domenica 29 marzo 2020

COVID-19: OFF LABEL RAZIONALE E MENO RAZIONALE





COVID-19: L'OFF LABEL RAZIONALE E I SUOI RISULTATI

JAK, alias Janus Kinase: piuttosto popolare ancora una quindicina di anni fa in oncologia, sembrava un bersaglio promettente. L'esplorazione dell'albero delle chinasi aveva già dato risultati rilevanti in oncologia: EGFR, VEGFR, BCL-ABL, RAF/BRAF (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/12/i-passi-avanti-della-farmacologia.html)
Invece l'inibizione JAK ha dato risultati prevalentemente nell'area delle patologie autoimmuni, artrite reumatoide in primis.
Quando sono venuti fuori i primi risultati con tocilizumab era abbastanza chiaro che un inibitore JAK avrebbe potuto funzionare allo stesso modo.
Il perché lo vedete nell'immagine: invece di "spegnere" il recettore si blocca il "segnale" che rilascia all'interno della cellula.
Per pietà, nessuna replica di studiatissimi che arrivano alzando il ditino a dire "E' infiammazione, non è reazione immune", Chiamatela come vi pare, è questo, quello che vedete nell'immagine.




REGOLAZIONE FARMACEUTICA E EMERGENZA 2 - IL LIVELLO E' QUESTO


Che poi, se uno si chiede com'è possibile, le risposte le trova pure: Il livello è questo, propro questo qua. Far prescrivere ai medici di famiglia terapie che non funzionano:
Il NJEM è ormai questione abbastanza vecchia:

e non fa che confermare quello che era ovvio per chiunque ne capisse qualcosa: i farmaci anti HIV non funzionano su COVID (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/03/covid-19-gli-antiretrovirali-non.html )

Ora vi renderete conto che il "non disturbare il guidatore", "pensiamo a combattere uniti questa guerra" e via dicendo è piatta retorica tesa a distogliere dai danni di questo tipo di gestione. "Eh, ma gli AntiRetroVirali li sta testando anche OMS". E con questo? Cambia qualcosa? Continuano a non funzionare. Ma viene il sospetto che lo sappiano, e lo sappiano molto molto bene...


DA TWITTER: COVID-19, UN MINITHREAD

#covid19italia il grillismo sanitario ereditato da Speranza
l'idea eccellente di Ascierto era: con tocilizumab è off label, non sperimentazione, e invece niente (al di là dei problemi di scorte)

questo preciso off label messo al guinzaglio come sperimentazione dal ministero col decreto Cura Italia del governo (su parere CTS AIFA? probabile, leggendo in giro)

mentre l'off label generalizzato di anti HIV, clorochina, idrossiclorochina etc va benissimo, si faccia pure
tanto sono generici, mica c'è dietro Big Pharma.



Nell'immagine il commento di uno studente di medicina piuttosto sveglio che mi segue, e si parla dell'associazione Lopinavir-Ritonavir, cioè degli anti HIV per AIDS. i numeri tradotti per chi non parla la lingua significano: il trend posivo sulla mortalità se c'è è meno che esiguo, ed estremamente incerto. Il link è qua https://www.aifa.gov.it/-/aggiornamento-sui-farmaci-resi-disponibili-per-covid-19-al-di-fuori-delle-indicazioni-terapeutiche .

PPS: remdesivir, tocilizumab, inibitori JAK sono tra i trattamenti disponibili o di vicina disponibilità i più promettenti (e con un solido razionale): sono tutti farmaci evoluti, sviluppati in questo millennio o in questo decennio. Appartenenti a classi terapeutiche diverse, sono tutti espressione di quel che si chiama "lo stato dell'arte". E in due casi si tratta di piccole molecole. Sarebbe bello se problemi nuovi e complessi come la pandemia COVID-19 fossero risolvibili con vitamine, decotti d'erbe, vecchi generici, ma non è così. Sarebbe ancora più bello se i molti si rendessero conto che per fortuna abbiamo strumenti evoluti e utili, e dell'immane quantità di lavoro che è servita a svilupparli.

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