giovedì 7 gennaio 2021

L'IMMUNITA' DI GREGGE, IL GREGGE DEI FEDELI E I SUOI PASTORI




Eh, sembra di esser tornati ai tempi in cui su Repubblica si leggeva di copertura al 95% dell'antitetanica per avere immunità di gregge. Già, contro il tetano.
Quindi ci risiamo, con le maledette basi (che mancano), e vi tocca un post didascalico che dovrebbe essere del tutto inutile, ma purtroppo non lo è.
Ricordiamo cos'è l'herd immunity: quella soglia di popolazione con "immunità sterilizzante" oltre la quale un virus smette di diffondersi (un numero che si ricava da R°, basic reproduction number, che varia da patogeno a patogeno, definito da 1-1/R° https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../eradicazione-e...).
Tale immunità può essere provocata dall'infezione naturale (classici tra i classici le malattie esantematiche) o da un vaccino.
Immunità sterilizzante è la traduzione letterale di sterilizing immunity (https://www.nature.com/articles/d41586-020-02400-7).
E il termine esiste perché esistono immunità che sterilizzanti non sono: ci sono infezioni che non provocano immunità o non la provocano duratura o sterilizzante e soprattutto vaccino e immunità sterilizzante non sono sinonimi. Ci sono vaccini che l'hanno data (antivaiolosa, antipolio Sabin, antimorbillosa, antipertosse cellulare) e altri che non la danno (antipolio Salk, antipertosse acellulare, antiinfluenzale).
I vaccini anticovid in via di dispiegamento la danno, l'immunità sterilizzante?
Non lo sappiamo, come non conosciamo la durata dell'effetto dell'immunizzazione. Può darsi che il vaccino Pfizer la dia e il Moderna no, o viceversa, o che non la dia nessuno dei due. Se ci si dovesse basare come fa AIFA su "quanto noto su altri coronavirus", stando al Nature sopra linkato, la sterilizing immunity appare improbabile.
Come scritto e ripetuto nella documentazione dei due vaccini si tratta di prodotti che prevengono l'insorgenza di COVID grave. E per ora nulla più. Se vi pare poco non lo è: se l'efficacia di questi vaccini nelle categorie a rischio si dimostrerà vicina a quella risultante dai primi dati che sono stati ottenuti, beh, l'impatto della pandemia cambierebbe sensibilmente (per questo è importante cominciare dalle categorie a rischio ed è doveroso notare che al di là del vociare del pollaio mediatico questo continua ad essere l'orientamento del ministero, o almeno quello espresso in sede ufficiale, vedasi il quarto asse qua http://www.quotidianosanita.it/governo-e.../articolo.php...).
A questo punto esco brevemente dal didascalico per una considerazione di carattere del tutto generale: specialmente se siete parte di una fascia a rischio vi conviene vaccinarvi, e quanto prima, perché è quanto di meglio potrete avere dallo Stato Italiano e dal suo sistema sanitario; se non lo avete capito, la finestra che si era aperta tra settembre e ottobre è stata chiusa, e se finite in ospedale per COVID sarete trattati allo sconto, e non al meglio. E la vostra vita sarà nelle mani di Dio più che in quelle della struttura ospedaliera. Ebbene sì, abbiamo finalmente quasi raggiunto standard da paesi in via di sviluppo. E traduco: seguendo OMS non vi daranno né remdesivir, né baricitinib, né tocilizumab, chiaro? Desametasone e eparina, e se siete fortunati ci sarà qualcuno che distingue tra deidrocortisoni e cortisoni, altrimenti... . Ovvio che la soluzione vaccino, durante il suo dispiegamento, non garantirà tutti. Ma sul non garantire tutti il sistema ha una lunga, gloriosa tradizione. Fine considerazione.
E fin qui, considerazione a parte, lo stato dell'arte.
Poi c'è il culto messianico del vaccino salvatore, e lì le cose stanno in modo assai diverso. L'alto clero di questo culto traveste i suoi sermoni da scienza o da considerazioni giuridiche. Ma sono omelie destinate ai fedeli. E gli infedeli? Si scateni su di loro la collera divina. Il vaccino-salvatore è il messia di un dio molto veterotestamentario.

 

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