mercoledì 19 giugno 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: SPARTIRSI I RESTI DEL SSN

 

E poiché dai tempi della riforma del titolo V della costituzione la torta del sistema sanitario si è molto ristretta a qualcuno toccherà la solita fetta, ad altri una manciata di briciole. Che la legge passi nel momento in cui si è passati dal diritto alla salute al dovere alla salute non è del tutto casuale. Cominciamo a dire che la riforma del titolo V spalancò le porte tanto alla politica nelle asl quanto all'aziendalizzazione della sanità pubblica. Il problema della famosa siringa che costa x a Milano e 2x a Palermo non è stato risolto, ma in compenso sono poi spuntate le aste regionali al ribasso per l'acquisto dei farmaci generici e altre bellezze del genere, incluso chi in tempi di pandemia voleva approvvigionarsi di vaccini antiinfluenzali da produttori cinesi non autorizzati. Il che non è stata la cose peggiore vista durante la pandemia (vedasi le distribuzioni di vaccini regione per regione, gli Open Days e, last but not least, i numeri taroccati). Più poteri alle regioni in campo sanitario, certo, come no.

E tutto ciò è successo mentre governavano anche quelli che oggi si stracciano le vesti. Quindi alla fine qual'è la notizia? Che la spirale del Sistema Sanitario Nazionale verso l'abisso c'è ed è qui per restare. Mentre i soliti noti, con bollo e sigillo, continueranno a fare quel che hanno sempre fatto, perché negli ultimi decenni il sistema è stato sempre più tagliato a loro misura.

ADDENDUM: Mi immagino che qualcuno leggendo queste righe si risentirà, esclamando "Antipolitica!", e lo farà dalle platee di destra. Esattamente come la "sinistra" cominciò a farlo ormai 15 anni fa ad ogni critica che gli arrivava (perlopiù da sinistra). Poi, per difendersi dalla critica da sinistra, è arrivato il termine idiota rossobruni. E allora diciamo che ok, questo è un post antipolitico nel senso che è totalmente avverso a questa politica. I meccanismi della politica non mi sono ignoti, ne ho avuto esperienza diretta negli anni '90, quando ho visto con i miei occhi il passaggio dal "prima" a questo. Il che lascia spazio a tutte quelle osservazioni/contestazioni a tema "Non sono più quei tempi" e tutto il resto del going with the flow. Quindi, per chiarirmi politicamente, mai come oggi l'Italia ha bisogno di un cambio di paradigma. Uno di quelli veri, che non hanno niente a che fare con l'arrivare in parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno, per essere assolutamente chiari. Perché un cambio di paradigma ha bisogno di principi forti, non di principi deboli (fine del significato di destra e sinistra dove sinistra non vuol dire sinistra parlamentare, etc).

ADDENDUM 2: Il peggio del peggio sono quelli che lo vogliono salvare a parole, quelli che hanno chiesto e continuano a chiedervi non ammalarvi per il bene del sistema sanitario (come se la gente trovasse piacere nella malattia). Quelli che predicano e hanno predicato la "nuda vita", anche indegna di essere vissuta, come fine ultimo.

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