giovedì 24 agosto 2023

DA PANDEMISTI A CLIMALTERATI ECOANSIOSI CI VUOL NULLA


 

Al Re Travicello
piovuto ai ranocchi,
mi levo il cappello
e piego i ginocchi:
lo predico anch’io
cascato da Dio:
oh comodo, oh bello
un Re Travicello!


La classicità, quella che qualcuno vorrebbe cancellare. Cioè quello che scritto o altrimenti prodotto in un passato anche remoto continua ad avere un significato attraverso gli anni, attraverso i secoli. Il che significa che riesce ad essere interpretabile e significativo in contesti culturali estremamente lontani - dove cultura è inteso in senso antropologico.

Il Giusti al suo tempo parlava di politica e persone. Ma il discorso e il sarcasmo del Giusti sono facilmente traslabili ai tempi odierni, dove il "Re" è il discorso dominante - e la traslazione ha un margine di errore assai ridotto. Quante teste di legno che fanno un gran chiasso abbiamo visto, in questi tempi, calare da nulla a ciarlare sui media di ogni genere, predicando l'ultimo re travicello? E una maggioranza di persone ormai più pubblico che cittadini erano lì, pronti ad adorare l'ultimo tema piovuto dal cielo, i moderni ranocchi.

In tempi di COVID qua sopra non si è minimizzato il problema quando c'era e fin dall'inizio ci si è interessati alle soluzioni e ai mezzi per la riduzione del danno, per esempio agli approcci terapeutici per quelli che finivano in terapia intensiva, mentre "chi sa" si affidava ai protocolli alla sperindio (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/02/coronavirus-lhail-mary-protocol.html). Tra l'altro gli strumenti farmaceutici di riduzione del danno erano disponibili mesi prima delle approvazioni emergenziali dei vaccini.  Quando i vaccini sono arrivati per chi nonostante il vaccino finiva in ospedale la musica era più o meno la stessa, il più delle volte. Per qualche motivo l'enfasi sul problema andava a braccetto con il sabotaggio delle riduzioni del danno e delle soluzioni. O definite questo un approccio razionalmente orientato al risultato, se ci riuscite - se invece volete definirlo un approccio compatibile con i tetti di spesa niente da obiettare.

Se si parla di clima vedo esattamente la stessa situazione. Al di là dei vari discorsi sulla mobilità elettrica (in Italia, il che provocherebbe un'amara risata), siamo sempre alle solite. L'accento è solo e unicamente sul problema, e la risposta predicata non è così diversa da "mascherina e lockdown in eterno". Le soluzioni più facili per la riduzione del danno (l'azione sul dissesto idrogeologico del territorio) sono eresia. Meglio la gloriosa Europa carbon neutral, che in un modo o nell'altro sarà realizzata, sulla carta, to no effect - ho passato qualche tempo in un paese europeo che quanto ad elettrificazione della mobilità è tra i più avanzati d'Europa e la cosa è stata realizzata con adeguati investimenti logistici, senza guerre di religione, senza stigma per chi continua ad usare motori a scoppio. E' una buona cosa? Certo che lo è, come il recente record delle rinnovabili (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/02/e-dacci-oggi-la-nostra-apocalisse.html).  Ma sicuramente per qualche climaalterato questo non va bene, perché non è abbastanza radicale. Poi, francamente, levare le sovvenzioni in Italia ai combustibili fossili non sarebbe male, in teoria, se non ci fosse il piccolo problema di chi alla fine chi paga: pronto a scommettere che la fine delle sovvenzioni sarebbe pagata in costi al consumatore. E qua c'è il discriminate: se ti sta bene sei il climalterato ecoansioso. Se ti ponessi il problema di come evitare questo ennesimo scaricare sui i molti meriteresti la mia stima. Fatemi sapere chi posso stimare, perché guardando in giro non vedo gran che.

Perché chi si preoccupa di quello ma non di quell'altro canta la solita canzone: Penitenziagite, proprio come ai tempi del COVID. Poi guai a parlare di elefanti della stanza (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/07/lelefante-nella-stanza-clima.html), perché non sta bene. L'argomento più surreale: dare il buon esempio - in Europa quanto a leggi ambientali stiamo dando il buon esempio da quasi quarant'anni (vedere alla voce ozone depleters) e si è ben visto quanto è servito come esempio agli altri (0).

L'enfasi di adesione al liguaggio prevalente corrode il pensiero (quando c'è) e affiora nel vocabolario usato: climaalterante, attribution science, quote CO2. Usi queste parole e sei subito giusto. E chi se ne frega di danni o pratiche possibili e accessibili. Penitenziagite, ondate di caldo e inondazioni travolgano gli infedeli così che si possa gridare "Climate change!" e così sia.



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