martedì 4 giugno 2024

MASSIMO CARLOTTO: TRUDY

Ho apprezzato Massimo Carlotto fin dall'inizio e quando la RAI ha prodotto la serie L'Alligatore non mi sono stupito nel rilevare che Il mistero di Mangiabarche non fosse incluso: poco gentile nei confronti dei cugini d'oltralpe inserire un romanzo incentrato sulla guerra sporca dei servizi francesi contro gli indipendentisti corsi. Del resto dalla serie è sparito anche ogni riferimento agli anni di piombo. Trudy è appena uscito ed è tante cose. Uno squarcio sul mondo della sicurezza privata e dei contractors, costruito su agganci alle vicende internazionali recenti e in corso. Il riferimento alla Legione Internazionale di Difesa dell'Ucraina è preciso e si parla esplicitamente di contractors, cioè mercenari (pagati da chi? Chssà...). Uno squarcio sul mondo dei fondi neri della politica e dei politici che li accumulano.

Uno sguardo sulla strumentalità di certo giornalismo, sempre pronto a far girare le informazioni "giuste" (giuste per chi? Si sa).

Una storia di solidarietà tra donne, in cui la moglie del commercialista specializzato in fondi neri finisce per lavorare assieme a quella del sindacalista di base quasi ammazzato di botte in un'aggressione commissionata dal padrone (cinese).  E' una storia violenta e di violenze, in cui i personaggi femminili sono perlopiù vittime, ma in certi casi aguzzini (l'ex dirigente della Polizia Penitenziaria, finita fuori per violenza ingiustificata nei confronti di un detenuto)

Citazione notevole, al riguardo: 

Moira allungò la mano e le accarezzo il viso. "Qui non ci limitiamo a leccarci le ferite, impariamo a diventare ingovernabili, ad appiccare il fuoco"

Ma sopratutto Trudy è un noir che cresce lentamente fino a deflagrare e si fa leggere tutto d'un fiato perché non si riesce a staccare l'occhio dalla pagina. 

Credo che certe parole dell'epilogo escano dalla fiction per costituire invece una riflessione sull'attualità:

Certe battaglie vanno combattute nel tempo, quando il nemico è così potente e così corrotto. La lotta tra bene e male nella modernità non ha più eroi da esibire.

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