giovedì 12 marzo 2020
DEO GRATIAS (MEGLIO TARDI CHE MAI)
21 giorni, una quantità di ospedali in tilt tra Lombardia, Emilia Romagna, Marche, quasi 900 morti: è quello che è servito per avere un intervento del ministero della sanità (AIFA) sulle iniziative terapeutiche per COVID-19.
(https://tg24.sky.it/cronaca/2020/03/12/coronavirus-italia-test-antivirale.html). Oltre l'uso compassionevole di remdesivir su iniziativa di singoli ospedali, parte un articolato programma di studi clinici.
"Gli studi saranno inizialmente condotti presso l'Ospedale Sacco di Milano, il Policlinico di Pavia, l'Azienda Ospedaliera di Padova, l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma e l'Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. Si stanno identificando in collaborazione con AIFA altri centri in Regioni con alta incidenza dell'infezione da coronavirus per
l'inclusione negli studi."
Non solo.
Si è parlato molto di tocilizumab, negli ultimi giorni. A Napoli due casi sono stati trattati con successo, il Dr. Ascierto si è appellato perché il ministero diffondesse un protocollo basato su questo anticorpo monoclonale. E Ricciardi, che ora ha anche un incarico ministeriale (di nuovo) ha rilanciato l'iniziativa (https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/12/coronavirus-farmaco-anti-artrite-a-5-pazienti-spallanzani-ricciardi-oms-contatti-con-aifa-per-un-protocollo-che-valuti-efficacia/5734014/).
Tocilizumab è un antiinfiammatorio/immunomodulatore già approvato per l'artrite reumatoide, e pare in grado di trattare velocemente i sintomi gravi (la polmonite). Su due casi e in un ridotto arco temporale è difficile valutare il rischio di sofrainfezioni batteriche, che ad oggi non sono state rilevate, con COVID-19.
Tocilizumab, come molti biologici, è assai costoso, ma Roche, il produttore, ha garantito che in questa crisi lo offrirà gratuitamente agli ospedali italiani.
Quindi, alla fine, AIFA batte non uno, ma due colpi. Meglio tardi che mai, ma troppo tardi per evitare che il numero dei decessi raggiunga le quattro cifre. Non vorrei che qualcuno raccontasse tutto ciò come una success story.
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