Dalle loro parole li riconoscerete (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3257852574433607)... non è questione di "come fosse Antani", per intenderci. E' questione di buzzword - una parola o una frase, nuova o già esistente, che diventa popolare per un periodo di tempo anche lungo. E più il tempo passa più la buzzword diventa inflazionata e perde di reale significato per diventare un elemento identitario. E ci sono buzzword che sono tali a seconda del contesto (classico tra i classici "peer reviewed" sui social italiani).
Comunque veniamo al coltivare la fanbase, più o meno come ByoBlu (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3165183897033809). Il gioco è esattamente lo stesso. Ti cresci la fanbase perché con la fanbase ci campi (le eccezioni si possono contare sulle dita di mezza mano).
La regina Mab faceva sognare ai prelati "prebende ed offerte", e si parlava esattamente della tipologia che oggi, online e sui media tradizionali, ha venduto e continua a vendere cautionary tales sulla pandemia COVID. Cautionary tale può essere tradotto come "monito, ammonimento", ma è anche un racconto del folklore con un certo tipo di morale, una storia in cui un personaggio ignora degli avvertimenti e mal gliene incoglie.
Perché citare il prelato nel celebre monologo di Mercuzio (Shakespeare, Romeo e Giulietta https://www.youtube.com/watch?v=VsRQSazjl4U)?
Perché la tipologia combacia. La maggior parte della "divulgazione" (e del debunking, e del fact checking) vende verità, verità della stessa natura di quelle di un maturo prevosto del XV secolo, e vendendole porta a casa la pagnotta. E' un mestiere socialmente utile? Nell'ottica dell'ancient regime sì, senza dubbio alcuno.
E alcuni accademici lo bramano, in cerca di visibilità - i casi più disperati si distinguono per l'uso di quelle parole, lo spam della loro pagina e episodi francamente imbarazzanti ("Signor giornalista, sono uno scienziato internazionale, mi pubblica un articolo?").
Quanto a me (o noi) mai vi abbiamo chiesto di offrirci un caffè, perché una professione la abbiamo, la pratichiamo e veniamo retribuiti per questo, in maniera adeguata, e non siamo avidi né di moneta, né di visibilità, né di influenze o potere politici.
Appoggiare progetti politici senza cavarne niente certo, come no, ed è stato detto chiaramente.
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