domenica 10 dicembre 2023

LE BASI (MALEDETTE) - E PIOVE SUL BAGNATO

 

Del rapporto PISA 2022 nel resto del mondo si è parlato abbastanza. E' finito sulle pagine dei giornali, pensate un po'. In Italia 0, l'argomento è chiaramente di interesse nullo. Ma il trend evidenziato nel rapporto dovrebbe preoccupare chiunque. Ovviamente nelle competenze esaminate (matematica, lettura, scienze) l'ultimo tuffo verso il basso lo dobbiamo alla chiusura delle scuole in tempo di pandemia. Non credo che chi al tempo decise per queste azioni si senta a disagio con queste conseguenze. 

Ma il crollo del periodo pandemico si inseriva su tendenze già decrescenti e in modo relativamente marcato.

In realtà la maggioranza si è scordata accuratamente de lemaledettabasi e del loro peso, anche formativo. Perché non serve, si dice. Non serve perché c'è il package R o il programma già pronto, e quindi chi se ne frega?

Personalmente potrei dire che, ai tempi, grazie ad Analisi II ho passato Chimica Fisica I e II. Mi fecero vedere i sorci verdi per passarle? Come no. Ma nel tempo alla fine gli ho dovuto un bel pezzo di stipendio. Alla fine vale quello che mi disse un vecchio compagno di studi diventato professore: ci facevano un mazzo così e uscivamo sapendo qualcosa. Da tempo fare un mazzo tanto agli studenti è controproducente, e quindi escono senza sapere o saper fare (con i tagli di budget le ore di laboratorio si sono ridotte al lumicino).

Qualche anno fa ci  fu un professore di economia e commercio che per uno scritto riciclò uno compito delle elementari del 1910 e qualcosa, e il risultato fu un disastro. L'episodio avrebbe dovuto far souonare un allarme, invece niente. Perché... perché ci si deve adeguare agli standard. Che sono standard scelti a piacere, quindi deteriori perché c'è un trend da seguire.

Per esperienza personale so che nel privato la formazione dei modellisti viene spesso risolta con... un corso presso il produttore del software per la modelizzazione. Sospetto che qua e là nel pubblico succeda la stessa cosa. Inutile dire che la produttività dei modellisti non trae giovamento da tutto ciò.

Questo è per dire ribadire che le maledettebasi pesano, e contano. L'Italia 40 anni fa aveva nel suo sistema universitario corsi che miravano a darle, quelle maledette basi. Merito in generale di Gentile (e nel particolare di Natta)? Molto probabile, direi quasi certo.

E' quello specifico della formazione universitaria italiana che ha ha fatto da anni e anni il laureato italiano un genere di esportazione. E nonostante tutto continua a farlo. 

Qualcuno mi disse che questo succede perché dopo riforme e ririforme e 3x2 c'erano docenti che non si rassegnavano e nel nuovo contesto provavano a continuare a fare quello che avevano sempre fatto. Onore a loro.

Ma quando costoro se ne saranno andati in pensione cosa resterà? Cosa resterà quando rimarranno solo quelli tutti progetto di qui e sinergia di qua e scuola di specializzazione sul niente spinto e spin off e chi se ne frega di quel succede dopo agli studenti?

Un altro sistema pubblico in disgregazione e completamente alla deriva, come il sistema sanitario, quello scolastico, quello giudiziario.

Le istituzioni continuano ad essere il punto. Qualcuno iniziò a fargli guerra orma trenta anni fa. Loro si sono arrese, nel frattempo (a meno di individui che remano contro, troppo pochi) e la cittadinanza (le famiglie) si godono il risultato finale (e scusate il sarcasmo).

Se si considera  che dopo 30 anni di devastazione dell'Università Italiana continua a sfornare generi da esportazione (certi laureati), ci si può anche immaginare l'atteggiamento di chi l'ha demolita. Vedi? Gli tagliamo le gambe e continua a funzionare. La resilienza non è necessariamente una virtù. Anzi è il peggiore dei difetti. La resilienza impedisce il contrasto, La resilienza impedisce la dialettica politica (politica nel senso primo, non partitico). La resilienza è "Francia o Spagna basta che si magna", anche se si mangia sempre di meno e a più caro prezzo. La resilienza è quella del volgo disperso, che ha perso coscienza di sè stesso come classe dopo cento anni e passa in cui perlopiù era riuscito a trovarla.

Sono passati troppi anni senza veri conflitti sociali in Italia, eppure le ragioni per il conflitto sociale oggi non sono inferiori a quelle che c'erano negli anni 60 dello scorso secolo. E il conflitto sociale oggi servirebbe come non serviva da 40 anni almeno.  Occorre dire che i rimbellicitori (di stato e non) hanno avuto successo col loro lavoro sui media. Bel lavoro.



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