Emissioni globali di CO2 per area geografica (miliardi di tonnellate) |
(Con un ringraziamento a La durezza del vivere che qua ha messo insieme una corposa quantità di documentazione)
Se abiti a pochi chilometri dal tuo luogo di studio o lavoro andarci in bici fa bene a te (se l'aria non è molto inquinata) ma molto poco alla qualità dell'aria della tua città. Se tutti i tuoi compagni di studio o colleghi di lavoro abitassero alla stessa distanza dalla loro destinazione e la raggiungessero in bici idem. Una riduzione consistente, dal 10% in più comincerebbe a dare effetti sensibili.
E' un discorso di concentrazione, e guarda caso si va sempre a cascare lì. Non è una faccenda di quote pro-capite, ma di immissione totale nell'atmosfera.
Non ho la benché minima idea di come circoli nell'atmosfera globale la CO2 emessa localmente (con smog e polveri sottili è più facile, essendo solidi non si spostano gran che, di solito). C'è tutta una letteratura su quanto debba essere alto un camino o una ciminiera per non provocare i cosiddetti "smazzi", ovvero le ricadute dell'emesso a poca distanza dal punto di emissione - la condizione ideale è la dispersione a quote tali che non consentano questa ricaduta - con ciò se siete passati vicino ad una raffineria avrete forse notato che le torri delle fiaccole sono decisamente alte, ma la puzza si sente piuttosto bene.
Comunque ammettiamo che in un tempo ragionevolmente breve l'emissione di CO2 di una nazione vada a fare concentrazione media nell'atmosfera,
Nelle immagini vedete dove sta il problema, ovvero non in Europa.
Se dall'oggi al domani tutta la popolazione europea adottasse un stile di vita a impronta di carbonio prossima a zero, la situazione cambierebbe poco - a meno che la cosa non andasse ad incidere in produzione di CO2 dove oggi viene prodotta in quantità e "male". Quali siano questi luoghi è perfettamente visibile dal primo grafico. Il secondo invece ci dice che, nel caso della Cina, c'è una certa associazione tra crescita produzione CO2 e crescita di export a partire dal 2000. Questa cosa non l'avete decisa voi con il vostro stile di consumi. Questa cosa è stata frutto della ristrutturazione delle filiere dell'industria mondiale al fine di aumentare i margini di profitto.E che diavolo, non sto parlando a casaccio. Vorrei ritrovare il "depliant offshoring" che Goldman Sachs aveva fatto circolare una quindicina di anni fa, e McKinsey e simili dicevano esattamente le stesse cose.
Ah, pure qua c'è stata diversa gente che "ha venduto Cina", a chi è andata bene a chi meno.
Ricordate il modello Apple? Invented in USA, manufactured in China. Secondo voi chi ci guadagna di più quando qualcuno compra l'I-Phone? Perché Apple era la cocca di Wall Street?
Comunque, nulla, l'elefante nella stanza è intoccabile, anzi, va difeso, perché come dice Al Gore, sta rispettando gli accordi di Parigi (http://www.meteoweb.eu/2018/12/clima-al-gore-la-cina-e-uno-dei-pochi-paesi-a-rispettare-laccordo-di-parigi/1192689/) - non si può levare a chi è contiguo al settore finanziario uno dei suoi strumenti preferiti, anche perché lo statalismo finanziario del Giappone sta levando troppe gioie al settore, che trovava più soddisfazione nell'indice Nikkei ai tempi della deflazione, e ora è costretto a migrare verso Hong Kong (https://it.businessinsider.com/alttroche-cina-il-vero-capitalismo-di-stato-e-il-giappone-dellabenomics/). Il bersaglio dell'attivismo invece sono stili di vita largamente unrelated con il nocciolo del problema: a NY vanno verso il bando delle carni lavorate in nome della lotta al climate change (http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/prodotti_tipici/2019/04/24/new-york-verso-bando-delle-carni-lavorate-a-rischio-hot-dog_5414fafa-bcdc-4454-9ced-30f8fd4e56e4.html). Bah.
PS: Credo che nel medio termine i "+ 12/ 7°C da qui a dieci anni" non faranno bene neanche a quei politici che li hanno sposati, come Ocasio Cortez. Da cui non ho sentito mezza parola riguardo ai grafici qua sotto.
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