sabato 31 dicembre 2022

ZEROCOSE

 

E buon anno nuovo a tutti, anche a quelli che dovrebbero essere stati seppelliti dalle risate già da un po' (ma diamo tempo al tempo).

giovedì 29 dicembre 2022

IL PESO POLITICO DEGLI SCIROCCATI


Roba d'annata, di area "sciroccati e fieri". All'epoca c'era chi non si capacitava: perché se dissenti non avalli i miei temi preferiti (tipo campi morfici, biofotoni, HIV che non è mai stato isolato etc etc)?. E quindi reagiva di conseguenza. Non ci arrivavano proprio. Per loro niente esisteva né poteva esistere al di fuori del bullshit death match. E gli "sciroccati e fieri" hanno spesso ritenuto repressivo il fatto che su una certa pagina fb non gli fosse concessa la dignità di interlocutore. Incapaci di distinguere tra "tu non puoi parlare" e "non ho alcuna intenzione di parlare con te o di ospitarti a casa mia" (non è che abbia mai parlato di sciroccati a caso, forse era meglio parlare di invasati). Chi è che si mette a discutere, per esempio, con quelli che suonano al tuo campanello per appiopparti La Torre di Guardia?

Ma al di là della fenomenologia su isocial, se c'è mercato c'è chi ci opera. Futile pensare che ci siano nicchie di mercato destinate a rimanere senza offerta. Se c'è domanda di sballo la storia ci dice che questa domanda sarà soddisfatta nei modi più diversi, fino a quelli socialmente deleteri (eroina, crack). Se c'è domanda di "informazione" sciroccata tale domanda sarà soddisfatta. 

Il punto dovrebbe essere capire perché ci sia domanda di roba da sciroccati. Guardando indietro, dopo cinque anni e spiccioli di presenza su isocial, ho finito per pensare che sia una cosa strutturale: ci sono i tossici, ci sono gli sciroccati. I primi dipendono da chi gli fornisce la roba, i secondi dipendono da chi fornisce laverità. C'è un'economia delle droghe illegali come c'è un'economia de leverità sciroccate (un'economia striminzita, ma sempre un'economia). Poco da farci. Entrambe le economie rispondono ad alcuni bisogni profondi.

Visto che nessuna policy può intervenire sui bisogni profondi dell'individuo se non in misura marginale, e visto che il proibizionismo, storicamente, è un'iniziativa fallimentare, ci sarebbe da chiedersi come affrontare il tema. Chi si è preoccupato di affrontare i fornitori de leverità similscientifiche a colpi di querele, esposti e censure ha ottenuto pessimi risultati: le istanze repressive peggiorano il quadro.

Le implicazioni politiche di tutto questo sono sempre state passate sottotraccia: come il bisogno di sballo è stato usato politicamente (https://www.youtube.com/watch?v=61w6jZjHd1A), gli sciroccati sono stati usati più o meno nello stesso modo. Nelle urne, ogni volta, hanno pesato lo zerovirgola. Vogliamo ricordare cosa è successo alle ultime politiche? Vita (cioè Cunial etc) 0,72. Italexit di Paragone aveva fatto il pieno di candidati di un certo tipo, provando forse a replicare quel che fecero i 5 Stelle nel 2018: ha incassato un folgorante 1,87% (verrebbe da dire che certi treni passano una volta sola).

Per queste percentuali residuali negli ultimi tempi la "teoria dell'addizione nelle urne" non ha funzionato gran che, a dimostrazione che tra voto politico e traffico su isocial c'è quella differenza piccola piccola. Ma il ruolo politico effettivo degli sciroccati è stato gigantesco e pesante: hanno fornito l'alibi alla parola d'ordine dominante per omologare al delirio qualsiasi voce discordante, qualsiasi critica, qualsiasi dissenso  fondato (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/05/la-polarizzazione-di-nuovo.html). La reductio ad delirium è stato uno strumento versatile e usatissimo, che specie negli ultimi due anni è stato impiegato né più né meno come l'eroina fu usata nell'Operazione Bluemoon.

Vengo da un'area che, ai tempi, aveva perfettamente chiaro il ruolo politico e repressivo dell'eroina. E credo che la stessa linea dovrebbe essere adottata dai movimenti critici dello status quo con la piccola galassia degli sciroccati. Purtroppo la tentazione di blandirla per guadagnare consensi è stata la pratica politica più. diffusa. E le mie perplessità sono sempre rimaste ancorate a queste basi (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/12/history-repeating.html). Il "dialogo" con l'area sciroccati non paga: non solo nelle urne valgono 0, ma il "dialogo" è una liability. Qualcosa che potrà essere usato dai tuoi avversari (che quando non ci sono connivenze o collateralità se le inventano di sana pianta). 

Nel brave new world delle neoideologie postpandemiche dai piedi d'argilla (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/12/yes-it-was-yes-it-is.html) occorre prendere atto del fatto che quello che si intendeva per dialettica è scomparso dal dibattitto pubblico (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/03/onesta-nellopposizione-tra-opinioni.html). Con l'avversario non si discute, l'avversario va distrutto (con le campagne sui media, con la character assassination, con la censura, con l' "oscuramento delle frequenze" e tutto il resto). E quanti non sono oggetto di queste attenzioni o sono funzionali al discorso dominante o per tale discorso non costituiscono una minaccia, neanche insignificante.

Chi non ha preso atto di tutto questo a parer mio pecca di ingenuità, così come chi non ha capito che il nemico del mio nemico spesso non è mio amico, nei fatti, perché la cosa che sa fare meglio è portare acqua con le orecchie all'avversario.

PS: Riguardo le "reazioni avverse" dell'altro fronte, quello proscienza, non è che siano state di segno diverso, anzi, sono pure andate oltre: ci furono un paio di "so dove abiti". E veramente fui tentato di buttare alle ortiche l'anonimato quando un giusto nel giusto tra i giusti disse "Se lo avessi a portata di mano lo appenderei a un lampione", perché davvero urgeva un "ci sto, e vediamo come va a finire" (poi ci sono i probiviri e le buonedonne che si interrogano sulle ragioni dell'anonimato in rete o lo biasimano). Statemi bene, cari, a mai più riincrociarsi.

mercoledì 28 dicembre 2022

LENACAPAVIR

 

La struttura di GS-CA1 (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:GS-CA1.png) fu resa pubblica cinque anni fa, quando ben pochi credevano nella possibilità di riuscita di uno stabilizzatore del capside di HIV. E gli skilled in the art, aiutati dal fatto che lo stesso originatore, Gilead, lo definisse un "tool compound", pensarono che la fase di sviluppo del primo stabilizzatore di capside di HIV fosse ancora in alto mare. La struttura di GS-CA1 riempiva gli occhi, per così dire: una complessità degna di un composto naturale. Ma, sorpresa, a qualcuno veniva l'idea di sostituire una ciclopropilsolfonammide con una metansolfonammide e tac: con poco o niente si passava da tool compound a Investigational New Drug con lenacapavir. La struttura cambiava di poco. Pretty impressive structure, e non invidio chi ha dovuto provvedere allo sviluppo della chimica scalabile e robusta necessaria a produrre i batch per la fase III e la produzione commerciale dell'Active Pharmaceutical Ingredient (API). Ma ci sono riusciti, quindi tanto di cappello: complimenti.

Non so come sia lavorare a Gilead o per Gilead (nonostante le "leggere imprecisioni" che sono state scritte a questo proposito su isocial negli ultimi due anni). L' azienda è ben nota a chi lotta contro l'HIV ed è diventata estremente nota in tempi di COVID19 (remdesivir). Cresciuta tramite acquisizioni di altre realtà piccole e parimenti basate sulla ricerca, iniziatrice del lavoro sugli oligonucleotidi antisense, poi mollati e ceduti a Isis Pharmaceuticals, il Tamiflu è nato a casa loro e poi è stato venduto a Roche - in anni non lontani sul Tamiflu sono venute fuori controversie riguardo la sua reale utilità, frettolosamente estese a tutti gli inibitori di neuraminidasi. Competenza "core" di Gilead, gli antivirali. Nel mirino di ogni politico del globo per i prezzi alti dei suoi farmaci di punta (ma hanno una politica di prezzi estremamente diversi tra paesi occidentali e Low Income Countries), Gilead si distingue per ora da altre aziende dalla storia simile (per esempio Vertex) perché ancora non è inciampata in crisi con le conseguenti ristrutturazioni e licenziamenti. I loro contractors sembrano contenti, i loro dipendenti un po' meno, si parla di un turnover elevato, dell'ordine del 25%.  Gli stipendi da ricercatore a Gilead non sono particolarmente alti, 155.000 $ (and change) di base più 33,575 $ di extra all'anno, il che è comunque il doppio di quanto incassa oltreoceano la media degli accademici con tenure track (https://www.glassdoor.com/Salary/Gilead-Sciences-Research-Scientist-I-Salaries-E2016_D_KO16,36.htm). Ah, per chi non lo sapesse gli USA sono un po' come la Svizzera: considerare il doppio di uno stipendio europeo è un buon metro di paragone.

Tenere strutture "a casa" è cosa inconsueta, per chi ha attraversato tutta l'epoca delle stripped down biotechs, che compravano il grosso della chimica e buona parte della biologia da service providers, perlopiù offshore, Gilead mantiene varie unità nella Bay Area, chimica di processo e produzione comprese. E ora concedetemi uno scivolone professionale: tenofovir a parte, quando guardo un antivirale Gilead continuo a vedere "state of the art medicinal chemistry", quella che i più hanno mollato, e che pare indispensabile nell'area degli antivirali. E' stata mollata perché richiede competenza, fatica, tempo e costi, è quella che non puoi dare da fare a un contractor asiatico, a regola. Certo, Tamiflu a fine 90 è stata al momento l'unica volta in cui hanno lavorato ad un "primo della sua classe", ma nel caso dell'epatite C con gli inibitori NS5A il passaggio dal daclatasvir di BMS al ledipasvir Gilead è eclatante (e non è un caso che sia stata questa molecola, assieme a sofosbuvir - ottenuto con l'acquisizione di Pharmasset - a proiettarla nella lista delle blockbuster drugs). Quindi, stranamente, nonostante un evidente e forte legame con la finanza (inevitabile se si nasce biotech), resta una compagnia "research based", e nel 2022 ottiene la storica approvazione del primo stabilizzatore di capside di HIV: prima di Natale l'ultima e più importante, quella di FDA (https://www.fiercepharma.com/pharma/gileads-lenacapivir-approved-first-class-long-acting-hiv-injectable).

Perché lenacapavir è importante? Perché offre una soluzione ai pazienti sieropositivi con virus resistenti agli altri antiretrovirali. La lotta alle resistenze richiede ricerca continuativa: farmaci a meccanismo già noto basati su scaffold (strutture di base) differenti o alternativi a quelli dei composti per cui si sono sviluppate resistenze. Un farmaco che agisce con un meccanismo nuovo è qualcosa di raro e importante: l'ultima volta successe con il primo inibitore dell'integrasi di HIV (che fu sviluppato a IRBM, Pomezia).

lunedì 26 dicembre 2022

YES, IT WAS (YES, IT IS)

 

Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto

E' una delle più note citazioni di G.K. Chesterton. Ma Chesterton non faceva altro che riecheggiare Chateaubriand:

Si è pronti a credere a tutto quando non si crede a nulla; si hanno degli indovini quando non si hanno più i profeti; si hanno sortilegi quando si rinuncia alle cerimonie religiose, e si aprono le spelonche degli stregoni quando si chiudono i templi del Signore 

La fine delle ideologie novecentesche non è stata la fine delle ideologie, finite come era finita la Storia, secondo qualcuno. Il vuoto tende ad essere riempito, è come se esistesse una legge di conservazione dei belief systems : quelli che spariscono vengono velocemente rimpiazzati da altro - ed è esattamente quel che dicevano Chesterton e Chateaubriand.

E' nel contesto non post-ideologico ma neo-ideologico del nuovo millennio che è stata possibile l'operazione "Vota la Scienza, vota PD". Ma è stata possibile solo perché ai tempi i 5 Stelle, la minaccia politica numero uno, avevano raccolto come elementi costitutivi della loro non-ideologia (in realtà un'altra neo-ideologia) la maggior parte dei temi "anti" similscientifici in circolazione all'epoca - un'operazione che doveva il proprio successo alla crepe e ai vuoti provocati dalla decadenza della "scienza" istituzionale, perlopiù identificata con la medicina, che però scienza non è, etc. Una contrapposizione che faceva venire una struggente nostalgia di quella "Dio vs Stalin", leit motiv del dopoguerra italiano.

E' più o meno così che in una sessantina di anni o poco più in politica si è passati dal clericalismo al clericalismo medico (o scientifico). Che ha tutta la sua collezione di santini, dall'astronauta al "ricercatore". E non è un caso che tutto questo sia successo mentre si verificava lo sfascio della sanità pubblica, della ricerca pubblica, dell'università.

Quanto questa ideologia fosse pervasiva nelle istituzioni italiane lo abbiamo visto con le misure antiCOVID. Alcune erano così totalmente prive di qualsiasi senso che era impossibile non riconoscerle come tali (sanificazione delle spiagge e mascherina all'aperto i due esempi più eclatanti). Ma erano comunque diventate indiscutibili.

Parrebbe che, con le ultime elezioni politiche, questa agenda sia stata sloggiata dalle istituzioni e dal potere esecutivo italiano (per quel che riguarda le cose che contano, economia e politica estera, è invece difficile percepire un qualsiasi cambiamento). Ma sì, that was somebody's bullshit political agenda. E forse lo è ancora.

Ma al di là di neoideologie, bandiere e striscioni da stadio, proclami e dichiarazioni cosa resta?

Resta il precedente del metodo, politico e giuridico. Resta l'emergenza come strumento. Ai tempi di "Vota la Scienza" veniva proclamata un'emergenza che non esisteva (il crollo delle vaccinazioni pediatriche), e su quella base si agì. L'emergenza vera, COVID19 nel 2020, è stata sfruttata esattamente nello stesso modo. Tutte queste prassi, ormai consolidate, sono lì, pronte ad essere usate da qualunque configurazione politica al governo per qualunque emergenza, reale o fittizia. 

E' stato il metodo (a-democratico, nella migliore delle ipotesi) che non è stato sottoscritto da molte socialdemocrazie del continente europeo (e non solo da quelle nordiche). Governi conservatori o reazionari lo hanno rigettato velocemente, perché politicamente insostenibile. La storia recentissima dice che era politicamente insostenibile anche in Italia. Ma il metodo, nella sua declinazione "Scientia vult", resta l'unico elemento ideologico forte della "sinistra" parlamentare italiana. 

E' il rigetto totale del metodo che oggi può essere il principale elemento costitutivo di una vera sinistra in Italia, che dovrebbe avere nel proprio DNA la frase di Thomas Jefferson: 

I would rather be exposed to the inconveniences attending too much liberty than to those attending too small a degree of it.

Invece purtroppo al borsino dei valori dei media italiani c'è la fiera del trash, che dovrebbe essere l'ultima proposta "quasi forte" quanto a contenuti fondanti: e chiaramente c'è il rispetto delle diversità con debite eccezioni, dove il rispetto deve essere sostituito dall'avversione militante.


giovedì 22 dicembre 2022

AUGURI POCO NATALIZI

 

https://www.youtube.com/watch?v=usfiAsWR4qU

Auguri a quanti seguono un blog che dovrebbe essere morto, stramorto, stecchito (e invece il traffico c'è, alla faccia dei soliti).

mercoledì 21 dicembre 2022

DOMANDE CHE NON AVRANNO RISPOSTA (SENSATA)

 


 

Ricevo e pubblico

 

DODICI DOMANDE SUI LOCKDOWN
Ogni giorno che passa la valutazione dei lockdown diventa più negativa. La loro efficacia si è rivelata limitata a fronte di una assoluta insostenibilità, al punto che l'idea di ZERO-Covid è naufragata ovunque. Questo mentre i danni da lockdown si sono palesati in tutta la loro gravità, soprattutto a carico di giovani e poveri (locali e globali).
Tutti sappiamo che un breve lockdown nel caos sanitario della fase iniziale della pandemia ci stava, ed io stesso ne proposi l'adozione. Ma quello che si è verificato dopo, cioè la costruzione di un vero e proprio "culto dei lockdown", deve essere approfondito rispondendo a domande specifiche, che valgono in linea generale e per l'Italia:
1. Perché i politici di area governativa hanno fatto scelte basate quasi esclusivamente sul criterio della "prudenza a tutti costi" nei confronti del virus senza manifestare simile prudenza verso i rischi dei lockdown?
2. Perché molti esperti di salute pubblica hanno usato due pesi e due misure nella loro comunicazione, allertando il pubblico ed i politici in modo energico sui rischi causati dal virus ma non altrettanto su quelli causati dai lockdown?
3. Perché i media mainstream hanno sostenuto una linea editoriale per cui i lockdown erano (i) efficaci e (ii) giustificati in base all'assioma per cui in loro assenza il virus avrebbe fatto danni immani, mentre minimizzavano i danni dei lockdown stessi?
4. Perché, con poche eccezioni, si è dato peso scarso o nullo ai pareri di quei giuristi, costituzionalisti ed altri intellettuali, spesso di grandissima esperienza e spessore accademico, che esprimevano dubbi "filosofici" sull'uso dei lockdown?
5. Perché c'è stato uno sforzo organizzato da parte di vari soggetti (tra cui, ahimé, anche diversi scienziati) per spacciare l'ipotesi che i lockdown funzionassero come un "dato scientifico assodato ed incontrovertibile" quando non lo era?
6. Perché riviste scientifiche di grande impatto (i.e., Nature e Science) hanno pubblicato articoli sulla diffusione del Covid e sull'efficacia dei lockdown con metodologia ed assunzioni molto discutibili, così fornendo la base al punto #5 qui sopra?
7. Perché si è spinta ad oltranza la fake news di una "catastrofe svedese" da Covid quando la mortalità in quel paese è chiaramente inferiore a paesi dai lockdown durissimi, Italia in primis, e solo del 30-35% superiore a quella di Danimarca e Finlandia?
8. Perché si è scelto di "politicizzare" la discussione sui lockdown per cui ogni opinione critica sulla loro efficacia veniva appiattita e/o sminuita equiparandola a idee "pseudo-scientifiche" come quelle di no-vaxx, no-mask e "negazionisti" della pandemia?
9. Perché è stato e rimane così difficile fare chiarezza medica e scientifica su quante delle morti di persone molto anziane e/o con patologie pregresse avvenute dopo infezione con SARS-CoV-2 siano effettivamente dovute al Covid?
10. Perché si sono creati nei social gruppi di troll e cyberbullies che insultavano e/o minacciavano chiunque esprimesse dubbi sull'efficacia dei lockdown e/o ne enfatizzasse gli effetti collaterali, anche se si trattava di scienziati famosi?
11. Perché social media come Twitter hanno censurato o marchiato come "pericolosi" post ed accounts in cui si esprimevano dubbi e perplessità sui lockdown anche se questi venivano da scienziati di valore internazionale?
12. Quali soggetti hanno diffuso e propagandato la narrativa pro-lockdown per ottenere obiettivi personali, come ad esempio incarichi politici (punto #1), progressioni di carriera accademica (punto #2) o visibilità mediatica (vedi punto #3)?
Credo che rispondere a queste domande in modo pacato, oggettivo e "data-driven" possa rappresentare uno sforzo di "truth and reconciliation" necessario per il Paese intero, affinché si possa definitivamente uscire dalla grande crisi della pandemia avendo imparato tutto quello che si poteva imparare, cosi da non commettere mai più gli stessi errori in futuro.

Guido Silvestri, M.D.

Georgia Research Alliance Eminent Scholar in Comparative Pathology

Professor & Chair, Department of Pathology and Laboratory Medicine
Executive Associate Dean for Research Strategy
Emory University School of Medicine

 


lunedì 19 dicembre 2022

QUANDO SI SENTE L'ARTO CHE CHE NON C'E' PIU'

Conoscevo uno che ai tempi sosteneva che Jusos era a sinistra di Rifondazione. La cosa su cui oggi non piove è che qual che c'è di più a "sinistra" nel parlamento italiano (Speranza? vien da ridere) è un pezzo a destra rispetto a Labour e ad alcune socialdemocrazie Europee. Quando si disse che l'Italia votava a destra perché è un paese di destra evidentemente qualcuno si è adeguato. Curioso che la penisola abbia ospitato il più gran Partito Comunista europeo. Ma tant'è.

PS. Anni e anni fa mi ricordo che mi raccontarono un episodio. Un attuale parlamentare di quel che c'è di più a sinistra nel parlamento italiano, allora giovane e piùasinistra, si presentò a una manifestazione operaia e prese la parola per dire "ora dovete fare questo e quello".  Un simpatico omone manifestante lo attaccò al muro, come si dice, chiedendogli "Ma tu chi cazzo sei?". Se vi chiedete perché lasinistra parlamentare non ha simpatia per i lavoratori industriali (antipatia del tutto ricambiata), avete un elemento in pià per capirne le cause.
 

sabato 17 dicembre 2022

SE...

 

https://www.youtube.com/watch?v=itfpCMQCdTo

Chiunque abbia frequentato isocial se avesse ammazzato quelli troppo stupidi per capire avrebbe fatto una strage.

Lasciare isocial per me è stata anche una misura di igiene mentale. Solo i rincoglioniti terminali rosi dalla propria Verità marcissima dicevano e dicono "Non si vuole confrontare!". Come se il confronto con il rincoglioinito fosse un obbligo. No, nessuno ci obbliga a dialogare con i rintronati che non sanno cosa sia "dialogo" (perché per loro "dialogo" è quella cosa in cui alla fine l'interlocutore è costretto a darti ragione).

E col tempo gli artifici retorici degli intellettualmente pezzenti, sempre uguali, non meritano neanche di essere riconfutati per l'ennesima volta.

La mia ricetta era un virtuale calcio in culo, uno screenshot che immortalava la coglionata e un So Long Sucker. Ma era comunque futile. Perché la fede del demente è pur sempre una fede. Quindi discuterci è inutile. Il riconglionito resterà tale (mia nonna buonanima lo diceva, bischeri si nasce e bischeri si resta, perché per i bischeri non c'è medicina).

So, what's the point?.

Il punto è che isocial sono quel posto in cui, se raggiungi un minimo di visibilità, entri in contatto con 100 dementi (di cui 80 idioti militanti) per ogni persona decente che incroci. E sono quella cosa che era stata venduta dai media mainstream come la grande occasione di democrazia, tranne poi cambiare idea e dipingerli come la fogna delle fake news. Cioè twitter è ottimo per lo studente iraniano, pessimo per il cittadino occidentale che viene violentato da una marea di fake news e postverità (il doppiopesismo dei benpensanti non dovrebbe stupire nessuno).

In realtà al di là del vile gioco politico alcune cose sono proprio quelle. Su isocial se spari la balla, la completa falsità, quattro scemi che ti danno ragione li troverai sempre. E magari non saranno quattro, ma molti di più.

Questo è il prezzo della presenza su isocial. Un prezzo che da tempo ormai non sono disposto a pagare, perché, per mia fortuna, non campo di comunicazione o di media. Le mie payslip, grazie al cielo, dichiarano tutt'altro. E per il resto... credo che di nuovo, ancora, chi è interessato a isocial come strumento politico si debba chiedere se e quanto siano efficaci in questo senso. A me verrebbe da dire, di nuovo, che potranno essere efficaci come mezzo di comunicazione e propaganda di nuove realtà politiche saldamente radicate nei territori reali (e non, come nell'illusione degli idioti, nella rete). Ma  questa materia la lascio ad altri, perché sono troppo occupato a fare il mio mestiere.


venerdì 16 dicembre 2022

TERMODINAMICA VANDALICA

 Nella vita del pendolare può capitare che...



Mi è piaciuta, questa scritta dietro il sedile di un treno. Perché che la termodinimaca classica possa essere vandalismo ha molto a che fare con questo blog. Quando si parlava di termodinamica dentro la cinetica (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/06/la-termodinamica-dentro-la-cinetica.html) quattro beep in cattedra scanagliarono (contro i libri di testo su avrebbero dovuto studiare ai tempi, questi figli di sedi universitarie minori). E ricordo un ingegnere chimico commentare con un "Figo!Non lo sapevo". La dinamica tra chimica di processo e ingegneri chimici è finita pure su un testo di cui prima o poi parlerò, nonché in alcuni corsi distribuiti per platee aziendali, in contesti in cui un chimico industriale è un animale fuori dai cataloghi più diffusi.

Ma questa è la vita vera, cioè la banale, dura realtà, mentre nel fantastico mondo de isocial... Detto più di una volta, le scienze classiche nel magnifico mondo acerebrato de isocial sono diventate pietra dello scandalo. Bene viverle così, come uno sputo in faccia ai soloni che predicano lascienza farlocca buona per i boccaloni in cerca di qualcosa in cui credere (meglio, quacosa PER cui credere, obbedire, combattere - virtualmento, ovvio).

Tanto, quanto a viverle, le scienze, c'è chi per lavoro le usa e deve confrontarsi con la materia, non sempre accondiscente ai desiderata di chi la manovra per modificarla. E poi ci sono sono gi altri, tronfi di vento (e troppo spesso di ben poca carta, nel senso di articoli, ma di  titoli che spacciano per più grandi quanto non lo siano) .

Lascienza è istituzionale (e tronfia), le scienze sono destinate a diventare una sassata contro una vetrina, ormai. Eversive.



martedì 13 dicembre 2022

ESEGUIVO GLI ORDINI CON ENTUSIASMO (QUANTO LA PANDEMIA CI HA RESO MIGLIORI)

 Mi girano questa roba di un annetto fa (+/- alcuni giorni)



Un "Mi spiace, è il mio lavoro, sono obbligato a seguire le leggi e le direttive" sarebbe stata la risposta neutra. Invece la risposta non fu neutra neutra manco per il "censura".

Me li ricordo, quei tempi maledetti. Più o meno in quel periodo stavo viaggiando in Italia, e il fiero giovane controllore su un intercity mi chiese il GP. Esibii un "International Vaccination Certificate" e rimase contraddetto. Ma alla tempestiva scansione risultò tutto regolare, con un velo di delusione sul volto del giovane e fiero esecutore di ordini.

In Italia non sono mai mancati quelli che con un misero scampolo di potere hanno provato a farlo valere come fosse una montagna (tranne squagliarsi e andare nel panico davanti a una richiesta di numero di matricola o nome e cognome).

Cos'ha ha fatto la "migliore gestione"? Gli ha dato carta bianca, certificato ministeriale e bollo, per dare sfogo alle loro loro pulsioni con la massima copertura legale.

Questo è quello che di solito succede nei regimi variamente totalitari, dittatoriali etc. Che una sedicente democrazia si sia abbassata a tanto non è una novità. Mi ricordo in tempi di leggi speciali antiterrorismo racconti di tranquille famiglie in viaggio che venivano fermate dalle forze dell'ordine (ORDINE! E sbattete i tacchi). Venivano fermate nel loro viaggio con un fucile mitragliatore dentro al finestrino, puntato al petto del guidatore. Stessa fenomenologia, stessa meccanica. L'emergenza. L'emergenza sguinzaglia i cani rabbiosi.

Sperate che la prossima emergenza non giustifichi leggi speciali al next level. Speratelo e pregate per questo, mentre cercate di arrivare alla fine del mese.

PS. Chi era in Italia al tempo ha visto più di una volta le radici profonde di quello che anni prima si materializzò tragicamente all'ESMA, ora diventata un museo degli orrori della dittatura argentina. I meccanismi profondi sono stati esattamente gli stessi: il piacere nell'esercitare il potere ai danni del non conforme. I i "democratici" italiani al tempo approvavano, applaudivano, etc. Nella migliore delle ipotesi facevano finta di non vedere. Come nella migliore delle tradizioni.

domenica 11 dicembre 2022

UNA PANDEMIA E' PER SEMPRE

E' incredibile come la civiltà occidentale, dopo la seconda guerra mondiale, sia andata avanti. Sì, perché almeno pandemie influenzali si sono verificate prima del 2009 (l'influenza suina), l'asiatica (1957-1958, probabili 4 milioni di morti), Hong Kong (1968-1969, stimato un milione di morti), la russa (1977, stimati 700.000 morti). Eppure il mondo andò avanti senza particolari problemi.

La nazione che un tempo aveva il miglor sistema sanitario pubblico d'Europa da anni lo stava smantellando con i corifei dello spreco e del consumismo medico-farmaceutico a fornire l'adeguata colonna sonora. Mentre si smantellava, lasciando spazio al privato, l'enfasi sulla prevenzione aumentava, amplificando localmente una tendenza politica estesa in tutto l'occidente.

Oggi chi ha scoperto la derivata solo 2020 molla, si spera per sempre, lanalasi del dato (non è un refuso) per tornare ai vecchi santi (il Servizio Sanitario Nazionale sta morendo, etc https://www.valigiablu.it/servizio-sanitario-nazionale-crisi/?fbclid=IwAR08b1dANg4INHmdoxs7-Zvg8rMWFO2HcvkrrxBkBPxI3r_S8KTF8Ii0mNo). Ops, la pandemia ce lo aveva fatto scordare, davvero.

Ma nonostante il diversificarsi dei temi vada di pari passo con i fatti, i pandemiofili resistono. Perché la situazione è preccupante, e quindi è bene preconizzare il ritorno della mascherina


Ci sarà da salvare Pasqua 2023? Ai pandemiofili l'ardua sentenza (c'è chi non riconoscerebbe un'oscillazione smorzata neanche se gli arrivasse in faccia a 130 km/h). Ma il pandemiofilo è sempre sul pezzo, e oggi tira in ballo la cina come al tempo si tiravano fuori il Brasile e l'India. Perché questa  pandemia è per sempre, o almeno è quello che si vuole sostenere. Chissà perché le altre non lo sono state. Forse perché al tempo non c'erano isocial.

Ciccini, il tempo è passato, la variante fine di mondo non è arrivata (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/12/la-variante-fine-di-mondo.html), tutti o quasi si sono vaccinati, ci sono opzioni terapeutiche per gli ospedalizzati e per i non ospedalizzati a rischio. We're good, thanks.

Poi se il vostro medico curante non sa dell'esistenza di Paxlovid stampate 10 volte questo https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop/chmp-summary-positive-opinion-paxlovid_en.pdf e venti volte quest'altro https://www.fda.gov/media/155050/download , arrotolate le stampe e provvedete, fornitegli un hard landing (EDIT: sulla sua scrivania provocando un certo rumore). 

La pandemia ci avrebbe reso migliori, come no. Migliori delatori, migliori pittime, migliori prefiche,  migliori bigotti pieni d'odio per il non conforme  (nel senso di più bigotti), migliori fedeli del clericalismo medico etc etc etc. Ringrazio il cielo di essermi sfilato dal "migliorato" mazzo italiano, e per tempo. E ringrazio di essermi sfilato da isocial, dove "lo scienziato" tricolore è al 95% l'ipostasi dell'idiozia militante (rivalutate gli accademici italiani che si tengono lontani dai social, quelli che ci si rotolano al 95% sono la patologia, non la soluzione ad alcunché - e benedetto sia il 5% che non si adegua).


sabato 10 dicembre 2022

LE TRAIETTORIE, OGGI (SIGH)

Traiettoria può essere tante cose. Per esempio si può parlare di traiettoria di un sistema (la direzione in cui il sistema si sta evolvendo nell'un tempo famoso spazio delle fasi). Ma storicamente la traiettoria è quella dei corpi: come si muovono, ovvero velocità, direzione e verso. Cosa che continua ad essere del tutto attuale in materia di corpi celesti. Ma che circa un centinaio di anni fa è diventata obsoleta se si parla di elettroni che si muovono attorno il nucleo di un atomo.

Invece cosa esce se googli "atomo"? Esce questo


E questo è, a tutti gli effetti, un falso. Questo è più o meno l'atomo di Rutherford: gli elettroni che girano intorno al nucleo all'incirca come i pianeti girano attorno al sole.


La "scienza" online questa è. Ma non solo... cosa insegna un insegnante di scienze ai suoi allievi delle superiori? Che "gli elettroni ruotano attorno al nucleo... ogni elettrone segue una determinata triettoria circolare chiamata orbita stazionaria". Dei disgraziati si riducono a condividere gli appunti di un disgraziatissimo docente su skuola.net. Un disastro totale.

Un disastro totale però ben in linea con la temperie culturale neovittoriana che l'Italia sta vivendo . Perché?

Perché dai tempi di Niels Bohr buonanima i chimici sanno (o dovrebbero sapere) che parlare di traiettorie degli elettroni non ha senso, in primo luogo perché con le traiettorie è un po' difficile, che ne so, spiegare un legame π.

Volendo con le traiettorie potresti riuscire a spiegare il legame σ : due elettroni che prima ruotavano attorno ai loro nuclei ora orbitano attorno alla coppia di nuclei. Ma nel caso del legame π ... pensate al benzene: gli elettroni che orbitavano attorno ai singoli atomi corrono sopra e sotto un anello esagonale? Come? Perchè? Ovviamente parlando di combinazioni lineari tra funzioni d'onda le cose hanno molto più senso.

Una funzione d'onda esprime una densità di probabilità, quindi è abbastanza lontana dall'immagine di elettroni che girano come pianeti attorno a un nucleo che fa da sole. Quelle rappresentazioni grafiche con effetti di nuvola sono già più aderenti ai nostri modelli di struttura atomica e molecolare: elettroni delocalizzati in regioni di spazio (delocalizzazione figlia del principio di indeterminazione di Heisenberg, visto che agli orbitali corrisponde un numero quantico principale, n, che definisce l'energia degli elettroni che li occupano - nota l'energia, non nota la posizione). Quando un'orbitale sp3 dell'ossigeno e l'orbitale 1s dell'idrogeno si sovrappongono abbiamo due elettroni, uno dell'ossigeno e uno dell'idrogeno, condivisi tra i due atomi, un legame covalente nella molecola dell'acqua.

Eh, già, spiacente, cari pierangelisti. Gli elettroni non "girano" attorno al nucleo su orbite, ma sono delocalizzati attorno al nucleo in orbitali. Perché questo è molto poco "sexy" e "comunicabile"? Perché per il più semplice atomo (l'idrogeno) gli orbitali vengono fuori così:

Chiaramente va risolta per ottenere  ψ, che non descrive una traiettoria, ma una densità di probabilità.
Questa roba un chimico iniziava a interiorizzarla dal primo anno. E' una questione concettuale. Non calcolando funzioni d'onda, ma mettendole alla base di quel che succede nelle trasformazioni della materia aggregata. E scusate se è poco.



venerdì 9 dicembre 2022

CHIMICA: CERCARE LAVORO (ONLINE)

 


Mi ricordo di aver in passato promesso ad alcuni giovani di stilare un piccolo vademecum su come trovare lavoro (lasciando perdere annunci diretti delle aziende, career fair etc), una promessa fino ad ora rimasta in sospeso. La mantengo ora, aggiungendo qualche considerazione di carattere generale.

In primo luogo in un mercato dove la domanda (di lavoro) è alta e l'offerta scarsa succede che

1) Chi offre lavoro ha il coltello dalla parte del manico

2) Gli intermediatori (le agenzie di reclutamento) si possono permettere di tutto, tra cui ricavare le loro entrate da chi il lavoro lo cerca quanto dalle aziende che a loro si rivolgono per selezionare candidati.

E' esattamente il caso italiano. Non farò i nomi delle più note agenzie e piattaforme, ma prima vi chiedono soldi per l'iscrizione, poi vendono i vostri dati (e la vostra casella postale si riempirà di spam pubblicitario). Se proprio non potete fare a meno di rivolgervi a loro mi spiace per voi. E' il mercato degli avvoltoi, motivato dall'agganciarvi perché alla fin fine forse guadagnano sui numeri: poche le aziende che assumono, una moltitudine chi cerca lavoro.

C'è linkedin, ovviamente, e l'account base è gratis. Efficacia: bassina, specie se siete agli inizi. E se vi limitate allo stagno italiano al 90% la musica è sempre la solita, e vi ritroverete a cliccare su posizioni magari accattivanti ma... gestite dall'agenzia che vi chiede i soldi dell'iscrizione. Questa cosa non è lì da 5 o 10 anni. Ha radici più lontane nel tempo. Mi ricordo, negli anni 90, un collega più anziano che si era affidato a degli italici cacciatori di teste, aprendo il portafoglio (e alla fine andò bene). 

Inutile ripeterlo, per questa, come per tante altre cose, tutto il mondo non è paese, ma manco per niente. Tre anni fa ricevevo una telefonata al giorno o giù di lì da headhunters anglosassoni, e non avevo cacciato un euro, o una sterlina. E si fecero vivi pure quelli svizzeri.

Ma veniamo ai lettori più interessati al tema, che non hanno un CV pesante perché si sono appena laureati, o sono in procinto di farlo, o hanno finito il master o il PhD, o sono in procinto di farlo.  A costo di essere noioso, la panoramica sarà per anglofoni (inglese almeno B2). Mi spiace, ma non parlando tedesco del vasto mercato germanofono posso dire ben poco (tranne che i non germanofoni lì hanno possibilità inferiori agli altri).

In primo luogo limate bene il vostro CV in inglese: ho avuto un giovane collega britannico che avendo il parente da una vita nelle Human Resources ha avuto una consulenza gratuita  e qualificata. A volte non si riesce a mettere insieme al meglio i CV più pesanti, con quelli leggeri, di chi è agli inizi, il formato e i il modo di esporre i contenuti del CV, ahimé, sono anche più importanti. Se non avete a portata di mano un aiuto qualificato gratuito fate da soli o, per questo specifico scopo, pagate qualcuno (i servizi del genere sono numerosi e disponibili online). La triste verità è che il vostro CV dovrà catturare l'attenzione di un HR officer, che di solito della vostra specializzazione scientifica non capisce niente. Il vostro CV deve parlare a lui, in primo luogo. Perché se lui non da l'ok difficilmente potrà passare ad altri per una seconda valutazione tecnico-scientifica (e vi garantisco che l'uomo delle HR può girare ad altri per la seconda valutazione orrori inconsistenti, che però avevano saputo scrivere bene il proprio CV).

Dopodiché iniziamo a parlare di risorse web.

1) Giornali. Tra tutti, consiglio la bacheca di New Scientist, che sotto questo profilo almeno non è decaduto nei decenni (https://jobs.newscientist.com/en-gb/). Anche Nature ha una bacheca di offerte di lavoro, ma per il mio settore e da questo lato dell'Atlantico è del tutto irrilevante.

2) Pharmiweb (https://www.pharmiweb.com/). Principalmente orientato sulla ricerca clinica e medica, ma c'è anche altro.

3) Totaljobs (https://www.totaljobs.com/). Poco da dire, se guardare verso UK questa dovrebbe essere la vostra prima scelta. Anche perché il servizio ha due lati, quello che interessa voi, che cercate lavoro, e quello per le aziende che offrono. E, ve lo posso dire per esperienza, le Risorse Umane delle aziende lo usano, eccome.

4) Linkedin, ma dovete impostare bene i vostri criteri di ricerca. Se restringete allo stagno italiano potreste finire scoraggiati dal deserto. Guardate fuori, EMEA, Regno Unito.

5)  Cvlibrary (https://www.cv-library.co.uk/), un po' come Totaljobs. Offrono a pagamento un servizio di revisione del CV.

6) Checkmark Recruitment (https://checkmark.nl/en/) copre il mercato olandese. Che ha caratteristiche proprie, ma è un mercato non da poco per candidati con un inglese almeno B2. I reclutatori dutch preferiscono candidati che già risiedono nei Paesi Bassi, per esempio per studio.

7) Su twitter seguite Chemjobber (https://twitter.com/chemjobber). Prevalentemente US oriented, ma non solo.

Beh, direi che questa piccola paronamica è il poco che avevo da offrire. Lo avevo promesso, tempo fa, e tanto dovevo.

martedì 6 dicembre 2022

IL CONTO DELLA MIGLIOR GESTIONE

 

Da Sara Gandini:

La Covid-19 ha mostrato senza ombra di dubbio la crisi strutturale in cui versava la sanità italiana. Di più: la gestione della sindemia ha aggravato la situazione e ora ci troviamo con un aumento dei decessi per tutte le cause legato anche alla crisi economica e sanitaria, con un aumento significativo della povertà del paese.
Nel 2021 la povertà assoluta conferma i suoi massimi storici toccati nel 2020, anno di inizio della pandemia da Covid-19. I poveri assoluti nel nostro Paese sono stati circa 5,6 milioni, di cui 1,4 milioni di bambini (!).
Il rapporto della Caritas su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole” fa emergere come la povertà sia stata acuita dai disastrosi effetti della pandemia, ancora in corso, e dalle ripercussioni della vicina guerra in Ucraina.
Quindi in che direzione si decide di investire le poche risorse di un paese in crisi?
In armi 😑
Ma come si fa a passare senza soluzione di continuità dalla guerra al virus alla guerra alla Russia e non vedere come l'economia militare sia in ovvia contraddizione con le esigenze del paese sempre più in profonda crisi. Siamo in perenne politica emergenziale che richiede di decidere velocemente come affrontare il nemico di turno senza poter fare investimenti che affrontino i problemi strutturali del paese.
E di nuovo destra e cosiddetta "sinistra" sono di nuovo allineati: La Camera ha approvato la mozione del centrodestra e Pd/Calenda/Renzi sulla guerra in Ucraina.
Leggete bene il testo della mozione che impegna il governo a prorogare fino al 31 dicembre 2023 l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina e "ad assumere tutte le iniziative necessarie per conseguire l’obiettivo di una spesa per la difesa pari al 2 per cento del Prodotto interno lordo entro il 2028, anche promuovendo, nel quadro della riforma del Patto di stabilità e crescita, l’esclusione delle spese per gli investimenti nel settore della difesa dal computo dei vincoli di bilancio e a incrementare le risorse umane e finanziarie destinate alla politica estera, quale strumento fondamentale per tutelare l’interesse nazionale”.
Mentre in ambito sanitario cosa succede?
“il profilo della spesa in termini di prodotto è confermato in riduzione nel prossimo biennio (-1,1 per cento in media all’anno). Il rapporto fra la spesa sanitaria e Pil si porta su livelli inferiori a quelli precedenti alla crisi sanitaria già dal 2024 (al 6,3 per cento), per ridursi ancora di un decimo di punto nell’anno terminale”.
A dirlo è stata la Corte dei conti in audizione alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame della Legge di bilancio 2023, sottolineando che, in particolare per il 2023, la crescita rispetto al 2022 è “limitata ed è destinata in gran parte a compensare gli aumenti legati al caro energia (1,4 miliardi sono vincolati a tale obiettivo)”.
Rimarca ancora la Corte dei conti, “Sono molteplici le necessità che caratterizzano la gestione sanitaria: rilevanti i fabbisogni di personale riconducibili a carenze strutturali e, in prospettiva, alla riforma dell’assistenza territoriale; permangono le necessità per il riassorbimento delle liste d’attesa cresciute con la pandemia; va data attuazione effettiva ai nuovi Lea, mentre continuano a persistere differenze nell’assistenza offerta a livello territoriale”.
Non smetterò mai di ricordare che Horton già nel 2020 quando ha parlato di sindemia ha sottolineato che per ridurre la mortalità a livello di popolazione ha una importanza relativa quanto sia efficace un trattamento o protettivo un vaccino perché la ricerca di una soluzione esclusivamente biomedica al COVID-19 è destinata a fallire in quanto una larga parte della popolazione non ha accesso alle cure efficaci. Se non si affronta in modo strutturale il problema delle diseguaglianze sociali e tutti gli interventi si concentrano solo sul limitare il contagio e la diffusione del virus, perdiamo di vista che le misure restrittive a lungo termine possono aumentare le diseguaglianze sociali e creare un vero e proprio circolo vizioso che riduce i redditi già bassi e infine l’aspettativa di vita delle classi sociali più in difficoltà.

(https://www.facebook.com/sara.gandini/posts/pfbid0zjzJAvWmzu4sXmkKyDMms6skzwNReVyBbabTb8cuiSw17mW73FXDER5E6mp52DoYl)

Un bel quadro del clamoro successo della "migliore gestione della pandemia". Se questa era la "miglior gestione pandemica per l'Italia" beh, uno qualche conclusione la potrebbe pure trarre volendo. Ma in questi giorni vedo che sui quotidiani italiani si parla d'altro, tipo delle mani del governo su AIFA. Difendendo la figura del direttore generale (opportuno) ma contestualmente tessendo le lodi di Nicola Magrini (ridicolo). Possiamo dire senza timore di smentita che dal 2020 al 2021 AIFA ha sbagliato qualsiasi cosa potesse essere sbagliata. Nei giorni peggiori del 2020 Magrini si pronunciava in un ridicolo endorsement al lopinavir in funzione anti COVID grave e dava l'ok a trial su colchicina, interferone etc mentre tirava il freno a mano sulle poche opzioni di una qualche utilità disponibili all'epoca, cortisone escluso (ve lo ricordate Ippolito, alla faccia di EMA e FDA, che diceva "abbiamo solo santo cortisone" https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/09/la-propaganda-politico-sanitaria.html). Sorvoliamo sull'altro freno a mano, quello sui mAB antiCOVID *quando* funzionavano - eccerto che mesi dopo, quando erano venute fuori nuove varianti su cui non funzionavano erano inutili (grazia graziella etc). Ma secondo probiviri e buonedonne il non funzionamento SUCCESSIVO fu un ottimo motivo per non usarli quando funzionavano ma l'unica cosa giusta era innalzare il peana per la crescita del numero dei morti. Chiaramente chi poteva pagare (o aveva connessioni, vedi la stessa consorte di Magrine), agli strumenti più utili al momento aveva accesso eccome. La plastica realizzazione della sanità all'americana (cure migliori per i ricchi) mentre oltreoceano il governo federale pagava di tasca sua questi farmaci rendoli disponibili per tutti. Un capolavoro. E tra l'altro date una bell'occhiata all'immagine: un bel primato (ok, condiviso) se si considera che paxlovid era approvato e prescrivibile da un po'... Ma oltre al conto dei necrologi ce ne sono stati altri che si è preferito tenere invisibili (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/10/la-spocchia-dellemigrante-ed-il.html). Conto pagato solo dalle vittime, per l'ennesima volta.

Invece il conto politico della migliore gestione, di fatto, è stato pagato solo da cinque stelle, PD e cespugli affini. Ma nel quadro generale è servito 0, è cambiato tutto per non cambiare niente e la rotta rimane invariabilmente la stessa.

PS: Mi fanno sapere che la minimizzazione del CV e delle specializzazioni di Sara Gandini prosegue imperterrita, ad opera dei soliti senz'arte con parte. Come sempre l'H-index logora chi non ce l'ha e su isocial la cialtronata in un modo o nell'altro qualche punto lo fa. I bei metodi della bella gente dalla parte del giusto.



sabato 3 dicembre 2022

RICORDO PERFETTAMENTE

 

(come sfogliando una raccolta di vecchie foto)

Ricordo un pediatra che arrivò urlando che dovevo vergognarmi di quel che dicevo sui vaccini (mentre "quelli giusti" infilavano una cazzata dietro l'altra, tipo le tossicologie a sentimento, quando bastava andare a cercarsi i dati - ah, vero, c'era da sapere che esistevano). C'erano decisioni FDA, anche quelle ignorate, tanto che gli fregava (alla voce "thimerosal" e "mercurio").

Ricordo la banda sciroccati (dai campi morfici alle "analisi" passando per microscopi elettronici che costavano quanto il gettito fiscale di un comune non troppo piccolo).

Ricordo quelli "scienza, scienza!" ma la matematica no, per favore (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/07/la-matematica-logora-chi-non-la-sa.html) .

Ricordo chi riteneva che l'esistenza della pagina fb profilasse un reato (quale non si è mai capito).

Ricordo chi "Avogadro! Avogadro!" (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/04/numero-di-avogadro-chimica-come-scienza.html) però le le molecole si contano (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/05/small-molecule-counter.html)

Ricordo una MD MBA MPH che diceva che x era mutageno per l'uomo sulla base di un paper che rilevava la mutagenità in un qualche fungo (del resto il nostro genoma codifica anche qualche xilosidasi, giusto?). Della serie molto meglio Miles Per Hour che Master in Public Health.

Ricordo di chi non capiva come una certa pagina fb  e un certo blog fossero così seguiti. E sicuramente non capisce come senza sponda isocial questo blog non sia rimasto un relitto morto e dimenticato. E ricordo che non trovava problematico che chi si dimostrava su isocial un idiota dalle dubbie competenze (nel migliore dei casi) potesse occupare quella o quell'altra posizione pubblica, in Italia,

Ricordo quelli che gioivano nel giugno 2021, in vista dell'annunciata chiusura della pagina e dell'arresto dell'amministratore da parte dei Carabinieri (l'annuncio ovviamente non era dei Carabinieri o di una qualche Procura).

Ricordo supposti luminari accademici che criticavano l'anonimità di CS, ma erano culo e camicia con troll frontisti della "scienza" altrettanto anonimi.

Ricordo un farmaco flop dai molti padri italiani che sfottevano farmaci way above their heads, diventati blockbuster in un amen dopo essere stati approvati. E i commenti tra colleghi nella realtà vera a quello che diceva che qualcosa somministrato per endovena finiva nel fegato: "Eventually".

Ricordo un ingegnere gestionale del partito lascienza per cui "per la seconda legge della termodinamica nulla è reversibile". Lascienza, una costante di equilibrio non ha senso.

Ricordo un medico per cui fiercepharma (https://www.fiercepharma.com/) era un sito complottaro.

Ricordo un presidente dell'Ordine dei Biologi ed ex senatore che arrivò scanagliando e alla banale richiesta "cacciate i cromatogrammi" rispose "Li avrete!". E ovviamente nessuno ha poi mai visto niente di niente.

Ricordo, a questo proposito,  le vittime di querele pretestuose che appoggiavano chi si lanciava senza successo in identiche querele pretestuose. Se sei uno che ha detto che le proteine sono instabili nel sangue... insulina anyone? Vabbè, biologi per Burioni. Detto tutto.

Ricordo una biologa che a ISS era sulla carta nel controllo qualità farmaci, ma aveva meno competenze di uno studente del terzo anno dell'ITI (non un caso, quindi, che collaborasse con CICAP). E ricordo una dirigente di istituto di ricerca con il suo strenuo accanimento nel combattere contro i testi su cui in teoria aveva dovuto studiare per laurearsi. 

Ricordo quello per cui Galileo fu il padre delle trasformazioni non galileiane (tanta, tanta roba).

Ricordo di agrari/agronomi, magari con cattedra ma senza mestiere, che non saprebbero determinare il fosforo totale in un concime (ai miei tempi, nel mio corso di laurea, si faceva al terzo anno, ma era una laurea che nessuno di loro sarebbe stato neanche lontamente capace di conseguire). Pensano di conoscere la chimica meglio di un chimico antico ordinamento ma si sono messi a parlare di "scienza" su isocial.

Ricordo medici "Scienza, scienza!" che non trovarono niente di strano in un articolo dove tra gli autori figurava Wolf, Were (e probabilmente non ce l'avrebbero fatta neanche se fosse stato Mann, Lup).

Ricordo i laureandi, dottorandi, laureati, dottorati e tutto il resto che si lanciavano in commenti in cui tra l'altro dimostravano di non distinguere tra causa necessaria e causa sufficiente. E ricordo di aver risposto "Avete mai pensato che i vostri commenti potrebbero "fare curriculum"?".

Ricordo accademici in una tristissima ricerca di visibilità sui i social e OSS e infermieri che parlavano e commentavano way off their paygrade.

Ricordo di chi commentò l'integrale di un differenziale esatto su un percorso chiuso  senza avere la minima idea di quello di cui si stava parlando, per sua stessa ammissione.

Ricordo quindi una marea di soggetti grotteschi e/o patetici del genere, con o senza titoli, e preferei non ricordarli. Poi ricordo altri. 

Ricordo un mio conoscente e collega scomparso che aveva capito chi ero e che mi disse "Mai e poi mai devi mettere a rischio il tuo anonimato con l'aria di merda che tira da anni - professione sanitaria in culo a chi se l'è inventata - e per il resto non fare lo stronzo, fatti sentire ogni tanto". E non ricordo che quell'aria abbia smesso di tirare, in Italia.

Ricordo i colleghi che avevano annusato il CV dietro l'avatar.

Ricordo i laureandi/neolaureati che chiedevano consigli, specie su come entrare nel mondo del lavoro: tutti li hanno avuti. E magari alla fine il lavoro lo hanno trovato (non in Italia).

Ricordo il neolaureato che ottenne un lavoro in UK e che mi scrisse: spero di ritrovarmi a lavorare con te senza sapere chi sei.

Ricordo chi ha partecipato al "funerale" di una pagina fb. Furono più di un migliaio e la cosa mi sorprese.

Io ricordo. Ma isocial non hanno memoria a lungo termine e il loro tempo non è galantuomo, se non in rarissimi casi. Invece chi legge dovrebbe ricordarsene, perché sono pronto a scommettere che tutto questo sta succedendo di nuovo oggi, ripetendosi domani e dopodomani.


L'ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE

 


Secondo voi se uno dei produttori di vaccini anticovid fosse riuscito a dimostrare (con FDA, non con il paper pirrreviud) che il proprio vaccino preveniva la trasmissione del contagio avrebbe tenuto la notizia per sé? Moderna ci aveva provato, ma niente da fare: numeri evanescenti, neanche presentati all'agenzia. E fu abbastanza chiaro che l'accordo speciale di Pfizer con Israele andava in quella direzione. Ma anche lì niente da fare (bene precisare, a beneficio dei diversamente pensanti, che entrambi i vaccini sono e restano approvati da FDA e EMA sulla base del solido criterio "riduzione dei casi gravi").

Però la Corte Costituzionale ribadisce la legittimità dell'obbligo vaccinale, in ottemperanza all'articolo 1 della costituzione della Nuova Feudalità  Italiana: "Quel che è fatto è ben fatto". 

Perché le "fondamenta scientifiche" delle politiche sanitarie nello stivale non guardano a FDA o EMA: guardano piuttosto a OMS (il pesce puzza dalla testa https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/11/coronavirus-chi-e-tedros-adhanom-ghebreyesus-direttore-delloms-nel-mirino-di-trump-dal-governo-violento-delletiopia-agli-intrecci-di-favori-con-la-cina/5766179/), a società mediche che sono sponsorizzate da chi produce ciò che raccomandano, più una schiera di attention whores che "comunicano la scienza".

Mi scrive un giurista:

"Stamattina leggo la solita marea di commenti che mi paiono non c'entrare il punto piu' rilevante.
Non e' morto il diritto e la giustizia. E' morto un mondo nel quale noi esseri liberi, nel bene o nel male, riuscivamo a sopravvivere, usando il sistema contro il sistema. Ora quel sistema ha calato la maschera, mostrando il suo volto piu' feroce. Non lascera' piu' a noi, liberi pensatori, di sfruttare le sue pieghe, le sue maglie. E' la fine del mondo conosciuto. E vagheggiare mondi "paralleli" in cui i resilienti fanno comunita', e' l'ennesima pia illusione di chi nulla ha capito della natura umana. Il sistema di prima, per quanto imperfetto, ero perfetto per noi perche' potevi "usarlo" a tuo vantaggio. Nel nuovo mondo, non sara' cosi'.
Per parte mia, non leggero' ne' le sentenze, ne' i commenti del mainstreaming e del non-mainstreaming. Celebrero' la fine del mondo conosciuto con qualche rito apotropaico."

Se qualcuno si chiedesse a che si riferisce il titolo di questo post, riguarda un passo dalla Cronografia di Teofane il Confessore:


PS.: Inutile ribadire che chi scrive per il blocco mediatico tricolore sarebbe un "no vax", per quanto sia vaccinato con ciclo completo lontano dagli italici confini, dove nessuno lo obbligava direttamente o indirettamente a farlo.