In passato ho parlato di acciaio smaltato, aggiungendo una valutazione puramente estetica. L'acciaio smaltato non è l'unico materiale usato per la reattoristica industriale. C'è anche l'acciaio inossidabile, tipicamente l'AISI 316 . E dal punto di vista dell'estetica l'acciaio inossidabile lucidato è qualcosa.
Ci sono consistenti differenze tra i due materiali, L'acciaio smaltato ha un'alta resistenza chimica. In particolare è resistente alla maggior parte degli acidi alogenidrici (acidi cloridrico, bromidrico, iodidrico). Ma è vulnerabile alla corrosione da alcali a caldo (Idrossido di sodio, idrossido di potassio) e da acido fluoridrico, che invece non creano problemi all' AISI 316. Poi c'è un altro aspetto che riguarda conduttività termica e calore specifico. L'AISI 316 ha conduttività termica di 15 Watt per milliKelvin e un calore specifico di 500 joule per Kg K (dove K ancora è il grado Kelvin). L'acciaio smaltato ha invece una conduttività termica di 1.2 Watt per milliKelvin e un calore specifico 800 joule per kg K. Il che vuol dire che con un reattore smaltato servono più calorie per scaldare il materiale del reattore (o più frigorie per raffreddarlo) e che la tramissione di calore ai suoi contenuti o sopratutto la rimozione di calore dai suoi contenuti è meno efficiente rispetto a AISI 316 (il che si traduce in tempi di riscaldamento o di raffreddamento più lunghi). Quindi se devi lavorare, per esempio, a -80 °C forse l'acciaio smaltato non è la scelta più appropriata. Anche perché c'è un ulteriore aspetto che riguarda coefficienti di dilatazione termica e la resistenza meccanica. Non si può stressare un reattore smaltato con differenze di temperatura troppo grandi tra temperatura di camicia e temperatura interna, altrimenti si rischiano crepe nello strato di smalto, con conseguenti rischi di corrosione (perché i contenuti del reattore filtrano fino all'acciao e la protezione dello strato di smalto viene compromessa).
Ma se si deve lavorare a temperature criogeniche e con acidi alogenidrici come si fa?
C' è l'Hastelloy, e in particolare l'Hastelloy C, che riunisce i pregi dell'acciaio inossidabile con quelli dell'acciaio smaltato. Piccolo particolare: è costoso e la sua lavorazione è molto costosa. Per cui di solito i reattori in Hastelloy C sono relativamente piccoli (100-500 l).
Cosa hanno in comune AISI 316 e Hastelloy C? Il molibdeno, usato ormai da ben più di 150 anni nella fabbricazione di leghe e superleghe metalliche (e l'Hastelly è appunto una superlega). L'86% della produzione mondiale di molibdeno va a finire in leghe metalliche.
Mi chiedo, viste le condizioni dell'Italia e l'attuale stato di cobelligeranza del paese contro la Russia e contro lo Yemen, se il governo italiano non abbia mandato a Washington una lista del molibdeno 2.0. Secondo me non lo ha fatto, tanto ci sono i soliti che pagano: i cittadini.
https://www.youtube.com/watch?v=xumfir54xb4 |
Ma d'altra parte il livello è esattamente quello di un centinaio di anni fa:
PS: Come sono carini quelli che scrivono articoli ringhiando con la bava alla bocca quando annusano la sillaba "pa", essendo strasicuri che un putiniano rossobruno indegno di esistere o un papa qualsiasi concluderà la parola. Dovrò spiegare al collega russo che in Italia l'unico russo buono è un russo morto, a meno che non sia un fedele di Navalny.
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