domenica 25 settembre 2022

CHIMICI, RESISTENZA, CONTESTAZIONE



Appartenendo ad un'altra parrocchia, per quanto vicina, di certe vicende fiorentine ho conoscenza di seconda mano. Ma me le hanno raccontate e riraccontate, come quelle riguardanti alcuni aspetti della vicenda di Luigi Sacconi.
Sacconi (https://toscano27.wordpress.com/i-compagni-di-firenze/luigi-sacconi/), ex partigiano, barone universitario, è figura storica estremamente istituzionale, non inquadrabile altrove che nella sinistra falce e martello, quella del partito clandestino prima del 45 e poi del PCI del dopoguerra.

Eppure... durante la turbolenta fine degli anni sessanta il suo assistente e braccio destro Paoletti fu bersaglio di lancio di monetine in aula, ed emerse lo slogan "Sacconi e Paoletti fascisti perfetti".
E non è che gli studenti contestatori ignorassero il curriculum di Sacconi. Quello che bollavano come fascista era l'autoritarismo con cui esercitava il suo ruolo accademico. Per fare un esempio al riguardo ho sentito narrare che all'epoca, alla fine di un esame, si rivolse al membro più giovane della commissione dicendo "Lei, ora ci faccia vedere come cancella bene la lavagna uno con il dottorato".
(Una curiosità: una società scientifica italiana conferisce una medagia Luigi Sacconi)

Nell'altra parrocchia, quella dove avrei invece studiato io, gli studenti si opposero alle richieste di occupazione che venivano dai collettivi di altre facoltà, opponendo sacrosanti problemi di sicurezza.
Però si raccontava che in uno dei laboratori di organica fosse stata messa su una piccola produzione di LSD, da un laureando che poi sarebbe diventato professore.
E più di vent'anni dopo sentii lodare da un direttore di dipartimento il cambiamento che quegli anni produssero, perché prima la baracca era mandata avanti da vecchi arnesi spesso di una arretratezza spaventosa, tra cui alcuni che si facevano gioco della chimica organica moderna chiamandola "la chimica delle casine" (in riferimento alle formule strutturali di tanti composti naturali) - e tutto questo negli anni in cui il lavoro di Woodward era già storia.



giovedì 22 settembre 2022

UN PO' DI STORIA

 

"Bisogna ammettere che la scienza ha le sue caste. L'uomo la cui attrezzatura sono le equazioni differenziali guarda dall'alto in basso chi lavora con un galvanometro, e questi guarda dall'alto in basso chi traffica con roba appiccicosa e puzzolente nelle provette"
Questa citazione di Gilbert Newton Lewis serve a dare un'idea di cosa fosse la chimica all'inizio del 900 (e dell'attitudine un po' snob di Lewis che, appunto, lavorava con le equazioni differenziali).
In un secolo la chimica, come la fisica, aveva elaborato un sistema teorico coerente basato sulla matematica, in cui da equazioni sperimentalmente verificate se ne ottenevano altre sperimentalmente verificabili (Lewis ha contribuito in misura rilevante). La rivoluzione della meccanica quantistica non sostituì, ma aggiunse strumenti (massimamente usati in spettroscopia). E lo stesso si può dire della termodinamica statistica.
I tre nelle foto appartengono a quella stagione. Sono due chimici e un... matematico? Fisico? boh.
Henry Eyring (https://en.wikipedia.org/wiki/Henry_Eyring_(chemist) ), Meredith Gwynne Evans (https://en.wikipedia.org/wiki/Meredith_Gwynne_Evans) e Michael Polanyi (https://en.wikipedia.org/wiki/Michael_Polanyi) sono i tre il cui lavoro sta dietro alla faccenda del "complesso attivato", che forse qualcuno si ricorderà dai testi su cui ha studiato (e qui c'è qualcosa in più https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../la...).
Oggi i teorici lavorano dietro a un computer, e il solco che li divide dagli sperimentali si è allargato a dismisura. Ma gli strumenti messi a punto in quella stagione vengono usati spesso anche in campi puramente applicativi.

L'ETICA DELLA MELMA

 



Si dichiarono inclusivi, umanitari, democratici, tolleranti, antiautoritari, antifascisti.
Poi:
"Hai provocato migliaia di morti!" perché hai espresso pareri contrari al dogma sui lockdown.
"Assassino!" perché hai espresso pareri contrari al dogma sull'apertura delle scuole o sull'uso della mascherina in quel contesto.
"Ti deve venire COVID grave e ti devono negare l'ospedalizzazione", perché non ti sei vaccinato per i più diversi motivi, ridicoli o meno che fossero.
"Ti devono levare il voto", perché posti idiozie (con questo criterio aboliamo direttamente le elezioni di ogni livello e non pensiamoci più).
All'etica della melma hanno entusiasticamente aderito divulg-attori, acca-pan-demici e altre anime belle senz'arte che di parte ne hanno fin troppa. Perché quando si è nel giusto un moto d'odio ogni tanto è pure sacrosanto - anche se ci si poggia su numeri evanescenti e percentuali aleatorie.
Per esempio se "dopo covid c'è sempre long covid" conosco una lunga serie di eccezioni che invalidano la legge a partire da me medesimo, e per smentire affermazioni del genere di eccezioni contrarie ne basta una.

martedì 20 settembre 2022

NEL SEGRETO DELL'URNA...

 

Come mi ricorda un commentatore, "Deporre la scheda nell’urna non è un dovere; votare è una facoltà di cui avvalersi, se si vuole. L'astensionismo è un comportamento legittimo del cittadino da quando, con le leggi nn. 276 e 277 del 4 agosto 1993, il voto è solamente un diritto e non più, come era in precedenza, un diritto/dovere."

Un'altro mi ha detto "Ma come, perché sputare sull'istituzione del voto" e ho dovuto precisare che non sia mai, non si sputava sull'istituzione ma sull'offerta (perché quella per la circoscrizione estero era quella che era).

Poi un diritto è una cosa personale: sta a te decidere se esercitarlo o no (e quando ti viene negato questa scelta non la puoi fare, per cui sì, è grave negarlo). E parlando di personali vicende di voto mi ricordo una volta che arrivai in cabina elettorale convinto di votare un partito di sinistra, ma di sinistra-sinistra (almeno al tempo lo credevo). Erano elezioni amministrative quindi solo "nel segreto dell'urna" lessi il nome del candidato. Lo conoscevo, lo ritenevo idiota e settario e mi ci ero scontrato più di una volta. Quindi annullai la scheda, pensando col senno di poi che un idiota settario non avrebbe giovato a una possibile rinascita della sinistra-sinistra. 25 anni dopo potete constatare come è andata e che forse non avevo tutti i torti di questo mondo, allora.

mercoledì 14 settembre 2022

I DUE WALTER



Se si deve parlare di immagine della chimica nella fiction non si può non parlare di Breaking Bad (http://pubsapp.acs.org/cen/science/86/8609sci1.html?). La serie non ha bisogno di presentazioni, ma vorrei far notare alcune cose.
Nei primi episodi la chimica messa in scena era molto precisa, forse pure troppo. Una correzione di rotta piuttosto evidente fu imposta, probabilmente perché qualcuno avrebbe potuto pensare di usare la serie come un manuale per fare meth e questo avrebbe procurato grossi guai. Credo comunque che rimanga un caso assolutamente unico: Walter White mette su un kilolab con palloni da 12 litri e il setup di reazione è quasi giusto - molto quasi, è da pazzi lavorare con un 12 litri senza agitazione meccanica ma, appunto, si cercava di essere quanto più possibile vicini alla real thing senza fornire un manuale per cucinare metanfetamina.
La storia di Walter White, ex chimico dell'industria che si ritrova a insegnare scienze in liceo e senza soldi per curarsi un tumore vede la luce nel 2008, all'inizio del peggior periodo degli ultimi 20 anni quanto a livelli occupazionali del settore in occidente: ai tempi in molti pensavano che la chimica ormai fosse una commodity low cost, roba da indiani o cinesi.
Dal realismo di Walter White passiamo alla science fiction di Walter Bishop che, guarda caso, vede la luce nello stesso anno, il 2008. Al di là di tutta la (fantastica) sf della serie, Walter Bishop ha diversi agganci al reale: ex ricercatore governativo, ex professore universitario e ex imprenditore (cofondatore di Massive Dynamic), per esempio, eppure scientist to the core e come tale percepito (per quanto nella serie parta con la nomea di scienziato pazzo internato in manicomio). Al di là dell'irrealistica varietà delle competenze tecniche del personaggio, che passa dalla chimica alla fisica all'ingegneria con nonchalance, e dell'immensa interpretazione di John Noble, che sottolinea la poliedricità del personaggio, qualche aggancio alla realtà non manca. I setup della vetreria nel laboratorio di Bishop a Harvard sono più realistici di quanto mediamente presentato su uno schermo televisivo. E Bishop ha qualcosa che manca completamente a White: amore per musica e letteratura, che si traduce in un flusso di citazioni che la intrecciano con la (fanta)scienza.
Al tempo Walter White mi ispirava solidarietà ma Walter Bishop mi affascinava.

domenica 11 settembre 2022

IL MARCAPPONE DEL TERMOSIFONE


 
Essendo distante quelle poche migliaia di chilometri dai confini della penisola alla fine mi importerebbe anche poco o nulla.
Ma mi torna in mente Mike Davis (quello che la sinistra parlamentare italiana o non sa che esiste o fa finta che non sia mai esistito). in The Planet Of Slums Davis raccontava e analizzava anche il modo in cui il capitale di turno riesce a far utili sugli ultimi della terra. E' quel business model che nella Bolivia di Morales provarono a mettere alla porta (https://www.newyorker.com/mag.../2002/04/08/leasing-the-rain)
E quindi i cittadini italiani depressi e impoveriti da due anni di epidemia gestita che neanche il mio cane possono felicemente contribuire ai dividendi che finiranno a Cassa Depositi e Prestiti, che è pubblica, cioè dello Stato. E per fortuna che lo Stato esisterebbe a tutetela dei suoi cittadini... ma abbiamo già visto che c'è cittadino e cittadino, e certi cittadini sarebbe bene neanche farli votare. La Costituzione Della Repubblica Italiana è robaccia obsoleta.
Puntualmente arriva quello che inizia "Di questi profitti non c'è traccia" etc etc. Tutto normale, business as usual. Non sta succedendo niente e se qualcosa succede è un fenomeno naturale, incontrollabile.
Peccato che...


Ma si sa, la fonte è un notissimo sito complottaro.
Ora si attende in gloria quello che no, ENI non guadagna dalle bollette del gas...

(Il sottoscritto, che notariamente vive su un altro pianeta, ha il costo complessivo di TUTTE le utilities bloccato a 185 sacchi al mese per un anno, ma non fa testo)


mercoledì 7 settembre 2022

CHE E' SUCCESSO? (COVID, FARMACI)



    Lasciate perdere idrossiclorochina e ivermectina.
    Ah, l'ivermectina, sarebbe stata appoggiata se non se la fossero presa i soliti (e prima che se la prendessero Magrini, a capo di AIFA, aveva detto sì ai trial). Ma c'erano altri antielmintici in circolazione. Quindi...
    Che è successo alla niclosamide? Quella che ricevette l'endorsement dei "buoni scienziati"? Quella che, a dispetto di tutto, doveva funzionare perché con le formulazioni si fanno miracoli, anche se non viene assorbita nel tratto intestinale (e su quello una formulazione può fare, sì, forse, ma ha molte più chances qualcosa che venga fuori bene da un test su linea cellulare CACO - https://www.cyprotex.com/.../in-vitro.../caco-2-permeability ). Quindi certe obiezioni non erano poi così peregrine, a dispetto della posizione dei pellegrini di turno (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../covid-farmaci...).
    Spoiler: nessuna notizia sui trial basati sulla nuova formulazione, un deprimente "our study did not find significant differences between niclosamide and placebo in viral clearing" come ultima notizia (https://jamanetwork.com/.../jamanetwo.../fullarticle/2788857). Eppure in vitro funzionava, dicono. Ma guarda un po', funziona in vitro e non nell'uomo. Strano, davvero.

    E che è successo alla colchicina? Ve la ricordate la colchicina? Stesso film, stessi endorsement. A dispetto dei risultati dei trial (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../the-endless...).
    Spoiler: come è finita con la colchicina? Raccomandazione contro l'uso nei pazienti non ospedalizzati, raccomandazione contro l'uso nei pazienti ospedalizzati (https://www.covid19treatmentguidelines.nih.gov/.../colch.../).

    Tutti possono prendere cantonate, prenderle sempre nella stessa direzione è indicativo.
    Che questa area coincida con quella vasta grossolanamente etichettata teammorte è ovviamente una pura coincidenza, non pensate male (Ma del resto sesi imbarca chiunque, ingegneri gestionali compresi che ci si può aspettare?)

    Poi se chi comunica si fosse limitato alle sue competenze (la comunicazione non è una compenza in sé, perché c'è pure l'oggetto del comunicare) sarebbe stata una gran cosa.
    (c'erano anche "competenti," nel mucchio? Ah sì, davvero?).
     
    Quando parlavo di farmaci AUTORIZZATI o APPROVATI, una nota piattoforma attaccava l'etichetta "Trattamenti non autorizzati per COVID-19 possono provocare seri danni". Erano i tempi in cui menti illuminate parlavano di confllitto di interesse per il sottoscritto- perché si sa che dal 2020 al 2021 avevo molteplici rapporti di lavoro e l'agenda piena (lunedì e martedì Gilead, mercoledì Merck, giovedì Pfizer, venerdì pesce... )

lunedì 5 settembre 2022

IL LIBRO DEL MONACO




"Quando appare, scompare"
Già.
Arriva l'edizione cartacea delle storie Zen del Monaco Gui Gou (la potete trovare su Amazon) e non solo tutto il resto è scomparso (le edizioni digitali), ma con l'uscita del libro sparirà anche il Monaco.
Perché Monaco e Storie sono strettamente legate a qualcosa, i tempi del COVID in Italia, che ci siamo lasciati alle spalle? Chissà.
Personalmente approvo la scelta della sola edizione cartacea, qualcosa controcorrente rispetto alla profonda vacuità del digitale social, incentrato su un infinito presente che tutto digerisce e tutto finisce per omologare .

Dei "113 e mezzo racconti Zen" ne recupero uno che mi sta a cuore più degli altri:

"Il nuovo giovane Imperatore chiamò numerosi virologi, infettivologi, epidemiologi, parassitologi, veterinari, chiedendo loro di scrivere una storia della pandemia, provocata dal virus SARS-Cov-2 che aveva sconvolto negli ultimi anni l’Impero, e degli insegnamenti che ne avevano tratto.
Dopo trent’anni gli eminenti scienzati si presentarono a palazzo con 500 volumi portati da dodici buoi.
L’Imperatore, ormai cinquantenne, disse loro: “Non avrò mai tempo di leggere tutto, fatemi una versione ridotta”.
Dopo altri vent’anni gli scienzati si ripresentarono a palazzo, con volumi trasportati questa volta da soli tre buoi.
Ma l’Imperatore era ormai molto indebolito e disse: “Non ce la farò a leggere quei libri. Vi prego, mi dovete preparare una versione più corta”.
Dopo altri dieci anni gli scienzati tornarono, con i volumi portati sul dorso di un solo elefante.
Ma l’Imperatore, ormai quasi cieco e non più in grado di leggere, chiese una versione ancora più ridotta.
Dopo cinque anni gli eminenti scienziati si presentarono dall’Imperatore, ormai in punto di morte, con un solo volume.
“Dunque morirò senza aver saputo nulla della storia della pandemia e di cosa ci ha insegnato?” chiese sconsolato l’Imperatore.
Allora il monaco Huaxue Jia, alchimista di corte, che si trovava al capezzale dell’Imperatore, parlò.
“Altezza imperiale” disse Huaxue Jia, “in estrema sintesi, l’uomo nasce, soffre e infine muore. Di Covid-19 e di tante altre malattie”.
E in quell’istante l’Imperatore spirò."

(Felice del fatto che l'alchimista di corte Huaxue Jia rimarrà l'unica traccia materiale, permanente, di CS)