martedì 17 ottobre 2023

QUALE SARA' MAI IL PAESE DELLA MIGLIOR GESTIONE E DEL RECORD DI DECESSI?

 

https://www.lafionda.org/2023/10/12/effetti-avversi/

Eh...  

Ora che non c’è più quella pressione politica, molte istituzioni e società scientifiche lo stanno ammettendo. Un esempio chiaro riguarda le evidenze che dimostrano l’inefficacia delle misure non farmacologiche, come ad esempio le chiusure delle scuole, che hanno causato danni enormi a ragazzi e ragazze. Infatti, l’agenzia governativa per la sicurezza sanitaria nel Regno Unito ha appena pubblicato un documento che esamina le prove di efficacia relative a queste iniziative di contenimento (compreso l’uso generalizzato delle mascherine): i numeri che confermerebbero l’adeguatezza di tali misure sono scarsi o nulli. Ioannidis in un articolo magistrale sul fallimento della scienza durante la pandemia/sindemia ha spiegato bene come la politica abbia avuto un’influenza deleteria sulla scienza durante l’emergenza....

Quindi il problema non è che le multinazionali facciano i loro interessi economici, ma semmai che i politici non facciano gli interessi dei cittadini. I governanti hanno usato determinati scienziati e non altri per imporre politiche autoritarie e discriminazioni insensate. E soprattutto per indirizzare le risorse finanziarie solo in determinate direzioni, fare gli interessi di determinate imprese, dal digitale alle case farmaceutiche, dando il colpo finale al sistema sanitario nazionale.

Già. E non dimentichiamo che in una nazione occidentale in particolare (una a caso) la politica NON ha fatto l'interesse delle multinazionali tranne in un caso particolare quando si parlava di farmaci (Molnupiravir, qualcosa su cui ci sarebbe da interrogarsi a lungo quando Paxlovid era approvato, disponibile e di efficacia indiscutibilmente maggiore - e chissà se c'è ancora il segreto sul registro Veklury https://www.aifa.gov.it/-/attivazione-registro-veklury-remdesivir-). Ah, a proposito di resistenze, la gran ragione dei gran sapienti per non usare antivirali quando servono, quante varianti clinicamente significative sono state rilevate negli ultimi 3 anni?

Ma il paese dei cachi funziona così da un pezzo e da un pezzo funziona così la medicina istituzionale (cioè la politica medico/sanitaria). Se vai a guardare dentro la medicina istituzionale italiana quanto a "scienza" trovi il vuoto spinto - in compenso trovi molta robaccia, dall'endorsement delle falsificazioni negli articoli fino a succo di prugnolo, "vaccini antiAIDS" e oltre. La medicina istituzionale italiana ha la stessa qualità media della politica parlamentare italiana (nonché del Sistema Sanitario Nazionale). I fallimenti del sistema sapete dove trovarli: credo che continuino a gonfiare il petto sui social media un giorno sì e uno no parlando di scienza e sclerando sui noqualcosa, come se la colpa dello sfascio fosse loro (le eccezioni erano residuali, quando ho mollato). Comunque cari gransignori i noqualcosa non sono la causa dello sfascio, ma il suo prodotto cioè il prodotto del complesso dei fallimenti del sistema, quindi anche dei vostri, a meno che non vi riteniate infallibili (e se così vi riteneste non mi stupirei).

Ricordiamo che "la miglior gestione" ha realizzato il primato in occidente quanto a conto dei morti (altroché la vituperata Svezia o le sciagurate UK e Danimarca), e non parliamo dei danni di altro ordine.Sono pronto a scommettere che la commissione parlamentare di cui tanto si è parlato in estate finirà in un nulla di fatto. Difficile pensare a vere e proprie responsabilità penali dei decisori, parlando di politica. Le responsabilità politiche, che pesano come macigni, dopo essere state pagate nelle urne un anno fa, saranno velocemente dimenticate. Ma ma anche al livello della medicina istituzionale le responsabilità politiche non mancano, solo che tali responsabilità non saranno pagate in nessun modo.

Si tratta, in definitiva, di chiedersi seriamente quali siano i vettori principali che operano nella fase autoritaria del neoliberismo, per produrre azioni di protezione della salute pubblica e della democrazia finalmente libere da sclerosi identitarie e certezze monolitiche.

Meglio precisare: la fase autoritaria del neoliberismo  italiano. Perché altrove nel continente di scelte autoritarie non ne sono state fatte, e parliamo della maggioranza dell'Europa del Nord isole comprese. Nazioni dove per esempio un neoliberista come Boris Johnson si è ben guardato dalla scelta autoritaria (e almeno una la aveva contemplata) perché ritenuta politicamente insostenibile. Nazioni in cui i pasdaran del lockdown (e pass vaccinale) erano una delle varie voci, non l'unica voce e soprattutto non l'unica voce al governo. Il porre al di sopra della politica agìta qualcosa di altro (imercati, l'Europa, la Nato, l'OMS, lascienza) è una prassi eminentemente italiana. La prassi con cui i pochi fanno i loro comodi alle spese dei molti. La nazione in cui chiunque governi è matematicamente sicuro di avere a portata di mano una classe di servizio immediatamente disponibile, dalla medicina istituzionale, appunto, all'università, agli intellettuali, ai giornalisti (per tacere di fenomeni marginali come divulgazione scientifica e debunker). E si parla della stessa eccezione quanto a stagnazione salariale, tipicamente italiana. A questo punto sarebbe lecito unire i puntini e trarre qualche conclusione.


"Servi dei padroni" è riduttivo, molto più aderente il vecchio "servi dei servi dei servi".

Preve con il discorso sul "nuovo clero" ha forse per primo inquadradato la questione, ma questo è più aderente alla situazione attuale. "Classe di servizio" lo ho preso da qui:

Il potere non risiede in chi dispone di denaro, soldati o armamenti (tutto ciò è di risulta), ma nel controllo della narrazione. Questa modella coscienza e azione della popolazione, rendendo cruciale la presa sui nastri cursori attraverso cui l’oligarchia fabbrica la classe di servizio: quella politica, mediatica e accademica. La finta dialettica tra correnti del Partito Unificato – prodotto di una medesima selezione – è una costruzione cosmetica. La principale attività di tali correnti è l’organizzazione dello svago televisivo o cartaceo, mentre le decisioni sono nelle mani di un inaccessibile Pilota Automatico, attraverso algoritmi che finanziano l’oggettività degli accademici, deformano o fabbricano informazioni, imprigionano giornalisti insubordinati.

(https://www.lafionda.org/2023/09/29/la-fonte-occulta-del-potere/)

In poche chiare parole: le strutture del potere in Italia hanno preso forme regressive e postcostituzionali, meno partecipate che in passato e per molti versi neofeudali. Anche molti pezzi delle istituzioni si sono lasciati cooptare come classe di servizio quando l'istituzione, per definizione, dovrebbe essere terza - sempre che non si voglia dare ragione alla dottrina per cui un potere, quale che sia sia, si dà le istituzioni più adatte al suo esercizio. Vogliamo ricordare l'etimologia di democrazia? Governo del popolo - da intendersi meglio come "governo dei cittadini". Nelle democrazie parlamentari (e l'Italia sarebbe una di queste) il governo dei cittadini è intermediato dalla classe politica eletta dagli stessi. Paradossalmente per trovare un corretto funzionamento di un sistema del genere oggi occorre guardare alla Repubblica Slovacca, dove si sospende l'invio di armi in Ucraina seguendo il risultato elettorale. In altre nazioni europee non si conta il numero di volte in cui con i risultati delle urne ci si è nettati le terga, in  nome del principio superiore di turno (Italia in prima fila e presidenza della postRepubblica benedicente).

Ancora, il discorso "classe di servizio" in Italia vale massimamente per i media. L'accademia, vista da più vicino, presenta molti casi che in superficie sorridono e si conformano ma in camera caritatis dicono fuori dai denti cosa pensano della propria istituzione, di chi la dirige, della terza missione e di tutto il resto - ma quanto a esporsi... perché fare una scelta suicida? La predisposizione al martirio si crea da una combinanazioni di fattori diversi (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/10/strane-vicende.html). E per fortuna la Psicopolizia non è ancora una realtà (ma solo un sogno per i pochi e un incubo per i molti).

Detto questo viene da farsi una domanda: se il livello di decadenza delle istituzioni italiane tutte è tale da non essere emendabile o riparabile, what's the plan forward? 

PS: Quanto a livello di decadenza delle istituzioni italiane basta dare uno sguardo al periodo pandemico, appunto. So long volgo disperso. Cosa si è perso in tutto questo? Il normale ordine della vita, diventato una complicazione assurda. Perché di "vite" in astratto ("salvare vite") chiunque si riempie la bocca, ma la reale vita del singolo nel processo è stata completamente dimenticata. E' il modo di ragionare delle anime belle e dei "restiamo umani", dove "umano" è l'ennesimo motivo ideologico.

 

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