domenica 29 dicembre 2019
POSITIVISMO 2.0, SCIENTISMO 4.0 (RELOADED)
Siamo proiettati verso un luminoso futuro dal progresso lineare di scienza e tecnologia. Ogni anno che passa consolidiamo la nostra piena comprensione delle leggi che regolano la materia, vivente e non. La Scienza avanza, la Scienza dice cosa è e cosa non è. La Scienza ci dice la Verità.
Direi che questo è il credo medio dei fan della scienza e di quanti sono imbevuti del credo scientista veicolato dai media (lo scientismo pop).
A pensarci bene, appaiono convinti di vivere in un sogno di Hugo Gernsback. Fatto molto significativo, dato che nel suo insieme la realtà di oggi mostra più elementi distopici che motivi utopici.
Alla radice di questa visione del mondo ci sono alcuni motivi epistemiologici: un estensivo riduzionismo, un piatto determinismo (che sono, a grandi linee, i motivi dell'orientamento politico della popolazione scientista, compattamente schierata sul fronte antipopulista). Nota bene: il determinismo piatto (molto di moda nelle life sciences) è quello che ha meno conoscenza e pratica dei modelli deterministici propriamente detti.
Il fenomeno è un fenomeno culturale. Da un punto di vista marxiano potrebbe apparire la perfetta sovrastruttura del capitalismo finanziario, vincitore della lotta di classe.
E questo può spiegare per quale motivo certa produzione scientifica è accantonata, oscurata, dimenticata: non perché priva di valore, ma perché non conforme alla sovrastruttura.
Trent'anni fa il nobel per la chimica andava ad Ilya Prigogine (http://www.piergiorgioodifreddi.it/wp-content/uploads/2010/10/prigogine.pdf ), per i suoi studi sulla termodinamica degli stati di non equilibrio. Nessuna celebrazione, nessun ricordo.
La sbornia genomica dei novanta ha sdoganato l'equivalenza tra gene e proteina, definendo la glicosidazione post translazionale un processo casuale e in quanto tale, non significativo. Da anni Carolyn J Bertozzi, facendo chimica biologica, ci lavora su, dimostrando che il processo NON è casuale. Il suo nome è sempre stato escluso dalla divulgazione dei media mainstream, ed è noto solo agli addetti ai lavori. La faccenda della glicosidazione (che è il processo in cui molecole di zuccheri vengono legate alle proteina) ha un profilo non banale, per quel che riguarda il pensiero biomedico corrente. Per esempio, una serie di studi hanno dimostra che le IgG (le gamma immunoglobuline, parte importante del sistema immunitario) hanno un profilo di glicosidazione che cambia durante la vita dell'individuo (pensate alle implicazioni di questo fatto su alcuni temi molto discussi, ora come ora).
Pensate a come fossero popolari 25 anni fa i temi delle teorie del caos: caos deterministico, strani attrattori, insiemi di Mandelbrot. Anche tutto questo sparito dalla mappa.
"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia" oggi potrebbe essere riscritta in questi termini: "Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante il tuo scientismo sia disposto ad accettare".
(Questo è un post su facebook dell'estate 2017, e guardando in giro è ancora decisamente attuale)
sabato 21 dicembre 2019
DUE ANNI E MEZZO VISSUTI (E CONCLUSI ?) SURREALMENTE
L'episodio del 12 dicembre scorso (vedere nota in fondo al post) costituisce il minimo storico del trattamento riservato dalla piattaforma a questa pagina. Che questa cosa sia accaduta grazie ai buoni uffici di un gruppo di segnalatori organizzati è probabile (e ho più di una mezza idea sulla loro provenienza, visto che sembra l'upgrade di quanto fatto due anni fa contro Roberta Villa).
Comunque non si può dire che la piattaforma l'abbia trattata molto bene, questa pagina. Tra fine 2017 e inizio 2018 un post raggiungeva tra le 8000 e le 12000 persone. E mentre i follower della pagina (pochi) salivano lentamente verso gli attuali 4600, l'esposizione scendeva fino a quella attuale, che vede un post tipico arrivare a circa 1500 persone, quindi a meno di un terzo dei follower. Ora come ora parlare di shadowban non è del tutto irrealistico.
Chi qua sopra è arrivato di recente s'è perso i mesi ruggenti, quando pinco e pallino (cioè il novax o il frontista proscienza) arrivavano a spada tratta a difendere le tesi dei loro guru, dei loro influencer di riferimento. Ma la spada era fatta della stessa materia di quelle tesi: carta stagnola.
Qualche recente caso isolato è cosa pressoché invisibile rispetto a quando si concentrava su questa pagina un fuoco incrociato di "pro" e "anti". Sia l'amministratore che quanti contribuivano erano rei di non aver pronunciato professione di fede nei confronti di nessuno dei due catechismi contrapposti (e di non aver nessun rispetto aprioristico nei confronti del clero delle due chiese): una colpa gravissima.
Già. Nell'arco di due anni qua sopra sono stati sbeffeggiati modelli "art attack" per il morbillo in Italia, nanoconte, conte di molecole, barzellette che venivano spacciate come analisi, correlazioni e statische farlocche e a tesi (prodotte dai "pro" come dai "contro"), crescite "esponenzialmente logaritmiche", equazioni metaforiche e via dicendo.
Oggi sarebbe tutto infinitamente più tranquillo: i temi distintivi del frontismo proscienza hanno perso rilevanza, se ne sono accorti pure a Vanity Fair. Sui grandi media è stagione di pesce azzurro.
Le truppe cammellate dello scientismo pop che non si sono sbandate sono confluite in una giovane associazione. Me le immagino profondamente spaesate, le truppe, perché secondo quelli che erano i loro criteri di solo un anno e mezzo fa oggi al governo convivono felicemente (?) il partito dell'antiscienza e quelli proscienza.
Il fronte no obbligo vaccinale si è guadagnato la nullità politica per cui si è strenuamente battutto.
Tornando a noi, nonostante la diffusione qua decrescente, alcuni temi qui trattati hanno raggiunto alcuni grandi media nazionali, e questo lo vedo come un successo (lo scopo della pagina era promuovere temi, non persone, e sì, sono assolutamente sicuro che sulle pagine dei giornali e in tv i temi ci sono arrivati partendo da qua).
Il famigerato blog, invece, aperto il 5 aprile dell'anno scorso, pochi giorni fa ha superato la cifra simbolica delle 100.000 visualizzazioni (e forse il superamento di questa soglia critica lo ha fatto attenzionare).
Lo so che la pagina ha uno sparuto gruppo di assidui lettori. Ma, guardandomi attorno, per il resto forse abbiamo soprattutto parlato al vento...
Detto ciò auguri di buone feste a tutti, e ci risentiamo dopo l'Epifania.
(dal 12 dicembre 2019 facebook impedisce qualsiasi post, commento o condivisione contenente link diretti al blog collegato a questa pagina, e i commenti post e condivisioni contenenti quei link sono stati cancellati da tutta fb. Alla richiesta di chiarimenti ad oggi nessuna risposta)
giovedì 19 dicembre 2019
IL NEMICO DEL MIO NEMICO... - by Starbuck
Lo ammetto, siamo a fine anno e mi sono rimaste in sospeso le cose che ho meno voglia di fare, per cui ritorno a frequentare i distrattivi social. Nel loro insieme sono rassicuranti, ovvero nulla è cambiato in 2 anni, le mie capacità di Cassandra migliorano nettamente ed alcune profezie si ritrovano avverate.
Dicembre, influenza e si torna a parlare di...? Vaccini, argomento sopito o quasi da settembre. Salta fuori una news sui "pericoli" dell'Alluminio per uso alimentare, scritta così, coi piedi, da scientismo pop, in quanto tempo ci aspettiamo una controrisposta su Alluminio&Vaccini?
La democrazia ed il suffragio universale e le opinioni diverse? Sorry, la politica così come la Scienza ha smesso di essere democratica.
Viva il pensiero unico! Uno solo e giusto. Ricordo nell'88 votanti del PCI assistere composti ai funerali di Almirante, dell'avversario politico: un epoca che sembra remota, ma che non lo è.
Da ultimo la "censura social". No, non ho gioito quando hanno chiuso gli account di Casa Pound e neanche quando 2 anni fa un sito di debunker finì sotto sequestro ed off line per qualche giorno. Non si calciano in faccia gli avversari al tappeto, non porta valore, non porta vittoria, non porta a niente di buono insomma.
E chi non ha appreso questa basilare nozione non credo abbia i mezzi per impostare qualunque tipo lotta per la difesa e l'affermazione delle proprie idee in un contesto di pluralismo democratico.
No, non ho gioito allora, ma non mi ha stupito la "sorte" del blog ilchimicoscettico al raggiungimento delle 100k visulizzazioni. Come Cassandra miglioro, stavo dicendo. Ed in quel blog ci sarebbe anche qualcosa di mio. Poco, sicuro, ma c'è.
Ed onestamente non ho potuto non sorridere candidamente quando in giro ho visto gente, del tipo che mi riposta e plaude, gioire non troppo velatamente della falcidiazione del blog stesso. Perché "il nemico del mio nemico è mio amico", ma forse non è esattamente così...forse non abbiamo ancora ben capito chi è "il nemico".
mercoledì 18 dicembre 2019
STRATEGIE INTRINSECAMENTE DEMENZIALI
martedì 17 dicembre 2019
PESCE AZZURRO; FEEDBACK, CAOS
lunedì 16 dicembre 2019
FERMARE L'HYPE SULLA RICERCA SCIENTIFICA
E il discorso sull'hype nella ricerca finisce su Angewandte Chemie. Il discorso è vecchio, strettamente legato al "publish or perish" ed è una distorsione permanente del "processo scientifico".
Cos'è l'hype nelle scienze?
Tipo quando scopri che l'estratto di una pianta uccide delle specifiche cellule tumorali su una piastra e vai a dire ai giornali che hai in mano la cura per il cancro.
Oppure quando individui una proteina coinvolta nel meccanismo di una qualche patol
ogia X , e dichiari a un giornalista "Individuato il gene della malattia X, in cinque anni la cura". Oppure hype è questo: https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/11/ma-basta-alzheimer-e-annunci.html?fbclid=IwAR0J91R0-HdXbaPOjp8sQYYiwR0lDTPc1k-2RQYZf59YLBg7SGKZeK5jxRE .
Nell'articolo si fa notare come l'hype induca comportamenti ipocriti (tutti lo condannano, nessuno dibatte il problema, tutti però giocano a quel gioco) e come alla fin fine la cosa pesi nell'incoraggiare la falsificazione dei dati. A guardar bene non sono pochi gli articoli scientifici che hanno guadagnato le pagine dei giornali (o comunque una certa popolarità per esempio online) per poi essere ritrattati.
"Nella chimica e in altre scienze l'hype è divenuta comune, disposta dall'ipocrisia di quanti la tollerano o incoraggiano mentre ne disapprovano le conseguenze. Questo riduce la credibilità e la fiducia da cui dipende il supporto alle scienze. L'hype e l'ipocrisia sono i primi passi lungo una discesa scivolosa verso la falsificazione dei risultati e la diffusione di scienza fasulla. Spinte sistemiche nella struttura dell'establishment scientifico contemporaneo incoraggiano l'esagerazione e possono spingere l'individuo a fare ulteriori passi sul sentiero hype-ipocrisia-falsificazione-fake. Un intervento continuo e concertato è richiesto per scoraggiare efficacemente l'imbocco di questo pericoloso sentiero e proteggere l'integrità e la reputazione del sistema delle scienze. I chimici devono giocare un ruolo attivo in questo sforzo".
Io la mia parte provo a farla.
giovedì 12 dicembre 2019
LA LOTTA ALLE FAKE NEWS E ALL'HATE SPEECH: CENSURA
Un episodio spiacevole su facebook. Di punto in bianco ieri dalla pagina "Il chimico scettico" è sparito ogni post con link a questo blog, in quanto questo blog non rispetterebbe gli standard della comunità.
Non solo: qualsiasi post, condivisione, commento contenenti link a questo blog pare siano spariti da tutta facebook.
Un malfunzionamento degli algoritmi, che già avevo notato impedire la condivisione di link provenienti da siti perfettamente "normali", come blastingpop o biospace. Ho segnalato l'episodio a fb e chissà, magari otterrò una risposta.
Ma risposta o no non conta. Non conta che si tratti di algoritmi fatti male.
Nel quadro della lotta a fake news e hate speech, e su pressioni della politica, la piattaforma ha messo su un nuovo sistema di monitoraggio e moderazione e il risultato è questo (mentre non si rileva un apprezzabile calo di hate speech, contenuti razzisti e simili).
Quindi?
Quindi la lotta alle fake news e all'hate speech è intrinsecamente censoria. Stabilire in un qualsiasi modo automatico e sulla base di qualsiasi metrica se un sito è conforme oppure no è intrinsecamente censorio.
Lo sapevano i politici che sul tema fake news e hate speech si sono maggiormente spesi? Sarei molto stupito del contrario.
Perché il punto è sempre e soltanto stato il mantenere il monopolio della propaganda nelle mani "giuste". La lotta a fake news e hate speech è lo strumento principale per provare a mantenere l'egemonia di una postverità, che è la postverità del mainstream. Quella che diceva, per esempio, che gli elettori inglesi si erano pentiti di Brexit, all'atto pratico una evidente cazzata, così come nel 2017 diceva plateali cazzate, anche se meno evidenti, riguardo all'outbreak di morbillo causato da un calo delle vaccinazioni infantili. E invariabilmente i vari specialisti del debunking sono schierati dalla parte di questa postverità, quella un-tempo-dominante-ma-ora-molto-meno.
L'ossessione della politica per i social network a questo si riduce. Come diceva Marcuse negli anni 60, lo scopo dei media è far passare interessi particolari come quelli di qualsiasi persona dotata di buon senso. Quella macchina, la macchina del consenso, continua a incepparsi. E provano disperatamente a ripristinarla.
Questa cosa l'ho già annotata un paio di volte. Se nel processo di ripristino del monopolio dell'informazione poi nell'arco di poche ore evaporano alcune decine di post miei, se permettete, mi girano anche di più. Ma parecchio.
Addendum: nei giorni è apparsa come più probabile spiegazione all'accaduto il lavoro di un gruppo organizzato di segnalatori, e i mandanti hanno di fatto rivendicato l'accaduto.
giovedì 5 dicembre 2019
COMMISSIONE EUROPEA NUOVA, MUSICA VECCHIA
Cioè deflazione sanitaria e aria fritta. Questi i contenuti del rapporto State of Health in the EU’s 2019.
1) L'esitazione vaccinale, da combattere.Cioè le coperture salgono e sale la sfiducia dei cittadini. Ah, i grandi misteri
2) E-Health, che va fatta, si sa, anche a scapito della privacy del cittadino, si sa, ma fa parte della santa guerra per la sostenibilità dei sistemi sanitari, quindi tutto bene.
3) C'è un problema di qualità e accesso ai dati sull'accessibilità ai servizi sanitari. Terzo sul podio, alla voce "aria fritta". DG SANTE si occupa della cosa da anni, di fatto era l'unica cosa di cui si occupasse prima che venisse allocato budget su vaccinazioni e e-health. Un moto d'orgoglio, a vuoto, perché di questa voce di base non frega niente a nessuno, e le risorse sono quelle che sono (di fatto nulle).
4) Se leggi "Skill mix innovation" ti viene da pensare "aria fritta", invece no: è un'etichetta che vorrebbe essere sexy per un altro tema classico: far fare agli infermieri cose che ora sono appannaggio dei medici: dalle prescribing nurses in giù. Quindi catalogare alla voce "deflazione sanitaria"
5) Farmaci di basso prezzo innovativi e sostenibili? (Affordable, innovative and sustainable medicines?). La risposta è ovviamente: NO. generici substandard per "i poveri" e lamentele infinite o non rimborso per i farmaci innovativi (non è quel che si dice, ma è quel che si è fatto, si fa e si continuerà a fare). Deflazione sanitaria nella sfumatura "deflazione farmaceutica"
(Per purissimo caso Toscana e Emilia Romagna si sono portate avanti da tempo almeno su un paio di questi punti, con due assessori alla sanità che sono uno un medico, Venturi, e l'altra una politica renziana, Saccardi, che si è distinta per i rapporti tesi con alcune strutture sanitarie da lei amministrate)
https://ec.europa.eu/health/state/companion_report_en