lunedì 4 giugno 2018

UN NON ANTIVIRALE CONTRO IL RAFFREDDORE?

Meet IMP-1088, fellows: se ne parla come un potenziale farmaco contro il raffreddore, non ha l'aspetto di un antivirale e infatti antivirale non è. Inibisce due proteine umane, NMT1 e NMT2, che il virus usa in uno dei passaggi dell'assemblaggio del virione. Interessante. Ma avete presente il J.Med.Chem. che sto citando ogni tre per due negli ultimi giorni? Un chimico medicinale deve avere "deep care" per la biologia. Le due NMT di mestiere attaccano miristoili ad altre proteine, regolandone la funzione - l'acido miristico è un acido grasso, quindi una proteina con più acidi grassi attaccati sarà più lipofilica e quindi modificherà la sua interazione con altre proteine (e con la membrana cellulare). Pensare a colpire un target dell'ospite per sconfiggere un virus potrebbe pure essere una tattica, per infezioni molto gravi, ma se si parla di raffreddore notere forse che il terreno è scivoloso... perché le due NMT influiscono su una quantità di diverse proteine, principalmente coivolte in processi apoptotici e antiapoptotici, ovvero nel ciclo vita-morte delle cellule. Data la loro natura, dovrebbero avere sopra l'etichetta "Non toccare!" (a meno che tu non stia facendo lavoro molto ma molto di frontiera in oncologia). Da cui i commenti estremamente prudenti, che dicono "aspettiamo il modello animale" (https://cen.acs.org/pharmaceuticals/drug-discovery/Agent-stops-common-cold-virus/96/i21?utm_source=Twitter&utm_medium=Social&utm_campaign=CEN&hootPostID=8a78f5ab938bf07977e9703b0a487e37)
Chi ha accesso a  Nature Chemistry. doi:10.1038/s41557-018-0039-2  ed "skilled in the art" noterà l'eleganza del lavoro, infatti, ma anche, assieme a tutti gli altri, che ci si è fermati alle prove in vitro su linee cellulari infettate.  Ho come l'impressione che i risultati in vivo non saranno eclatanti... però è un bell'esercizio accademico.


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