mercoledì 8 giugno 2022

RELATED TO?

Per farla terra terra, quando si parla di problemi più o meno seri i problemi sono correlati o al proiettile (il farmaco) o al bersaglio (il recettore o l'enzima con con cui interagisce). Per esempio nel caso dei glitazioni il problema era/è il bersaglio, PPAR (https://www.science.org/content/blog-post/last-ppar-compound)
La mia opinione, che non vale niente come ben si sa, è che invece nella faccenda coxib (https://www.facebook.com/.../a.197162982.../2110086619210214) il problema era 100% structure related: nessuno aveva trovato strutture di base (scaffold) così attive contro la cicloossigenasi II, ma quegli scaffold erano problematici; perché andavano a picchiare chissà dove - non erano inibitori hERG - provocando un numero abnorme di infarti . Questa cosa, che a molti sembrerà un'astrusa roba tecnica, è invece centrale. I farmaci sperimentali vengono testati di routine quanto a interazioni (inibizioni) di hERG, perché nessuno vuole portare avanti candidati farmaci che aumentano la probabilità di infarti. Questo a meno di valutazioni rischio-beneficio, anche discutibili, vedasi alla voce bedaquilina (https://it.wikipedia.org/wiki/Bedaquilina).
E con i vaccini? Faccenda tutta diversa, perché in questo caso si offre un bersaglio al sistema immunitario, che fa il resto (e lo può fare in modo piuttosto differente da un soggetto all'altro).
Ricordo che il vaccino Novavax è un vaccino proteico, quindi di natura completamente diversa rispetto ai vaccini mRNA. Eppure pare presenti lo stesso tipo di rischio (basso).
Perché?
Ricordo che il vaccino AZ e quello J&J presentavano rischi completamente diversi.
E nessuno ha ad oggi una spiegazione: la quantità di cose che sappiamo del sistema immunitario è largamente superata da quello che non sappiamo.

 

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