Ritengo di avere uno stomaco abbastanza robusto, ma non riesco a digerire il fatto che in Europa oggi ci siano svastiche cattive e svastiche buone.
Che ci siano braccia tese (saluto romano o stile sieg heil) buone e braccia tese cattive.
Che per qualche giornalista o commentatore Stepan Bandera sia "un personaggio divisivo" (ovviamente gli israeliani al riguardo sono di altro avviso https://www.timesofisrael.com/hundreds-of-ukrainian.../).
E non riesco a rimanere impassibile vedendo il capo redazione politica di Repubblica che su twitter si lancia in un thread per delineare il ritratto del nuovo nemico interno: il rossobruno-novax-putiniano (https://twitter.com/il_cappellini/status/1524653737100427266). E per coronare la sua fatica conclude che "Fronte è parola connotata a destra". Certo, come no, era a destra il Fronte Democratico Popolare (https://it.wikipedia.org/wiki/Fronte_Democratico_Popolare), ed era connotato a destra il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, ovvio...
Se qualcuno a destra o altrove ha usato il termine molto meglio non generalizzare, al fine di non dare ulteriori occasioni di riscrittura della storia - se si continua nel territorio delle riabilitazioni improbabili, tra poco ci toccherà sentire che in fondo Somoza, Videla, Pinochet, Stroessner protessero i loro popoli dal pericolo sovietico/russo.
Quindi quanto a valori della sinistra (quelli veri) agevolo un piccolo contributo d'archivio (con la bandiera del Fronte Farabundo Martì di Liberazione Nazionale, che essendo fronte doveva essere "connotato a destra" pure quello, per qualcuno)
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