mercoledì 29 maggio 2019

TECHNOCRACY - 1 - DDL 770, L'EUROPA


(By Starbuck)

Faceva caldo quando sentii parlare per la prima volta della proposta Pautuanello-Romeo. Faceva caldo, ma avrei volentieri fatto a meno della doccia fredda alle 7.30 di mattina. Mentre da dietro la colazione mi si chiedeva “ Ma l’hai letto l’articolo 5?” traevo la conclusione che le domande retoriche sono sempre foriere di pessime notizie, da queste parti.
Questo siparietto si svolgeva il 7 agosto, quindi un pezzo fa, e nel pieno delle vacanze estive. Il NeoGoverno aveva tranquillizato gli animi pochi giorni prima con un “a settembre tutti a scuola grazie al milleproroghe”, per cui eravamo (quasi tutti) altamenti distratti. Non il parlamento che attentissimo chiudeva in sordina con questa mirabolante proposta di legge: il DDL 770. Un “provvedimento”, si dirà nel testo, “ volto a RIMODULARE” la materia della prevenzione vaccinale, ovviamente “nell’ambito degli ACCORDI INTERNAZIONALI” attraverso anche lo “stabilimento di un’ANAGRAFE VACCINALE” e prevedendo “interventi in caso di emergenza sanitaria e di COMPROMISSIONE DELL’IMMUNITA’ DI GRUPPO”. Insomma, da cominciare a tirare bestemmie ancor prima di arrivare all’articolo 1. “Nell’eventualità in cui si verifichino emergenze sanitarie o specifici episodi epidemici” c’era scritto nel preambolo “resta fermo il potere di attivare l’Unità di crisi […] e dell’autorità sanitaria di adottare interventi urgenti ai sensi dell’art. 117 del DL 31 marzo 1998, n. 112”. Per chi non se lo ricordasse, il DL 112/98 regola le deleghe stato regioni ed enti locali e l’art. 117 stabilisce che “In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale.”
C’era abbastanza di cui preoccuparsi, insomma. Ma era estate e la proposta di legge è passata … distrattamente. Perché leggerla? Il fulcro era “autocertificazione si/autocertificazione no”. Il fulcro era “sui 0-6”, sul contingente, non sul dopodomani. Poi alle elezioni, non avevamo “vinto noi”?
Il DDL 770 va letto più volte per assaporare in pieno il fumo fitto in cui è avvolto. Ti dice tutto e non ti dice niente: nessun errore marchiano alla Lorenzin su cui attaccarsi. Niente distrazioni: non si parla da nessuna parte di vaccini monovalenti, di non vaccinare per qualcosa per cui si è già immunizzati. Niente, nisba, scordatevelo. Un bel legalese fluido, dove chi scrive sa quello che vuole. E cosa vuole?
Vuole, all’art. 4, un’anagrafe vaccinale, e che i suoi dati siano utilizzati per “la raccolta e lo scambio di informazioni con gli organismi europei ed internazionali”, verstanden?
Vuole, all’art. 5 che capiate che il vaccino va fatto per il bene comune. Le coperture calano sotto la soglia (95% politico per tutti, of course, tetano included, tabelle dettagliate ne trovate in giro a iosa) per uno qualsiasi dei vaccini del PNVP? No problem, paghi la multa e tuo figlio (untore) se ne sta a casa da scuola finché il magic number (sempre 95%) non viene ripristinato. Scuola di qualsiasi ordine e grado. Così per periodi random, in posti diversi e casuali. Con una discrezionalità del Sindaco nel dichiarare l’emergenza (in base al DL 112/98, art. 117) che la conta lunga su cosa vedremo accadere. E no, non sono ottimista come altri che il processo per decretare l’emergenza sarà lungo e laborioso… perché il concetto di emergenza si può ridefinire, come fu ridefinito ad hoc quello di epidemia e pandemia dall’OMS e perché aleggia già un progetto di deroga dello stato alle regione in tema sanità, verstanden?
Gli articoli non soppressi del DL 119/17 sono solo quelli relative alle coperture economiche e quelli relative all’indennizzo per danni che, cherry on top, viene esteso a tutti i vaccini indicati nel PNVP.
E qua sembrerebbe che siamo arrivati in fondo alla storia: sfogo, urla, sipario.
Ma no, proprio no. Qua dobbiamo ancora iniziare a capirci qualcosa in realtà sul DDL 770. Ed a parer mio forse è ancora immaturo il tempo per apprezzarne appieno la portata.
Quando mi sfugge una cosa, e del DDL 770 mi sfugge molto, uso uno schema classico: mi allontano da essa, dall’oggetto, dal fenomeno, ed lo osservo. Lo osservo e basta. Per un po’. E se la risposta ancora non arriva ancora, magari volgo gli occhi al cielo. Potrebbe capitare, come accade ora, che la notte sia di un limpido blu e che 12 stelle mi ricordino il mito di Europa, e che d’improvviso trovi la rotta d’interpretazione.
Già, per capire la palta in cui ci troveremo da qui a breve dobbiamo guardare a “l’Europa” (e forse anche oltre) ed ai suoi esperti. Che poi sono i nostri.
Più precisamente dobbiamo guardare ad un caro vecchio amico, DG SANTE ed uno dei suoi expert panel. Accade infatti che, in risposta ad una richiesta della Commissione Europea (https://ec.europa.eu/…/files/vacci…/docs/com2018_2442_en.pdf) (affatto coincidente con la posizione del Parlamento europea a riguardo http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do… ) a settembre si esprima l’ Expert Panel on effective ways of investing in Health (EXPH) (che lavora alacremente per noi, tutto l’anno, sappiatelo) riguardo “Vaccination Programmes and Health System in Europe”. Il rapporteur del EXPH è un bocconiano attualmente di stanza all’University of York, tale Luigi Siciliani. Bocconi, Bocconi…aspetta con chi ha pubblicato a settembre Ricciardi, un paper sul morbillo? Ah sì, con qualcuno della Bocconi. Vabbè coincidenze. BTW, nella commissione EXPH, c’è anche lui, il nostro Walter nazionale. E non solo! Siatene orgogliosi: molti altri dei nostri ricercatori sono ben tenuti in considerazione dal EXPH, perché nella bibliografia ritroviamo Lopalco, D’Ancona, Rappuoli e compagnia cantante (applauso, reggiseni che volano in sala anche qualche sospensorio per par condicio).
L’opinione adottata dall’EXPH la potete ritrovare qui: https://ec.europa.eu/…/exp…/files/020_vaccinationpgms_en.pdf e per i più volenterosi, c’è anche un bel video di un ora e mezzo della discussione (potete corrompermi con cornetto e cappuccino e vi posto il link, guardatelo a tarda ora, quando I bimbi sono a letto). Per i meno volenterosi invece vi riassumo i desiderata del papello. Gli EXPH si auspicano una bella “registrazione della popolazione target”: “Senza un accurato e aggiornato registro basato sulla popolazione e’ impossibile gestire un programma basato sulla popolazione e stabilire la copertura vaccinale […] Idealmente il sistema non dovrebbe comprendere solo il numero delle persone ma anche alcune informazioni sulle caratteristiche note per essere correlate con una bassa diffusione”. Beh allora la nostra anagrafe vaccinale gli tornerà incredibilmente utile! Soprattutto perché “la valutazione delle performance del programma di immunizzazione richiede un sistema di sorveglianza, basato su una conoscenza accurata sia della popolazione target sia del numero di immunizzati”.
Ma procediamo con la lista dei desideri, quali “la creazione di quadri legislativi all’interno dei quali le politiche vaccinali possono essere sviluppate determinerà se la vaccinazione è OBBLIGATORIA, o volontaria, e se OBBLIGATORIA, se ci sono esenzioni, e dovranno provvedere un meccanismo per creare DETERMINATI INCENTIVI per massimizzare la diffusione”. Cominciate ad avere i brividini, perché finora in Europa si é sempre parlato prima di raccomandazione e poi, molto poi, praticamente mai, di obbligo. Ed anche qui direi che col DDL 770 siamo perfettamente in linea con quello che ci chiede l’Europa: registrate tutti, tenete le coperture alte, e se calano, non c’è problema se inserire un obbligo
I punti di contatto non finiscono qua comunque: l’educazione sanitaria invocata di recente in Italia? Ci hanno pensato anche loro su a Bruxell. Poi ovviamente andrà monitorata l’attitudine pubblica. Nella discussione si sottolineava come i media dovessero passare i vaccini come messaggio positivo, la parte estesa sulle strategie comunicative ve la risparmio, almeno per ora.
Ma questo documento E uropeo, ci dice ancora tante cose. Ci siamo chiesti per un anno e passa “ma perché l’Italia?” Bene, sappiate che dalle elaborazioni di SAGE working group (Strategic Advisor group of Expert, OMS) dai dati del “State of Vaccine confidence project 2016” emerge che gli Italiani sono quelli che meno di tutti credono che i vaccini siano importanti per i bambini e che siano efficaci. Mentre scivolano al quarto posto se si parla di sicurezza vaccinale: peggio di noi nel complesso in Europa non riesce a fare nessuno. Da dove volevate che partissero? Ed adesso che ci guardano ad un anno di distanza, gli esperti, dicono che l’obbligo ha funzionato alla stragrande in Italia proprio come funziona il “no jab, no play”in Australia. Aspetta: ho detto Australia? Ma che centra con l’Europa? C’entra c’entra, non era proprio qualche giorno fa che qualche australiano era in conferenza al senato? Con Walter e GSK… Si dai, proprio quando si discuteva…aspetta aspetta..il DDL 770. Guarda te le coincidenze.
In ogni caso questo riguarda solo il primo set di misure da adottare, ne abbiamo anche un secondo che prevede : “social marketing (ad es. raccomandazione dei vaccini), rimozione delle barriere del prezzo” ed ottenimento di omogeneità dei programmi vaccinali su tutto il territorio Europeo.
Ma la cosa più scoraggiante è che questo lo si sapeva già da agosto almeno. E niente si è mosso fino ad ora.
Qualche domenica fa seduta sui gradini di un Nettuno più stanco di me, ho sentito qualcuno inneggiare alla guerra, mentre nell’agorà virtuale qualcun’altro invocava il politico di turno a non cedere sulla linea del Piave (aka il DDL 770). Ho provato a tirarmi in piedi ed osservare come stavamo messi, ma ho visto solo che al “fosso di Helm” stanno distribuendo spade arrugginite a quelli con troppe lune o troppo poche e … personalmente non ci conto troppo su quella promessa di guardare ad EST all’alba del quinto giorno.
(to be continued)
(NdCS: io non ho pensato "abbiamo vinto noi" e non ho un "noi" politico di riferimento )

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