sabato 20 marzo 2021

LA CRISI



Molte cose potevano andare male con le approvazioni emergenziali dei vaccini anticovid, oltreoceano le hanno esaminate tutte (lo scorso luglio) - e per fortuna combinata alla politica di "paletto alto" di FDA nessuna si è verificata.
Ma nessuno aveva previsto la crisi di ruolo di EMA. Tra nazioni che iniziano a usare vaccino cinese e russo e quelle che continuano il blocco dell'uso del vaccino AZ nonostante il parere di ieri di EMA fate voi i conti.
Molti si scordano che EMA non è FDA: e questo molto semplicemente perché gli USA sono uno stato federale e l'Europa no (e se dopo decenni non lo è qualche motivo ci sarà). Questo, oltre alle caratteristiche di FDA nell'ordinamento USA, ha fatto sì che l'agenzia yankee nel 2020 sia stata capace di resistere ad una campagna di delegittimazione senza precedenti storici. EMA a nessuno è venuto in mente di renderla oggetto di una simile campagna, per esempio quando prendeva il giusto tempo per concedere una CMA a un vaccino. Semplicemente non è stata presa in considerazione, il che la dice lunga riguardo all'alta considerazione in cui la politica europea tiene la sua agenzia regolatoria.
La regolazione farmaceutica europea rispetto a quella americana può sembrare cervellotica e intricata, ma era forse quanto di meglio fosse realizzabile nel contesto continentale. Il risultato in questa crisi è che EMA approva o non approva, esprime pareri come quello di ieri e poi ogni singolo stato fa quel che crede, e quando lo fa lo fa nel pieno delle sue prerogative, senza violare niente. Qualsiasi parere l'agenzia avesse espresso ieri avrebbe "perso".
A parte il fatto che "seguire le direttive di EMA" non è semplicemente riprendere le vaccinazioni, ma inserire i caveat in consenso informato etc (che non dovrebbero restare sulla carta) mi limito a registrare il fatto, che per esser chiari è del tutto negativo.
Ma non posso non ricordare che il primo a fare come se EMA non esistesse è stata proprio la Commissione Europea, che la scorsa estate in materia di vaccini ha fatto e sfatto tirando in mezzo DG SANTE (un suo direttorato) ma non coinvolgendo in nessun modo l'agenzia, tanto che quando la Commissione parlava di vaccini a ottobre l'allora direttore EMA Rasi faceva notare che loro non ne sapevano niente.
Se la posizione di Macron può trovare facile spiegazione nella sua forte avversione nei confronti di UK le posizioni finlandesi e norvegesi non si spiegano con elucubrazioni di politica internazionale (ok, la Norvegia non è EU - però è EEA).

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