giovedì 29 giugno 2023

ALTRI MONDI?


 e poi

 

"Fascismo" negli ultimi anni in Italia è diventato un termine puramente strumentale nel dibattito politico. A "sinistra" (cioè al centrocentrocentrodestra) è divenuto lo strumento principe per l'affermazione della propria esistenza, per opposizione: "i nostri padri contro i vostri padri". Poi le manifestazioni dei lavoratori, operai o insegnanti che fossero, venivano equanimente manganellate da governi di "sinistra" e di "destra", ma questo è un dettaglio irrilevante.

Da un annetto a questa parte invece è tornato qualcosa che si sperava confinato nei libri di storia e nella fiction: il nazismo. E un termine che costituisce la definizione del male assoluto in terra è stato ridotto all'ennesima buffonata dal circo politico-mediatico. L'ultimo numero da baraccone: il gioco di prestigio con cui il male incarnato di ieri diventa la grande speranza di oggi (tranne che poi tutto sfuma), risultato perfettamente digeribile alla maggioranza del pubblico - e sto parlando di Wagner e dintorni. Ma da quando ho sentito qualcuno parlare di nazisti tanto buonini non mi stupisco più di niente. Del resto è un po' la dottrina a stelle e strisce sull'america latina tra anni 60 e 80: sì, sono bastardi sanguinari ma sono i NOSTRI bastardi. Sono schemi talmenti vecchi da essere ormai antichi. Quanto al primo comandamento "crederai solo a quello che dice il tg in prima serata" beh, non è proprio nuovo, ma almeno 40 anni fa non era esattamente un comandamento. Pensate un po', erano tempi in cui si parlava di pluralismo... che matti. E pensare che in quel decrepito rudere a cui è ridotta la Costituzione c'è scritto "L'Italia ripudia la guerra". Un obsoleto lascito di una generazione che la guerra l'aveva vissuta e subita sulla propria pelle: la guerra, la morte, i bombardamenti, la fame. Poi ad un certo punto è venuto fuori che ci sono morti, bombardamenti e fame che sono buoni e giusti, o irrilevanti. E altri invece che vanno avversati con la massima forza, cioè bombardamenti morte e tutto il resto. E lasciatemi dire che una insurrezione armata di contadini morti di fame negli anni 80 o 90 è una fattispecie tutta diversa (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/05/valori-della-sinistra.html).  Sono più che sicuro che questo sia un ragionamento completamente alieno al "grande pubblico" che DEVE essere schierato tra i tifosi dei due diversi macellai. E buon pro gli faccia. Goebbels nel nostro presente si sarebbe trovato come un bambino nel paese dei balocchi: così tanti giochi diversi, un numero incredibile di possibilità. Possibilità largamente realizzate, allo stato attuale delle cose.

Ora, io mi ricordo troppo bene la guerra in Siria. I gas gelatinosi, le fumate nere del cloro (!) etc (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/05/armi-chimiche-la-guerra-la-propaganda.html). A Aleppo c'erano più ospedali pediatrici che panettieri, ma non uno, o due o quattro, decine: per qualche settimana tre volte alla settimana c'era un infame che spediva un missile o altro su un ospedale pediatrico, il che fa un incredibile numero di ospedali pediatrici. Mi ricordo d'altra parte l'appello del vescovo di Aleppo, a cui ammazzavano i fedeli quando andavano a messa: inascoltato e dimenticato. Guardando indietro credo che la Siria sia stato un grande test run di proxy war nel nuovo millennio. Dopo il test run si è passati alla produzione e i risultati si sono visti. Non quelli militari, che non saprei discernere. Ma quelli della macchina della propaganda. Un tempo esisteva una rivista chiamata Avvenimenti (https://it.wikipedia.org/wiki/Avvenimenti). Un tempo Claudio Fracassi scrisse un instant book fondamentale, "L'inganno del golfo". Tutta roba archiviata. Da lì si è passati al giornalista embedded, e poi, al diavolo i modernismi, alla sana vecchia propaganda stile Istituto Luce di quel ventennio lì. Gia, come diceva uno, non è vero che i giornalisti sono come le prostitute: le prostitute certe cose non le fanno.

Ma veniamo alle immagini. Una svastica sul sole , serie Amazon di qualche tempo fa, sarebbe presa da Philip Dick. In realtà sviluppa in chiave piuttosto fumettisticaquel che Dick lasciò incompiuto  e regala alcuni momenti assolutamente epici (cfr seconda foto) . La cosa funziona, ma non so quanto sia dickiana. Per me il Dick più dickiano che ci sia è Le Tre Stimmate di Palmer Eldritch, quindi mi piace pensare a un finale di romanzo in cui il protagonista non riesce a distinguere se sia nel mondo nazifascista oppure no.

E il finale che immagino è molto adatto ai nostri tempi o meglio a tempi correnti in Italia. E questo non perché ci siano ifasci al governo, niente affatto. Ma perché in due anni di gestione della pandemia in Italia ho visto come la maggioranza possa chinare il capo, e una corposa minoranza si possa trasformare in manganellatori (virtuali), delatori e tutte le altre razze di belle persone, nel nome della Verità e della Giustizia (cioè nel nome del Partito, ai tempi). E ricordiamoci che non tutti i fascisti giravano in camicia nera e fez. C'erano quelli in camice bianco, c'erano quelli in camicia davanti a una macchina da scrivere nelle redazioni dei giornali, c'erano gli accademici in cattedra, c'erano i bottegai e via dicendo.

The Man in The High Castle, la serie, è del 2018. Riguardandola oggi sembrerebbe quasi profetica. E profetica nel suo filo conduttore: un altro mondo è possibile. E benedetti siano quelli che lavorano per realizzarlo.


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