martedì 28 marzo 2023

NOSTALGIA CANAGLIA

 

Ci si ride sopra, ma due mesi fa i nostalgici rilanciavano, un temerario all in: la variante Kraken (diciamolo, per scommettere su un nome così ci voleva del bel pelo sullo stomaco). 

Come poi è andata a finire lo sanno tutti, quindi non credo che spunterà una variante Yog Sothoth o roba del genere, e chi diceva "una pandemia è per sempre, mica penserete di cavarvela in due anni, eh?", beh... 

il vaiolo delle scimmie è stato velocemente archiviato, ma ci si può consolare con la guerra in Ucraina e la geopolitica e lo si fa, a giudicare da una veloce esplorazione della websfera italiana.

Si ride e si scherza, con sollievo, mentre c'è chi fa tutt'altro per evitare il sollievo (e evitarvelo). Ma mentre va in scena un'inutilissima commissione parlamentare, ci si scorda che il green pass all'italiana non ha avuto niente di corrispondente nei paesi occidentali (non ti vaccini, o non ti fai la seconda o la terza dose e non lavori né prendi stipendio). L'unica misura simile fu quella australiana del "No jab, no pay", ma stiamo parlando di una nazione, nel bene o nel male "built for convicts", come dice qualche inglese.

Me li ricordo bene i probiviri e le bravedonne a dire che le misure italiane non erano niente di che. Quando era evidentissimo che il green pass all'italiana era una misura senza alcuna ragione scientifica, perché nessuna agenzia regolatoria ha mai approvato un vaccino anticovid dicendo che poteva frenare i contagi. Né FDA né EMA hanno mai scritto questo di nessun vaccino, neanche usando il condizionale.

Ed era inutile ricordare ai falsificatori seriali della realtà (ma a fin di bene, eh) come era stato accolto il debutto del green pass tricolore dalla stampa anglosassone, quando ancora nessuno si immaginava che ne sarebbero venute fuori versioni super e rafforzate: 

l'Italia si è spinta in un nuovo territorio per una democrazia occidentale, mettendo in opera una direttiva per l'obbligo di vaccinazione sui posti di lavoro che ha modificato il patto sociale quando il turno del giorno successivo è iniziato. Ovunque dagli uffici alle fabbriche i lavoratori hanno affrontato un nuovo requisito per entrare e guadagnarsi la busta paga: hanno dovuto prima esibire il QR code del pass vaccinale voluto dal governo (https://www.washingtonpost.com/world/europe/italy-vaccination-mandate-workers/2021/10/15/d1b045e2-2d99-11ec-b17d-985c186de338_story.html)

E c'era chi oltremanica , dopo mesi di green pass all'italiana, ribadiva il suo punto di vista su "L'inutile tirannia del covid pass italiano" (https://www.spectator.co.uk/article/the-pointless-tyranny-of-italy-s-covid-pass) Ma andava tutto bene, non c'era da preoccuparsi. Erano cose di nessun conto, la perfida Albione era uscita dall'Unione Europea e, molto peggio, fuori dall'Unione voleva restarci. 

Il green pass tricolore è stato il più malsano e deleterio frutto del duumvirato politica-medicina istituzionale. Sarebbe bene ricordarselo, per ricordarsi a chi si deve andare contro alla prossima occasione, che tanto prima o poi arriverà (il GP tricolore ha creato un precedente incredibilmente pesante e all'occasione sarà fatto pesare).


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