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domenica 1 ottobre 2023

IT AIN'T ME (RELOADED)


Some folks are born made to wave the flagHoo, they're red, white and blueAnd when the band plays "Hail to the chief"Ooh, they point the cannon at you, Lord

(Ovviamente i colori della bandiera possono variare a piacere)

Nell'autunno '21- son passati esattamente due anni - mi vaccinai con il vaccino anticovid J&J. Postai un "Liberamente vaccinato dove nessuno mi obbligava in nessun modo" e la cosa spiacque a molti. Il che confermava un mio sospetto, cioè che i più di quelli che parlavano di libertà e di scelte interpretavano la cosa come la loro libertà di fare le loro scelte, ma la libertà degli altri di fare le proprie non gli piaceva gran che, anzi, li urtava, Per molti di loro, come per la parte opposta, quello che contava era la professione di fede. E si sa come funziona, con le professioni di fede... Dopodiché comprendo che quando si è conculcati, privati di diritti, additati etc etc etc possa prendere molto molto male. E si può finire per "radicalizzarsi" - fino a uscire di testa in rarissimi casi. Figuratevi se non lo so. Figuratevi se non ne ho vista di gente che si radicalizzava, a cominciare dal 2017. E tra loro c'erano anche soggetti piuttosto brillanti. C'è chi lo faceva spinto dagli eventi, diciamo così. C'è chi l'ha fatto anche perché grazie alla radicalizzazione ha avuto un posto al sole (sulla carta stampata, per esempio). Poi, se si guarda a un certo partito al governo durante l'epidemia, di ultraradicali quando serviva che poi diventavano agnellini quando serviva qualcuno ne abbiamo visto.  Eh sì,  c'e chi si radicalizzava sperando di lucrarci qualcosa, politicamente soprattutto. Perché una cosa è la sacrosanta critica e opposizione alla immane schifezza che è stata in Italia la gestione della pandemia, mentre ammiccare pubblicamente ai settari "pandemia inventata", "sieri genici" etc è tutt'altro ed è pure politicamente idiota, perché fa il gioco dell'avversario rendendoti immediatamente omologabile agli sciroccati e quindi rendendo i tuoi argomenti omologabili agli argomenti degli sciroccati. Un esempio terra terra? Se dici "Il green pass è stato una violazione senza precedenti delle libertà individuali" è una cosa e i pasdaran/talebani di santo QR code si ritroveranno come unica opzione dialettica il dimostrarsi "fascisti dentro". Se dici "Il green pass è stato una violazione senza precedenti delle libertà individuali e su COVID hanno avuto ragione Montagnier e Scoglio" sei automaticamente derubricabile a terrapiattista/dintorni e l'argomento "violazione senza precedenti delle libertà individuali" va a finire nell'immondizia assieme alle uscite di Montagnier e Scoglio, che all'immondizia appartengono. Questa è roba di cui qua sopra si parla da anni e il concetto non è mai passato, perché contano più i santini di una ben più che legittima istanza politica.A dispetto della storia recente, che quanto a sconfitte politiche di sciroccati e dintorni non è stata avara.

Quindi la radicalizzazione la comprendo, dicevo. Ma giustificare no. Non giustifico un cazzo di niente,

Comunque mi vaccinai e il giorno dopo andai tranquillamente al lavoro (amici che se l'erano fatto mi avevano consigliato di prendere almeno due giorni di sick leave), Non ho fatto alcun booster, mi sono preso il COVID un paio di volte attendendomi alle regole della nazione in cui sono residente. Zero problemi, zero strascichi. Alla faccia di quelli "non c'è COVID senza LongCOVID". Ah sì, scordavo, il LongCOVID ce l'ho di sicuro ma è asintomatico. Perché se la scienza è controintuitiva la divulgazione è controintuitava al massimo, fino alla completa incoerenza e incongruenza.

Il mio personalissimo caso non è statisticamente rilevante, ovvio. Ma ai singoli la statistica interessa fino a un certo punto (presente la storia del mezzo pollo?). Ai singoli interessa quello che accade a loro, in un senso o nell'altro.

Il vaccino J&J era stato approvato da FDA e poi da EMA. Un processo di sviluppo e approvazione perfettamente lineare. Ma il problema delle trombosi del seno venoso cerebrale sembrerebbe che fosse specifico della classe dei vaccini a vettore adenovirus (https://en.wikipedia.org/wiki/Janssen_COVID-19_vaccine ). A fine 2021 CDC si pronunciò per la preferenza verso i vaccini mRNA e J&J nel '23 ha chiesto il ritiro delle approvazioni condizionali.

A differenza del vaccino J&J quello AstraZeneca  ha avuto episodi assolutamente imbarazzanti e anche peggio durante il suo sviluppo (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/12/dilettanti-allo-sbaraglio.html,  cose che a me fanno svettare una red flag di quelle che non si possono ignorare ma che per tanti "titolati", medici in primis, sono quisquilie, pinzillacchere). Non è mai stato approvato negli USA e per una serie di solidissimi motivi: trial inadeguati secondo FDA, e Astra ha deciso di rinunciare all'approvazione oltreoceano (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/03/brevissime-dal-mondo-covid-pietre.html) . Tutta l'Europa nel '22 ne ha sospeso l'uso ma l'autorizzazione EMA è rimasta al suo posto.

In Inghilterra Eric Clapton faceva scalpore, passando per novax (https://www.open.online/2021/08/29/covid-19-eric-clapton-canzone-no-vax-video/) : che i factchecker fossero completamente impossibilitati a decifrare un episodio significativo causa clausole contrattuali (hail to the chief) era assolutamente scontato. Ma passando da chitarristi storici al BMJ (nota testata complottara novax) c'era chi richiedeva i danni (https://www.bmj.com/content/380/bmj.p725). E l'offerta di vaccino Astra in occidente è semplicemente evaporata. Anche in UK nel '22 si andava a vaccini mRNA, o meglio Pfizer, e chi avendo fatto Moderna voleva il booster Moderna non aveva vita facilissima. Tutto questo ormai è passato remoto. Ma...

... ma conservo un archivio.  Questa fu una reazione a https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/03/astrazeneca-ema-e-tutto-il-resto.html

(Quanti se ne sono visti negli ultimi anni di quelli che FDA può solo spicciargli casa?)

Aveva ragione lui, perché FDA era controllata da Trump. Anche dopo che è arrivato Biden. Quindi la figura di merda è mia (e spero che qualcuno colga il sarcasmo, ma sono sicuro che molti non l'avrebbero colto). E questo a memoria era uno di quelli che ironizzavano sui "laureati su google", mica micio micio bau bau.

Questa è una delle ragioni per cui il "dibbbattito" sui social e in genere sul web non ha senso. Perché ciccio, quello del commento, continuerà a pensare che aveva ragione lui fino alla fine dei tempi. I social media sono impermeabili alla dialettica della storia. Tradotto in parole povere: controbattere tali soggetti non ha senso e non lascia traccia. Ma mi preme ricordare che le posizioni di ciccio erano le posizioni della "divulgazione" tutta, che si era pure pregiata di discettare di postverità. Giusto per precisare perché, almeno nella mia vita professionale il track record conta e non poco.



giovedì 15 aprile 2021

CDC, FDA, IL VACCINO JOHNSON & JOHNSON

"Al 12 aprile più 6.8 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson (Janssen ) sono state somministrate negli USA. CDC e FDA stanno controllando i dati inerenti sei casi riportati di un tipo raro e grave di trombosi in individui dopo aver ricevuto il vaccino J&J. In questi casi è stato osservato un tipo di trombosi detta del seno venoso cerebrale (CVST) in combinazione con un basso livello di piastrine (trombocitopenia)... Al momento questi eventi avversi sembrano essere estremamente rari. La sicurezza dei vaccini COVID-19 è una priorità assoluta per il governo federale, e prendiamo questi rapporti di problemi di salute a seguito di una vaccinazione COVID-19 molto seriamente"
Notare bene che Peter Marks, uno dei due autori, la scorsa estate era un pasdaran delle autorizzazioni in emergenza ai vaccini anticovid, quindi è un po' difficile accusarlo di eccesso di cautela. In conseguenza di questa dichiarazione la somministrazione del vaccino J&J in USA è stata sospesa. Il principio è sempre lo stesso, in presenza di alternative limitare l'uso di questo o quel vaccino in modo da ridurre a zero eventi rari ma che destano clamore è il modo migliore per non minare la fiducia dei cittadini nell'offerta vaccinale. E mostrare che la vigilanza c'è e l'attenzione è alta.
FDA e CDC prendono molto seriamente questa cosa, la "comunità scientifica" e la comunicazione della scienza molto meno, pare.
Si è capito da un bel po' che a molti commentatori i vertici di CDC e FDA (e EMA) gli spicciano casa, ma si sta esagerando e lo spettacolo sta diventando decisamente grottesco, specie quando l'area storicamente anticomplottista tira fuori il GOMBLOTTONE! dei vili affaristi contro il vaccino più economico, quello Astrazeneca. Chissà quale "amico" di chi è riuscito a fare fessi i vertici di CDC e FDA, per affossare J&J...

sabato 20 marzo 2021

LA CRISI



Molte cose potevano andare male con le approvazioni emergenziali dei vaccini anticovid, oltreoceano le hanno esaminate tutte (lo scorso luglio) - e per fortuna combinata alla politica di "paletto alto" di FDA nessuna si è verificata.
Ma nessuno aveva previsto la crisi di ruolo di EMA. Tra nazioni che iniziano a usare vaccino cinese e russo e quelle che continuano il blocco dell'uso del vaccino AZ nonostante il parere di ieri di EMA fate voi i conti.
Molti si scordano che EMA non è FDA: e questo molto semplicemente perché gli USA sono uno stato federale e l'Europa no (e se dopo decenni non lo è qualche motivo ci sarà). Questo, oltre alle caratteristiche di FDA nell'ordinamento USA, ha fatto sì che l'agenzia yankee nel 2020 sia stata capace di resistere ad una campagna di delegittimazione senza precedenti storici. EMA a nessuno è venuto in mente di renderla oggetto di una simile campagna, per esempio quando prendeva il giusto tempo per concedere una CMA a un vaccino. Semplicemente non è stata presa in considerazione, il che la dice lunga riguardo all'alta considerazione in cui la politica europea tiene la sua agenzia regolatoria.
La regolazione farmaceutica europea rispetto a quella americana può sembrare cervellotica e intricata, ma era forse quanto di meglio fosse realizzabile nel contesto continentale. Il risultato in questa crisi è che EMA approva o non approva, esprime pareri come quello di ieri e poi ogni singolo stato fa quel che crede, e quando lo fa lo fa nel pieno delle sue prerogative, senza violare niente. Qualsiasi parere l'agenzia avesse espresso ieri avrebbe "perso".
A parte il fatto che "seguire le direttive di EMA" non è semplicemente riprendere le vaccinazioni, ma inserire i caveat in consenso informato etc (che non dovrebbero restare sulla carta) mi limito a registrare il fatto, che per esser chiari è del tutto negativo.
Ma non posso non ricordare che il primo a fare come se EMA non esistesse è stata proprio la Commissione Europea, che la scorsa estate in materia di vaccini ha fatto e sfatto tirando in mezzo DG SANTE (un suo direttorato) ma non coinvolgendo in nessun modo l'agenzia, tanto che quando la Commissione parlava di vaccini a ottobre l'allora direttore EMA Rasi faceva notare che loro non ne sapevano niente.
Se la posizione di Macron può trovare facile spiegazione nella sua forte avversione nei confronti di UK le posizioni finlandesi e norvegesi non si spiegano con elucubrazioni di politica internazionale (ok, la Norvegia non è EU - però è EEA).

venerdì 19 marzo 2021

IL LAVORO DELLA VIGILANZA

Ed EMA si è pronunciata.
"- I benefici del vaccino nella lotta alla minaccia ancora molto diffusa di COVID-19 (che anch'esso risulta in problemi di coagulazione che possono essere fatali) continua a superare il rischio di effetti collaterali;
- Il vaccino non è associato ad un aumento nel rischio complessivo di eventi tromboembolici in quanti lo ricevono;
- Non c'è evidenza di problemi collegati a specifici batch di vaccini o a particolari siti produttivi
- Il vaccino può essere associato con casi molto rari di coaguli associati a trombocitopenia, cioè bassi livelli di piastrine...con o senza emorragie, inclusi rari casi di coaguli nei vasi che ritornano il sangue dal cervello (CVST)
Sono casi rari – circa 20 milioni di persone in UK e EEA hanno ricevuto il vaccino al 16 di marzo, e EMA ha esaminato solo 7 casi di trombi in vasi multipli (coagulazione intravascola disseminata, DIC) e 18 casi di CVST. Un collegamento causale con il vaccino non è provato ma è possibile e merita ulteriori analisi."
"Comunque, alla luce di questi eventi, i pazienti dovrebbero essere avvertiti della remota possibilità di questo tipo di sindromi, e se si verificano sintomi che suggeriscono problemi di coagulazione i pazienti dovrebbero immediatamente consultare un medico e informare i professionisti sanitari della loro recente vaccinazione."
Alla fine della conferenza stampa, nelle domande, è venuto fuori che è ancora da investigare l'effetto di una previa infezione da SARS-CoV-2 sugli effetti della vaccinazione.
La vigilanza è "abbiamo controllato, controlliamo e continueremo a controllare", non "non c'è niente da controllare", come tanti sembrano pensare. E solo i più idioti o settari possono ritenere che l'attività di vigilanza "metta in dubbio i vaccini".
C'è un'altra narrazione che sta prendendo piede: che non ci possiamo permettere la vigilanza e gli stop cautelativi perché "costano migliaia di vite". Al di là delle basi fantasiose dei conteggi, è curioso che ci si concentri su atti dovuti che avrebbero questi ipotetetici costi mentre questi discorsi non sono mai venuti fuori per la lentezza spesso inspiegabile dell roll out dei vaccini in Italia, per l'assenza della medicina di base, per la media arretratezza delle terapie ospedaliere.
Ricordiamoci che per la prima volta nella storia vaccini approvati in emergenza vengono usati per vaccinazioni di massa: tenere alta la guardia è il minimo.
Poi lo so, in molti pensano che vigilanza e regolazione farmaceutica siano costose ed inutili burocrazie che, tout court, non ci possiamo permettere di mantenere.

 

martedì 16 marzo 2021

ASTRAZENECA, EMA E TUTTO IL RESTO

 



"C'è gente che nasce per sventolare la bandiera"... (It ain't me).
E oggi (o fino a ieri?) sventolano quella del vaccino Astrazeneca.
Meglio partire da alcuni punti base che molti pare si siano del tutto scordati. Primo, la vaccinovigilanza esiste, e non esiste semplicemente per dire "tutto bene" (vedasi il caso dengvaxia, per citarne uno abbastanza recente).
Secondo, il vaccino AZ ha una Conditional Marketing Authorization in Europa (CMA), e la parola chiave non è "autorizzazione", ma "condizionale": è esplicitamente previsto che l'autorizzazione possa essere sospesa o ritirata a fronte di nuove evidenze, e le nuove evidenze le valuta EMA (anche se abbiamo visto che nell'attuale caos con i vaccini ogni stato tende a fare come meglio crede). In parole povere: non c'è niente di strano nel fatto che una CMA sia prima concessa e poi sospesa o revocata.
Questi dovrebbero essere elementi di base per l'igiene del dibattito. Dovrebbero.
Poi sul vaccino AZ il caos è massimo: dopo circa tre mesi di polemiche su consegne e disponibilità, su indicazioni per fascia d'età etc etc arriva la questione degli episodi trombotici correlati. In primo luogo non si capisce esattamente quanti siano. In Germania "the experts of the Paul-Ehrlich-Institut now see a striking accumulation of a special form of very rare cerebral vein thrombosis" associata alla somministrazione del vaccino (https://www.facebook.com/groups/3082297638466078/permalink/4517886804907147/).
A complicare il quadro nel caso di AZ è il fatto che abbiamo a che fare con un prodotto almeno al 30% affidato a terzisti, di cui uno (Thermo Fischer Seneffe) faticava a raggiungere i volumi di produzione prefissati (https://www.pharmaceutical-technology.com/.../covid-19.../): sono le condizioni in cui è più facile commettere errori.
Nel resto d'Europa l'allarme che ha portato al ritiro di due lotti del vaccino si è esteso al vaccino tout-court. In UK sembra che il problema non esista. Situazione difficilmente decifrabile, che è esattamente quanto di meno indicato durante il dispiegamento di un vaccino, e soprattutto di un vaccino antipandemico.
Era proprio quello che alcuni ex commissioner di FDA temevano riguardo alle approvazioni in via emergenziale di vaccini, anche se finora le dimensioni del fenomeno non lo avrebbero reso rilevabile dalle dimensioni del campione di fase III: il miglior modo per ispirare fiducia è con l'autorevolezza di un'agenzia regolatoria che dimostra di non prendere decisioni affrettate (per questo Fauci lo scorso autunno si sentì in dovere di invitare alla fiducia nell'operato di FDA, oggetto di una campagna delegittimatoria da parte dell'area dem).
In ogni caso stiamo parlando di come gestire un evento possibile (anzi probabile, vista nella scorsa estate l'insistenza della lobby dei produttori per lo scudo legale a fronte di sviluppo accelerato), indipendentemente dal fatto che oltre alla correlazione ci sia rapporto causale.
Parlando di "comunicazione" pare sia servito a nulla avere una professionista del settore nel comitato scientifico per la sorveglianza sui vaccini (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../la-farsa...). AIFA che prima dice "non c'è problema" e poi "sospendiamo tutto" batte ogni record quanto a momenti bassi della direzione Magrini (che nell'offrire momenti bassi non è mai stata avara).
A metà dicembre ero fin troppo ottimista sul piano vaccinale italiano, e ora altro che ripartire con un fiore...
Concludendo? Concludendo attendiamo la decisione EMA. Una decisione di importanza epocale, in cui prima delle sorti della campagna vaccinale europea c'è in ballo la credibilità dell'agenzia (ricordo che FDA non ha autorizzato in nessun modo il vaccino AZ, per ora).

martedì 21 luglio 2020

LA CONTESSA BATHORY E' VIVA E LOTTA INSIEME A AMBROSIA (INC)

https://nypost.com/2018/09/10/young-blood-could-be-the-secret-to-long-lasting-health-study/?utm_source=NYPTwitter&utm_medium=SocialFlow&utm_campaign=SocialFlow

Possiamo tranquillamente dire che dall'inizio del millennio tutto quello che è stato fatto nel campo dell'indagine su prolungamento della vita e dintorni è stata ricerca forzata dall'hype e dai finanziamenti che è sfociata in vendita o tentativi di vendita di "olio di serpente", spesso dalle pagine di grandi giornali o da quelle patinate di riviste alla moda (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/06/fior-di-giglio-intascare-700-milioni.html).

Questo del NYP è un articolo che dimostra che fine ha fatto quello che una quindicina di anni fa era ancora travestibile da attivazione di SIRT 1 e 2 e dintorni, quindi "roba scientifica". Al di là degli articoli citati un po' a casaccio è abbastanza facile risalire alla fonte di questo rumore sensazionalistico: Ambrosia (https://www.ambrosiaplasma.com/).
Ambrosia (scelta del nome tuttaltro che casuale, per la società) da quattro anni vende un tipo particolare di servizi medici: la trasfusione di plasma di soggetti giovani (tra i 16 e i 25 anni).
Da quattro anni dice che "ci sono trial in corso", e ogni anno che passa continuano ad essere in corso.
Se vi sembra eclatante, beh, è sembrato eclatante anche a FDA, che nell'estate dello scorso anno ha chiuso le operazioni di Ambrosia (https://www.businessinsider.com/young-blood-transfusions-ambrosia-shut-down-2019-6?IR=T). Ma dopo poco il business, sopravvissuto per qualche mese con un'altra ragione sociale, è tornato al brand originale e a oggi è ancora lì.
Ambrosia non è l'unica società nel ramo (https://en.wikipedia.org/wiki/Young_blood_transfusion), e praticamente queste startup hanno origine da... No, non nascono da squali stile "Wolf of Wall Street", ma la loro origine è nel lavoro di un gruppo di ricerca dell'università di Stanford (https://www.nature.com/news/ageing-research-blood-to-blood-1.16762).
E così, dopo la riapertura delle operazioni di Ambrosia nello scorso autunno, si arriva ad un articolo da clickbait del New York Post, dove ancora una volta entrano in gioco gli scienziati dell'allungamento della vita e dell'eterna gioventù: ci sono ancora investitori da gabbare, e ricchi anziani a cui vendere plasma di giovani - fino al prossimo intervento di FDA.


mercoledì 9 gennaio 2019

REGOLAZIONE FARMACEUTICA, CONTROLLI


La penultima (forse o ultima, ho perso il conto) dell'esimio presidente dell'ordine dei biologi, sempre sul Tempo, manifesta la più completa ignoranza in materia "Farmaceutica: regolazione e controlli" (https://www.iltempo.it/cronache/2019/01/03/news/d-anna-sul-caos-vaccini-basta-chiacchiere-scienziati-e-istituzioni-mostrino-i-dati-1101946/): "Basta chiacchiere e petizioni sui vaccini, scienziati ed istituzioni tirino fuori le analisi della farmacovigilanza e tranquillizzino la popolazione".
La farmacovigilanza non c'entra niente, ma il presidentissimo neanche s'è curato di leggersi wikipedia, che correttamente dice: "L'obiettivo della farmacovigilanza è quello di tenere sotto costante controllo il profilo rischio/beneficio dei farmaci facendo in modo che quest'ultimo sia sempre a favore della salute del paziente". (https://it.wikipedia.org/wiki/Farmacovigilanza#Origine_del_termine)
Quindi stiamo parlando di effetti del prodotto farmaceutico, non di controllo della sua produzione. La vigilanza sui vaccini è carente e confusa? Vero. Ma con le analisi non c'entra un tubo.
E' una delle attività del regolatore del settore farmaceutico, certo (AIFA/EMA, da noi). Ma non ha niente a che vedere con la regolazione della produzione farmaceutica, altra attività dello stesso regolatore con altro oggetto, che è quella che ha a che fare con la qualità dei prodotti immessi sul mercato.

Al di là del fatto che chi propaga la versione "vaccini senza controlli qualità" non distinguerebbe un'analisi da una bolletta del gas, questa cosa fa cadere le braccia per più di un motivo.
In primo luogo, se in qualche modo si è avuto a che fare col meccanismo della regolazione farmaceutica (che, a prescindere da suoi eventuali problemi, è in atto ed è pervasivo), si resta interdetti "Come sarebbe a dire non esistono controlli? Vai a vedere là o là e poi sappimi dire".
Dall'altro lato viene da chiedersi "perché ve ne preoccupate solo per i vaccini?". La risposta tipica è "Per via dell'obbligo". Ok, quindi, se vi  capitasse di aver bisogno di un farmaco salvavita, vi va bene restarci secchi perché non funziona. Contenti voi.
Come dire, benvenuti all'onda lunga dei danni del Decreto Lorenzin, e complimenti a quelli che "no, figuriamoci se la conflittualità è aumentata".

"Non ci sono controlli" è un'assurdità che si gioca sulla confusione tra controllo e analisi. E sulla completa ignoranza riguardo a come funziona un'analisi chimica.
Non esiste, e sottolineo non esiste, un singolo metodo che ti dica tutto quello che c'è o non c'è in un campione. Specialmente per quel che riguarda le tracce, determini e quantifichi quello che cerchi (cfr il post di Starbick di ieri). Se non usi un metodo adatto per cercare quella cosa lì, quella cosa ben difficilmente la troverai. Non parliamo poi delle proprietà fisiche, che sono ancora un altro film (e che però influenzano l'efficacia di un principio attivo farmaceutico).
Quindi già con le piccole molecole le cose sono complicate, figuriamoci con un biologico - e i vaccini sono biologici.
Come è stato risolto il problema? Non con le controanalisi, ma con la certificazione e la regolare ispezione di tutto il sistema che genera il prodotto (e le sue analisi). Che deve generare esattamente lo stesso prodotto che è stato usato nei trials clinici condotti al fine di ottenere la sua approvazione. Il che  è molto più stringente.
Perché anche se le analisi sul prodotto vanno bene, una non conformità grave per esempio sulla loro archiviazione (Data Integrity) o sul processo produttivo fa scattare il campanello di allarme (ovvero la warning letter, e a seconda della gravità import alert e ritiro dei lotti sul mercato). E questo non perché l'analisi non va bene, ma perché si rilevano non conformità nel sistema che l'ha prodotta.
E si arriva ad estremi del principio di precauzione: i responsabili dell'azienda non rispondono ripetutamente a mail o telefonate dell'ispettore? Warning Letter.
I consulenti che assistono le aziende nel processo di certificazione e nella preparazione alle ispezioni avvisano: se un responsabile ha programmato il proprio matrimonio e arriva una notifica di ispezione per quella data, spostare la data del matrimonio, altrimenti si rischia la warning letter.
(Questo sacro terrore del regolatore è una cosa occidentale, in Asia una warning letter fa l'effetto di una multa per divieto di sosta, più o meno)

A fronte di tutto ciò sentire "Non ci sono controlli" è francamente ridicolo.
Ed è grottesco continuare ad associare l'obbligo vaccinale ad un'analisi, che sia balorda o meno. Perché la logica conseguenza sarebbe che per un vaccino "pulito" (e ancora non ho capito che senso abbia il termine) l'obbligo andrebbe bene. Perché si associa lo spettro delle reazioni avverse a questo o a quel vaccino a "impurezze", mentre un vaccino potrebbe benissimo avere problemi in sé, "pulito" o meno (vedasi l'antidengue Sanofi). Oppure i problemi potrebbero esserci nella catena di distribuzione e offerta (catena del freddo, modalità di somministrazione, vedasi Samoa e Sudan)- e quanto a modalità di somministrazione non è che qua non si sia parlato dei problemi del "rullo compressore vaccinale".
Infine, perché sostituire Lascienza con il suo riflesso speculare è semplicemente agghiacciante.

mercoledì 21 novembre 2018

FRANCES OLDHAM KELSEY



Morta nel 2015 a 101 anni, questo medico ha fatto la storia dell'attività regolatoria sui farmaci.

"Il sedativo era il Kevadon, e la domanda di approvazione in America raggiunse il nuovo responsabile medico alla Food and Drug Administration nel settembre 1960. Il farmaco era stato già venduto alle donne in gravidanza in Europa contro la nausea mattutina, e la domanda di approvazione sembrava routine, pronta ad essere timbrata.
Ma alcuni dati sul profilo di sicurezza del farmaco turbarono la Dottoressa Frances Oldham Kelsey, un ex medico di base e insegnante del Sud Dakota, che aveva appena avuto lavoro all'FDA a Washington, alla revisione delle richieste di approvazione dei nuovi farmaci. Chiese al produttore, la William S. Merrell Co. di Cincinnati ulteriori informazioni.
E cominciò uno scontro tra volontà. Merrel rispose, la Dr. Kelsey chiese altre informazioni. Merrel presentò reclamo contro i "soprusi" della Dr. Kelsey, chiamandola burocrate da poco. E continuò così. Ma verso la fine del 1961 la terribile evidenza stava filtrando. Il farmaco, meglio conosciuto col suo nome generico di talidomide, stava causando migliaia di nascite di bambini con braccia e gambe deformi e altri difetti."

(il talidomide poi è diventato un utile strumento nella lotta a mielomi e linfomi)

https://www.nytimes.com/2015/08/08/science/frances-oldham-kelsey-fda-doctor-who-exposed-danger-of-thalidomide-dies-at-101.html

venerdì 15 giugno 2018

PRODUZIONE DI VACCINI IMPECCABILE, MA ANCHE NO

(20 ottobre 2017)

I vaccini non sono come gli altri farmaci, perché a differenza degli altri farmaci sono controllatissimi e perfettissimi: è la solita storia usualmente diffusa dalla solita gente. Fino a prova contraria, se un sistema di regole di controllo della qualità  non solo del prodotto, ma anche DEL PROCESSO PRODUTTIVO (le famose GMP) è stato messo su negli anni forse più civili dello scorso secolo un motivo c'è. E' quella tutela della pubblica salute con la garanzia di qualità  ed efficacia dei farmaci che viene al primo posto nella mission di FDA (anche se l'amministrazione Trump sembra favorire altri orientamenti). Di solito a rinforzare la tesi de "i vaccini più controllati e perfetti di tutti gli altri farmaci" viene citato il caso di GSK che ritira lotti dopo un controllo interno che rilevò contaminazione di Bacillus Cereus in un reparto. Ma un parziale excursus storico degli ultimi anni dà  un quadro più realistico e verosimile:
1) GSK si becca una warning letter di FDA: mancanza di misure atte a prevenire la contaminazione microbiologica della produzione: https://www.fda.gov/ICECI/EnforcementActions/WarningLetters/ucm401719.htm
2) Merck si piglia in faccia una warning letter di FDA, violazioni multiple, prodotti substandard e contaminati: http://www.fdanews.com/articles/106620-merck-slapped-with-gmp-warning-letter-for-vaccine-operations
3) Sanofi viene stesa da una warning letter di FDA, problemi seri di sterilità nella produzione: http://www.fiercepharma.com/regulatory/updated-fda-ravages-sanofi-vaccine-sterility-process-warning-letter (qui il testo della warning letter: https://www.fda.gov/ICECI/EnforcementActions/WarningLetters/ucm312929.htm)

E in Europa? Con calma serafica e senza fretta AIFA provvide al ritiro dei famosi lotti di meningitec con la ruggine DUE ANNI DOPO che erano usciti sul mercato, e il ritiro fu CAUTELATIVO. Standing ovation (http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/ritiro-cautelativo-di-lotti-dei-vaccini-meningitec). Cosa se ne conclude? Che dal punto di vista della conformità  della produzione i vaccini hanno esattamente gli stessi potenziali problemi di tutti gli altri farmaci, e che il "più controllati, puliti, perfetti" è solo una trave portante della propaganda, riecheggiata a pappagallo dal fronte degli acclamatori de #lascienza , che credono di saperne una più del diavolo grazie alla loro fede incrollabile ma, dalle maestre di scuola ai gioiellieri, passando per politici e ingegneri, sono accomunati dal fatto di non capirne una beneamata.
I farmaci sono tutti ugualmente controllati (o dovrebbero esserlo), non c'è una categoria più uguale delle altre e per fortuna c'è almeno un regolatore che controlla senza fare sconti (e speriamo continui a farlo). In un quadro di questo genere ritorna il discorso della farmacovigilanza, importante per tutti i farmaci ma più importante per i vaccini perché, come dice EMA, vengono somministrati a soggetti sani.
Mettere le immunizzazioni su un piedistallo in funzione polemica (contro gli anti), quando in realtà si tratta di una tecnologia perlopiù vecchia e con cospicue resistenze all'aggiornamento,  è un'operazione dubbia, visto che i vaccini di sviluppo più recente (antipneumociccico 13valente, anti dengue, ) non si sono rivelati precisamente dei game changer. Che invece nel nuovo millennio ci sono stati, eccome, nelle altre aree terapeutiche, dagli antivirali anti HepC agli inibitori di chinasi e agli anticorpi anti PD-1 in oncologia (giusto per citare farmaci sui quali le polemiche per i prezzi sono talmente continue da costituire il rumore di fondo dei tempi, su questi temi).

domenica 6 maggio 2018

ANTIBIOTICI - 3 - CHINOLONICI, PARTE II



"Per decenni le agenzie regolatorie e la professione medica sono stati scettici sul fatto che un breve ciclo di antibiotici potesse avere un impatto così devastante e di lungo termine. Ma dopo insistenti campagne da parte di gruppi di pazienti l'atteggiamento cominciò a cambiare nel 2008, quando FDA annunciò il primo di quella che sarebbe stata una lunga serie di alert riguardo gli effetti collaterali dei fluorochinolonici., inclusi rottura dei tendini e danno neurologico irreversibile. Nel 2016 l'agenzia accettò l'esistenza di un sindrome potenzialmente permanente che chiamò disabilità asociata a fluorochinoloni (FQAD), e raccomandò che questi farmaci fossero riservati a infezioni gravi."

"Un altro fattore è la riluttanza degli scienziati a pubblicare risultati che le aziende farmaceutiche possono trovare sfavorevoli. "C'è una lunga storia di reazioni contro chi metteva in evidenza i danni da farmaci o sostanze chimiche" dice Golomb. Cita una lista stilata da Merck di medici che criticavano il farmaco antiinfiammatorio Vioxx (rofecoxib), ritirato dal mercato per aumentato rischio di infarto. Secondo email interne di cui è stata data lettura in tribunale nel 2009, nel quadro di una class action in Australia, la lista distribuita via mail tra i dipendenti Merck conteneva nomi di medici con accanto le diciture "da neutralizzare", "neutralizzare", "screditare" (Merck non ha risposto alla richiesta di commenti da parte di Nature). Le tattiche aggressive sono "un problema enorme", dice Bennet, che aggiunge di essere stato minacciato da aziende farmaceutiche, in passato."

Se leggete l'articolo di Nature, danno mitocondriale e chelazione del ferro ad ora rimangono ipotesi da validare.  Notate che, al di là dei casi con problemi evidentissimi e noti, qua si tratta di effetti misurabili su farmaci che sono stati usati in maniera massiccia negli anni (decine di miliardi di dosi?). Probabilmente la ristretta popolazione che ne è rimasta danneggiata è caratterizzata da un qualche tratto genetico comune. Occorrerebbe che prima o poi qualcuno indagasse in questo senso.

https://www.nature.com/articles/d41586-018-03267-5

sabato 21 aprile 2018

RAGIONI DELLA FARMACOVIGILANZA

Il monitoraggio postmarketing permette di studiare effetti collaterali a bassa frequenza, gruppi ad alto rischio, interazioni farmaco-farmaco e una eventuale maggiore gravità o frequenza degli effetti collaterali rispetto a quanto emerso dai trial clinici. In più permette di individuare conseguenze erroneamente o dolosamente sottostimate in sede di sperimentazione clinica ed eventuali lotti problematici di farmaco sfuggiti al sistema di controllo.

I trial previsti dal processo regolatorio, per quanto adeguatamente disegnati, non potranno mai rispecchiare del tutto esattamente la frequenza degli effetti collaterali a causa delle dimensioni del campione statistico e della loro durata (usualmente corta). Prendiamo una fase III che osservi gli effetti del farmaco con un totale di 20.000 soggetti trattati (e quindi uno studio di quelli corposi, usualmente richiesti dal regolatore per farmaci destinati a grandi popolazioni - furono classici per gli antiipertensivi, per esempio, oggi sono tipici per i vaccini). Ben difficilmente identificherò eventi con frequenze inferiori a 1 su 20.000. Tali eventi se possono verificarsi diverranno invece sicuramente visibili nel momento in cui tratto col farmaco 1, 2 o 3 milioni di pazienti.
Esempio classico, statine e rabdomiolisi fatale. La sorveglianza postmarketing riportò 52 morti collegate all'uso della cerivastatina. Sembra un gran numero, ma si trattava di 3,16 casi per milione. Però la media dell'evento con le statine era 0,15 casi per milione, e la cerivastatina venne ritirata dal commercio.
Per questo la farmacovigilanza è importante: i risultati di qualsiasi studio condotto su centinaia o migliaia di soggetti sono comunque meno "sensibili" e statisticamente rappresentativi rispetto al dato della vigilanza, anche se ottenuto da un processo di sorveglianza poco efficace (cfr le critiche alla sorveglianza passiva).
Il problema della attribuzione della causalità esiste, è incorporato nel processo che porta ai report finali, ma al riguardo non posso che invitare a rileggere quanto scritto da uno dei padri fondatori della sperimentazione farmaceutica clinica moderna, Austin  Bradford Hill (https://it.wikipedia.org/wiki/Austin_Bradford_Hill):

 "Sarebbe d'aiuto se la sospetta causa fosse biologicamente plausibile. Ma sono convinto che non possiamo richiedere l'ottemperaza a questo criterio. Ciò che è biologicamente plausibile dipende dalle conoscenze biologiche del momento"

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1898525/pdf/procrsmed00196-0010.pdf


CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...