"Al 12 aprile più 6.8 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson (Janssen ) sono state somministrate negli USA. CDC e FDA stanno controllando i dati inerenti sei casi riportati di un tipo raro e grave di trombosi in individui dopo aver ricevuto il vaccino J&J. In questi casi è stato osservato un tipo di trombosi detta del seno venoso cerebrale (CVST) in combinazione con un basso livello di piastrine (trombocitopenia)... Al momento questi eventi avversi sembrano essere estremamente rari. La sicurezza dei vaccini COVID-19 è una priorità assoluta per il governo federale, e prendiamo questi rapporti di problemi di salute a seguito di una vaccinazione COVID-19 molto seriamente"
Notare bene che Peter Marks, uno dei due autori, la scorsa estate era un pasdaran delle autorizzazioni in emergenza ai vaccini anticovid, quindi è un po' difficile accusarlo di eccesso di cautela. In conseguenza di questa dichiarazione la somministrazione del vaccino J&J in USA è stata sospesa. Il principio è sempre lo stesso, in presenza di alternative limitare l'uso di questo o quel vaccino in modo da ridurre a zero eventi rari ma che destano clamore è il modo migliore per non minare la fiducia dei cittadini nell'offerta vaccinale. E mostrare che la vigilanza c'è e l'attenzione è alta.
FDA e CDC prendono molto seriamente questa cosa, la "comunità scientifica" e la comunicazione della scienza molto meno, pare.
Si è capito da un bel po' che a molti commentatori i vertici di CDC e FDA (e EMA) gli spicciano casa, ma si sta esagerando e lo spettacolo sta diventando decisamente grottesco, specie quando l'area storicamente anticomplottista tira fuori il GOMBLOTTONE! dei vili affaristi contro il vaccino più economico, quello Astrazeneca. Chissà quale "amico" di chi è riuscito a fare fessi i vertici di CDC e FDA, per affossare J&J...
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