venerdì 5 febbraio 2021

E SIAMO DI NUOVO ALLE TIFOSERIE PRO-CONTRO: ANTICORPI MONOCLONALI

Il vero problema degli anticorpi monoclonali antiCOVID (plurale, non ne esiste solo uno) è lo stesso di sempre: il costo assoluto (non il costo relativo, si badi bene). Ma c'è anche Trump, di mezzo, e l'ex POTUS che parla degli anticorpi Regeneron è rimbalzato di nuovo nei vari programmi televisi.

Mentre AIFA informa che la "faccenda monoclonali" è in fase di review presso EMA per i promettenti risultati delle loro combinazioni (https://www.aifa.gov.it/en/web/guest/-/ema-procede-alla-revisione-dei-dati-sull-uso-degli-anticorpi-monoclonali-contro-covid-19), qua si è buttata la questione in pro/contro anticorpi monoclonali, che solo a dirlo è da mettersi le mani nei capelli: serviva davvero l'ennesima polarizzazione su un farmaco/classe di farmaci.

Riporto uno scambio avvenuto su fb sotto l'ultimo post, che tra l'altro non parlava di anticorpi monoclonali ma in genere dell'avversione verso i nuovi farmaci.

Guido Silvestri 

Il problema, caro CS, e' che sui social (soprattutto italiani, ma non solo) parla di COVID -- con arroganza e presunzione, I might add -- gente che capisce poco o niente di medicina o di scienza. Polemisti da bar o da ombrellone, "divulgatori" (o "divulgatrici") senza ne' arte ne' parte, ma con le loro verita' in tasca (e vantandosi di "rivelare" le altrui bugie, addirittura, poveri noi!), che se poi vai a vedere sono sempre, invariabilmente "organiche" alla vulgata partitica di turno. La caciara disinformativa che questi tizi (e tizie) fanno sugli anticorpi e' solo un esempio di questo triste fenomeno. Bisogna pero' ricordarsi sempre che questi soggetti, benche' rumorosi e facinorosi, sono delle nullita' scientifiche, e rappresentano <1% delle persone che stanno su Facebook con desiderio sincero di informarsi. E' a queste ultime che dobbiamo sforzarci di parlare, con onesta' intellettuale e competenza.

 
egregio, non è solo questione di vulgata partitica. Anche nel mondo medico c'è un forte filone che mescola antiindustrialismo a priori e deflazione farmaceutica nel nome della sostenibilità e dell'accesso ai farmaci, e questo non solo in Italia. E se si fa propria "la lezione" di un certo canuto decano (Garattini) ci si iscrive a quel club e non se ne esce più.
 
giusto. E' un problema di fondo per cui non solo non si trova soluzione, ma nemmeno una impostazione o framework da cui partire in termini di politica scientifica e sanitaria (quella alta, intendiamoci, non i pollai). C'e' un mis-alignment tra le aspettative sociali/morali e quelle economico/finanziarie nello sviluppo di preventive/therapeutic devices che non sappiamo come correggere.
 
ragazzi, pare che la Villa (che non leggo in quanto mi ha democraticamente bannato) oggi abbia postato che i monoclonali non funzionano perche' la mortalita' da COVID non è calata in America. Capisco l'astio nei miei confronti (come CS sono anch'io una persona molto antipatica ) ma qui stiamo veramente raschiando il fondo del barile. Mah.
 
non sono un fan della monoterapia bamlanivimab, ma qua ormai si sta liquidando un'intera classe di potenziali terapie con i soliti mezzi retorici, escamotage anguilleschi, un voluto confondere questo per quello e uno per tutti. Sembrerebbe che nei manuali di comunicazione delle epidemie sia scritto "la cura non esiste, e la riduzione del danno nemmeno". Io magari in separata sede le potrei girare le testimonianze che mi arrivano sull'uso di remdesivir in Italia, che per quanto costituiscano un campione esiguo sono significative. Il tutto è riassumibile in "generici e vaccini", una ricetta rodatissima nei paesi a basso reddito, che ormai è diventata anche la nostra ricetta, sia in tempi normali che in tempi di pandemia.
 
 
In questa conversazione s'è poi inserito un tale Dott Prof: non ha fatto in tempo ad arrivare che è stato accompagnato alla porta ( https://twitter.com/ChimicoScettico/status/1357371357357625344 ). 
Silvestri ne fa un problema di haters, ma agli haters non faccio caso,
Queste sono faccende con una sfumatura un po' diversa (politica). Per esempio c'è un DG AIFA che è espressione di una precisa parte politica, e pure se è evidentemente destinato a lasciare il suo posto c'è chi fa quadrato con tutti i mezzi.


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