sì (basta che non vengano a rompere qua sopra). Se non altro perché so fin troppo bene quanto le etichette siano estensibili a piacere, secondo il comodo del primo che passa (quando hai sentito definire fiercepharma sito novax e endpoints sito di fake news le hai viste tutte e sai cosa ti puoi aspettare