martedì 28 gennaio 2025

OMS: CHI ESCE (O FORSE NO?), CHI DICE CHE VUOLE USCIRE

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/24/italia-fuori-oms-trump-pericoli/7850434/

Poco da fare, OMS durante la crisi COVID ha miseramente fallito: troppa politica nella sua politica sanitaria globale. Sorda davanti agli allarmi di Tawan all'inizio del 2020 (del resto Taiwan non è membro OMS e se non potete immaginarne il motivo...). Il CDC di Taiwan mandò un'e-mail a OMS dicendo che la trasmissione da uomo a uomo del virus era già un fatto. A gennaio 2020. OMS ha sempre negato che Taiwan abbia dato l'allarme. Quindi forse forse nella funzione di alert per i paesi occidentali in caso di rischi epidemici il suo ruolo va almeno un poco riconsiderato, anche guardano a certi allarmi più recenti.

Politica sanitaria globale, quella di OMS, che però alla bisogna diventava estremamente locale, vedasi l'endorsement dell'organizzazione alla gestione italiana della crisi nel 2020 e la sorte toccata a Francesco Zambon, ricercatore OMS, che ebbe il torto imperdonabile di non voler dichiarare il falso.

 

Quanto a OMS, crisi COVID e farmaci pregasi stendere un velo pietoso. Ma la faccenda OMS e farmaci ha una storia lunga e disarmante: un fastidio atavico contro gli standard della regolazione farmaceutica occidentale.

Se sulla faccenda del più recente trattato pandemico mondiale l'unica risposta sensata era quella che fu data dall'amministrazione Biden (un secco "no"), "uscire dall'OMS" è un facile slogan che sorvola sulle conseguenze. A cosa serve OMS al ricco occidente? I fatti degli ultimi anni dicono a poco o niente, a meno che per utilità dell'organizzazione non si intenda l'appoggio a un certo specifico tipo di politica sanitaria, quella dei crescenti tagli alla spesa farmaceutica. Ma resta il fatto che l'occidente non costituisce la maggioranza dell'umanità e ci sono molti paesi che dipendono da OMS per programmi sanitari e farmaci. E no, levare a quei paesi anche quel poco, indipendentemente dagli aspetti etici non mi sembra una buona idea.

Una riforma profondissima dell'organizzazione è necessaria e direi anche urgente. Ma una riforma non è all'ordine del giorno e non interessa a nessuno, si preferiscono gli slogan ("Uscire!" "Restare!") e basta. Come al solito.

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