Cominciamo da un riassunto delle puntate precedenti (1, 2, 3).
Cosa c'è di più moralizzante e dogmatico di certa comunicazione medica, che al posto della salvezza dell'anima promette quella della nuda vita? E lo fa invano, dato che ogni vita ha una fine.
L´esempio più eclatante degli ultimi tempi è costituito dalla crociata contro vino e alcolici (a cui da anni si aggiungono tabacco carni rosse, salumi etc). Niente di nuovo, i movimenti per la temperanza con la loro cifra moralistica sono vecchi di almeno un paio di secoli. La cosa notevole è che questo genere di piglio moralistico è arrivato anche nelle pubblicazioni scientifiche: notevole questo Alcohol and morality: one alcoholic drink is enough to make people declare to harm others and behave impurely. "Comportamenti impuri" oggetto della ricerca in psicofarmacologia, cosa si può chiedere di più?
L'argomento è medico-scientifico perché l'alcol è cancerogeno. E in giro mi è capitato di leggere pure "cancerogeno in qualsiasi quantita", "anche una sola molecola di etanolo è cancerogena" "non esistono quantita´sicure di consumo di alcolici". Tutto questo dopo anni in cui ricordo bene che quanto ad altri composti chimici è sempre stato "è la dose che fa il veleno"(che viene da Paracelso, quindi lo scientismo pop ripescava la spagirica, vabbè).
A parte quindi le ovvie osservazioni (la dose fa il veleno quando fa comodo alla tesi da propagandare) c'è un problema: non sono solo superalcolici, vino, birra, sidro, idromele e pulque a contenere alcol etilico. Quantità minori ma non trascurabili sono presenti in altre classi di alimenti: salumi e formaggi lavorati con tecnologie tradizionali, vegetali fermentati (crauti e olive), pane, prodotti da forno e latti fermentati. Quindi sarebbe il caso di lanciare subito una campagna contro yogurt, kefir, etc etc. Oppure no?
Mi guardo bene dal sostenere che il consumo di alcol non sia dannoso, ma invece di metter su tutto questo teatro in nomine Scientiae, OMS et Scientificae Communionis basterebbe ripetere con gli antichi: Bacco Tabacco e Venere riducono l´uomo in cenere. Oppure un semplice: quando il tuo medico ti dice di smettere di bere, fallo. Considerando anche che “polvere sei e polvere ritornerai, ma tra una polvere e l'altra un buon bicchiere non fa male”. E alla fine di qualcosa si dovrà pur morire, che diavolo.