Ormai è del tutto evidente: non alle discipline scientifiche. Certa politica pensava che gli convenisse, certa "scienza militante" pure. I semplici fatti hanno dimostrato ampiamente che no, non era così.
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https://www.nature.com/articles/d41586-025-00661-8 |
Vediamo un po'... se da anni dici che X è un personaggio indegno e un nemico poi ti stupisci se X tratta te come un nemico e quando può agisce contro di te?
Voglio ricordare che l'area dem fu la prima a bollare Trump come anti-scienza prima dell'elezione al suo primo mandato. Avete bisogno di un rinfresco di memoria?
Nel 2016:
Dalla negazione della scienza alla xenofobia fino alla misoginia, Trump tira fuori il peggio dagli americani e vuole annullare 50 anni di progresso.
Ma non solo, alcune voci della "comunita´ scientifica" seguirono la scia dei dem, schierandosi.
Sempre nel 2016 ci si mise anche Scientific American:
Le opinioni di Trump sulla scienza sono sorprendentemente ignoranti. Le sue dichiarazioni mostrano un disprezzo per la scienza che è allarmante in un candidato a una carica importante.
Nature si schierò con Hilary Clinton, Lancet non fu da meno:
"Trump è davvero COSÌ pessimo?" Concluse che, in effetti, la realtà era "fosca". Il presidente Trump, sostenne Stuckler, sarebbe stato una "minaccia diretta per la salute pubblica".
Sono esempi di una "scienza" che si riteneva al di sopra della politica. Otto anni dopo, reality check: non era mai stata al di sopra, era stata sempre al di sotto, semplicemente messa sugli altari da una parte politica per il suo tornaconto. L'amministrazione Biden "guidata dalla scienza" fu uno spettacolo grottesco, con chi era stata corresponsabile dell'inizio della crisi degli oppiacei, la Woodcock, rimessa a capo di FDA come Acting Commisioner e una raffica di dimissioni dall'agenzia.
Erano quelle di Scientific American, Nature e Lancet dichiarazioni politiche, nel senso deteriore? Al 120%. Erano politicamente intelligenti? Se lo scopo era usare la scienza schierata al servizio di una parte politica sì. Considerati i risultati, l'uso della "scienza" in una tornata elettorale forse era da archiviare (citofonare Renzi). Ma chiedere lungimiranza politica a Biden e Harris forse era chiedere troppo e non c'è niente di peggio che rimanere relegati nel ruolo del sore loser, che è il loro ruolo attuale (Sanders dice sante ovvietà ma non è un caso che il suo partito lo abbia emarginato).
Date le premesse questa narrativa si è ostinatamente rifiutata di ricordare che, nonostante tutto, fu proprio la prima amministrazione Trump con Operation Warp Speed a finanziare lo sviluppo di vaccini e farmaci anticovid che poi sono stati usati in tutto l´occidente. E forse ha preferito scordarselo lo stesso team di Trump durante la campagna elettorale, in cui università e scienza sono state dipinte come "il nemico".
Oggi siamo arrivati al punto in cui la ricerca scientifica è scesa in piazza, negli USA, per protestare contro il taglio dei finanziamenti (impossibile dargli torto). Ma, poco da fare, ormai non solo qualche rivista, ma la scienza pubblica e accademica per intero si è definitivamente schierata nella contesa politica e questo fatto avrà conseguenze gravi. Perché non si farà più alcuna distinzione tra "la scienza", quella indistinguibile dalla politica, e la pratica delle discipline scientifiche. La ricercatrice che va alla manifestazione con il cartello "Preferirei essere in laboratorio", mai stata vicina alla politica, da oggi verrà omologata a chi ha usato "la scienza" sperando in tornaconti grandi (vittorie elettorali, posizioni di rilievo) o piccoli (posticini sulle pagine di un giornale o briciole di visibilità mediatica).
Marcia Mutt lo scorso autunno ricordava che :
Dalla fondazione della National Academy of Sciences (NAS) durante la Guerra Civile. il periodo più divisivo della storia americana, la scienza e NAS (di cui sono attualmente presdidente) hanno servito la nazione indipendentemente dal partito politico al potere, Continuando la comunità scientifica a farlo, occore puntare una sguardo critico su quale responsabilità la scienza si prenda partecipando al contenzioso politico, e su come gli scienziati possano ricostruire la fiducia del pubblico verso di loro...
Le ultime presidenziali USA sarebbero state una buona occasione per provare a frenare l'escalation, per una presa di posizione che ricalcasse le parole della Mutt: la ricerca scientifica sarà neutrale indipendentemente da chi governi. E' stato fatto l´esatto contrario e ho presente una popolazione piuttosto numerosa che sarà perfettamente a proprio agio con le conseguenze: una rinnovata e più energica polarizzazione, una nuova guerra "per la scienza" da combattere. Che non servirà a niente né a chi ha perso il lavoro, né a chi ha perso i fondi, specie se condotta sui media italiani. Ah e riguardo la fiducia pubblica verso le discipline scientifiche? Ma chi se ne frega...
E poi... in certi articoli c'è quel profumo caratteristico, quello delle rese dei conti interne dentro le grandi organizzazioni: chi diavolo è costui, ora Acting Director, che è stato sempre nell'ultima fila? Nell'ultima fila forse perché tu e tuoi cronies hanno fatto di tutto per farlo restare lì? Come diceva uno a pensar male... Potrebbe essere davvero l'ultima ruota del carro, ma se scrivi che i colleghi hanno cercato come si pronunciava il suo cognome (italiano), bimbo... hai perso un'ottima occasione per apparire inclusivo. Per essere chiari questo non ha nulla a che fare con la ricerca scientifica: sono giochi di potere e le reazioni di chi il potere lo perde.
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https://www.washingtonpost.com/science/2025/03/05/nih-trump-turmoil-grants/ |
PS: Voglio ricordare che a un certo punto qualcuno ha capito che forse si era spinto un po' troppo in là e considerata la sua posizione stava facendo più danni che altro alla causa che voleva appoggiare. Perché certo, nessuno ti vieta di avere opinioni personali anche forti, ma se sei in una certa posizione e le esprimi pare che tu le stia esprimendo in quanto editor in chief di una famosa rivista (un tempo) scientifica. E dare degli idioti ignoranti a chi vota chi non ti piace non è il miglior modo per ristabilire fiducia.