lunedì 29 ottobre 2018

UN PESCE CHE PUZZA DALLA CODA - DA GVAP AL PIANO NAZIONALE PREVENZIONE E VACCINI


Si è parlato e riparlato del ruolo di leading country dell'Italia nel programma di immunizzazione di GHSA come causa di quel che è successo negli ultimi tre anni. Sicuramente la cosa ha avuto un ruolo, ma andando a vedere (https://www.ghsagenda.org/packages/p4-immunization) la leadership è divisa con il Portogallo, gli obiettivi sono un 90% di coperture e la vaccinazione antimorbillosa e si sottolinea tra gli scopi "un sistema di distrubuzione efficiente ed efficace", rimarcando l'importanza della catena del freddo, etc. In breve questa leadership GHSA (neanche esclusiva) non pare chissà che cosa. Senza dubbio non si parla di 95% flat, e senza dubbio, collocata all'interno degli obiettivi GHSA, non dà questa impressione di vaccinocentrismo, visto che al primo posto ci sono le resistenze batteriche, al secondo le zoonosi, al terzo la biosicurezza e le immunizzazioni arrivano solo al quarto posto. Quindi la fonte del delirio non è qua.
WHO però aveva decretato che questo era il decennio dei vaccini (http://www.who.int/immunization/global_vaccine_action_plan/DoV_GVAP_2012_2020/en/). Ma anche qua non ci siamo granché, si direbbe, perché "The GVAP mission is to improve health by extending by 2020 and beyond the full benefits of immunization to all people, regardless of where they are born, who they are or where they live".
Bisogna vedere come questi bei principi vengono tradotti per la regione europea: e parliamo di EVAP (https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9757830.pdf). Fuochino, ci siamo quasi:
"(1) all countries commit to immunization as a priority;
(2) individuals understand the value of immunization services and vaccines and demand vaccination;
(3) the benefits of vaccination are extended equitably to all people through tailored, innovative strategies;
(4) strong immunization systems are an integral part of a well-functioning health system;
(5) immunization programmes have sustainable access to predictable funding and high-quality supply. "
Qualcosina c'è, ma EVAP non dà l'impressione di essere la fonte di chissà cosa.

Il PNPV è un documento lungo e articolato, e non me l'ero mai letto prima. Avevo presente, molto ben presente, le critiche di De Micheli al documento (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/06/cochrane-sulla-vaccinazione-antimorbillo.html) e, pigramente, tanto mi era bastato. Male, molto male. Dopo la lettura del documento le critiche di De Micheli mi paiono blande e permeate da una immensa diplomazia (eppure ottennero quella reazione...).
Preso dal "Calendario per la vita" o meno, una serie di punti cardine del delirio degli ultimi anni derivano, evidentemente, da lì (o da interpretazioni semplicistiche di cose che lì sono scritte).
In primo luogo il 95% di copertura pediatrica collegato all'immunità di gregge viene evidentemente da lì. Nel PNPV si coltiva una certa ambiguità tra obiettivi di copertura e soglie per l'immunità di gregge, e viene da chiedersi se questa non sia deliberata. Le conseguenze le abbiamo viste.
L'impostazione di un sistema sanitario vaccinocentrico viene da lì.
Viene dichiarato Il ricalcare direttive altrove concepite:
"Il Piano d‟azione Europeo per le vaccinazioni 2015-2020 (European Vaccine Action Plan 2015–2020, EVAP) rappresenta la contestualizzazione del Piano Globale (Global Vaccine Action Plan
2011–2020, GVAP) nella Regione Europea dell‟OMS. Esso è stato approvato dalla 65° Assemblea Mondiale della Sanità con la Risoluzione WHA65.17, come struttura operativa per l‟implementazione della visione, espressa dalla "Decade dei Vaccini” (iniziativa dell‟OMS), di un mondo in cui ogni individuo, indipendentemente da dove sia nato, dove viva e chi sia, possa godere di una vita libera dalle malattie prevenibili da vaccinazione, grazie alla disponibilità dei vaccini, che deve essere garantita dalle Autorità Sanitarie, e da una politica coerente con gli obiettivi di Health 2020 e di altre strategie e politiche regionali fondamentali."
Ma anche Health 2020, alla fine, come GVAP e EVAP in realtà viene tirato per la giacchetta.
EVAP non diceva 95,95,95: gliene scappava uno, giusto uno come target per vaccini contenti DTP entro il 2020, non viene neanche specificato un target per il morbillo, anche se si parla di eliminazione. Insomma quel 95% di copertura DTP pare un numero di quelli buttati lì: "Che obiettivo ci diamo?" "Facciamo 95%?" "Vai, aggiudicato" (perché dal punto di vista della immunità di gregge non ha molto senso , parlando di DTP).
Il 95% piatto o quasi è farina del sacco di PNPV. Non l'ha chiesto WHO, non l'ha chiesto GHSA, non l'ha chiesto nessuno. E' materiale originale di Guerra e soci.

Quindi, i vaccini come priorità sono mutuati di EVAP, il resto molto molto meno.
Compreso, da ultimo, quello che allo scrivente era parso evidente da subito, che è chiaramente messo nero su bianco:

"affermare il ruolo cruciale della promozione della salute e della prevenzione come fattori di sviluppo della società e di sostenibilità del welfare in particolare alla luce delle dinamiche demografiche che la caratterizzano"

Gli obiettivi di copertura di PNPV possono anche esser stati fissati con lo spirito di quello definito per DTP in EVAP, ovvero "se dobbiamo darci un obiettivo in prospettiva, fissiamolo". Ma nel momento stesso in cui PNPV è stato di fatto definito "intoccabile" (la Bibbia) non a parole, ma con i fatti (la vicenda De Micheli) quel 95% non è più un valore di massima, ma diventa una soglia concreta, arbitrariamente fissata, da raggiungere in tempi certi, arbitrariamente fissati. E il questo quadro il "mission accomplished" di Rezza (95% raggiunto grazie all'obbligo) diventa un classico dei classici italiani: fisso arbitrariamente una soglia e arbitrariamente mi riservo di definirla raggiunta. Inutile andare a cercar dati reali: l'arbitrio non ammette richieste di dati o confutazione, altrimenti che arbitrio è.
Quindi dato il significato che gli è stato dato PNPV non si limita ad essere documento tecnico (biased), è un documento di politica sanitaria. Ma non è mai stato discusso in quanto tale, e la discussione parlamentare delle sue derivazioni legislative (DL Lorenzin, fortunamente una derivazione molto parziale) è stata minimizzata dal contesto artificiosamente emergenziale e dall'imposizione del voto di fiducia.
Il DDL 770 è ancora più incardinato sul PNPV, ed in questo modo l'operazione è significativa, perché l'origine della norma viene scelta al di fuori del territorio di competenza del legislatore, ovvero presa da una fonte nominata e non eletta.
Guarda un po' anche in questo caso il ruolo del parlamento viene minimizzato, e accentuato quello degli "impegni presi in sede internazionale" (ma a questo punto, quali impegni? Quelli che in sede internazionale hanno portato i redattori di PNPV?).
No, perché l'Europa ha fatto sentire la sua voce per l'ultima volta, in ordine di tempo, con Proposal for a COUNCIL RECOMMENDATION on Strengthened Cooperation against Vaccine Preventable Diseases
COM/2018/244 final - 2018/0115 (NLE). Un documento dove sono scritte tante cose, ma la parola "obbligo" proprio non compare. Ma per la prima volta in un documento europeo compare il 95% "quasi" flat, e precisamente in questo punto: "(si raccomanda) di garantire in particolare per il morbillo, entro il 2020, il tasso di copertura vaccinale del 95 % con due dosi di vaccino per la popolazione pediatrica interessata, e di colmare i divari nell'immunizzazione in tutte le altre fasce d'età, al fine di debellare il morbillo nell'UE;"
Abbiamo esportato con successo uno standard arbitrario in sede europea (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52018DC0244&from=EN).
Detto tutto ciò non c'è semplicemente da augurarsi la morte del DDL, ma ogni iniziativa legislativa che stabilisca la sua fonte nel PNPV dovrebbe essere rigettata in toto. E dovrebbe essere preceduta da una discussione politica seria sul tema "Vogliamo un sistema sanitario vaccinocentrico sì o no?".

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2571_allegato.pdf

P,S, Come si può leggere qua https://formiche.net/2017/06/vaccini-tutte-le-incognite-sul-decreto-lorenzin-secondo-i-tecnici-del-senato/ i tecnici del senato parlavano nel 2017 di soglia del 95% richiesta da OMS. Quindi i tecnici del senato discutevano di fole, e basavano il loro lavoro su una falsa notizia. Se la coda del pesce puzzava, la sua estremità era letteralmente putrida.
 
 

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