mercoledì 18 ottobre 2023

VECCHIE STORIE; SOCIETA' SCIENTIFICHE ITALIANE ETC

 

https://www.theguardian.com/business/1999/jul/01/18

La storia di British Biotech ai tempi fece scalpore (sono passati 25 anni). BB spinse fino alla sperimentazione clinica un inibitore di MMP2, un acido idrossamico che purtroppo aveva aveva effetti collaterali devastanti, e quando iniziarono a manifestarsi nei trial provò ad occultare la cosa. Una storia che  costò all'azienda roba tipo 40 miliardi di danni richiesti in cause. E questo è il motivo per cui il 99.9% di voi non ha mai sentito parlare di British Biotech, che da allora non esiste più.

Ovviamente gli acidi idrossamici inibitori di MMP2 da allora sono diventati pariah e MMP2 un target completamete discreditato. Nell'industria, dico.

Invece nell'accademia cinque anni dopo i fatti indovinate chi brevettava una serie di acidi idrossamici inibitori di MMP? Una spin off dell' università di Firenze, spin off guidata da quello che all'epoca era presidente a vita o giù di lì di una società scientifica italiana. Una società scientifica notevole, perché nel tempo il numero dei sui iscritti è salito in maniera inversamente proporzionale alla probabilità di assunzione di un laureato in chimica in Italia. Ma del resto...

Ora certa gente occorre anche capirla. L'uomo era stato il bullizzatisssimo sottoposto di un certo soggettone storico (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/09/chimici-resistenza-contestazione.html). La società ovviamente assegna una medaglia in memoria del personaggio.

Alla dipartita dell'emerito fiorentino degli acidi idrossamici arrivarono mesaggi di condoglianze e di commemorazione di Renzi, Nardella e del rettore dell'Università di Tblisi - questo per dare una misura dello spessore internazionale del personaggio e del rapporto attività scientifica/politica. E' un personaggio a cui comunque la società in questione ha dedicato una medaglia (un'altra) che assegna annualmente o giù di lì.
Qualcuno vanta questa società scientifica come una delle più "grosse" in Europa. Io mi ricordo i suoi vertici che dicevano che il problema delle università italiane era che sfornavano chimici troppo qualificati. Molti iscritti, tanta politica, poco lavoro: un' immagine perfetta dell'Italia contemporanea. Ah, scordavo, con degni corripondenti europei. Ve la ricordate all'epoca di COVID la storia di Trump con la candeggina? Una buffonata (solo che dopo l'uomo ha messo in piedi Warp Speed e dato la paga a mezzo mondo). E tra chi stigmatizzò la buffonata (giustamente) ci fu gente che poi... si produsse in begli endorsement di TEMPO (2,2,6,6-Tetramethylpiperidin-1-yl)oxyl) in funzione anticovid (che è come dire candeggina o acqua ossigenata o ozono etc). Fate un po' voi (soluzione facile: tutti amici, tutto va bene, una mano lava l'altra). In tempi di COVID chi sviluppava e vedeva approvate soluzioni di vario genere (da FDA, da EMA) volava miglia sopra le testoline di questa gente. Ma forti di incarichi che suonavano "alti" etc sparlavano di FDA e delle farmaceutiche a cui aveva approvato farmaci (scordandosi convenientemente che era la stessa agenzia che aveva approvato i vaccini che gli piacevano tanto). Un branco di perfetti esemplari dell'Italia odierna. Nota personale: di EMA e FDA puoi sparlare pubblicamente quando non sarai mai uno dei nomi sui dossier per Investigational New Drug da presentare a questi enti. A buon intenditor...

Poi, parlando del loro piccolo stagnetto...Target vecchi di 30 anni? Discreditati da 5, 10 anni? Non si butta via niente. Fanno progetti, brevetti, pubblicazioni (se va bene). E se non va bene comunque qualcosa fanno. Questo è il modo in cui funziona parte dell'università italiana, e quando se ne esce con certi manuali (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/06/basterebbe-aprire-un-libro-o-no.html) invece che gridare allo scandalo va tutto, bene, avevano ragione e comunque lo studente dovrà sborsare 200 carte per la nuova edizione. Enjoy.

PS Prima di diventare "chi tocca muore" (come CS), in certi ambienti, chiesi a accademico informato dei fatti, cosa ne pensasse della Gran Società Scientifica. Mi rispose che chi sa fa (ricerca), chi non sa fa politica.



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