EMA dà una Conditional Marketing Authorization al vaccino Oxford/AZ, e la dà nei termini che ci si poteva aspettare: due dosi intere (https://www.ema.europa.eu/.../ema-recommends-covid-19...). Questo significa efficacia del 59%, di poco superiore a quella del vaccino Sinovac (52%).
Il processo che avrebbe portato all'approvazione del vaccino con la prima dose dimezzata (cioè il regime più efficace, con un'efficacia di circa il 90%, che richiede un trial addizionale) si è dimostrato troppo lungo rispetto all'urgenza politica di avere quanti più vaccini disponibili nel minor tempo possibile (ma ricordiamo che AZ era stata la prima a firmare un contratto con la commissione, nel luglio dell'anno scorso, comprendente il famigerato scudo legale).
Sono pronto a scommettere che il vaccino verrà usato contro le indicazioni EMA, cioè con la prima dose dimezzata.
La storia del vaccino AZ ha avuto inciampi pazzeschi, largamente ricollegabili alla fase iniziale del suo sviluppo, quando Oxford e IRBM facevano da soli (e molto male https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../dilettanti...). Quando la cosa era venuta fuori Soriot, CEO di AZ, aveva festeggiato la serendipity (dimezzando il dosaggio della prima dose ci allineiamo all'efficacia di Moderna e Pfizer), e AZ con FDA "ci aveva provato", incassando un secco due di picche (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/2887930388092496).
Il caos regna sovrano, come da copione.
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