mercoledì 4 settembre 2024

IL POTERE, LA SCIENZA E...

 


Alberto Fernández, presidente argentino, chiuse il paese in un lockdown che durò sette mesi. Nel frattempo vedeva le sue amanti nel suo ufficio alla Casa Rosada e picchiava la moglie. E' il potere, potrebbe dire qualcuno, il potere corrompe. Oppure potrebbe essere qualcosa di diverso.

Prendiamo la "Scienza", quella predicata con la S maiuscola. "L’uso della Scienza come principio di autorità (il contrario della scienza) e con finalità di esercizio arbitrario del potere è un po’ come afferrare la testa di una donna e portarsela alle palle", mi scrive Francesca Capelli. Ma se di fatto l'autorità scientifica maschile configura un potere, c'è da stupirsi se si configura in quel modo? Una certa categoria di uomini, in generale, il potere lo concepisce così - se non include l'afferrare la testa di una donna e portarsela alle palle non è vero potere. Non so se ve lo ricordate, ma l'Italia è stata governata un po' troppo a lungo da un soggetto del genere. Ovviamente esiste una popolazione maschile che il potere non lo vive così, una popolazione che probabilmente include parricidi in pectore, edipi, soggetti con l'istinto del protettore, ma non si limita a loro. Una popolazione che può essere ridotta dagli altri a un problema di omosessualità latente (perché, di nuovo, gli altri sono fatti così e se non concepisci il potere come loro non hai le palle). Quando ho sentito considerazioni del genere ho sempre pensato che la lingua battesse dove il dente doleva ("Se una donna dicesse queste cose verrebbe lapidata", mi fanno sapere).

Ma torniamo alla "Scienza"... 

Qua sopra si è parlato bene di Lezioni di chimica (2023) una serie ambientata in USA alla fine degli anni '50 in cui un'abuso subito da una ricercatrice ne compromette la carriera. E' anche la storia della sua faticosa riscossa.

Si potrebbe pensare che più di mezzo secolo dopo in occidente le cose vadano in modo tutto diverso, invece... 

Dalla fiction alla realtà, ci sono enti di ricerca in cui una procedura per harassment è una cosa piuttosto seria. Ma c'è chi può collezionarne più di una andando avanti piuttosto tranquillamente per la sua strada. Mentre, parlando di accademia italiana, no, non ci sono situazioni del genere, c'è di peggio. L'accademia è un sistema di potere che include le discipline scientifiche e come vanno le cose in Italia?

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/08/molestie-e-abusi-nelle-universita-il-report-con-300-segnalazioni-i-luoghi-meno-sicuri-gli-studi-dei-docenti/7472981/

Non bene, a quanto pare. E il fronte mediatico-social della Scienza è in larga parte popolato da accademici. Pare che quanto a comportamenti nei confronti delle donne in RAI si dicesse che le virostar non fossero affatto immuni da certe attitudini, anzi, ma si sa, se sei divisivo e mediaticamente esposto le voci su di te dicono tutto e il contrario di tutto. Però certi atteggiamenti filtravano e anche qualcuno dei fan più affezionati rimase piuttosto urtato:

https://www.nurse24.it/infermiere/dalla-redazione/bravo-burioni-ma-per-altre-cose.html

Ma ricordiamo che non ci sono solo le posizioni di potere acquisite. C'è pure il potere perseguito, cercato. E poi c'è la fame, quella atavica, quella che annebbia la mente.

Mi fu raccontato un episodio significativo inerente un gruppo facebook di fisica. Non una di quelle cose deliranti a base di fantaboiate quantistiche, una cosa seria che vedeva coinvolto un campione dei "giovani" dell'accademia italiana (soggetti tra i quasi 30 e i 40 da poco passati), più tra i partecipanti studenti, dottorandi etc. Un ambiente a larghissima prevalenza maschile in cui a un certo punto viene ammessa una ragazza molto bella e evidentemente competente. E mentre in pubblico si parla ancora di fisica in privato comincia a succedere di tutto, come ci si potrà immaginare. Ma non solo: qualcuno, tra l'altro sposato, per lei perde letteralmente la testa in modo del tutto evidente e per niente discreto, tanto che la consorte lo viene a sapere da cui tragedie domestiche. Cose della vita, che possono succedere. E sarebbe puro gossip se non fosse per un particolare: la bella ragazza non era una bella ragazza ma un profilo fake gestito da un tipo.

Poi ci sono stati i gruppi che una valenza politica reale ce l'avevano eccome. E avevano tutti un problema che spesso chi fa partire l'iniziativa non è preparato a a gestire: il bandwagoning. Cioè la gente che vuole salire a bordo perché è di moda, perché si acquista visibilità, perché si pensa di poterne avere un ritorno di immagine o politico (nel senso deteriore del termine, leggasi poltrone e incarichi). E se va buca si diventa feroci critici dell'iniziativa, chiaro. C'era un aspirante bandwagoner, non ammesso a un gruppo del genere, dirigente medico lombardo, over 50 e sposato, in pubblico degnissimo castigatore di ogni voce dissenziente, che in privato era un "Pezzo da 90, grande maniaco che ci provava con tutte, pesantissimo" (squallidissimo un over 50 sposato con questi comportamenti).  E che dire di un frontista proscienza, ex Patto Trasversale per la Scienza, che sulla pagina facebook CS si qualifico per il vecchio puttaniere che era? ("Avendone i mezzi posso scegliermele con le misure che voglio") Chissà, forse era talmente idiota da avermi scambiato per un individuo affine. Come commentare poi quelle esibizioni di bicipiti, pettorali etc in discorsi sui social che avrebbero voluto essere scientifici? Le ho sempre trovate estremamente incongrue.

Questo è un campione di dimensioni ridotte ma piuttosto significativo (significativo, non rappresentativo) di una bella umanità. Una bella umanità che si dipinge come il pezzo migliore della specie, almeno in Italia, ma contiene una indefinita percentuale di soggetti del genere. Quanto a qualità umane della "Scienza" su isocial diciamo che il  colpo d'occhio, specialmente dietro le quinte, poteva non fornire uno spettacolo edificante (devo precisare che dall'altro lato della barricata a quanto mi dicevano le cose non adavano tanto meglio).

Forse uno che aveva parlato di sessismo riguardo a certi soggetti e certi ambienti non aveva mancato il bersaglio. E la componenente femminile della popolazione dei giusti nel giusto, anche quando vocalmente preoccupata dei diritti delle donne, taceva o copriva per amor della causa. O come mi dice Marilena Falcone, "Purtroppo ci sono alcune donne che per compiacere il maschio alfa di turno tradiscono volentieri il proprio sesso diventando anche più cattive e sguaiate di un maschio" (aggiungerei che, andando a memoria, spesso si tratta di alfa sì, hsolo nei loro sogni o forse su isocial, ma neanche).

(Questo post non sarebbe stato possibile senza i contributi di Marilena Falcone, Valeria Kapa e Francesca Capelli)

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