lunedì 30 settembre 2024

CHIEDO PER UN AMICO

 

Già, ricordate? Fantastico come il già usuratissimo "non confondere il clima con il meteo" ormai sia ammissibile solo quando fa più freddo del previsto. Ma è sempre stato così...


                   "YEA, AND NAY—
                   EACH HATH HIS SAY;
                   BUT GOD HE KEEPS THE MIDDLE WAY.
                   NONE WAS BY
                   WHEN HE SPREAD THE SKY;
                   WISDOM IS VAIN, AND PROPHESY."

                   (Herman Melville, The Conflict Of Convinctions)

giovedì 26 settembre 2024

SFUGGIRE AL CONFRONTO (FAVOLA CON ANIMALI)

 

Poiana di Harris

C´era una volta un falco pellegrino. Il falco si sentiva di umore meditativo e scelse come posatoio una staccionata. Una vacca stava pascolando non lontano da lui e quando lo vide si avvicinò. "Mi fa proprio piacere che tu sia qui" disse la vacca "Ti dispiace se discutiamo di tecniche di volo?".

"Ah, perché tu voli?" Chiese il falco.

"No, affatto, ma ho studiato tutto al riguardo. E una gallina mi ha spiegato i dettagli"

"Scusa, ma la gallina non vola" disse il falco.

"Che c´entra, ha le ali e le piume, no?" disse la mucca.

"Ha le ali e le piume, ma non vola. Un´anatra sarebbe stata più utile".

"Questa osservazione non è pertinente" disse la vacca "Sembrerebbe che tu stia dicendo che la mia richiesta non abbia senso".

"Discutere di tecniche di volo con una vacca autodidatta che si è perfezionata con una gallina? No, non mi pare che abbia alcun senso. Ti saluto" disse il falco, volando via.

La vacca era rimasta amareggiata da quello scambio. Aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno così andò nella stalla dove c´era il veterinario che visitava un vitello.

"Dottore, ho appena avuto una conversazione che mi ha lasciato molto interdetta" disse la vacca al veterinario, raccontandogli l´episodio. Il veterinario ascoltò il racconto della vacca, annuendo di quando in quando.

"Ha deciso di sfuggire al confronto." disse il veterinario "Non ti preoccupare. E poi la scienza dice che in realtà i falchi non volano, ma sono molto bravi a dare l´illusione di farlo". La vacca sorrise sollevata, aveva fede nella scienza e ora aveva dalla sua il parere di uno scienziato come il veterinario.

Le voci su questo episodio si sparsero per la contrada. Un giorno verso la fine del pomeriggio una poiana di Harris aveva preso di mira un coniglio, ma il coniglio si era nascosto in un buco. Al che la poiana ebbe un´ispirazione improvvisa.

"Ehi, tu!" disse al coniglio "Lo sai che la scienza dice che stai sfuggendo al confronto?"

Il coniglio, come tanti altri, aveva sentito quel pettegolezzo. E il coniglio aveva fede nella scienza. Così uscì dal buco e stava per dire "Sei tu ad essere antiscientifica perché..." quando la poiana gli planò adosso conficcandogli gli artigli nel collo: la cena per quel giorno era assicurata.

Il giorno dopo la poiana di Harris incrociò il falco pellegrino e dopo qualche convenevole gli disse "Sai, te ne devo una".

"Ah, sì?" disse il falco.

"Sì" disse la poiana "Lo dice la scienza".

"Ma dai!" disse il falco.

E poi se ne volarono via ognuno per i fatti propri o meglio, secondo quanto dice la scienza, furono molto bravi a dare l´impressione di farlo.

PS: La morale di questa favola è che "Lo dice la scienza" può anche essere utile, alle volte.

lunedì 23 settembre 2024

LA LIBERTA' NON E' MAI QUELLA DEGLI ALTRI

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/ddlsicurezzacritiche

(Sarebbe stato bello se, unita, la società civile avesse a suo tempo espresso dubbi sul Green Pass - invece che tacere o dare addosso a chi i dubbi li sollevava)

Dopo un primo breve capitolo sull'etica della melma è davvero arrivato il momento di scriverne un secondo e più esteso, che parte da una considerazione del tutto personale. Figuratevi se in cinque anni di presenza su isocial di CS non ho visto direttamente chi si radicalizzava. E per qualche mese, la prima volta, ho giustificato: condizioni vissute come oppressive e senza via d'uscita portano alla radicalizzazione. Poi basta, però, e basta giustificare perché francamente i radicalizzati non solo stavano scassando più del dovuto a livello personale, ma sopratuttto perché si erano trasformati, politicamente, nell'esatta immagine speculare di quello che avversavano con tutto sé stessi. Quando in passato ho parlato di idiozia militante non mi sono mai riferito a una sola delle opposte fazioni. E se uno è idiota militante, lui ha diritto di esserlo e io quello di avversarlo o di non volerci avere niente a che fare. Ma partire da quello che potrei definire "il campo critico razionale" per abbracciare l'idiozia militante è tutta un'altra cosa e per me resta, se pur comprensibile, imperdonabile.

Il DDL Sicurezza è quello che è, l'ennesimo giro di vite e bello pesante: giro di vite sulla libertà di parola e sulla libertà di manifestare. Cioè una legge autoritaria e gravemente repressiva. Ma...

... ma basta farsi un giro per la websfera italiana per vedere che quel pezzo di destra che due anni fa a Roma manifestava contro il Green Pass oggi applaude al DDL. Cioè, loro avevano il pieno diritto di manifestare contro il Green Pass (un'inaudito  e arbitrario obbrobrio con 0 basi scientifiche), ma se quelli di Ultima Generazione vogliono metter su un blocco stradale è bene che vadano al gabbio (e questo detto da uno che non ha cambiato di una virgola la sua valutazone politica su Ultima Generazione). C'è storicamente almeno dagli anni 60 in Italia una estrema destra "piagnona", che tradizionalmente lamenta la censura subita e la violenza subita (senza però dir nulla sulla propria violenza agita, ovviamente), quindi niente di cui stupirsi. Quello che mi stupisce  invece è che quanto ad appoggi a questo indegno decreto l'area del conseno appaia più estesa e tutta ispirata a un sacro comandamento: "La libertà che conta è la mia, della tua non mi interessa anzi, meglio se non la hai". E dall'altra parte... abbiamo cumuli di materiale degli ultimi tre anni che dicono che dall'altra parte il comandamento è esattamente lo stesso. E già da prima di due anni fa ho perso il conto delle volte in cui gente più o meno dell'area "sinistra parlamentare" si produceva in sentiti appelli alla criminalizzazione del dissenso - il fenomeno è esteso, ma anche qua la considerazione parte da un'esperienza del tutto personale: la prima volta che qualcuno ha sostenuto che l'esistenza di una certa pagina fb configurasse un reato mi sono fatto una risata, alla sesta volta ho preso atto di una tendenza piuttosto chiara e ben definita - e il reato sarebbe stato un attentato al pubblico ordine ideale di fascistissima memoria, non più presente nel nostro ordinamento (per ora).

Per il resto posso dire solo che sono della vecchia scuola: per me la libertà garantita all'altro garantiva anche la mia, di libertà, e le minacce alla altrui libertà minacciavano la mia. E per quello che mi riguarda le cose non sono cambiate.

giovedì 19 settembre 2024

SCIENZA? NO, SOLO POLITICA E PROPAGANDA, ANCORA UNA VOLTA

 

https://www.scientificamerican.com/article/vote-for-kamala-harris-to-support-science-health-and-the-environment/  

Non mi interessa più di tanto discutere se sia opportuno o meno che una rivista di divulgazione scientifica si produca in un endorsement ad un candidato. Mi interessa di più sottolineare come questo "Vota Kamala, vota la scienza" sia tale e quale a "Vota la scienza, scegli il PD". Ma proprio identico. E quel che segue non è un discorso protrump, anche se a qualcuno lo sembrerà, ma un cercare di rimettere a fuoco una narrazione che è al 90% pura fantasia o, meglio, puro falso . 

Verissimo che Trump ha imbarcato Robert Kennedy jr, uno dei peggiori punti di riferimento dell'antivaccinismo mondiale, e questo è più che preoccupante. Ma è anche vero che l'amministrazione Biden mentre diceva "scienza, scienza" ...

Cominciamo dal 2020: la Harris e compagni si stracciavano le vesti per le "mani su FDA" di Trump, tanto che l'attuale candidata si produsse in "Se un vaccino viene approvato sotto Trump io non lo farò"

Nessuno si sarebbe aspettato che Trump, quello della candeggina e dell'idrossiclorochina, mettesse su Operation Warp Speed: 20 miliardi di dollari per lo sviluppo di vaccini e farmaci anticovid. I vaccini Pfizer e soprattutto Moderna non sarebbero stati disponibili nei tempi pazzeschi in cui lo sono stati, senza Warp Speed, e lo stesso si può dire del dimenticato vaccino Novavax. Warp Speed ha modificato l'impatto dell'epidemia non solo negli USA, ma in tutto il mondo, e questo è un fatto. Un fatto inoppugnabile con cui i dem non sono mai riusciti a venire a patti, definendo l'operazione "controversa" (l'unica cosa controversa, per me, è che furono finanziamenti pubblici con profitti privati, ma questa è roba che di solito negli USA non fa scandalo). Trump aveva messo a capo di Warp Speed non un pericoloso antivaccinista ma Moncef Slaoui, ex vertice globale dei vaccini GSK, qualcuno che di sviuppo di vaccini qualcosina capiva. Lo stesso Slaoui dopo le elezioni 2020, considerate le levate di scudi democratiche contro il "controverso" programma, andò a parlare con Biden per cercare di non farlo chiudere, senza riuscirci: politicamente Warp Speed era una cosa di Trump e quindi non poteva rimanere in piedi. A fine gennaio Slaoui si dimette dalla direzione di Warp Speed ma viene comunque preso come consulente dalla nuova amministrazione "per la fase di transizione". Dopo un paio di settimane si dimette anche da questo ruolo. Nel frattempo la nuova amministrazione ha scelto quello che sarà il nuovo direttore del Center for Disease Control: Rochelle Walensky. La Walensky immediatamente dichiarerà che la sua direzione sarà militante:

https://www.cnbc.com/2021/01/19/bidens-incoming-cdc-director-says-trump-administration-has-muzzled-scientists.html

Verissimo che con Trump i finanziamenti alla ricerca erano stati ampiamente tagliati, ma in primo luogo ci si dovrebbe chiedere che diavolo c'entri tutto ciò con "mettere la museruola agli scienziati". E soprattuto che c'entra con il mandato di un direttore di CDC?  Queste dichiarazioni non rimasero lettera morta, per quello che riguarda militanza e politica, tanto che la Walensky pensò di poter letteralmente dettar legge su materie che certo non erano competenza di CDC, come la moratoria sugli sfratti. Ma quanto alla direzione Walensky di CDC le cose non finiscono qua. Nel maggio del'21 Nancy Messonier, capo del gruppo vaccini di CDC, che si era attirata l'antipatia di Trump per i suoi early warning sull'epidemia COVID, viene demansionata. Al che la Messonier prima si prende le ferie, poi si dimette. Nello stesso mese si dimette Anne Schuchat, veterana di CDC e vicedirettore dell'agenzia - si dice perché rimossa dal suo ruolo di contatto con l'Amministrazione per la risposta alla pandemia. Più che levare la museruola agli scienziati forse era questione di liberare posizioni per i politicamente fedeli, a scapito di esperienza e competenza (molto, molto italiano).

Ma tra le nomine di inizio '21 quella che fa più discutere è quella di Janet Woodcock a commissioner FDA, in sostituzione di Frederich Hahn. Io devo spezzare una lancia, anzi due o tre a favore di Hahn. Nella propaganda dem (ai tempi riecheggiata in Italia dai più idioti e faziosi) Hahn sarebbe stato un burattino di Trump. Nella realtà invece ha sempre tenuto la barra diritta, facendo sì che i desiderata di Trump nel 2020 (un vaccino approvato subito, anzi ieri) non fossero soddisfatti. La sua direzione dell'agenzia nel peggiore dei periodi possibili (il primo anno di pandemia) non ha sbavato, con autorizzazioni di emergenza prontamente riviste o trasformate in approvazioni tout court mai senza dati sufficientemente solidi, senza fughe in avanti (quelle che avrebbe voluto Peter Marks, a capo dei biologici a FDA, che è ancora saldamente al suo posto - potete scorrere i post di questo blog del 2021, anche per vedere le differenze di approccio tra EU, demenziale, e USA, efficace).

Ma perché la Woodcock a FDA metteva il malumore a tutti? Perché nel suo precedente mandato all'agenzia si era di fatto resa corresponsabile dell'inizio della crisi degli oppiacei in USA, crisi che va avanti da quasi 30 anni e che è una delle emergenze interne della nazione. Woodcock, che è sempre rimasta temporanea senza mai essere confermata dal Senato, ha offerto, di nuovo, la peggiore gestione dell'agenzia degli ultimi 20 anni, con risvolti oltre l'imbarazzante nel caso aducanumab.

A inizio settembre del 2021 l'amministrazione Biden fa quello che Trump avrebbe voluto fare senza riuscirci: sui richiami delle vaccinazioni anticovid fa un balzo in avanti, annunciando la loro disponibilità. Ma la situazione dall'irrituale scivola rapidamente nel grottesco: Moderna e Pfizer non ne sapevano niente, non sono stati preavvertiti e non hanno pronto niente per i richiami, neanche la documentazione. E pure FDA non ne sa niente (molto, molto europeo tutto questo). Il 17 del mese l'advisory committee di FDA si pronuncia contro il richiamo Pfizer indiscriminato. E la faccenda per l'amministrazione Biden diventa una battaglia politica che non può essere persa. 

Il risultato finale furono le dimissione di Marion Gruber, capo dell'ufficio vaccini di FDA, e del suo vice Philip Krause. Entrambi erano a FDA da anni e anni e non se ne andarono in silenzio, ma con una lunga lettera a Lancet

Una nuova ondata di casi di COVID-19 causata dalla variante delta, altamente trasmissibile, sta esacerbando la crisi della sanità pubblica globale e ha portato a considerare il potenziale bisogno e il timing ottimale per dosi di richiamo alla popolazione già vaccinata. Anche se l'idea di un'ulteriore riduzione il numero di casi di COVID-19 migliorando l'immunità dei vaccinati è attraente, qualsiasi decisione al riguardo dovrebbe essere basata sulle evidenze e sulla considerazione del rapporto tra rischi e benefici, sia per gli individui che per la società. I vaccini contro COVID-19 continuano ad essere efficaci contro la malattia grave. inclusa quella provocata dalla variante Delta. La maggior parte degli studi da cui queste conclusioni derivano sono, comunque, preliminari e di difficile interpretazione a causa di potenziale confounding e della selettività dei report . Un pubblico e accurato controllo dei dati in evoluzione è necessario per assicurare che queste decisioni siano basate su scienza affidabile e non sulla politica.

Ma le decisioni basate sulla politica erano già andate avanti, e questi restavano i moniti inascoltati di due che alla fine si erano dimessi e che quindi non contavano più nulla (avete mai sentito parlare di tutto questo in Italia, senza considerare questo blog?).

In conclusione "Amministrazione Biden (Harris inclusa) e scienza" non è una bella storia, per niente. Quindi, riassumendo, riguardo i due candidati alla presidenza in materia il più pulito ha la rogna e Scientific American ha prodotto un pezzo di propaganda politica (come ormai si confà alla divulgazione scientifica, specialmente in Italia).

martedì 17 settembre 2024

L'ELETTRONE? E' BLU (RELOADED)


Che i chimici vedano le stesse particelle studiate dai fisici in contesti diversi e quindi in modi diversi dovreste averlo orecchiato. E' una questione di energie e di stati di aggregazione della materia.
Il protone, per esempio, è sempre lo stesso, sia in un acceleratore di particelle che in una bottiglia di acido cloridrico al 33%. I fisici lo hanno studiato negli acceleratori scoprendo che è un complesso aggregato di quark e gluoni. In chimica invece il protone è comunissimo e banale, perché quando parliamo di H+ parliamo di un protone, quindi ha a che fare tra l'altro con tutto ciò che è reazione acido-base, pH dell'acqua compreso (banale fino a un certo punto: purtroppo in più di 25 anni di carriera diverse volte ho incrociato gente che riteneva che per neutralizzare un equivalente di un qualsiasi acido occorresse un equivalente di una base forte - provate a farlo con un fenolo e sodio metossido in metanolo, per esempio, e poi vedete quanta base in eccesso rimane).
H+ è una semplificazione, ovviamente. Protoni "nudi" nei processi chimici non se ne vedono. Semplificando, sono sempre accomodati in un legame molecolare a cui partecipa un orbitale di un altro atomo con un lone pair di elettroni, dando uno ione molecolare a carica positiva: H3O+ nel caso dell'acqua, NR3H+ nel caso delle ammine (ammoniaca compresa), per citare i casi più comuni. La cosa sarebbe relativamente semplice: l'ossigeno dell'acqua ha un paio di elettroni accomodati in un orbitale sp3. La combinazione lineare delle funzioni d'onda di quell''orbitale sp3 dell'ossigeno e di quello 1s di H+ fornisce un nuovo orbitale molecolare, in cui l'ossigeno fornisce entrambi gli elettroni necessari. Quindi il bilancio di carica della nuova molecola sarà positivo. Relativamente semplice e semplificato, dicevo, perché in realtà il protone solvatato non è legato semplicemente a una singola molecola di acqua, ma a più di una. Qualcuno si è divertito a fare i conti per l'unità H3O+- H2O e già a questo livello il risultato è "appena" più complicato:

Ancora, H+ è niente altro che un protone, solo che a energie basse il protone si comporta esattamente come un nucleo atomico privo di elettroni, con tutto il suo set di orbitali atomici vuoti. A energie più alte dell'energia di ionizzazione dell'idrogeno invece la sua capacità di "catturare" un elettrone ha probabilità inversamente proporzionali alla temperatura (o all'energia, quando non si parla di materia in bulk).

Ripeto, nonostante tutto questo il protone in chimica è roba assolutamente standard. l'elettrone è un altro paio di maniche e assai più spettacolare.
Lasciate perdere tutta l'elettrochimica di questo mondo e passiamo ad altro: parliamo dell'elettrone solvatato.
Grande protagonista della vecchia riduzione di Birch (https://it.wikipedia.org/wiki/Riduzione_di_Birch), attualmente assai meno comune su scala industriale di quanto lo fosse 25 anni fa, è sempre stato associato alla reazione/dissoluzione di metalli alcalini (Na, Li, K) in ammoniaca liquida o ammine.
Si potrebbe pensare che l'elettrone solvatato è cosa propria di ammine e metalli alcalini. Ma recentemente c'è chi ha riportato una Birch senza ammoniaca o ammine, che usa un etere corona per sequestrare Na+ (https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acs.orglett.8b00891 ok, è Organic Letters, è cinese, ma comunque è interessante) in solventi eterei. Cosa è a solvatare l'elettrone così liberato è ad ora un mistero, sempre che venga solvatato e non direttamente accomodato nella nuvola del legame π del substrato aromatico da ridurre.
Già, perché mentre la Birch è notissima e storica, meno noti sono LiSES, Lithium Solvated Electron Solutions (https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/jp302160a) , in cui l'elettrone è trasferito dal litio ad un orbitale molecolare π esteso di una molecola aromatica (classici bifenile e naftalene). Il colore? Blu.
E mi viene in mente che pure i fuochi di S.Elmo sono blu.
Mi fu raccontato di seconda o terza mano (forse leggenda, chissà), che un giovane chimico venne spedito a controllare quel che succedeva nell'impianto pilota, dove si stava facendo appunto una Birch. E trovò una gran puzza di ammoniaca e un operaio e un perito con le maschere davanti alla bocca di carico aperta di un reattore da 500 l pieno di ammoniaca liquida. Trafficavano, e dal bocchello ogni tanto usciva un bagliore: stavano lanciando fette di sodio sulla superficie dell'ammoniaca liquida come si fa con i sassi piatti e rotondi per farli rimbalzare sull'acqua, e contemplavano estasiati i fuochi di S.Elmo che si formavano sulla superficie del liquido, circolari per via della agitazione del reattore.

Fuochi di Sant'Elmo

domenica 15 settembre 2024

COME VA LA GUERRA ALLA PSEUDOSCIENZA?

La risposta è "malissimo", altrimenti pseudoscienze, psedudomedicina, fake news e tutto il resto non esisterebbero più.

Da quant´è che CICAP si preoccupa di pseudoscienze, per esempio? Se la ragione sociale dell'associazione fosse la lotta alla pseudoscienza il bilancio sarebbe fallimentare, perché "lotta alla pseudoscienza" non credo che significhi "lotta completamente inefficace, ma giusta". Altrimenti sarebbe bene precisare che si lotta contro un nemico che non può essere battuto ma se nessuno lottasse cosa succederebbe? Putroppo la risposta alla domanda sembra essere: "assolutamente niente".

Per fare un altro esempio, in Italia da quando e´ cominciata la lotta contro le fregnacce delle scie chimiche? Nel 2013? Dopo che la storia del fulminato terminale di turno che minacciava la giornalista ebbe un certo riscontro a che punto siamo oggi?

 


Appero´, niente male, niente male davvero. Complimenti per i risultati. E per quello che riguarda la pseudomedicina...

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/news/bimbo-malato-di-tumore-arresti-domiciliari-per-la-sciamana-al-centro-delle-inchieste-di-striscia-e-per-altri-due-finti-medici_686755/

Quindi la lotta contro la pseudomedicina di ginecologi della mutua, televirologi, laureati in scienze politiche con rubriche su RAINewes e affini  è servita a ben poco, perché i fallimenti del sistema sono oggi più numerosi di dieci anni fa e sciamani, naturopati etc nello spazio lasciato dai quei fallimenti prosperano.

Vorrei ripetere che la mia personale e discutibilissima opinione è che un sistema ineremente iniquo come il capitalismo finanziario (a cui l'Europa di un tempo opponeva il welfare ma poi si è arresa o lasciata comprare) non può non provocare tensioni. Le principali tensioni sono quelle economiche. E in Italia, bimbi, siete messi malissimo:

Il nostro Paese ha un indice Gini di 0,352 (ultimo dato della Banca mondiale e della Banca d’Italia aggiornato al 2018), che ci pone purtroppo nella parte alta della classifica continentale delle disuguaglianze: peggio di noi fanno solo Bulgaria, Romania, Lituania e Lussemburgo.

Una situazione di questo tipo dovrebbe generare conflitti sociali deflagranti. Tipo quelli degli anni 60-70 dello scorso secolo. La genialata è stata assecondare il processo in cui parte di queste tensioni sfocino nelle cazzate allucinanti del fronte del delirio. Perché diciamocelo, se giri per strada assieme a tanti altri con un cartello "Vaccini strage di Stato" vieni liquidato dal 99% della popolazione come un povero esaltato. Ma se sui cartelli c'è scritto "No alla mobilità, stabilimento aperto" beh, allora mandano la celere a legnarti. Non so se rendo l'idea. Lo stiamo vedendo da anni. Il fronte del delirio nelle urne vale zerovirgola. Qual'è il timore della politica partitica? E' che qualcuno possa aggregare quei numeretti ai suoi, di numeri, ottenendo così un vantaggio. Se c'è stata in passato una casa politica del fronte del delirio sono stati i 5stelle. E guarda caso tutta la questione scienza-antiscienza in Italia comincia ad essere rilevante con la loro ascesa. Non sarà difficile trovare tra grillini o ex grillini coperte le seguenti tematiche: feti abortiti nei vaccini, scie chimiche, mai stati sulla luna. Poi si può dire tutto e il contrario di tutto, ma questo è stato oggettivamente uno dei fattori con cui finirono per arrivare in parlamento. Poi c'è stato chi ha abiurato, ci sono state le espulsioni (vivaddio) e tutto il resto. Ma la storia dice che sono arrivati dove sono ora anche con quello.

E allora a che servono la lotta alle pseudocose, alle fake news, il factchecking? 

Si potrebbe pensare che la lotta alle pseudocose sia come la lotta al crimine, cioè un processo. Ma la lotta al crimine (in teoria) tramite processi e sentenze rimuove criminali dalla circolazione, anche se il crimine nel suo complesso resta lì dove è. La lotta alle pseudocose non può fare niente di tutto questo, tant'è che ha spesso cercato di configurare le pseudocose come fatti di rilevanza penale - senza riuscirci, per fortuna, perché negli ultimi anni abbiamo ben visto quanto certe etichette siano estendibili a piacere e francamente di una criminalizzazione del dissenso politico proprio non c'è bisogno (non è quello che viene giustamente rinfacciato a Putin, del resto?). Del resto non c'è bisogno di lotta alle pseudocose, quando la pseudomedicina passa dalle parole ai fatti di rilevanza penale finisce agli arresti, come nell'esempio degli "sciamani". Già quest'ultima considerazione suggerisce che il fenomeno vada inquadrato altrimenti. Vediamo se qualcuno riesce a cogliere un parallelo:

L’immaginario pubblico della sinistra sociale è dominato da una tipologia che definiremo da qui in avanti sinistra alla moda [l’originale tedesco è Lifestyle-Linke, letteralmente ‘sinistra dello stile di vita’], in quanto chi la sostiene non pone più al centro della politica di sinistra problemi sociali e politico-economici, bensì questioni riguardanti lo stile di vita, le abitudini di consumo e i giudizi morali sul comportamento. […] «Non si tratta più di cambiare la società, ma di trovare conferma di sé, tanto che anche la partecipazione alle manifestazioni diviene un atto di realizzazione personale: ci si sente a posto con la propria coscienza a manifestare per il bene insieme a persone che la vedono nello stesso modo». […] Beninteso, non si può dire che questa nuova sinistra alla moda rifugga dal conflitto in quanto tale. Il problema è che non di rado esso è rivolto verso l’obiettivo sbagliato. Come osserva Wagenknecht, in effetti «la sinistra alla moda risulta poco simpatica anche perché, pur sostenendo una società aperta e tollerante, mostra di solito nei confronti di opinioni diverse dalle proprie un’incredibile intolleranza, che non ha nulla da invidiare a quella dell’estrema destra.

(https://www.sinistrainrete.info/sinistra-radicale/28316-vladimiro-giacche-contro-la-sinistra-neoliberale-il-caso-sahra-wagenknecht.html)

Avete qualche volta letto qualcosa del genere, qua sopra, ma in altra forma, quando ho parlato dei "giusti". In questa prospettiva ogni attività mirata a colpire gli "ingiusti" non necessariamente deve avere un qualche esito, basta che sia in essere per rinsaldare nei "giusti" la propria convinzione di esser tali, in quanto opposti agli "ingiusti". E quindi alla fine la lotta alla pseudoscienza è l'ennesimo motivo identitario e autocelebrativo. Lasciamo da parte chi ne ha fatto un mestiere o una fonte di reddito: si parli di "scienza" o di pseudoscienza la base del fenomeno è prerazionale e attiene al dominio religioso ("lo zelo per la tua casa mi consuma").

A me la guerra alla pseudoscienza non interessa, come non mi interessano tutte le improduttive questioni di facciata. Preferirei una guerra alla povertà, ma quella si è già conclusa e sappiamo già chi ha vinto.


 

PS: Per chiarire la mia posizione è sempre stata: si fottano loro e loro guerre. E' una posizione che non nega affatto i conflitti, specialmente quelli contro chi le guerre le vuole e ci lucra (indipendentemente dal fatto che ci lucri miliardi di dollari o briciole di visibilità).

 

mercoledì 11 settembre 2024

AGGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO: NON-SOLUZIONI DI DESTRA A UN PROBLEMA CHE LA DESTRA PEGGIORERA'

 

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=124131

Una proposta di legge di destra e autoritaria che piacerà molto a buona parte dei sedicenti democratici paladini dei diritti, perché per anni ho sentito invocare la revoca dell'accesso "gratuito" alla sanità per questa o quella categoria - e andando a memoria, questo tipo di invocazioni non venivano da "fascisti", anzi.

Ma è meglio partire dalle radici dei conflitti tra medico/sistema sanitario e pazienti. Il contenzioso sanitario in Italia è in crescita da anni, "Il numero dei contenziosi in ambito sanitario sembra essere in continua crescita, con circa 30 mila casi ogni anno. A fine 2022 sono stati registrati 3 milioni 829mila casi pendenti nei tribunali... Tra le azioni legali più comuni intentate, i pazienti lamentano negligenza medica, violazione della privacy, diffamazione, mancato rispetto degli standard di cura, frode sanitaria, omicidio colposo e molti altri aspetti." E' l'immagine di una crescente disfunzionalità che provoca un crescente attrito tra cittadini con il diritto costituzionale di essere curati e un sistema con il suo personale che queste cure riesce a garantirle sempre meno.

Ma quali sono le dinamiche del contenzioso?

Da cosa origina il contenzioso tra medico e paziente?

Anche la migliore gestione clinica non può impedire che emergano, talvolta, momenti di tensione tra medico e paziente.

In modo abbastanza ovvio, il contenzioso ha spesso origine da un errore tecnico del medico, in conseguenza del quale il paziente abbia riportato un danno obbiettivamente apprezzabile – abbia cioè accusato l’insorgenza di una nuova malattia, o il peggioramento di una malattia già sofferta – frequentemente enfatizzato come tale da colleghi senza troppi riguardi.

Frequentemente, tuttavia, il danno è solo valutato come tale, soggettivamente, dal paziente, il quale ritiene di aver subito – per un motivo o per un altro – un torto dal suo curante.


E questo in un sistema "normale" che normalmente funziona. Ma nella parte più sfasciata di un Sistema Sanitario Nazionale ridotto al lumicino? Che cosa può succedere quando si passa dal contenzioso alla collera e alla furia non mediate lo vediamo sulla cronaca.

Questo non è in nessun modo giustificare gli aggressori, ma semplicemente guardare in prospettiva un fenomeno che perlopiù è inerente alla parte del paese a sud di Roma. Ed è fin troppo facile prevedere che con l'autonomia differenziata la situazione delle aggressioni al personale sanitario non potrà che peggiorare. E guarda caso l'autonomia differenziata è una cosa che è stata voluta dalla maggioranza in cui sta chi propone questa legge.

Riguardo alla proposta di legge mi sembra l'ennesima deleteria sparata per fare immagine - nutro sempre forti dubbi nei confronti dell'introduzione di nuove fattispecie di reato per reati che sono già adeguatamente punibili (aggressione a pubblico ufficiale nel caso dei medici, per gli infermieri la cosa è più dibattuta). E poi notate bene il dettaglio in evidenza, riguardo la proposta di legge: senza costi per lo Stato. Sia mai che lo Stato Italiano spenda per qualcosa di diverso da armi e interessi sul debito pubblico...

E poi pensate a una cosa: pure un ergastolano ha diritto ad essere curato gratuitamente... ma forse anche questo è qualcosa a cui prima o poi si vorrà mettere rimedio.

lunedì 9 settembre 2024

VACCINI, PUGLIA: INIZIATIVE ILLEGALI

 

https://www.fpress.it/attualita/garante-privacy-alla-regione-puglia-rischi-da-legge-su-certificazione-hpv/


La scorsa settimana la risoluzione del Garante per la Privacy è finita sulla Gazzetta Ufficiale:

Il Garante per la protezione dei dati personali ha avvertito formalmente la Regione Puglia sui rischi di violazione della normativa sulla privacy connessi alla legge regionale che impone agli studenti di scuole medie, superiori e università di presentare all’iscrizione un certificato di avvenuta vaccinazione contro l’Hpv.

Secondo l’Autorità, se la Corte Costituzionale dovesse dichiarare l’illegittimità della legge pugliese, impugnata dal Governo, i trattamenti di dati effettuati dalla Regione Puglia risulterebbero privi di una base giuridica adeguata e, quindi, non conformi alle normative sulla protezione dei dati personali. Anche in assenza di una pronuncia di illegittimità, il Garante ritiene che questi trattamenti violerebbero comunque i principi di necessità e proporzionalità stabiliti dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) dell’Unione Europea.

Il Garante, in particolare,  sottolinea che il trattamento dei dati sanitari è legale solo in presenza di una legge statale. Per un vaccino come quello contro l’Hpv, che non è obbligatorio ai fini dell’iscrizione scolastica, è necessaria una normativa uniforme a livello nazionale per autorizzare le autorità scolastiche a richiedere documentazione sanitaria agli studenti e alle loro famiglie.

L’avvertimento è stato pubblicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è stato inviato al Presidente del Consiglio dei ministri e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Inoltre, l’Autorità ha notificato all’Asl di Lecce alcune violazioni rilevate nel corso di un’indagine avviata nel giugno scorso, dopo che alcuni tirocinanti erano stati esclusi dall’accesso in ospedale perché sprovvisti della quarta dose del vaccino covid.

Niente male, considerando che il più in vista dei due firmatari della legge, nonché grande sostenitore dell'operato della ASL di Lecce (Lopalco), aveva detto che si trattava di cose velocemente sistemabili (a maggio, lo aveva detto, e siamo a  settembre inoltrato). E come noterete sarà un po' più complicato fare ricorso al'espediente del governo fascista antivaccinista, perché si continua a parlare di DIRETTIVE EUROPEE. Ah, questa Commissione Europea antivaccinista... o no? 

Notare bene la perfetta natura politica della faccenda, dietro il dettaglio tecnico: tutto questo richiedere certificati vaccinali per vaccini non obbligatori è al di fuori della legge perché non esiste nessuna legge nazionale che stabilisce l'obbligo per queste vaccinazioni. E che una legge del genere veda la luce con questa maggioranza è largamente improbabile. Con una diversa maggioranza le cose sarebbero probabilmente differenti. E non è una questione di scienza/vaccini contro antiscienza/fascisti, perché la scienza/vaccini come si è manifestata in questa vicenda è per l'ennesima volta un catechismo destinato a bimbetti con un serio ritardo nell'apprendimento. Un catechismo (comunicazione) che il più noto promotore delle leggi in oggetto ha cominciato a vendere, al settore pubblico - e si può immaginare al settore pubblico governato da politicamente affini. Il tutto imbarcando nella società in questione parenti stretti. Tutto molto italiano, nel senso deteriore del termine.


domenica 8 settembre 2024

SALVARE VITE: UNO SLOGAN POLITICO E PUBBLICITARIO

https://www.bizjournals.com/boston/news/2024/08/28/biosecure-act-boston-chinese-biotech-firms-ban.html

Il Biosecure Act va avanti e il CEO di Wuxi AppTec USA continua a fare campagna contro. Lo screenshot è da Linkedin, ed è intriso della retorica piuttosto stantia del "salvare vite". A regola la maggioranza di chi legge non dovrebbe avere idea di cosa sia WuXi e cosa faccia. Il suo business non è lo sviluppo e la realizzazione di trattamenti salvavita, come dice lui. E' uno dei tanti sevice provider della farmaceutica globale, e in particolare la sua casa madre cinese è nota per essere lo sweatshop  globale del settore (molto economica, se non si guarda alla qualità del lavoro). Perché questa uscita ora? Perché la legge potrebbe finire alla House of Representatives questa settimana. E pare che la la Camera sia intenzionata a farlo passare velocemente, perché il progetto di legge gode di un solido supporto bipartisan.

Chiaramente questo è un caso di Cicero pro domo sua e l'impatto del Biosecure Act è già in corso perché le grandi farmaceutiche mondiali hanno già iniziato a ristrutturare la loro rete di terzisti (cfr  Novartis). Se qualcuno pensa che tutto questo avrà una conseguenza sul prezzo finale dei nuovi farmaci vorrei ricordare che WuXi opera principalmente nel preclinico e che i costi dello sviluppo preclinico si misurano in milioni, mentre quelli dello sviluppo clinico sono centinaia di milioni (per le grandi tipicamente più di un miliardo). Quello che pare abbastanza sicuro è che sia iniziato il corso di una ristrutturazione globale della fornitura di servizi allo sviluppo farmaceutico, ma quanto andrà avanti non si sa e i suoi effetti sono mascherati dalla masiccia ondata di licenziamenti di inizio 2024. Non resta che stare a vedere come la situazione si evolve.

Resta un fatto: per un ventennio la globalizzazione è stata venduta da molti, e venduta come una legge di natura. Quel che sta succedendo oltreoceano dimostra che pezzi di globalizzazione possono essere cancellati con un tratto di penna del legislatore. Quindi addio alla definizione di "fenomeno naturale". Venti anni di globalizzazione hanno in primo luogo gonfiato i profitti del comparto finanziario occidentale e a spese dei soliti, cioè delle classi lavoratrici, in primis europee ed americane- sarebbe da ricordare, 20 anni fa, l'indegno vociare a vuoto sul futuro dello stivale nell'economia dei servizi, teso a coprire queste dinamiche e a far apparire quei pochi operai che protestavano contro la chiusura di uno stabilimento causa delocalizzazione i relitti obsoleti di una stagione conclusa e da dimenticare.

mercoledì 4 settembre 2024

IL POTERE, LA SCIENZA E...

 


Alberto Fernández, presidente argentino, chiuse il paese in un lockdown che durò sette mesi. Nel frattempo vedeva le sue amanti nel suo ufficio alla Casa Rosada e picchiava la moglie. E' il potere, potrebbe dire qualcuno, il potere corrompe. Oppure potrebbe essere qualcosa di diverso.

Prendiamo la "Scienza", quella predicata con la S maiuscola. "L’uso della Scienza come principio di autorità (il contrario della scienza) e con finalità di esercizio arbitrario del potere è un po’ come afferrare la testa di una donna e portarsela alle palle", mi scrive Francesca Capelli. Ma se di fatto l'autorità scientifica maschile configura un potere, c'è da stupirsi se si configura in quel modo? Una certa categoria di uomini, in generale, il potere lo concepisce così - se non include l'afferrare la testa di una donna e portarsela alle palle non è vero potere. Non so se ve lo ricordate, ma l'Italia è stata governata un po' troppo a lungo da un soggetto del genere. Ovviamente esiste una popolazione maschile che il potere non lo vive così, una popolazione che probabilmente include parricidi in pectore, edipi, soggetti con l'istinto del protettore, ma non si limita a loro. Una popolazione che può essere ridotta dagli altri a un problema di omosessualità latente (perché, di nuovo, gli altri sono fatti così e se non concepisci il potere come loro non hai le palle). Quando ho sentito considerazioni del genere ho sempre pensato che la lingua battesse dove il dente doleva ("Se una donna dicesse queste cose verrebbe lapidata", mi fanno sapere).

Ma torniamo alla "Scienza"... 

Qua sopra si è parlato bene di Lezioni di chimica (2023) una serie ambientata in USA alla fine degli anni '50 in cui un'abuso subito da una ricercatrice ne compromette la carriera. E' anche la storia della sua faticosa riscossa.

Si potrebbe pensare che più di mezzo secolo dopo in occidente le cose vadano in modo tutto diverso, invece... 

Dalla fiction alla realtà, ci sono enti di ricerca in cui una procedura per harassment è una cosa piuttosto seria. Ma c'è chi può collezionarne più di una andando avanti piuttosto tranquillamente per la sua strada. Mentre, parlando di accademia italiana, no, non ci sono situazioni del genere, c'è di peggio. L'accademia è un sistema di potere che include le discipline scientifiche e come vanno le cose in Italia?

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/08/molestie-e-abusi-nelle-universita-il-report-con-300-segnalazioni-i-luoghi-meno-sicuri-gli-studi-dei-docenti/7472981/

Non bene, a quanto pare. E il fronte mediatico-social della Scienza è in larga parte popolato da accademici. Pare che quanto a comportamenti nei confronti delle donne in RAI si dicesse che le virostar non fossero affatto immuni da certe attitudini, anzi, ma si sa, se sei divisivo e mediaticamente esposto le voci su di te dicono tutto e il contrario di tutto. Però certi atteggiamenti filtravano e anche qualcuno dei fan più affezionati rimase piuttosto urtato:

https://www.nurse24.it/infermiere/dalla-redazione/bravo-burioni-ma-per-altre-cose.html

Ma ricordiamo che non ci sono solo le posizioni di potere acquisite. C'è pure il potere perseguito, cercato. E poi c'è la fame, quella atavica, quella che annebbia la mente.

Mi fu raccontato un episodio significativo inerente un gruppo facebook di fisica. Non una di quelle cose deliranti a base di fantaboiate quantistiche, una cosa seria che vedeva coinvolto un campione dei "giovani" dell'accademia italiana (soggetti tra i quasi 30 e i 40 da poco passati), più tra i partecipanti studenti, dottorandi etc. Un ambiente a larghissima prevalenza maschile in cui a un certo punto viene ammessa una ragazza molto bella e evidentemente competente. E mentre in pubblico si parla ancora di fisica in privato comincia a succedere di tutto, come ci si potrà immaginare. Ma non solo: qualcuno, tra l'altro sposato, per lei perde letteralmente la testa in modo del tutto evidente e per niente discreto, tanto che la consorte lo viene a sapere da cui tragedie domestiche. Cose della vita, che possono succedere. E sarebbe puro gossip se non fosse per un particolare: la bella ragazza non era una bella ragazza ma un profilo fake gestito da un tipo.

Poi ci sono stati i gruppi che una valenza politica reale ce l'avevano eccome. E avevano tutti un problema che spesso chi fa partire l'iniziativa non è preparato a a gestire: il bandwagoning. Cioè la gente che vuole salire a bordo perché è di moda, perché si acquista visibilità, perché si pensa di poterne avere un ritorno di immagine o politico (nel senso deteriore del termine, leggasi poltrone e incarichi). E se va buca si diventa feroci critici dell'iniziativa, chiaro. C'era un aspirante bandwagoner, non ammesso a un gruppo del genere, dirigente medico lombardo, over 50 e sposato, in pubblico degnissimo castigatore di ogni voce dissenziente, che in privato era un "Pezzo da 90, grande maniaco che ci provava con tutte, pesantissimo" (squallidissimo un over 50 sposato con questi comportamenti).  E che dire di un frontista proscienza, ex Patto Trasversale per la Scienza, che sulla pagina facebook CS si qualifico per il vecchio puttaniere che era? ("Avendone i mezzi posso scegliermele con le misure che voglio") Chissà, forse era talmente idiota da avermi scambiato per un individuo affine. Come commentare poi quelle esibizioni di bicipiti, pettorali etc in discorsi sui social che avrebbero voluto essere scientifici? Le ho sempre trovate estremamente incongrue.

Questo è un campione di dimensioni ridotte ma piuttosto significativo (significativo, non rappresentativo) di una bella umanità. Una bella umanità che si dipinge come il pezzo migliore della specie, almeno in Italia, ma contiene una indefinita percentuale di soggetti del genere. Quanto a qualità umane della "Scienza" su isocial diciamo che il  colpo d'occhio, specialmente dietro le quinte, poteva non fornire uno spettacolo edificante (devo precisare che dall'altro lato della barricata a quanto mi dicevano le cose non adavano tanto meglio).

Forse uno che aveva parlato di sessismo riguardo a certi soggetti e certi ambienti non aveva mancato il bersaglio. E la componenente femminile della popolazione dei giusti nel giusto, anche quando vocalmente preoccupata dei diritti delle donne, taceva o copriva per amor della causa. O come mi dice Marilena Falcone, "Purtroppo ci sono alcune donne che per compiacere il maschio alfa di turno tradiscono volentieri il proprio sesso diventando anche più cattive e sguaiate di un maschio" (aggiungerei che, andando a memoria, spesso si tratta di alfa sì, hsolo nei loro sogni o forse su isocial, ma neanche).

(Questo post non sarebbe stato possibile senza i contributi di Marilena Falcone, Valeria Kapa e Francesca Capelli)

domenica 1 settembre 2024

DI PLASMA IPERIMMUNE, CURE, SPONDE POLITICHE E TRAGEDIE PERSONALI

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/29/covid-e-plasma-iperimmune-alcune-intuizioni-di-de-donno-nel-tempo-si-sono-rivelate-corrette/7670991/

C'è una cosa da premettere: in quella prima metà del 2020 chi somministrava lopinavir a fiumi aveva torto marcio, mentre i tentativi con il plasma detto "iperimmune" davano ragione a De Donno. Allora, in quella finestra temporale

Dopodiché vorrei precisare diverse cose e l'elenco è abbastanza lungo.

La prima riguarda il discorso "cura": il dettato della comunicazione nella pandemia dice "la cura non esiste". Ok, quindi non esistono cure anche per la maggior parte dei tumori - però gli avanzamenti terapeutici sono stati pazzeschi, negli ultimi 25 anni, e la diagnosi di diversi tumori non è più una sentenza di morte, oggi (in teoria, parlando di Italia, e altrove, per chi non si può pagare le terapie). E riguardo a COVID19, gia nella prima metà del 2020 strumenti terapeutici per la riduzione del danno sono stati velocemente individuati, poi se ne è limitato e irreggimentato l'uso solo e unicamente quando prefiguravano un costo (anticorpi anti IL6R, inibitori JAK, remdesivir), mentre per il desametasone, altro strumento di contenimento del danno (modesto, se usato da solo), nessun problema. La stessa cosa vale per gli anticorpi monoclonali anticovid nella finestra temporale in cui potevano funzionare e hanno funzionato (alcuni di più altri di meno, non c'erano solo quelli Eli Lilly). Tra l'altro stiamo parlando di indirizzi italiani completamente diversi da quel che accadeva altrove. In USA ogni strumento utile e scientificamente sensato, incluso il plasma iperimmune, all'epoca fu usato ogni volta che si era in condizioni di farlo (a carico del sistema federale) e in assenza di alternative migliori. Non che il plasma non avesse problemi: raccolta, conservazione, titoli anticorpali non uniformi. Ma in assenza di strumenti migliori, e di nuovo, in quella finestra temporale...

Chi ha paragonato il plasma iperimmune alla"terapia" Di Bella e a Stamina è stato semplicemente inqualificabile. Ricordiamo che FDA diede l'ok all'uso del plasma in chiave emergenziale, e che le posizioni espresse da esponenti della medicina italiana riguardo le approvazioni FDA del 2020 ("Voluta da Trump! Non funziona!") erano espressioni di pura faziosità ideologica. Per i risultati dell'ultima metaanalisi rimando all'articolo di Sara Gandini linkato in testa a questo post, e ripeto per l'ennesima volta che tutte le mie considerazioni rigurdano un periodo specifico, il 2020 . Nonostante tutto questo quando la vicenda umana di De Donno giunse al suo tragico termine in prima serata gli furono dedicati epitaffi altrettanto inqualificabili, come questo.  


De Donno non era il Principal Investigator dello studio sul plasma iperimmune: il Principal Investigator era il Dott. Massimo Franchini. Perché Franchini è rimasto fuori da ogni polemica? Perché ai tempi tenne un profilo estremamente basso. Ma nel 2022 si è sentito in dovere di raddrizzare le storture di una narrazione deviante, distorta e avvelenata.

https://www.gazzettadimantova.it/territorio-mantovano/noi-salvati-dalla-plasmaterapia-il-grazie-a-franchini-e-de-donno-1.11967976

A differenza di Franchini De Donno fu evidentemente tentato dai famosi 15 minuti di gloria mediatica, che finirono per coagularsi nel messaggio "la cura c'è ed è il plasma".  Non fu De Donno a coniare questo messaggio, neanche con l'accento sui pazienti che erano rimessi, ma non si preoccupò di correggerlo più di tanto. Questo gli fruttò un esercito di fan ("Il plasma è la cura") e una folla con la bava alla bocca che su isocial ne chiedeva la testa (tra i capiciurma dei linciatori virtuali non è possibile non ricordare Selvaggia Lucarelli). In questo clima e avendo a che fare con un medium in cui non si sapeva muovere (isocial), De Donno scelse l'ombrello politico che gli venne offerto dalla Lega, il che quanto a linciaggi mediatici non poteva non peggiorare le cose, anche perché la Lombardia a guida leghista stava offrendo la gestione più disastrosa che si potesse immaginare dell'emergenza.

Quindi De Donno, pace all'anima sua, è stato colpevole, sì.

E' stato colpevole di vanità quando ha cercato o accettato di buon grado i riflettori mediatici.

E' stato colpevole quando si è compiaciuto dei suoi risultati clinici e di una fanbase su isocial.

E' stato colpevole di ingenuità quando ha accettato un ombrello politico.

E ora, secondo questi metri, ditemi quanti altri medici avrebbero dovuto ricevere lo stesso identico trattamento (che per esser chiari è qualcosa che nessuno dovrebbe ricevere, mai).

PS: Sento qua e là nella websfera italiana che ci si straccia le vesti per 100 decessi per COVID alla settimana: è la dimostrazione che non c'è speranza, nello stivale, e non potrà che andare peggio, perché paxlovid è stato approvato da EMA nel gennaio 2022, ma la maggioranza dei medici di base, i pochi rimasti, a quanto pare non lo sa. Rassegnatevi, perché il tempo per montare in collera è scaduto vari anni fa.