giovedì 27 gennaio 2022

PERCHE' QUEL CHE E' FATTO E' FATTO

 
Alcune debite premesse: il numero viene da qua:
 
Era il 2019, quindi l'altro ieri. Ma in realtà oggi siamo in una nuova era, rispetto al 2019, e la fondazione, o meglio il suo volto pubblico, nella nuova era ha trovato una nuova dimensione e nuovi temi - i vecchi cavalli di battaglia sono spariti dalla circolazione. L'obiezione classica è "si tratta di tagli al tendenziale, la spesa sanitaria invece è aumentata". Parrebbe che quindi siano aumentate le risorse del comparto sanità pubblica. Poi fai il conto di quante strutture sanitarie sono state chiuse, di quanto è calato il numero delle guardie mediche e dei medici di base e francamente viene difficile credere a "più risorse per la sanità pubblica negli ultimi 10 anni".
Detto questo...
 
La vertenza del personale sanitario non dovrebbe essere con i cittadini.
La vertenza dei pazienti non dovrebbe essere con altri pazienti.
Ma quel che è fatto è fatto, pare.
Il 14 dicembre scorso Jeremy Corbyn twittava: "Stasera mi opporrò all'obbligo vaccinale per lo staff di NHS e l'introduzione di passaporti vaccinali. Entrambe le misure sono controproduttive e creeranno divisione quando abbiamo bisogno di cooperazione e unità".
Esattamente ciò di cui si preoccupa la sinistra parlamentare italiana, vero?
Questo è il punto di arrivo di quella tendenza che su questa pagina è stata osservata e deprecata fin dagli inizi, cinque anni fa. E fin da cinque anni fa qua sopra si è osservato che una parte della classe medica nonché TUTTA la medicina istituzionale erano coinvolte in questo processo, che è un processo involutivo dal punto di vista dei diritti dei cittadini.
Arrivati al punto critico della pandemia COVID19, questa involuzione ha avuto la sua accelerazione finale. I casi di medici e strutture sanitarie che respingono i non vaccinati sono diventati frequenti.
In Lazio, e l'Huffington insiste su "non vaccinata"  (https://www.huffingtonpost.it/.../mamma_morta_di_covid.../), come se Adriana Tanoni sia morta in quanto tale. Ma la cronaca racconta che alla giovane, in quanto non vaccinata, è stata prima negata e poi ritardata l'assistenza.
In Lombardia Notevole il caso del Galeazzi (Pregliasco), dove il "non vaccinato" è chi non ha la terza dose (open.online/.../covid-19-ospedale-galeazzi.../).
In Toscana (https://www.lanazione.it/.../ospedale-no-vax-1.7292920), dove pare che, stando all'AOUP, ci sia stato "un disguido di comunicazione e a un fraintendimento delle nuove disposizioni sul Green pass rafforzato da parte della dottoressa che ha risposto al telefono". Guarda caso questi disguidi vanno sempre verso un'interpretazione più restrittiva, nell'altro senso mai.
 
In questa situazione le procure intervengono, gli ordini dei medici e le istituzioni tacciono. Chissà perché.

 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.