mercoledì 29 maggio 2024

BACK IN THE FUCKED UP COUNTRY, AGAIN

Confesso di non usare una VPN, dove vivo. E senza VPN non mi è possibile accedere ai programmi RAI in streaming o registrati. Tornato in Italia, in un momento di irragionevole autolesionismo mi sono visto un TG1... (nota comica riguardo le previsioni meteo: avrebbe dovuto essere il maggio più caldo di sempre e invece è stato quello più piovoso da anni).

Altrove, al di là dei sideshow su guerre, cronaca e cronaca nera, si dipinge correttamente il ritratto di un paese senza speranze:

https://www.collettiva.it/copertine/economia/linflazione-morde-chi-sta-peggio-d7kbiqqf

Dove vivo attualmente la gente si lamenta dell'inflazione, eccome. Ma non è un paese tra i fanalini di coda delle crescite salariali, come è l'Italia. Per carità, ho sentito la donna delle pulizie lamentarsi del fatto che tanti dei suoi conoscenti hanno ormai difficoltà ad arrivare alle fine del mese. Ma la situazione è globalmente diversa, anche come dinamiche salariali, che negli ultimi due anni hanno fatto recuperare qualcosa con meccanismi di aumenti legati all'inflazione. Il punto è che 3-4 punti percentuali di aumento sul salario base, visto che sono stati uguali per tutti companywide, vogliono dire abbastanza poco per gli stipendi bassi e molto di più per gli stipendi alti.

Tornando in Italia per un periodo più lungo del solito (ferie), andando a fare la spesa sono rimasto scioccato vedendo al supermercato prezzi anche più alti rispetto a quelli del paese dove vivo. Ancora una volta, pensavo che con la gestione COVID si fosse toccato il fondo, che lo "shock del ritorno in patria" sarebbe scomparso con la pandemia. Invece il paese trova sempre il modo di farmi stupire, in peggio.

In qualche approfondimento televisivo si nota con rammarico che la propensione al consumo degli Italiani si è abbassata a dismisura. Una botta di +17% di inflazione in tre anni con stipendi fermi al palo quale altro effetto dovrebbe sortire?  Questo è stato il prezzo fatto pagare ai cittadini italiani per la guerra in Ucraina, il prezzo di misure (le sanzioni) che trovano l'approvazione di tutto l'arco parlamentare. Un prezzo che ha seguito a ruota quello pesantissimo della gestione pandemica. Quando le sanzioni furono decise parve che nessuno degli stati europei si preoccupasse realmente del proprio approvvigionamento energetico. Ed è venuto fuori che sì, alcuni non avevano molto di cui preoccuparsi, considerando la propria produzione di energia nucleare. Gli altri hanno coraggiosamente buttato il cuore oltre l'ostacolo, tanto erano i cittadini, per l'ennesima volta, a pagare. Cosa è successo a quelli senza nucleare o con il nucleare quasi completamento dismesso è agli atti:

https://www.openpolis.it/numeri/in-italia-laumento-dellinflazione-e-stato-maggiore-rispetto-a-francia-e-germania/

 

(Nel grafico in basso la Francia, sopra Italia e Germania). Altra cosa piuttosto evidente è l'efficacia di dette sanzioni, che non hanno precisamente ridotto in ginocchio la Russia. Ma al solito, certe politiche sono eccellenti e giuste a priori, indipendentemente dai loro risultati.

Sarà forse per il quadro complessivo della situazione italiana che gli iscritti all'AIRE, cioè gli italiani espatriati, come numero costituiscono una regione più grande della Lombardia? 

Tra qualche giorno ritorno verso nord, dove qualcuno con cui converserò si chiederà di nuovo come fanno gli italiani a sopravvivere in Italia.

PS: Prima di arrivare nello stivale mi sono fermato in territorio teutonico. E in una serata di vini del Reno e conversazioni uno dei convitati, e non era un elettore di AFD, ha detto: "L'attacco al Northstream è stato un atto antitedesco". E questo è un fatto. Purtroppo i fatti remano per AFD (le forze politiche di governo impegnatissime a colpirsi i genitali con un mazzuolo non sono un'esclusiva italiana). Si può solo sperare in Sahra Wagenknecht. Li la preoccupazione "antisemitismo" sui media è oggi al livello di pura paranoia (l'operato dello stato di Israele è intoccabile), ma tra i cittadini tedeschi con radici turche e medioorientali, per esempio, le inclinazioni sembrerebbero molto diverse, stando alle conversazioni di quella serata.

PPS: Mi fanno notare che in realtà il paese ha temi più importanti a cui pensare:



 

martedì 28 maggio 2024

I SOLITI SOSPETTI

 

https://www.open.online/2024/05/28/puglia-legge-certificato-vaccino-vs-hpv-scuola-universita-garante-privacy/

Cominciamo con il precisare che in realtà non si tratta di obbligo, ma di schedatura. 

Il provvedimento stabilisce che gli studenti tra gli 11 e i 25 anni devono necessariamente presentare alla scuola o all’università una documentazione che attesti l’avvenuta o la mancata vaccinazione anti-Hpv o un certificato rilasciato dall’Asl che certifichi l’avvio del programma vaccinale o, al contrario, il rifiuto dello stesso. Fabiano Amati di Azione e Pier Luigi Lopalco del Pd, primi firmatari del testo, hanno spiegato che «si tratta di una strategia per ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di chi sceglie consapevolmente il rifiuto». 

Fa un po' ridere scoprire che dietro l'iniziativa ci siano "i soliti sospetti": Fabiano Amati appartiene a un partito, Azione, che come responsabile della sanità ha Walter Ricciardi, noto per la lungimiranza e l'accuratezza delle sue previsioni, tra l'altro (e questo è sarcasmo, per chi non lo avesse colto). Non a caso in tempi di COVID è stato il referente scientifico (vien da ridere) del Ministero Della Salute retto da Roberto Speranza (uno di noi, un eroe , hanno detto).

Di Pier Luigi "io sono Scienza" Lopalco per me restano indimenticabili le sue "equazioni metaforiche" (numero non vaccinati=numero infetti), che pure metaforicamente non si può dire che abbiano retto benissimo in tempi di COVID. Degne di nota anche, nel 2017, le sue profonde osservazioni sui modelli compartimentali delle malattie infettive (cazzate no vax).

Comunque il garante per la privacy fa presente che non si possono raccogliere dati sullo stato vaccinale relativo a vaccini non obbligatori (normativa europea) e che la regione ha 30 giorni di tempo per chiarire. Ops, la goffaggine giuridica della Scienza... ma tanto la Scienza si è abituata al suo primato politico, quando lei parla ex cathedra poi la legge si adegua, a parte intoppi come quello presente.

Comunque quella del Garante è un'osservazione interessante. Perché ci dice che, allo stato delle cose, basta rendere obbligatorio tout court un vaccino e non ci sono problemi di sorta. Ricordo che al riguardo ci sono stati precedenti: la Regione Toscana nel 2017 estese l'obbligo di vaccinazione pediatrica nazionale ai vaccini antimeningococchici (le scelte in materia sanitarie con motivazioni campate in aria iniziarono in quel periodo).

Quindi le considerazioni prececedenti al riguardo di questa faccenda reggono ancora e la situazione resta molto fluida. Sarà interessante seguirne gli svluppi.

domenica 26 maggio 2024

I NOSTALGICI DEL GREEN PASS NON SI RASSEGNANO

 

https://bari.repubblica.it/cronaca/2024/05/22/news/papilloma_virus_puglia_vaccino_scuola_universita_nuova_strategia_italia-423078691/

Quando me lo hanno detto non ci credevo. Non era possibile che una politica sanitaria completamente discreditata da due anni di gestione pandemica continuasse ad insistere. Questa roba pugliese è né più né meno che la riproposizione di un pezzo di Green Pass. Nel 2016-2017 la faccenda dell'obbligo vaccinale pediatrico mai si era estesa alla scuola dell'obbligo: all'epoca ancora esistevano paletti invalicabili, da un punto di vista giuridico. Oggi non più, grazie ai precedenti creati per l'emergenza pandemica.

E chiaramo subito una cosa: non si può parlare di iniziative del genere come nudge (che sarebbe "spinta gentile"), qua si parla di obbligo bello e buono ma lo si vende come "spinta all'informazione" -  "potenziare la rete informativa in modo da “ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza", questo dicono in regione. 

Quanto all'obbligo di vaccino HPV nelle scuole, a livello mondiale, attualmente esiste in una manciata di situazioni: non esattamente casi di scuola.

Io non lo so perché oggi qualcuno stia trattando i bassi livelli di copertura vaccinale antiHPV come un qualche tipo di emergenza (inesistente). 

(notare il festival dei "si stima", su questo argomento e chi se ne frega se CDC dice: non raccomandato per gli over 26).

Si tratta di un film già visto un paio di volte di troppo. Quanto alla ratio di un obbligo per scuole e università, beh... non esiste, tanto per cambiare.

Dovrebbe essere del tutto inutile specificare che il papilloma virus non si trasmette per via aerea etc (i contatti che possono provocare tumori - con incidenza bassissima - sono essenzialmente quelli sessuali e orogenitali), e che quindi è difficile vedere come le attività scolastiche o il frequentare l'università possano costituire in sé occasioni di contagio. Le campagne sanitarie che hanno mostrato l'efficacia della vaccinazione anti HPV nell'abbassare i casi di tumori della cervice dell'utero non mi risulta che abbiano previsto obblighi di un qualche genere. Per quanto si parli di immunità sterilizzante per la vaccinazione antiHPV ancora una volta si tratta di una scelta individuale con eventuali vantaggi individuali (e lo stesso valeva per i vaccini antiCOVID, nonostante le arrampiacate sugli specchi per dimostrare il contrario). Ma due anni di COVID ci hanno invece dimostrato in modo incontrovertibile che in Italia l'unica politica sanitaria possibile deve essere vessatoria e accazzodicane, detto pari pari.

Pensavo che in Italia politica sanitaria e classe medica con il COVID avessero toccato il fondo. Pare invece che qualcuno si sia messo alacremente a scavare.

PS: Perché dico "visto un paio di volte di troppo"? A parte quelli che gridarono all'allarme per il vaiolo delle scimmie, urlando per un immediato obbligo vaccinale, ci fu un caso notevole nel 2017, e riguardava l'inserimento del vaccino antirotavirus tra le vaccinazioni pediatriche obbligatorie. 

(Il "rejected" fu una mia aggiunta)

 
Peccato che fossero numeri a casaccio, derivati da un "modello": in realtà in Italia i decessi da rotavirus nei 10 anni precedenti erano stati 0 (dati Istituto Superiore di Sanità). E a nessuno dei decisori venne in mente di inserire davvero il vaccino antirotavirus nell'elenco dell'obbligo. Ai tempi, per quel che riguarda il futuro... Italia, con una sanità ridotta finalmente a livelli da terzo mondo anche come livello di competenza media. Pensateci un attimo: vi ricordate quando, parlando di medicina, si iniziò a celebrare i "centri di eccellenza"? Voleva dire che il livello medio era già un pezzo sotto gli standard di una volta.


IN MEMORIA DI PAOLO SPADA

 

Paolo Spada è uno dei pochi che in Italia hanno fatto in positivo la storia della pandemia COVID. Nei momenti peggiori, quelli della primavera 2020, è stato tra quelli che non hanno perso la lucidità, diventando una delle principali voci di Pillole di Ottimismo. Non ho condiviso le sue opinioni in materia di "nudge", che per me sono sempre state goffi travestimenti di un obbligo vaccinale che non era possibile imporre per legge. Ma vorrei ricordare che allora, quando Pillole di Ottimismo venne fuori, creò scandalo: l'iniziativa venne in men che non si dica omologata a negazionismi e antivaccinismi. Perché i lockdown successivi al primo erano indiscutibili e perché certi modelli prevedevano centinaia di migliaia di morti a uscire dal solco prestabilito (lockdown, scuole chiuse etc etc). Ma questo non lo fermò nella sua attività per PdO che, ripeto, tra 2020 e 2021 è stata l'iniziativa di comunicazione più rilevante in materia di politica sanitaria e critica alla gestione della pandemia.

Le mie condoglianze alla famiglia. Riposi in pace.

mercoledì 22 maggio 2024

COVID19: ZOMBIE O ALIENI?

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/18/il-covid-come-un-disaster-movie-ora-pero-non-facciamo-gli-zombie-anche-in-europa/7552017/  

Ho letto con interesse l'articolo, ma onestamente i film di zombie non mi sono mai venuti in mente, a proposito della pandemia. Il riferimento cinematografico più ovvio è chiaramente Contagion, ma secondo me è andata a finire diversamente. I paralleli che mi sono venuti in mente sono stati Una svastica sul sole (la serie) e, se proprio devo dirlo, Captive State

 

 

Diciamo che l'occupazione aliena sia l'emergenza: c'è chi la sposa, chi la gestisce, chi ci si arrichisce, chi la usa per trovare visibilità mediatica e prestigio. E poi ci sono gli altri, quelli che pagano il conto e quelli che per un motivo o per l'altro non ci stanno. Questi ultimi per la maggioranza sono un nemico da distruggere. E sono avversati anche da una buona parte di quelli che pagano, perché molti di loro vanno avanti pensando che pagano per un buon motivo o perché pensano che se le circostanze dovessero cambiare finirebbero per pagare anche di più.

Vorrei ricordare che il vero problema non è stato il virus, con un immenso Leo Ortolani ormai d'annata:

Ovvero, per chi non sa unire i puntini: il problema in Italia non è stata la pandemia ma la sua gestione.




martedì 21 maggio 2024

IL PUGNO DI FERRO

 

https://www.fanpage.it/roma/espulso-per-un-post-pro-palestina-seif-bensouibat-dal-cpr-ho-paura-che-qui-dentro-perdero-la-vita/
 

Ve le ricordate le sanzioni discplinari minacciate o eseguite contro docenti universitari e non ai tempi del COVID? Ve li ricordate i delatori che indicavano l'untore?

Ecco, cambia il contesto ma il metodo è lo stesso e questa è una storia esemplare.

“Questa storia ha preso delle proporzioni allucinanti, ma quello che mi fa più male è che ho scoperto solo dieci giorni fa che è stata la scuola a denunciarmi. La denuncia è partita da un collega, che ha informato la mia capa, che a sua volta ha contattato il preside, fino ad arrivare all’ambasciata francese e alla Digos italiana”, continua Bensouibat. “Quando sono arrivato in Italia non conoscevo nessuno, la scuola era la mia famiglia, il personale e i colleghi erano i miei parenti, conosco e amo anche i loro figli. Abbiamo fatto viaggi insieme, aperitivi, cene. Ricordo ancora il mio primo giorno nella scuola francese, mi diedero da subito tanta fiducia lasciandomi da solo a fare chiusura. Adesso lavoro lì da dieci anni, non riesco davvero a capacitarmi che sia potuto succedere tutto ciò, senza darmi alcuna possibilità di spiegare il perché dei miei post, senza un processo”.

Voilà, il delatore, l'istituzione che procede, l'esecuzione del provvedimento. Tutto normale, vero?

Da un certo punto di vista due anni di COVID sono stato un incredibile test run, la messa alla prova di un metodo che, come abbiamo visto e continuiamo a vedere, è perfettamente applicabile a qualsiasi situazione emergenziale o no, incluse le vicende della politica estera. Negare la diversità degli eventi e delle situazioni è futile, quando le fenomenologie sono le stesse e i metodi pure. La fattispecie dei reati di opinione (ricordiamo che al riguardo leggi fasciste sopravvivero nella Repubblica) non deve più andare a cercare sotterfugi come l'hate speech. Ci sono cose che la maggior parte della gente non è libera di dire, pena la perdita del lavoro, il procedimento penale etc. Viviamo tempi in cui se qualcuno a teatro grida "viva l'Italia antifascista" viene identificato dalla Digos, se qualcuno se ne ricorda. Ma sarebbe successo lo stesso se due anni prima avesse gridato "Abbasso il Green Pass!" alla presenza di Mario Draghi, molto probabilmente.

E quindi manifestazioni gestite a suon di legnate anche quando i manifestanti sono studenti medi, i procedimenti sommari, la violenza politica... Se Putin continua ad essere Satana incarnato (ormai si mutua dalla teocrazia iraniana mentre allo stesso tempo gli si dà addosso), il massacro di Gaza non esiste, non ha autori, qualsiasi precisazione al riguardo è antisemita. E invece il massacro c'è, il massacratore pure e guarda caso è lo stato di Israele guidato di Netanyahu. E infatti alla Corte Penale Internazionale il procuratore, cioè l'accusa, chiede l'arresto del primo ministro israeliano (e dei vertici di Hamas) per crimini di guerra - cosa che, ovviamente, non sposterà di un millimetro l'atteggiamento italiano nei confronti della questione. Perché di mandati di arresto della Corte Penale Internazionale ce ne sono che contano e che non contano niente. Come al tempo del COVID c'erano articoli su Nature (o Lancet, o BMJ etc) che erano bibbia, e altri che erano immondizia, anche se non erano mai stati formalmente messi in questione per un ritiro. Ma del resto si sa, la comunità scientifica (come la Corte) alle volte sbaglia... specie quando non conferma i dogmi del pensiero a una dimensione.

domenica 19 maggio 2024

DI NUOVO: CUCINA, MELANZANE, ALCALOIDI, GLICOSIDI

Una corrente nord atlantica aveva sgranato sulle nostre teste un rosario di temporali che qualcuno aveva definito tempesta, conclusosi durante la notte. Sono sceso in strada una mezzora dopo l'alba per una camminata per il centro storico della città universitaria, semideserto. Nell'aria una condensa appena palpabile che a malapena si poteva definire drizzle faticava a bagnare qualsiasi cosa. Mi è venuto da pensare a quelle volte che da ragazzo mi sono fermato da queste parti, sulla via per altre destinazioni, e a quanto i luoghi siano cambiati da allora. Per contrasto sono affiorati alla mia mente i ricordi di altri viaggi, verso sud e verso oriente. Mi è tornata in mente la Turchia, oggi mutatissima rispetto a quel che era negli anni 80. E la cucina turca, dove la melanzana veniva declinata diversamente tra costa e interno. Nell'occidente del paese c'è l' Imàm baildi (l'Imam svenuto), melanzana fritta ripiena di cipolle, pomodoro e a volte peperone, ricotta nell'olio e perlopiù servita fredda. Nell'interno fritta e ripiena di macinato di agnello con cipolla, cotta al forno. E mi sono tornati in mente dei mezeleri accompagnati di raki sul lungomare di Bodrum, l'antica Alicarnasso, in vista del castello che fu del Cavalieri di Rodi, già Ospedalieri. 

I pensieri della passeggiata mattutina, rientrato a casa, hanno fatto sì che mi mettessi ai fornelli. In frigo avevo una melanzana e ho optato per un paté di melanzane, che in molti chiamano pesto. La melanzana tagliata a fette l'ho cotta per circa 40 minuti in forno a 200°C, in una teglia appena unta di olio di semi, per non farla attaccare. Una volta sfornate le ho trasferite in una ciotola dove ho aggiunto pecorino romano grattugiato, prezzemolo, aglio, olio di oliva.


 Ho passato il tutto con un frullino


Lasciatelo a temperatura ambiente per 6-8 ore, o in frigo durante la notte, prima di consumarlo.Il composto va bene per crostini, ma altri usi possono essere suggeriti dalla creatività di ciascuno (io lo sperimenterò come ripieno per cipolle al forno). 

La melanzana fa parte della famiglia delle solanacee, che comprende molti degli ortaggi più diffusi, tra l'altro. E contiene solacina, alcaloide presente nelle parti verdi della maggior parte dei vegetali della famiglia (incluse le patate, ma questo è un altro discorso). La Solacina è un glicoside composta da solatriosio (la parte a sinistra) e solanidina, l'aglicone (la parte a destra).

 


La solanidina è tossica: è un inibitore della colinesterasi e quindi può provocare sindromi neuromuscolari, insonnia, emicrania, vomito. Si ritiene che le solanacee tutte si siano evolute producendo glicosidi della solanidina come difesa (verso l'essere mangiate). Ma l'uomo ha sviluppato una certa resistenza alla tossina. Un certo livello di solanidina è presente nel sangue di quasi tutti. e non provoca alcun problema. In particolare nella malenzana la concentrazione di solacina è decisamente bassa.


giovedì 16 maggio 2024

LA SCIENZA, IL MORALISMO, LA FEDE

Ho già citato questa sentenza:

«La conoscenza per amore della conoscenza » - è questo l'ultimo
tranello che ci tende la morale: è così che ancora una volta ci si coinvolge completamente in lei
.

Friedrich Nietzsche in questa sentenza di Al di là del bene e del male parlava in senso alto, un senso che percorre i lavori del filosofo, il senso in cui lo ho usato qua,

Si parva licet componere magnis al giorno d'oggi potrebbe essere parafrasato nel contesto basso dei mezzi di comunicazione piccoli e grandi:  

La popolarizzazione della conoscenza scientifica - è questo l'ultimo tranello che ci tende il moralismo.

Si potrebbe mutuare dicendo che la differenza che c'è tra morale e moralismo è quella che c'è tra un sospiro e un rutto, o quella tra religione e clericalismo. Mi ricordo anni e anni fa un sacerdote che raggiunse un gruppo di vecchi colleghi e alla domanda "Come va?" rispose "Eh, c'è troppo, troppo clericalismo".

Io nella scienza non ci credo. 

Campo di una disciplina scientifica, so bene come funziona e per me "credo nella scienza" è come dire "dipingo la linguistica": una cosa senza senso. A questo punto verrebbe bene una di quelle citazioni o frasi attribuite a Richard Feynman che sono state trasformate in meme, ma io userò questa:

You investigate for curiosity, because it is unknown, not because you know the answer. And as you develop more information in the sciences, it is not that you are finding out the truth, but that you are finding out that this or that is more or less likely. (So much for the "scientific truth", NdCS) (The pleasure of finding things out : the best short works of Richard P. Feynman, 1999)

Per evitare Google Translate a qualcuno:

Indaghi per curiosità, perché qualcosa è ignoto, non perché già conosci la risposta. E mano a mano che acquisisci informazioni scientifiche non è che che tu stia trovando la verità, ma realizzi quello che è più o meno probabile.

Feynman visse una rivoluzione scientifica e quindi per esperienza la scienza normale secondo Kuhn forse non gli era troppo familiare, perché la ragione sociale della scienza normale in Kuhn è la conferma dei principi noti, la conferma del paradigma (si è parlato di Kuhn qui, qui e qui). Ma a parte questo il suo discorso continua a reggere. Però un moralismo ha bisogno di una verità, di un dogma, da cui lo sdogamento di "verità scientifica".

E a questo punto si capirà che la scienza di cui parlava Feynman e il discorso pubblico che parla di verità scientifica non sono la stessa maledetta cosa.

La verità scientifica oggi è ciò di cui la politica rivendica l'investitura e non è democratica nel senso che quando il potere è frutto di un'investitura da parte di un principio altro e superiore (Dio, l'Europa, la NATO, la verità scientifica) le elezioni diventano un rituale incapace di incidere seriamente sulla linea politica di un paese. E l'azione politica diventa insindacabile da quanti ne sono oggetto. Chi solleva eccezioni a tale azione non sta esprimendo un legittimo orientamento politico: è un reprobo da indicare al pubblico disprezzo, in quanto bestemmiatore della verità.

E così la fede nella scienza con il suo innato, becero moralismo non è affatto diversa da quei poteri religiosi profondamente imbevuti di temporalità che perlopiù vengono additati dai fedeli della scienza stessi come primitivi o irrazionali. Verrebbe da dire che lo fanno come cristiani, musulmani e ebrei disprezzavano gli idolatri, i politeisti.

Certi fenomeni che sono prosperati sui social non hanno niente a che vedere con nessuna disciplina scientifica: erano soltanto espressione dell'ennesimo deleterio fondamentalismo religioso.Anche quando chi parlava era un professorone o professorino di qua o di là, che di certo avvertiva un brivido vestendo la palandrana del sacerdote.

Comunque non sono nessuno per giudicare...


PS: Mi avvilisce che le promesse di "progresso" della mia giovinezza si siano tradotte nello stesso catechismo per baciapile diffuso  nella società che molti della mia generazione pensavano di essersi lasciati alle spalle.

UN GRANDE RITORNO: LA VIOLENZA POLITICA

 

Se qualcuno pensava che l'odio sui social costituisse una valvola di sfogo capace di prevenire un ritorno della reale violenza politica  forse si sbagliava. I periodici scontri tra antifascisti e fascisti costuiscono da tempo immemore un rumore di fondo non particolarmente significativo (come gli scontri tra ultrà).

Qua la cosa è differente: un gruppo organizzato si è rifatto alle tecniche del vecchio squadrismo fascista: l'agguato fuori casa della vittima, il pestaggio. Perché? Perché Rubio (personaggio che non mi sta simpatico) è da mesi molto "vocale" sui social, con post ispirati da un forte antisionismo.

Nello stesso giorno un tale spara 5 colpi al primo ministro slovacco, che attualmente pare in condizioni estremamente gravi.

Non vorrei che gli anni 20 di questo secolo finessero per assomigliare un po' troppo agli anni 20 del secolo scorso.

ADDENDUM: Mi dicono che sui social una nutrita minoranza applaude al pestaggio. Potrebbero essere solo vane parole nel nulla dei social. O potrebbe essere una reale minoranza che supporta realmente questo tipo di azioni. Ci si aspetta un comunicato di David Parenzo a titolo "Fratelli che sbagliano".

martedì 14 maggio 2024

2020, COVID, USA E EUROPA: LE DUE VIE, IL VACCINO AZ

Quello che è successo tra 2020 e 2022 ormai è storia. In una nazione che la sua storia prova a cancellarla, dimenticarla e riscriverla a ogni festa comandata non stupisce che, per l'ennesima volta, sull'onda dei titoli di giornale, si provi a raccontare la stessa versione dei fatti che si raccontava durante quel periodo, il periodo dell'emergenza, Ma sono racconti che hanno labili appigli con la realtà documentata dei fatti.

Chiaramente io non sono uno storico. So che qualcuno sta lavorando a una storia della pandemia in Italia e spero prima o poi di poter leggere il suo lavoro. Nel frattempo credo sia bene fornire un paio di contributi documentali, per ricordare quello che davvero successe.

https://www.fiercebiotech.com/biotech/trump-pushes-for-pre-election-fast-tracked-approval-astrazeneca-covid-19-vaccine-report

Era la primavera-estate 2020. I vaccini antiCOVID erano allo stesso tempo un miraggio e un'urgenza. Come ho ricordato di recente la soluzione europea fu: abbassare quanto più possibile l'asticella per l'autorizzazione di emergenza per un nuovo vaccino (in realtà uno strumento che in Europa non esiste, il suo parente più prossimo è la Conditional Marketing Authorization, che fu quella usata).

Oltreoceano la situazione era diversa. Se Peter Marks, all'epoca a capo dell'area biologics di FDA (vaccini inclusi)  era favorevole a gettare il cuore oltre l'ostacolo, Hahn, a capo dell'agenzia, non ne era convinto. Arrivò una lettera pubblica di alcuni ex commissioner dell'agenzia che in poche parole diceva:

- Mai prima d'ora c'è stata l'approvazione di emergenza di un vaccino, se vogliamo usare questo strumento i rischi sono enormi.

- L'unico modo di mitigare il rischio, che è costituto da un massiccio rifiuto della pratica vaccinale a seguito di eventi indesiderati significativi, è tenere l'asticella alta.

https://www.washingtonpost.com/opinions/2020/09/29/former-fda-commissioners-coronavirus-vaccine-trump/

Hahn, e quindi FDA, scelse la via dell' Emergency Use Authorization per i vaccini, ma con l'asticella alta, Trump premeva per avere un vaccino qualsiasi quanto prima, subito (e prima delle elezioni presidenziali), ma non venne accontentato.

In Europa, finito il mandato di Guido Rasi a EMA, la Cook accontentò la politica optando per l'asticella bassa. E questa è la semplice ragione per cui il vaccino Astrazenaca fu approvato solo in Europa, e non negli USA, mentre l'altro vaccino a adenovirus, quello Janssen (sviluppato in Olanda e Belgio), fu approvato sia da FDA che da EMA. La cosa grottesca è che in Europa dopo aver tanto brigato per l'asticella bassa, dopo il disastro AZ ci si sia affidati unicamente ai vaccini approvati da FDA. Questo è quel che è successo, il resto è una ficton con un brutto soggetto e una sceneggiatura di pessimo gusto.

Chi racconta altre storie sta provando a costruire una di quelle postverità su cui tanto si accaniva qualche anno fa: incompetenti in materia che difendono l'indifendibile. O, se preferite, che rimangono attaccati come mignatte alle favole raccontate al tempo, in perfetta mala fede. Perché, come ha commentato un mio vecchio amico, in Italia la faccenda è politica. Ci crediate o no il resto del mondo, a parte chi ha avuto familiari con danni da vaccino, questa faccenda l'ha di fatto archiviata e guarda avanti.

PS: L'altra differenza tra le due sponde dell'Atlantico fu che in USA fu posto pari accento su vaccini e farmaci, in Europa la cosa era sbilanciata verso i vaccini, in Italia solo vaccini, con i tetti di spesa per i farmaci che erano gli stessi di prima dell'emergenza, cosa perfettamente logica quando muoiono 300 persone al giorno, vero?


lunedì 13 maggio 2024

COVID, 2021: CREDEVANO FOSSE SCIENZA MA ERA FALSO IN ATTO DI UFFICIO

(Aaascienza è il commento con cui Starbuck mi ha girato il link che vedete, uno dei vari riguardanti la  vicenda, stamattina sul presto - avevo già visto e altre segnalazioni sono arrivate nel corso della giornata).

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-devono-darci-vaccini-io-avevo-gia-truccato-dati-toti-li-394659.htm

 "La Liguria è dalla parte della scienza", disse Toti. Oggi possiamo che della Liguria non si sa, ma quanto alla sua giunta regionale la risposta è: non proprio "scienza", più che altro dalla parte delle mazzette e dei dati farlocchi. Sì, perché se ciccio parla di "dati tirati fuori col modello di Harvard, cioè a cazzo", forse forse chi esprimeva qualche dubbio sui Santi Modelli Della Pandemia magari era anche uno scemo incompetente (present and accounted for, per molti, al tempo), ma almeno aveva il naso che funzionava e la puzza di bruciato (o peggio) la sentiva. 

Se nelle amministrazioni (di qualsiasi colore siano) da anni e anni hai messo su un sistema feudale, finisci immancabilmente per imbarcare dei ladri di polli (ladri ai danni della pubblica salute). Ma in questa vicenda di dati taroccati per avere più vaccini i coinvolti sono:

Giovanni Toti, Presidente della giunta regionale (che è agli arresti domiciliari per roba da gabbio per diversi anni)

Matteo Cozzani, capo di gabinetto 

Filippo Ansaldi, plenipotenziario dell’agenzia regionale della sanità

Barbara Rebesco, direttrice delle politiche per il farmaco 

Tutti d'accordo a marzo 2021 a gonfiare il numero dei dati COVID per avere dalla gestione nazionale più dosi di vaccino.

C'era l'emergenza, c'erano 2-300 morti al giorno, era la "guerra contro il virus" ma a condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo.

E non solo ai vertici della regione Liguria. Forse è per questo che la fiducia verso le istituzioni si impenna, e già da qualche anno.

domenica 12 maggio 2024

VACCINI, COVID: LO SCUDO LEGALE ALL'OPERA

 

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2024/05/03/famiglie-rinunciano-a-causa-in-gb-contro-vaccino-astrazeneca_9277a9f1-d174-4103-9be8-4a43de3f82d7.html

Qualche avvocato si è accorto che Astrazeneca ha avuto lo scudo legale anche in UK e se ne è accorto un po' troppo tardi. Infatti nell'articolo si citano "le tutele garantite di fronte all'emergenza Covid dal governo britannico" (tutele garantite all'azienda).

Tutto questo era stato previsto fin dal 2020, e se per quello che succedeva in UK non è filtrato niente, si può immaginare che le trattative che ci furono a Bruxelles non siano state un caso isolato. La cosa notevole fu che in Europa al tempo ci fu un silenzio pressoché tombale su quello che accadeva in Commissione Europea. Per saperne qualcosa occorreva rivolgersi alla stampa americana, Financial Times e Reuters. Era il luglio 2020 e FT metteva le mani su un memo che circolava nell'associazione europea dei produttori di vaccini (Vaccines Europe), da cui si apprendeva che:

“La velocità e la scala delle campagne di sviluppo e lancio di prodotti rende impossibile generare la stessa quantità di dati ed evidenze che sarebbe normalmente disponibile tramite trial clinici estesi ... Il documento dice che questo crea rischi "inevitabili". Per questa ragione Vaccines Europe ha detto nel suo memo che si sta battendo per un "sistema di compensazione consensuale e l'esenzione dalle responsabilità civili"
 
FT interpellò l'ufficio stampa della Commissione, che negò ammettendo.
Quindi sì, c'erano trattative in corso. Le trattative erano tra sviluppatori di vaccini e Commissione, e quindi al di fuori di qualsiasi dibattito politico e/o pubblico - e il fatto che a EMA nell'estate 2020 non ci fosse una singola pratica depositata non voleva dire niente. Guido Rasi, che all'epoca dirigeva EMA, irritato dai vari "vaccini in autunno", sbottò che loro non sapevano niente di niente di tutto questo. Ma Rasi sarebbe uscito di scena dopo pochi mesi, sostituito dalla Cooke.

Tutto questo trapelava in Italia solo in qualche titolo di giornale, per esempio in un articolo probabilmente basato sulle rivelazioni di un insider a Bruxelles, che dava conto degli umori nella Commissione:

Il 30 Luglio  il Financial Times, rilanciando Reuters, copriva la notizia ulteriore: i vertici di Astrazeneca annunciavano di aver ottenuto lo scudo legale.
Tornando ad oggi, se in UK la class action sfuma, il problema politico resta e mi immagino che la soluzione saranno indennizzi statali, con un lungo dibattito riguardo la loro entità.

Al di là delle vicende legali inglesi, "Astrazeneca ha ammesso per la prima volta" è una di quelle cose palesemente false che grazie al passaparola diventa una verità acclarata. Nella primavera del 2021 EMA aveva monitorato la situazione e aveva dichiarato che le trombosi erano un effetto collaterale. Astra lo aveva scritto nel foglio informativo. C'erano rapporti rischio/beneficio che cambiavano a seconda della fascia di età, ma di questo in Italia si fece carta straccia, soprattutto grazie a tre categorie: politici, ASL, ordini dei medici. Ricordiamo che ai medici che non facevano altro che riportare le nuove segnalazioni di EMA fu risposto con la minaccia del provvedimento disciplinare.

https://www.ilsecoloxix.it/italia/2021/06/05/news/liguria-l-appello-di-24-medici-vaccinatori-sbagliato-somministrare-astrazeneca-ai-giovani-1.40355939

Solo l'evitabilissima morte di Camilla Canepa fece mutare rotta, a partire dal ministero (bene soprattutto ricordare  come le successe). Il mutamento di rotta non piacque gran che alla torma delle virostar e dei divulgatori,  che continuarono a ripetere come un mantra "correlation is not causation". Un mantra che non sta portando molto bene a certi politici italiani, oggi. Comunque allora la reputazione del vaccino Astrazeneca fu comunque compromessa irrimediabilmente e con buona ragione.

PS: Ricordiamo la prima ragione per cui in Europa si puntò tutto sul vaccino Astrazeneca: perché era quello che costava di meno. Lo stesso principio per cui nella primavera 2020 in Italia si riempirono di lopinavir gli ospedalizzati dato che era reso disponibile gratuitamente dal produttore, to no effect - tutte le evidenze scientifiche dicevano che non c'era verso che potesse funzionare. Certo, all'epoca morivano 300 persone al giorno: non una giustificazione ma un'aggravante, andare al risparmio in quelle circostanze è stata una immane schifezza. E chi difende la cosa mi fa altrettanto schifo.

VACCINO AZ, MILIONI DI VITE SALVATE, IN DUE PAROLE

 

(Dopo un giro sui media italiani, perché quando ci vuole ci vuole)

giovedì 9 maggio 2024

LE PHARMA GLOBALI E LE ALTRE: PREVEDIBILI (LICENZIAMENTI)

Eeeeh, se a inizio anno ho parlato di crisi in slow motion del settore non è che parlassi a casaccio. Non si tratta delle stragi di una quindicina di anni fa, quanto a posti di lavoro, ma la logica è sempre la stessa: il fatturato è inferiore alle attese quindi si tagliano costi per l'ammontare della differenza tra budget previsto e budget realizzato, in modo da garantire il profitto degli azionisti. Guarda caso quanto a tagli la ricerca e sviluppo è una delle prime vittime (anche se è il costo minore nello sviluppo di un nuovo farmaco). Poi è capitato che gli stessi azionisti e gli analisti tutti, dopo qualche anno, si siano chiesti: e ora come farà l'azienda a sviluppare nuovi farmaci? La risposta è stata: acquisendo asset dalle biotech, quelle aziende (piccole) che fanno ricerca e sviluppo senza avere prodotti sul mercato e andando avanti sulla base degli investimenti ottenuti. Peccato, quanto alla situazione presente, che il 2023 sia stato l'annus horribilis delle biotech (morte come mosche). Quindi la situazione del settore è molto "interessante".    

Venendo alle ultime notizie, BMS taglia pesante:

https://www.biospace.com/article/bms-to-cut-2-200-jobs-in-1-5b-restructuring-as-opdivo-sales-drop-in-q1/


Cosa curiosa a questo giro è stato preso di mira il middle management in tutte le aree. 1,5 miliardi di dollari di tagli sembrano un'enormità, ma parliamo di una multinazionale che fattura circa 45 miliardi l'anno. Peccato che il 3% del fatturato significhino 2.200 persone che perdono il lavoro, e questo per loro non è poco, è tutto o quasi.

Le cose sono più o meno le stesse per quel che riguarda Sumitomo, con un fatturato paragonabile, ma in questo caso sono 3,5 miliardi di tagli all'anno per due anni, che vuol dire 2000 licenziamenti all'anno tra 2024 e 2025:

https://cen.acs.org/business/Sumitomo-Chemical-downsize-drug-petrochemical/102/i14?utm_source=Paiger&utm_medium=Referral

E mi immagino che ci saranno i soliti (giornalisti, accademici, analisti, etc, cioè gente non coinvolta) che per l'ennesima volta definiranno tutto questo "fisiologico": it's capitalism, baby (cioè rapina organizzata e legalizzata). Poi si scandalizzano quando invece è il lavoratore o il professionista ad avere il coltello dalla parte del manico, definendo irragionevoli o esose le sue richieste. Ma in questo campo se dopo i 12 anni di esperienza che canonicamente corrispondono alla seniority non hai capito le regole del gioco non hai molte speranze.

mercoledì 8 maggio 2024

IRRICEVIBILI: I CANTORI POSTUMI DEL VACCINO ASTRAZENECA

Pare che da certe cose non ci si salvi neanche uscendo dai social. Di linkedin non riesco a fare a meno, per questioni di lavoro, ma per quanto la sua natura originale sia sempre lì, da tempo è anche altro. E quindi aprendolo oggi mi ritrovo davanti 'sta roba:


Macchecc... Dobbiamo davvero ricominciare, per l'ennesima volta, dall'inizio? Ok, facciamolo.

Il "vaccino Oxford", poi "vaccino italiano" perché chi produsse i primi batch clinici fu IRBM (Pomezia), fu il primo di cui si parlò molto nel 2020. Staccò di netto su una quantità di fuffa made in accademia tipo i vaccini spray nasali di pinco e panco dell'università x o y. Essendo più verosimile degli altri ricevette una incredibile quantità di attenzione. Ma se di base era più credibile del resto che c'era nella primavera 2020 quello che non era credibile erano le dichiarazioni, almeno quelle fatte in Italia, perlopiù provenienti dal patron di IRBM - un uomo non senza agganci politici (un eufemismo estremo, scusate). E così vennero fuori i vari "vaccino in estate" e poi "vaccino in autunno" e poi "vaccino entro la fine dell'anno". Ma c'era un problemino: gli originatori, cioè l'Università di Oxford, non avevano la minima idea riguardo a come si dovesse mettere su lo sviluppo di un vaccino. Ma proprio 0, niente. Tant'è che altro che vaccino in autunno: in autunno si scopre che originatore (Oxford) e produttore dei batch clinici (IRBM) non usano lo stesso metodo analitico per rilasciare il materiale destinato ai trial di fase I e II (tradotto: di fatto non sapevano esattamente cosa somministravano alla gente, più o meno stile Stamina). Mentre oltreoceano si parla di questa enorme bestialità in Europa si tace e si spera.

Nel frattempo le cose si sono mosse: il vaccino Moderna è in sviluppo, quello della tedesca Biontech pure e ce ne sono diversi altri in giro per il mondo. La prima mossa la fa Pfizer: compra il vaccino Biontech. Mentre gli altri grandi giocatori stanno a guardare (GSK, Sanofi) Astrazeneca, di fresco resuscitata grazie al suoi nuovi farmaci oncologici, si lancia e acquisisce il vaccino Oxford. Pare che le pazzesche storture del preclinico e del primo sviluppo clinico vengano sistemate, ma per Astra è la prima volta con un vaccino. E i risultati clinici non sono esaltanti: 60% di riduzione del rischio di malattia grave mentre a stretto giro vengono fuori i numeri di Pfizer e Moderna e poi J&J: 90%. In più, come si dice, difficile raddrizzare quel che è nato storto. I trial del vaccino Astra non hanno precisamente una storia lineare - ma in Europa la pressione politica è alle stelle. Nell'estate 2020 c'è stato un gran traffico in Commissione Europea e sono venute fuori due cose: lo "scudo" per i produttori (perché i tempi dello sviluppo sono stati compressi all'inverosimile e nessuno dei produttori è sicuro che non ci saranno problemi) e i prezzi- il vaccino AZ sarà quello più economico, fornito a prezzo di costo. Nel gennaio del 2021 il vaccino AZ ottiene da EMA la Conditional Marketing Authorization.

Ma mentre grazie alla politica in Europa il vaccino AZ va avanti, in USA le cose sono molto diverse. A FDA non piace il modo in cui sono stati realizzati i trial: chiede trial supplementari. Questa cosa dai soliti luminari italiani è stata etichettata come: cattivo Trump che vuole favorire i vaccini americani e mette i bastoni tra le ruote a AZ. Si sparla di questo vaccino, è un problema di comunicazione. Una colossale, settaria idiozia.

A parte il fatto che FDA durante la presidenza Trump si è rivelata molto più sganciata dalla politica che durante l'amministrazione Biden (quando si è visto di tutto e di più), secondo voi il vaccino etichettato "Johnson & Johnson" da chi è venuto fuori? Dai centri di ricerca Janssen in Olanda e Belgio, e infatti più che J&J era noto come vaccino Janssen. Americanissimo, vero? Beh, il vaccino Janssen con FDA di problemi non ne ha avuti. Quello AZ invece non è mai stato approvato da FDA.

Ok, poi nella tarda primavera del 21 anche la Commissione Von Der Leyen si rende conto che non si può andare avanti così, anche perché AZ fatica a rispettare i termini di consegna con l'Europa. Quindi si parla direttamente con il CEO di Pfizer, tutto lontano dalla luce del sole e dalla documentazione ufficiale, etc etc (e nasce lo scandalo SMS).

Alla fine della fiera resta il fatto che il vaccino AZ ha avuto una storia di sviluppo preclinico e clinico orrenda, è stato il meno efficace di quelli dispiegati in Europa ed è una vergogna, anche con l'emergenza in corso, che sia stato usato in presenza di alternative migliori (maggione vergogna come è stato usato in Italia, open days e tutto il resto).

Una cosa va detta su questi 6 milioni di vite salvati dal vaccino AZ: numero non verificabile, tirato fuori senza alcun controllo e etichettato "da fonti indipendenti" (com'è che questo pattern mi ricorda i metodi del fronte "anti"? Chissà...). E' roba che viene dall'infausta stagione delle analisi dei dati e dei modelli per COVID 19, e qualcuno dovrebbe ricordarsi soprattutto come quei numeri furono usati, da chi e per portare avanti quali politiche.

Sappiamo che Imperial College, COVID, analisi dei dati e modelli furono una quaterna molto discutibile (ancora, un eufemismo estremo), considerata la storia della loro produzione 20-21. Nel 2022 accadde che Airfinity, un'azienda che sviluppa software per le previsioni epidemiologiche, desse dei dati ICE da mangiare ai propri algoritmi (propri nel senso di proprietari), tirando fuori il numero magico. Come venne fuori il numero? Dopo 2 anni ancora non si può sapere, know how proprietario, ovviamente, ma un'ottima occasione al tempo per pubblicizzare i prodotti di Airfinity. In ogni caso i sei milioni di vite salvate, dopo essere rimbalzati su tutti i giornali globali, divennero una stima autorevole e independente.

Chiaro che alla fiera dei dilettanti di professione prendano 'sta roba e ci confezionino l'epitaffio santificante del vaccino AZ. Perché avevano ragione nel 2021 e quindi hanno ragione ora, giusto? Mentre in realtà hanno ammorbato lo spazio mediatico con il new normal, il conflitto di interesse solo quando si parlava di antivirali, "è complicato fare un'endovena a un paziente in intensiva" e tutte le altre "leggere imprecisioni" (eufemismo più che estremo). La "scienza" per sentito dire e dire tutte le cose "giuste".

Spero vivamente che sia l'ultima volta che roba del genere mi capiti davanti agli occhi.

PS. Sulla richiesta di ritiro del vaccino da parte del produttore: niente di speciale. In campo vaccini anticovid è già successo con il vaccino Janssen/J&J. L'azienda non intende più produrre perché non c'è convenienza, non c'è più mercato. E' già successo molte volte. Per esempio in Europa (non negli USA) successe anche per peramivir, l'antivirale antiinfluenzale, perché in Europa non veniva usato (e continua ad essere dimenticato anche oggi che si torna a parlare di rischio aviaria).


domenica 5 maggio 2024

FACEZIE TERMODINAMICHE ETC.

 


Era a proposito del finale di questo.  E la mia risposta è stata: "Sì, veramente" (e sì, veramente tenevo un archivio, e l'archivio ancora esiste).


Chi mi ha scritto ha continuato: "Eh ma pure tu che non hai le evidenze del contrario!!!"

Risposta mia: "Solo la miserabile esistenza delle inutili costanti di equilibrio".

Su questo blog si è parlato per anni dell'importanza de non-equilibrio e dell'irreversibilità. Questo non vuol dire che "tutto è irreversibile". I processi reversibili sono parimenti importanti e alcuni di questi sono alle basi della vita stessa. Per esempio l'equilibrio di dissociazione dell'acqua, La dissociazione dell'acqua è reversibilissima: una molecola di acqua si dissocia in un anione idrossido e un idrone (un protone), un idrone e un anione idrossido si combinano per dare una molecola d'acqua.

Tutto questo mi ha ricordato cosa volesse dire "essere CS" sui social - e quanto tale esercizio fosse in realtà del tutto inutile. Uno avrebbe dovuto prendersi una camionata di copie fisiche del Denbigh

https://bookmemoryblog.wordpress.com/wp-content/uploads/2014/07/61-the_principles_of_chemical_equil.pdf

Fare incetta di copie fisiche del Denbigh e incominciare a tirarle fisicamente in testa alla gente (così forse se ne ricordavano), essere denunciato per lesioni dolose etc etc etc. E sarebbe stato ugualmente inutile. Inutile perché, indipendemente dalle bestialità che sparavano, i buffoni titolati avrebbero continuato pari pari a gonfiare il petto sui social network, evidentemente per compensare a qualcosa che i titoli tanto esibiti non garantivano: visibilità mediatica (in realtà c'era un'altra popolazione: quella costituita da espatriati che facevano esattamente le stesse cose forse perché speravano/sperano tanto tanto di ritornare in Italia da vincitori - della serie: non capire un tubo è per sempre - in realtà vinci se dall'Italia tieni la debita distanza di sicurezza e in ogni caso "vincente in Italia" vuol dire, globalmente, secondo classificato nel campionato di serie D).

Ritornando al discorso "gonfiare il petto sui social", piccolo particolare: per un Burioni che ce l'aveva fatta (uno che l'acqua non bolle mai prima dei 100*C e che parlava di molecole di cloruro di sodio) ce ne sono stati decine della stessa razza che ci hanno provato. Ma purtroppo per loro il vento era cambiato e milioni di follower loro non li hanno fatti. E nemmeno le centinaia di migliaia di visualizzazioni. E neanche le decine di migliaia o le migliaia. Il più delle volte se arrivavano a 100 stappavano una bottiglia per festeggiare. Tanti titoli esibiti e tanto amore irrimediabilmente frustrato per i soldi del monopoli (la vita è profondamente ingiusta). E qualcuno aveva pure il coraggio di chiamarla terza missione - una tristezza infinita.

Guardando indietro tutto ciò era il niente elevato all'ennesima potenza. E immagino che lo sia tuttora, con il 99.9% della gente che non si rende conto che i social media sono parte del problema, non parte della soluzione. E non se ne rendono conto perché tutti sono troppo occupati a guardare il proprio riflesso nello specchio dei social (con ben poche eccezioni).

PS: Alla voce ingegneri gestionali sui social che parlano di scienza per me resta indimenticabile anche quello che definì Galileo padre delle trasformazioni non galileiane. Applausi (soprattutto risate) a scena aperta. Tanta di questa bella gente con nome e cognome se la googlavate la trovavate solo sui social, perche "esisteva" solo lì. Nella realtà ... boh... "essere CS" voleva dire anche uscire dal gioco "guarda chi sono!", la vuota esibizione dei titoli e in alcuni casi degli stipendi. Personalmente l'ultimo salario l'ho condiviso solo con i cacciatori di teste che mi chiamavano o mi scrivevano.

mercoledì 1 maggio 2024

IL "PENSIERO UNICO" (RIDEFINITO) E LA CRITICA

Sono arrivato a pensare che la continua polemica del "sapere scientifico" contro le discipline umanistiche (Gentileeee! Croceeeeee!) sia dovuta al semplice fatto che quello che oggi è definito "scienza" non ha al suo interno strumenti critici stabili (cfr Kuhn , la "scienza normale"), mentre la filosofia contiene sia strumenti autocritici che strumenti di critica verso la conoscenza scientifica. In tempi in cui l'interpretazione "scientifica" si sovrappone alle linee di azione politica, fondandole (più o meno realmente), è abbastanza evidente che la critica a tale azione sia vista con malanimo e osteggiata, spesso avversata come "antiscientifica" o "falsa", essendo la "verità" propria della "scienza".

Girando per la rete e i media italiani l'espressione "pensiero unico" è frequente, usata sia da chi ne denuncia l'esistenza e l'azione sia da chi ironizza sui primi, obiettando che la presenza sui media di opinioni non allineate dimostra che il pensiero unico non esiste. E qui c'è l'evidenza di come il linguaggio possa distorcere le basi della dialettica. Probabilmente parlare di linguaggi prevalenti sarebbe più appropriato. E parlare di pensiero a una dimensione sarebbe stato più efficace. L'espressione è derivata da Herbert Marcuse, ovviamente. Ed è incredibile come il suo L'uomo a una dimensione risulti oggi attuale, fin dal titolo della sua introduzione, La paralisi della critica: la società senza opposizione:

In queste circostanze i nostri mezzi di comunicazione trovano poche difficoltà nel vendere interessi particolari come fossero quelli di tutti gli uomini ragionevoli. I bisogni politici della società diventano bisogni ed aspirazioni individuali, la loro soddisfazione favorisce lo sviluppo degli affari e del bene comune, e ambedue appaiono come la personificazione stessa della ragione.

E questo continua ad essere vero, oggi, quando il vantaggio materiale il più delle volte è venuto meno. I nostri anni sono estremamente diversi da quelli dello sviluppo successivo alla seconda guerra mondiale. Ma gli uomini ragionevoli di cui parla Marcuse sono oggi come ieri i vettori del pensiero a una dimensione, nonostante l'inflazione, nonostante la disoccupazione. Nei nostri tempi di politiche buone a priori, qualsiasi siano i loro risultati, anche gli  uomini ragionevoli sono ragionevoli a priori, perché così è giusto.

Oggi è abbastanza evidente che il monopolio sulla comunicazione dei grandi media tradizionali è venuto meno con l'avvento dei social media. Ma la perdita del monopolio non ha significato una marginalizzazione del messaggio ragionevole, che in buona parte ha trovato casa anche sui nuovi media. Quindi se "pensiero unico" è un'arma spuntata, la fenomenologia a cui vuole riferirsi è reale e presente. Il pensiero a una dimensione è quello che definisce gli uomini ragionevoli, come il fronte del delirio è definito dai suoi articoli di fede. Ma il fronte del delirio non esprime una critica alla società a una dimensione, esprime unicamente un rifiuto legittimo, ma argomentato su tesi più che irrazionali - deliranti, appunto. Per mutuare da Prigogine (La fine delle certezze), si tratta di due visioni del mondo alienate e alienanti, simmetriche (in Prigogine le due visioni sono "tutto può essere predetto"/"niente può essere predetto"). 

Il ristretto spazio della critica, omologato dal pensiero a una dimensione al fronte del delirio, fa fatica a non cadere nell'uno o nell'altro polo di questo conflitto. A costo di essere noioso, questo deriva dal farsi catturare dal metodo dell'avversario, che fonda le sue politiche su "scienza". Si dovrebbe interiorizzare il fatto che le politiche emergenziali siano in sé pesantemente distorsive del processo democratico, che le loro basi scientifiche siano solide o no (cfr Carlo Galli, Democrazia ultimo atto?), e mettere lì l'accento. Troppo spesso invece nella dialettica politica si è voluto mirare alla "scienza" dell'avversario, per confutarla con altra "scienza" di pari infondatezza. Non a caso Metafisica Concreta di Massimo Cacciari inizia con una citazione giovannea, "Noi adoriamo ciò che sappiamo". E' l'incipit programmatico di un libro meritevole di attenzione, in cui l'operare scientifico è uno dei leit motiv. Ma la pietra d'angolo costituita da quell'incipit può saltare in aria se si innesca un aforisma nietzchano:

 «La conoscenza per amore della conoscenza » - è questo l'ultimo
tranello che ci tende la morale: è così che ancora una volta ci si coinvolge completamente in lei
.

La battaglia per "la verità scientifica" dei postulati dell'azione politica è futile perché sterile e la sua sterilità è stata ampiamente dimostrata . Nella migliore delle ipotesi lo studio (seriamente) scientifico "divergente" su cui qualcuno voglia fondare l'opposizione politica verrà tacciato dai ragionevoli e dalle politiche ragionevoli di ascientificità e di cialtroneria. La vicenda Ionnadis, su tutte, dovrebbe essere ricordata, al proposito.

Quindi non cadere nel tranello è l'unica via per la costruzione di una vera opposizione, politica e sociale.


CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...