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Certo che l'Italia non riesce a fare a meno di un clima disteso e tranquillo...
Per carità, politica e COVID sono state cose indivisibili in tutti i sensi. Il top della degenerazione secondo me c'è stato con "I monoclonali di Trump" e "Il vaccino di Putin".
Ci sono svariati motivi per cui parlare di Sputnik in Europa non aveva senso, e magari domani li ripercorriamo. Oggi invece vorrei sottolineare come, tanto per cambiare, si stia arrivando alla pura surrealtà.
"Lo Spallanzani, infatti, si è scambiato con il Gamaleya numerosi dati sensibili relativi al Covid". Dati sensibili? Ma quali, ma cosa e sopratutto macchec...
Come se lo Spallanzani avesse per le mani chissà che cosa, riguardo a COVID, e come se quanto a COVID in Italia siano mai esistiti dati sensibili (dati riservati sì, eccome, tipo i numeri del Registro Veklury).
"Inoltre, tutte le persone della missione ebbero libero accesso a laboratori, ospedali e dati tanto che qualche mese dopo il New Yorker rivelò che il Dna di un cittadino russo che si era ammalato in Italia il 15 marzo era stato usato per elaborare Sputnik". Ma dai... dunque, vediamo, il genoma dei virus era già di pubblico dominio, si pubblicava a manetta qualsiasi cosa rendendola pubblica come preprint, e nei laboratori degli ospedali lombardi c'erano segreti di un qualche genere? La Russia ha rubato il "virus italiano" facendo ammalare uno dei membri della spedizione per poi sviluppare il vaccino?
Pare che non ci sia alcuna remora nel produrre plateali insulti all'intelligenza, e non è certo una novità.
Che gli "aiuti" russi siano stati gestiti nello stesso modo in cui tra 2020 e 2021 e' stato gestita tutta l'emergenza COVID non ho dubbi. Che i russi abbiano usato la missione per attività di intelligence è largamente probabile, però se si scrive che l'obiettivo erano dati su COVID forse forse non è che si stia facendo proprio un gran giornalismo. Quanto allo Spallanzani... dalle esternazioni del suo Direttore Scientifico alla sperimentazione di Sputnik, passando per il vaccino Reithera, direi che la linea politica dell'istituto sia assolutamente coerente.
Ovvio, sarebbe preferibile che certe istituzioni sanitarie non avessero una linea politica. E sarebbe preferibile avere la pace nel mondo.
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