martedì 31 agosto 2021

THE BOYS ARE BACK IN TOWN

 

https://www.youtube.com/watch?v=ltFdS0SJ41s

E rieccoci.
In tutta sincerità pensavo di ricominciare con qualche accenno o allusione ai motivi di una pausa così lunga, poi mi sono detto: perché impedire a certuni di continuare a divertirsi con le loro piccole illazioni?
Still alive and well, e questo può bastare, per quel che mi riguarda.
Per quanto attiene la pagina e i suoi annessi, beh, è abbastanza evidente che ormai è diventata qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Ho sempre detto che qua sopra non si contavano i like, ma il migliaio su un post banale come quello che annunciava la pausa estiva è stato una misura di indice di gradimento del tutto inattesa. Una lettrice evidentemente sveglia mi ha scritto: "Ho letto il tuo ultimo post e ho inteso bene come fosse indirizzato più ai salotti buoni e ai piani alti che a noi lettori semplici" (NB, i salotti buoni della "scienza"); poi mi ha chiesto di non "buttare a mare" i "lettori semplici" come lei sparendo o diventando sporadico. Vero che in genere tutta l'operazione CS non era rivolta principalmente al "lettore semplice" - la mutata situazione rende opportuna una correzione del tiro? Ancora non lo so, vedremo.
Guardo indietro a più di un mese di vicende italiane e vedo una dilagante follia estiva che non ci ha risparmiato niente, con un assurdo crescendo nei toni e un dilagare di argomenti surreali.
All'inizio di agosto si registrava un crollo delle prenotazioni, conseguenza diretta della prima tranche di introduzione del green pass: la grande stampa compatta si è affrettata ad attribuirlo alla paura per il diffondersi della variante delta (!).
Un agosto dal clima disteso e costruttivo, senza dubbio. FIM CISL twitta la sua posizione contraria all'obbligo di green pass per le mense aziendali e bang: twitter sospende un account ufficiale attivo da dieci anni (https://www.lastampa.it/.../cisl-contro-l-obbligo-del...). Una delle ipotesi è la solita segnalazione di massa - la guerra per bande imperversa sui social.
Ma forse l'episodio che più mi ha colpito è stato la virtuale lapidazione di Claudia Gerini, poveretta, che avrebbe dovuto dire "ottimo e abbondante, posso averne ancora, signore?" e basta. Non lo ha fatto, è stata bollata come novax etc etc etc. Questa storia dei non vaccinati bollati come novax ha un qualche fondamento? No: il 95% dei vaccini forniti allo stato italiano è stato somministrato (https://www.facebook.com/groups/3082297638466078/posts/4986437724718717/). La realtà è che le forniture non coprono il fabbisogno, eppure si insiste a battere sulla vaccinazione dei giovani e ad agitare la bandiera green pass quando le fasce a rischio non sono ancora completamente coperte. Tra l'altro tutto questo, più un gran discorrere di terza dose, mentre in Africa si lamentava il fatto che né gli operatori sanitari né i soggetti a rischio hanno accesso significativo ai vaccini, e là pareva che Delta stesse facendo molti danni (https://www.nature.com/articles/d41586-021-01964-2).
All'incirca in contemporanea Neil Ferguson si esibiva in un improvvido "all in": in UK inevitabili 100.000 casi al giorno, dopo il "freedom day", diceva (https://twitter.com/imperialmed/status/1416727170798526464), e in capo a neanche una settimana l'outbreak britannico raggiungeva il picco e i casi iniziavano a calare. La realtà sa essere assolutamente impietosa.
Il 2 aprile 2020 Nature usciva con uno speciale "I modelli che hanno guidato la risposta mondiale a COVID19" (https://www.nature.com/articles/d41586-020-01003-6), e Ferguson e l'Imperial College erano in prima linea. Come si può notare i modelli, quali che fossero e qualsiasi fosse la loro qualità, come strumenti per guidare la risposta alla pandemia sono stati usati molto, molto, molto male, nel migliore dei casi. E in alcune occasioni, come per Ferguson e IC, il pessimo uso è da ascrivere direttamente a chi ha prodotto il modello.
Per qualche motivo costoro sono stati difesi ad oltranza. Altri, invece (Ioannidis) sono stati crocifissi per aver messo in dubbio l'assoluta fondatezza delle politiche di risposta a COVID19. Ma si sa, un'epidemia è un fatto politico con risvolti medici etc etc etc.
In tutto questo il salotto buono della comunicazione scientifica ha retto il sacco come e quando poteva: in una situazione pandemica non c'è da informare, ma da orientare il pubblico (evidentemente è scritto in un qualche manuale).

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