martedì 24 aprile 2018

INFLAZIONE MEDICA E COSTO DEI FARMACI



"Turns out the problem prob isn't "picking of the low hanging fruit" or the "Evil MBA". Most of the decline in Pharmaceutical R&D cost efficiency is due to medical care inflation driving up the cost of doing trials. Hospitalization costs are our core problem."

Così John Tucker ha iniziato su twitter il suo esame del principale fattore di costo dello sviluppo farmaceutico: i trial clinici, il cui costo è aumentato perché di base è aumentato costantemente il costo dei servizi ospedalieri (parliamo di USA).
Sul low hanging fruit posso essere d'accordo, ma devo dire che gli evil MBAs hanno fatto la loro parte, e di solito pieni di entusiasmo.
Bernard Munos, che non è una penna particolarmente gentile, con l'industria farmaceutica, risponde che visto che i trial costano così tanto, è meglio alzare l'asticella di ingresso.
Gli fanno notare che la struttura degli incentivi nell'industria porta a spingere avanti i progetti comunque (perché è così che funzionano i bonus dei manager della ricerca). E Munos conclude con un lapidario: "Yep. Designed to reward by promoting underperformance".

Comunque, ritornando all'analisi dei costi, verrebbe da pensare che in molti casi tutto il mondo stia ripagando sotto forma di spesa farmaceutica i costi del sistema sanitario privato più grande dell'occidente. A cui, da questo punto di vista, potrebbe anche star bene che le barriere di accesso ai trial clinici non siano così alte, visto che il costo di uno è il guadagno di qualcun altro. E quando si parla di spesa farmaceutica si tende a generalizzare, non andando a vedere chi guadagna su cosa, e come. Tra l'altro tutto questo dovrebbe costituire materia di riflessione per quelli che discutono di delinking.

Il commento lungo lo trovate su "In the pipeline", qua http://blogs.sciencemag.org/pipeline/archives/2018/02/22/cost-of-trials

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