(20 ottobre 2017)
I vaccini non sono come gli altri farmaci, perché a differenza degli
altri farmaci sono controllatissimi e perfettissimi: è la solita storia usualmente diffusa dalla solita gente.
Fino a prova contraria, se un sistema di regole di controllo della
qualità non solo del prodotto, ma anche DEL PROCESSO PRODUTTIVO (le
famose GMP) è stato messo su negli anni forse più civili dello scorso
secolo un motivo c'è. E' quella tutela della pubblica salute con la
garanzia di qualità ed efficacia dei farmaci che viene al primo posto
nella mission di FDA (anche se l'amministrazione Trump sembra favorire altri orientamenti).
Di solito a rinforzare la tesi de "i vaccini più controllati e perfetti
di tutti gli altri farmaci" viene citato il caso di GSK che ritira
lotti dopo un controllo interno che rilevò contaminazione di Bacillus
Cereus in un reparto. Ma un parziale excursus storico degli ultimi anni
dà un quadro più realistico e verosimile:
1) GSK si becca una warning letter di FDA: mancanza di misure atte a
prevenire la contaminazione microbiologica della produzione:
https://www.fda.gov/ICECI/EnforcementActions/WarningLetters/ucm401719.htm
2) Merck si piglia in faccia una warning letter di FDA, violazioni
multiple, prodotti substandard e contaminati:
http://www.fdanews.com/articles/106620-merck-slapped-with-gmp-warning-letter-for-vaccine-operations
3) Sanofi viene stesa da una warning letter di FDA, problemi seri di
sterilità nella produzione:
http://www.fiercepharma.com/regulatory/updated-fda-ravages-sanofi-vaccine-sterility-process-warning-letter
(qui il testo della warning letter:
https://www.fda.gov/ICECI/EnforcementActions/WarningLetters/ucm312929.htm)
E in Europa? Con calma serafica e senza fretta AIFA provvide al ritiro
dei famosi lotti di meningitec con la ruggine DUE ANNI DOPO che erano usciti sul mercato, e il ritiro fu CAUTELATIVO. Standing ovation
(http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/ritiro-cautelativo-di-lotti-dei-vaccini-meningitec).
Cosa se ne conclude? Che dal punto di vista della conformità della
produzione i vaccini hanno esattamente gli stessi potenziali problemi di
tutti gli altri farmaci, e che il "più controllati, puliti, perfetti" è solo una trave portante della propaganda, riecheggiata a pappagallo
dal fronte degli acclamatori de #lascienza , che credono di saperne una
più del diavolo grazie alla loro fede incrollabile ma, dalle maestre di
scuola ai gioiellieri, passando per politici e ingegneri, sono
accomunati dal fatto di non capirne una beneamata.
I farmaci sono tutti ugualmente controllati (o dovrebbero esserlo), non c'è una categoria più
uguale delle altre e per fortuna c'è almeno un regolatore che
controlla senza fare sconti (e speriamo continui a farlo).
In un quadro di questo genere ritorna il discorso della
farmacovigilanza, importante per tutti i farmaci ma più importante per i
vaccini perché, come dice EMA, vengono somministrati a soggetti sani.
Mettere le immunizzazioni su un piedistallo in funzione polemica (contro gli anti), quando in realtà si tratta di una tecnologia perlopiù vecchia e con cospicue resistenze all'aggiornamento, è un'operazione dubbia, visto che i vaccini di sviluppo più recente (antipneumociccico 13valente, anti dengue, ) non si sono rivelati precisamente dei game changer. Che invece nel nuovo millennio ci sono stati, eccome, nelle altre aree terapeutiche, dagli antivirali anti HepC agli inibitori di chinasi e agli anticorpi anti PD-1 in oncologia (giusto per citare farmaci sui quali le polemiche per i prezzi sono talmente continue da costituire il rumore di fondo dei tempi, su questi temi).
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