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mercoledì 25 ottobre 2023

FAZIOSITA'

 

Avete presente la storia del network professionale che negli anni è diventato un'altro social? (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/09/cera-una-volta-un-network-professionale.html). Ecco, può capitare che tu lo apra per farci quello che ci hai sempre fatto e la prima cosa che vedi è questa roba qua, ripostata da un tuo contatto italiano. Di prima mi è venuto: e infatti le parole della socia in affari sono sempre state fiori delicatissimi. Poi mi sono venute in mente queste cose qua (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/12/questo-non-e-hate-speech.html) e alcuni dei suoi ospiti più o meno fissi sono nell'elenco delle parole d'odio che non erano di odio perché questo e quello (soprattutto perché venivano da "giusti" o, peggio, da "eroi").

Il diritto di parola ha limiti legali molto precisi e circostanziati. Al di fuori di questi limiti la libertà di parola resta un diritto costituzionale che ovviamente i fabiofazi vorrebbero vedere ristretto all'inverosimile (per gli sgraditi). Per i graditi, porte spalancate: i primi ad usare la libertà di parola senza senso di responsabilità ma con fini precisi sono stati suoi ospiti fissi o occasionali (Gramellini con i nazisti tanto buonini ve lo ricordate?).

E' chiaro che per una faccenda di divergenze in materia di colori della merce al mercato della politica italiana FF non sarebbe sopravvissuto al governo cantalupi. Ma come si vede c' è mercato per quello che FF offre. Mercato inteso come gente disposta a pagarlo perché continui ad offrirlo. E dovrebbe essere abbastanza chiaro il perché.

Dopodiché ho googlato, e ho trovato i quotidiani dell'altro colore che urlano scandalizzati. Ma solo perché FF gli sta sui cosiddetti, perché se si guarda alle agende politiche, quelle vere, quelle che contano sul serio... guys, you're on the same page, dont'you see?

Ora, il network professionale di cui sopra non è come fb o twitter. Non posso buttare fuori dalla mie rete di contatti uno che tra l'altro professionalmente stimo per non vedere roba di questo genere. Ma del resto non sono un advanced user, qualche opzione di defollow socialmente neutra ormai ci deve essere per forza.

domenica 12 febbraio 2023

CONVERSAZIONI (FB, MATTONI, SANCOSO)


 

"Sai che all'epoca ritenevo che la chiusura della pagina fosse una sconfitta, ma adesso mi sono fortemente ricreduto. Semplicemente FB non è il posto giusto. O meglio, non lo è più...."

"Non era una sconfitta se non in senso lato. Semplicemente una non troppo veloce analisi mi aveva convinto della completa inutilità nel nuovo contesto (utile solo ad essere un personaggio social, cosa che non mi ha mai interessato)" 

"Anche se pensi che siano dei coglioni ti assicuro che il pezzo merita https://laterum.wordpress.com/2023/02/08/la-scienza-e-una-montagna-di-merda/ "

"Confermo la prima e la seconda"
 
"Anche io sono italiano. Da dove venite?"
 
"E' complicato"


"No, non ho visto. Quanto al resto se un paese è in avanzato stato di decomposizione la sua vetrina interna - per il paese stesso - non può che essere in tinta"
 
Una cosa sulla lontananza: evidentemente essere abbastanza lontani è quasi impossibile. Anche se ti tieni a distanza dai media italiani di qualsiasi tipo alla fine arriva il messaggio o la mail. Quindi la fine della pagina è stata il segno di una resa poco invincibile.







 

venerdì 3 febbraio 2023

AGILITATE PLEBEM IMPERITAM CIRCONVENIUNT

 

Non mi ricordo il titolo di questa secentina da cui presi la foto. Del resto sono passati sei anni. Ma la prendo come punto di partenza di una riflessione.  Quanta gente su isocial ha raggirato la plebe inesperta negli ultimi anni? A molti verranno in mente quelli che raccoglievano sottoscrizioni per finanziare un microscopio elettronico (che curiosomente costava quanto il gettito fiscale di un piccolo comune), o quelli che invece si curavano la fanbase pagante, perché senza fanbase pagante non riescono a portare la pagnotta a casa. Ma dall'altro lato le cose non erano forse le stesse, i meccanismi i medesimi? Il gioco è esattamente lo stesso. Ti cresci la fanbase perché con la fanbase ci campi, promuovendo libri, articoli, conferenze, eccetera (massimo disprezzo da parte mia, le eccezioni si possono contare sulle dita di mezza mano). 

La regina Mab faceva sognare ai prelati "prebende ed offerte", e si parlava esattamente della tipologia che oggi, online e sui media tradizionali, ha venduto e continua a vendere cautionary tales sulla pandemia COVID e tutto il resto. Cautionary tale può essere tradotto come "monito, ammonimento", ma è anche un racconto del folklore con un certo tipo di morale, una storia in cui un personaggio ignora degli avvertimenti e mal gliene incoglie (mai ricordandosi che i fenomeni naturali non hanno una morale, a meno che non si pensi che siano determinati dalla mano di Dio, esattamente come nella lettera del Vecchio Testamento).

Perché citare il prelato nel celebre monologo di Mercuzio (Shakespeare, Romeo e Giulietta https://www.youtube.com/watch?v=VsRQSazjl4U)? Perché la tipologia combacia. La maggior parte della "divulgazione" (e del debunking, e del fact checking) vende verità, verità della stessa natura di quelle di un maturo prevosto del XV secolo, e vendendole si guadagna il pane, oppure solo un poco di condimento, direttamente o indirettamente. E' un mestiere socialmente utile? Nell'ottica dell'ancient regime sì, senza dubbio.  

Il vendere o elargire verità agli sprovveduti non è quindi certo una novità. E a ben vedere il contesto non è poi così diverso da quello del XVII secolo. Anche per questo al tempo il nome di pagina e poi blog fu mutuato da The Sceptical Chymist; or Chymico-Physical Doubts & Paradoxes di Robert Boyle: le affinità del contesto determinavano la necessità di ripescare "Nullius addictus iurare in verba magistri" contro il dilagante e deteriore uso del principio di autorità. Un'autorità "scientifica" la cui natura sconfinava in quella dell'autorità religiosa, con tutto il suo armamentario: i fedeli, le investiture, le scomuniche.

C'è un filmetto, su una popolare piattaforma di streaming, Three Thousand Years Of Longing. All'inizio c'è una parte di sceneggiatura che non è male: nella conferenza iniziale si parla di mitologia e di scienza. Nell'antichità si spiegavano i fenomeni naturali con gli dei (o con un singolo dio), oggi non ne abbiamo bisogno perché la scienza ci dà le risposte a quelle domande. Il che è verissimo. Oggi la maggioranza crede nella scienza come 5000 anni fa credeva agli dei e come mille anni fa credeva in Dio o in Allah (e in entrambi i casi gli eretici venivano perlopiù bruciati). I fedeli pensano che non sia un paragone nemmeno lontanamente ammissibile perché la scienza e il metodo scientifico etc, ma in realtà se andate a sondare la loro familiarità con la pratica scientifica troverete il vuoto spinto (o alcune ppm, nei casi meno disgraziati).

Io non ho assolutamente niente contro le religioni. Ma credo ormai che la "scienza" popolarizzata sia la forma religiosa deleteria e decadente dell'occidente, come talebanesimo e jihadismo lo sono dell'Islam. Mutatis mutandis le fenomenologie sono del tutto analoghe. Un esempio d'archivio?

"la Scienza, una, sola, perfetta ed incorruttibile è l’oggetto dello studio della comunità scientifica"

Un pensiero che ti aspetteresti in altri contesti, tipo "Colui all'infuori del Quale non c'è altro dio,  il Compassionevole, il Misericordioso, il Santo". E se non sono state lanciate vere e proprie fatwa, in occidente, negli ultimi tre anni, io sono Iron Man. 

In un contesto del genere, per esempio in Italia, chi si è voluto ergere a sacerdote o sacerdotessa non si conta, nel panorama mediatico esteso (isocial inclusi). Un tempo qualcuno diceva che la religione è l'oppio dei popoli. Di sicuro oggi il nuovo oppio di molti è lascienza (e il suo contrario l'oppio di tre gatti). In tutto questo la responsabilità dei grandi media, in Italia, pesa come un macigno. Come del resto quella di chi è campato, campa o vorrebbe campare di popolarizzazione delle scienze (il cui prodotto è lo scientismo pop ).

" Divulgazione al minimo comune denominatore e in compenso uno si deve ingoiare le loro uscite da scrittori frustrati. Come dico sempre, dietro un "popolarizzatore della scienza" italiano c'è sempre uno scrittore fallito", mi ha scritto un amico al riguardo. Per contrappasso mi sono ricordato di un chimico norvegese, un accademico che ha dato moltissimo all'industria. Nell'introduzione alla seconda edizione di un suo libro (per me fondamentale) ricordava che tutta la chimica è fatta di modelli e che i più fortunati diventano "leggi della natura". Dopodiché citava George Box, "All models are wrong but some are useful". Si può dire che questa impostazione era parte della della temperie culturale della mia disciplina ai tempi in cui ho studiato, mi sono laureato e ho iniziato a lavorare: un periodo in cui la disciplina, culturalmente, era molto più evoluta di quanto sia oggi. Per i più curiosi: se non lavorate nel campo lasciate perdere.

Al contrario, rigettando anche la sola possibilità di concetti del genere, non è difficile notare quanta parte della casta medica abbia giocato a barattare il ruolo sociale della professione per quello, molto più solido, di casta sacerdotale. Un tempo si parlava di potere spirituale e potere temporale. Guardando all'Italia degli ultimi tempi si direbbe che abbia vissuto il duumvirato di poteri esecutivi e poteri medici. E i veri fedeli continuano ad essere davvero troppi.

Per formazione, una cosa la so bene: poche tra le fedi incrollabili reggono quando il peso della realtà si fa insostenibile e va contro il loro credo. E questo sarà forse per buona parte  del popolo dello stivale l'orizzonte dei prossimi dieci anni. Ma non c'è problema, il cambio di casacca veloce al cambio del vento è inscritto nel genoma di buona parte della popolazione. Avevo un lontano parente che durante quel certo ventennio era stato comunista. Dopo la liberazione, sollevato, volle andare alla Casa del Popolo (che era la vecchia Casa del Fascio). Guardandosi in giro vide alcuni volti a lui fin troppo noti e prese da parte un suo vecchio amico. "Ma lui, luilà e quell'altro non andavano in giro con randelli e olio di ricino anni fa?" "Che vuoi" disse il suo amico "Si sono ravveduti".


domenica 29 gennaio 2023

I SOLDATI DELLA VERITA' IN GUERRA CONTRO IL NEGAZIONISMO

 

https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/confutare-un-negazionista-scientifico-e-vivere-felici-come-farlo-bene/

La prima cosa che mi viene in mente è: perché? Perché qualcuno si picca di andare a cercare i negazionisti per confutarli guardandoli in faccia? Trova la cosa così soddisfacente? Forse perché lo zelo per lascienza lo divora (semicit)? 

Quel che intendo è che andare a confutare i negazionisti scientifici alle loro riunioni non è molto diverso dai Testimoni di Geova che bussavano alla porta per venderti la Torre di Guardia e convertirti.

Il professore dice che almeno riesce a mostrar loro le loro contraddizioni. Come no, quando si tratta di motivi identitari (o di fede, se volete) da sempre far cadere in contraddizione l'interlocutore gli ha fatto bruciare i suoi sacri testi di riferimento. Piuttosto la natura dell'operazione è di altro tipo: guarda quanto sono giusto io e quanto sono scemi loro. Esattamente come il debunking, che come operazione è meno estrema perché di solito non va a bussare alla porta del terrapiattista. 

Comunque sta roba è di un deja vu pazzesco

La post-verità è peggio che mentire” osserva McIntyre. “Mentendo almeno rispetti il tuo pubblico abbastanza da cercare di convincerlo che una cosa falsa è vera. Con la post-verità, non ti interessa davvero se la gente ci crede veramente. Non ti sforzi nemmeno di convincerla. Ma attraverso il controllo politico cerchi di imporre per legge che certe cose false siano credute vere”...

“Credo che fosse esattamente questo ciò che Trump stava cercando di fare negli Stati Uniti” commenta McIntyre. “Per questo, non possiamo permetterci di ignorare i negazionisti. Si potranno rinnovare le regole con cui i social media diffondono e alimentano la diffusione di falsità e si potrà incrementare l’insegnamento dell’alfabetizzazione mediatica. Tutto giusto. Ma il primo passo per vincere la guerra alla verità è accettare il fatto che c’è un attacco in corso. Il secondo è la necessità di impegnarsi in prima persona per contrastare la disinformazione”

E io che pensavo che Trump fosse roba d'archivio ormai (quest'articolo è del novembre scorso). A me personalmente sentir parlare di una "guerra per la verità" mette la pelle d'oca: perché ogni verità sa sempre scegliersi nemici a cui scagliare addosso il macigno del falso. E non sto parlando di terrapiattisti, per intenderci: guardate gli ultimi due anni e quel che è stato scaricato addosso a Ioannidis e a molti altri. Avendo avuto un presenza su isocial ne so qualcosa per esperienza diretta.

La cosa bella dell'essere fuori da isocial è che apparentemente non si esiste nel mondo virtuale (e non si ha a che fare con una torma di idioti, militanti o meno). C'è chi pensa esattamente il contrario o chi fa finta che non sia così, che i social media siano un'immagine fedele del reale, anzi, qualcosa di molto di più: qualcosa che il reale lo può influenzare in modo determinante. E quindi la guerra per la verità va condotta lì, in primo luogo, perché lì il pericolo è maggiore e il nemico più forte.

Io non ho difficoltà a credere che la fabbrica dei troll di Putin esista. Come del resto esistevano i 300 spartani del PD, se qualcuno si ricorda, o la macchina social di Salvini. Invece ho seri problemi a credere che tutto ciò possa essere stato determinante nel spostare equilibri politici. Ripetendomi se, come un rapporto Censis avrebbe voluto certificare nel 2021, una fetta cospicua degli italiani condivideva certe idee poi raccolte e fatte bandiera da Italexit, perché il detto partito non ha superato lo sbarramento alle ultime politiche? Complottone dei poteroni fortssimi? Nun credo.

E quindi davvero il trollismo putiniano e la minaccia negazionista hanno determinato Brexit e l'elezione di Trump? A molti piace crederlo. In primo luogo si dovrebbe spiegare perché per colpa de isocial e dei negazionisti ignoranti Brexit e Trump hanno avuto successo mentre Italexit no - e sono sicuro che ci siano molti volontari dispostissimi a spiegarlo, a suon di tabelle e grafici, perché se le scienze alle volte sono controintuitive lascienza è controintuiva come niente sa esserlo. Piccolo particolare: le teorie al confronto della realtà hanno il più delle volte le gambe molto corte. Lasciate perdere gli sciroccati: in giro c'è troppa gente che sostiene che Cristo morì di sonno, e lui lo sa perché era proprio lì a guardare. Chi con le discipline scientifiche ci lavora invece lo sa che la realtà ha sempre l'ultima parola, qualsiasi siano le tue certezze.  

PS: parlare di postverità è l'ultimo rifugio etc etc

martedì 13 dicembre 2022

ESEGUIVO GLI ORDINI CON ENTUSIASMO (QUANTO LA PANDEMIA CI HA RESO MIGLIORI)

 Mi girano questa roba di un annetto fa (+/- alcuni giorni)



Un "Mi spiace, è il mio lavoro, sono obbligato a seguire le leggi e le direttive" sarebbe stata la risposta neutra. Invece la risposta non fu neutra neutra manco per il "censura".

Me li ricordo, quei tempi maledetti. Più o meno in quel periodo stavo viaggiando in Italia, e il fiero giovane controllore su un intercity mi chiese il GP. Esibii un "International Vaccination Certificate" e rimase contraddetto. Ma alla tempestiva scansione risultò tutto regolare, con un velo di delusione sul volto del giovane e fiero esecutore di ordini.

In Italia non sono mai mancati quelli che con un misero scampolo di potere hanno provato a farlo valere come fosse una montagna (tranne squagliarsi e andare nel panico davanti a una richiesta di numero di matricola o nome e cognome).

Cos'ha ha fatto la "migliore gestione"? Gli ha dato carta bianca, certificato ministeriale e bollo, per dare sfogo alle loro loro pulsioni con la massima copertura legale.

Questo è quello che di solito succede nei regimi variamente totalitari, dittatoriali etc. Che una sedicente democrazia si sia abbassata a tanto non è una novità. Mi ricordo in tempi di leggi speciali antiterrorismo racconti di tranquille famiglie in viaggio che venivano fermate dalle forze dell'ordine (ORDINE! E sbattete i tacchi). Venivano fermate nel loro viaggio con un fucile mitragliatore dentro al finestrino, puntato al petto del guidatore. Stessa fenomenologia, stessa meccanica. L'emergenza. L'emergenza sguinzaglia i cani rabbiosi.

Sperate che la prossima emergenza non giustifichi leggi speciali al next level. Speratelo e pregate per questo, mentre cercate di arrivare alla fine del mese.

PS. Chi era in Italia al tempo ha visto più di una volta le radici profonde di quello che anni prima si materializzò tragicamente all'ESMA, ora diventata un museo degli orrori della dittatura argentina. I meccanismi profondi sono stati esattamente gli stessi: il piacere nell'esercitare il potere ai danni del non conforme. I i "democratici" italiani al tempo approvavano, applaudivano, etc. Nella migliore delle ipotesi facevano finta di non vedere. Come nella migliore delle tradizioni.

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...