mercoledì 8 maggio 2024

IRRICEVIBILI: I CANTORI POSTUMI DEL VACCINO ASTRAZENECA

Pare che da certe cose non ci si salvi neanche uscendo dai social. Di linkedin non riesco a fare a meno, per questioni di lavoro, ma per quanto la sua natura originale sia sempre lì, da tempo è anche altro. E quindi aprendolo oggi mi ritrovo davanti 'sta roba:


Macchecc... Dobbiamo davvero ricominciare, per l'ennesima volta, dall'inizio? Ok, facciamolo.

Il "vaccino Oxford", poi "vaccino italiano" perché chi produsse i primi batch clinici fu IRBM (Pomezia), fu il primo di cui si parlò molto nel 2020. Staccò di netto su una quantità di fuffa made in accademia tipo i vaccini spray nasali di pinco e panco dell'università x o y. Essendo più verosimile degli altri ricevette una incredibile quantità di attenzione. Ma se di base era più credibile del resto che c'era nella primavera 2020 quello che non era credibile erano le dichiarazioni, almeno quelle fatte in Italia, perlopiù provenienti dal patron di IRBM - un uomo non senza agganci politici (un eufemismo estremo, scusate). E così vennero fuori i vari "vaccino in estate" e poi "vaccino in autunno" e poi "vaccino entro la fine dell'anno". Ma c'era un problemino: gli originatori, cioè l'Università di Oxford, non avevano la minima idea riguardo a come si dovesse mettere su lo sviluppo di un vaccino. Ma proprio 0, niente. Tant'è che altro che vaccino in autunno: in autunno si scopre che originatore (Oxford) e produttore dei batch clinici (IRBM) non usano lo stesso metodo analitico per rilasciare il materiale destinato ai trial di fase I e II (tradotto: di fatto non sapevano esattamente cosa somministravano alla gente, più o meno stile Stamina). Mentre oltreoceano si parla di questa enorme bestialità in Europa si tace e si spera.

Nel frattempo le cose si sono mosse: il vaccino Moderna è in sviluppo, quello della tedesca Biontech pure e ce ne sono diversi altri in giro per il mondo. La prima mossa la fa Pfizer: compra il vaccino Biontech. Mentre gli altri grandi giocatori stanno a guardare (GSK, Sanofi) Astrazeneca, di fresco resuscitata grazie al suoi nuovi farmaci oncologici, si lancia e acquisisce il vaccino Oxford. Pare che le pazzesche storture del preclinico e del primo sviluppo clinico vengano sistemate, ma per Astra è la prima volta con un vaccino. E i risultati clinici non sono esaltanti: 60% di riduzione del rischio di malattia grave mentre a stretto giro vengono fuori i numeri di Pfizer e Moderna e poi J&J: 90%. In più, come si dice, difficile raddrizzare quel che è nato storto. I trial del vaccino Astra non hanno precisamente una storia lineare - ma in Europa la pressione politica è alle stelle. Nell'estate 2020 c'è stato un gran traffico in Commissione Europea e sono venute fuori due cose: lo "scudo" per i produttori (perché i tempi dello sviluppo sono stati compressi all'inverosimile e nessuno dei produttori è sicuro che non ci saranno problemi) e i prezzi- il vaccino AZ sarà quello più economico, fornito a prezzo di costo. Nel gennaio del 2021 il vaccino AZ ottiene da EMA la Conditional Marketing Authorization.

Ma mentre grazie alla politica in Europa il vaccino AZ va avanti, in USA le cose sono molto diverse. A FDA non piace il modo in cui sono stati realizzati i trial: chiede trial supplementari. Questa cosa dai soliti luminari italiani è stata etichettata come: cattivo Trump che vuole favorire i vaccini americani e mette i bastoni tra le ruote a AZ. Si sparla di questo vaccino, è un problema di comunicazione. Una colossale, settaria idiozia.

A parte il fatto che FDA durante la presidenza Trump si è rivelata molto più sganciata dalla politica che durante l'amministrazione Biden (quando si è visto di tutto e di più), secondo voi il vaccino etichettato "Johnson & Johnson" da chi è venuto fuori? Dai centri di ricerca Janssen in Olanda e Belgio, e infatti più che J&J era noto come vaccino Janssen. Americanissimo, vero? Beh, il vaccino Janssen con FDA di problemi non ne ha avuti. Quello AZ invece non è mai stato approvato da FDA.

Ok, poi nella tarda primavera del 21 anche la Commissione Von Der Leyen si rende conto che non si può andare avanti così, anche perché AZ fatica a rispettare i termini di consegna con l'Europa. Quindi si parla direttamente con il CEO di Pfizer, tutto lontano dalla luce del sole e dalla documentazione ufficiale, etc etc (e nasce lo scandalo SMS).

Alla fine della fiera resta il fatto che il vaccino AZ ha avuto una storia di sviluppo preclinico e clinico orrenda, è stato il meno efficace di quelli dispiegati in Europa ed è una vergogna, anche con l'emergenza in corso, che sia stato usato in presenza di alternative migliori (maggione vergogna come è stato usato in Italia, open days e tutto il resto).

Una cosa va detta su questi 6 milioni di vite salvati dal vaccino AZ: numero non verificabile, tirato fuori senza alcun controllo e etichettato "da fonti indipendenti" (com'è che questo pattern mi ricorda i metodi del fronte "anti"? Chissà...). E' roba che viene dall'infausta stagione delle analisi dei dati e dei modelli per COVID 19, e qualcuno dovrebbe ricordarsi soprattutto come quei numeri furono usati, da chi e per portare avanti quali politiche.

Sappiamo che Imperial College, COVID, analisi dei dati e modelli furono una quaterna molto discutibile (ancora, un eufemismo estremo), considerata la storia della loro produzione 20-21. Nel 2022 accadde che Airfinity, un'azienda che sviluppa software per le previsioni epidemiologiche, desse dei dati ICE da mangiare ai propri algoritmi (propri nel senso di proprietari), tirando fuori il numero magico. Come venne fuori il numero? Dopo 2 anni ancora non si può sapere, know how proprietario, ovviamente, ma un'ottima occasione al tempo per pubblicizzare i prodotti di Airfinity. In ogni caso i sei milioni di vite salvate, dopo essere rimbalzati su tutti i giornali globali, divennero una stima autorevole e independente.

Chiaro che alla fiera dei dilettanti di professione prendano 'sta roba e ci confezionino l'epitaffio santificante del vaccino AZ. Perché avevano ragione nel 2021 e quindi hanno ragione ora, giusto? Mentre in realtà hanno ammorbato lo spazio mediatico con il new normal, il conflitto di interesse solo quando si parlava di antivirali, "è complicato fare un'endovena a un paziente in intensiva" e tutte le altre "leggere imprecisioni" (eufemismo più che estremo). La "scienza" per sentito dire e dire tutte le cose "giuste".

Spero vivamente che sia l'ultima volta che roba del genere mi capiti davanti agli occhi.

PS. Sulla richiesta di ritiro del vaccino da parte del produttore: niente di speciale. In campo vaccini anticovid è già successo con il vaccino Janssen/J&J. L'azienda non intende più produrre perché non c'è convenienza, non c'è più mercato. E' già successo molte volte. Per esempio in Europa (non negli USA) successe anche per peramivir, l'antivirale antiinfluenzale, perché in Europa non veniva usato (e continua ad essere dimenticato anche oggi che si torna a parlare di rischio aviaria).


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