giovedì 4 aprile 2019

INFEZIONI DI SERIE B - ANZI NO




In generale i grandi media italiani sulla TBC sono paranoici (perché il tema in un modo o nell'altro viene legato all'immigrazione). Se per una volta un caso di TBC pediatrica viene coperto da ANSA (http://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/notizie/2019/04/01/bimba-con-tubercolosi-in-scuola-friuli-profilassi-compagni_1da452cf-f6c9-4b25-9ae7-4b801bdb85fa.html), capita anche che si arrivi alla paranoia istituzionale, con la prevedibile reazione (http://www.ilgiornale.it/news/cronache/pistoia-tubercolosi-scuola-elementare-e-nessuno-informa-1670608.html?mobile_detect=false )
Qua siamo oltre il focolaio politicamente scorretto. Ad Agliana (PT) si è arrivati a silenziare istituzionalmente un caso di TBC alle elementari. E giustamente i coinvolti si sono infuriati.
L'atteggiamento nei confronti delle sempre più frequenti notizie di TBC in ambiente scolastico comincia ad essere francamente sospetto, nel suo insieme. Fa pensare a un problema deliberatamente tacitato, ed è facile rilevare che un pugno di casi di varicella, senza andare a vedere i singoli casi eccellenti, avrebbe conosciuto le pagine di cronaca nazionale dei grandi quotidiani.

Ma è facile notare che questo atteggiamento dei media è comune a tutte le malattie non prevenibili con vaccino.
Le infezioni ospedaliere, con le morti associate, restano notizie locali. Una ragazza che muore di polmonite dopo una tripla mancata diagnosi pure (https://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/decesso-giovane-polmonite-1.4464652 e se le cose continuano su questa china, un'antipneumococcica diventa una scelta da prendere seriamente in considerazione).

Ennesima riprova che il tema vaccinale non è un tema sanitario, ma un tema politico che travalica il semplice ambito delle health policies. E che la gestione del problema malattie infettive ha pesantemente risentito della cosa.

Invece a livello europeo la TBC è ufficialmente entrata nell'agenda preelettorale, si direbbe, se non altro con una dichiarazione di circostanza. Eliminare la TBC dall'Europa entro il 2030. Bella storia. Come? Non si sa. E' semplicemente far proprio su scala continentale un pio proposito dell'OMS su scala mondiale, come dice ECDC nella sua presentazione del World TBC Day 2019, che è stato il 24 marzo (https://ecdc.europa.eu/en/news-events/world-tuberculosis-day-2019) . La dichiarazione di Andriukaitis è stata ovviamente confezionata per l'occasione, e come per altre dichiarazioni (ma non come per tutte, attenzione) dietro c'è il vuoto spinto. I dati di mortalità per la TBC multiresistente sono sconfortanti, quelli per la TBC estremamente resistente sono atroci. Pilastro necessario nella strategia contro la malattia sono investimenti adeguati su nuovi farmaci. Investimenti di cui non si vede traccia.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.