martedì 29 maggio 2018

UN APOLOGO DALLA CHIMICA MEDICINALE (L'OMEOPATIA FUNZIONA?)


Ovviamente l'omeopatia non c'entra niente, è uno spoof. Di solito quando cito la parola succede il finimondo, ma in questo caso non sarà così, perché chiunque in questi giorni è impegolato in discussioni sulle prerogative costituzionali del presidente della repubblica e cose del genere (in cui non voglio entrare perché non sono un costituzionalista, e fatemi lo stesso favore, please, nei commenti). Indovinate, intendo parlare di metodo (anzi far parlare chi ne sa più di me), ribadendo quel che ho scritto su twitter: ho passato un anno a parlare di metodo, e ora capisco perché di metodo non si deve parlare (per qualcuno).

I grandi chimici medicinali "vogliono sempre un altro scaffold (struttura base da elaborare, NsCS). Le cose possono andar male in qualunque momento - farmacocinetica, tossicità, problemi di sintesi e di industrializzabilità della stessa, proprietà intellettuale. Questi problemi sono spesso imprevedibili. Avere un secondo chemotipo nuovo e dalle buone proprietà è spesso il miglior modo per assicurarsi il successo. Nelle mie conversazioni con leader della chimica medicinale la mia impressione è che alcune organizzazioni si rifiutano di dichiarare un programma nella fase di lead optimization (quella da cui esce il candidato clinico, NdCS) se non è stato identificato un secondo scaffold."  ("What Makes A Great Medicinal Chemist? A Personal Perspective", Mark A. Murcko, DOI: 0.1021/acs.jmedchem.7b01445)

Questo visto che c'è un mucchio di gente che si straccia le vesti se qualcuno parla di "piani b". Nel commento sul voto del quattro di marzo, fatto prima del voto, https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=2108445009374375&id=1971621999723344 , fu evocato "L'uovo del serpente" di Bergman, oggi esce una cosa su Eurointelligence - noto sito populista - diretto da W. Munchau, famoso ideologo populista, che si era rivolto ai "suoi" con un articolo a titolo "Il momento Maria Antonietta delle elites", sul FT, tempo fa. E viene tirato fuori un parallelo con la repubblica di Weimar (http://vocidallestero.it/2018/05/28/eurointelligence-sulla-decisione-di-mattarella-bentornati-nella-germania-di-weimar/). Curioso che certi liberalliberisti e un chimico decisamente a sinistra (pure troppo, per alcuni, che mi hanno etichetatto "zecca") abbiano impressioni così simili. L'eco di queste vicende non si disperderà velocemente, e sarà capitalizzabile da un unico blocco politico. Deposuit potentes de sede: alle volte lo fa, la storia. Quanto ad esaltare gli umili, è tutto un altro paio di maniche.

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