martedì 11 giugno 2024

EDUCARLI DA PICCOLI

 

Di questi tempi a dirigere la baracca dell'istruzione in Italia c'è un ministro per me incommentabile. C'è chi lo commenta, che però di solito si scorda che è stato professore ordinario all'Università di Torino e che tuttora presiede al corso di laurea in Giurisprudenza dell'Università di Roma. In breve Valditara è un'espressione del mondo accademico italiano. E oggi da ministro non si fa mancare niente, quanto a sparate, compreso il decretare l'inutilità dello studio sia della storia antica che di quella naturale. 

Se le uscite particolarmente infelici sono state storicamente appannaggio di ministri dell'istruzione o dell'università espressi dal centrodestra (vedere alla voce Gelmini, neutrini e tunnel) non si può dire che nei fatti i ministri espressi dall'altra parte politica abbiano fatto qualcosa né per migliorare lo stato della scuola italiana né per fermarne la decadenza, anzi.

Lo stato italiano almeno dal 2009 si preoccupa che i libri di testo scolastici debbano proporre contenuti improntati al massimo rigore scientifico (decreto 41/2009). La netta impressione è che negli ultimi anni ci si sia preoccupati più della vulnerabilità degli studenti alle fake news (con gli incontri con i debunker nelle scuole) che del rigore scientifico dei testi scolastici.

I risultati del processo possono essere francamente imbarazzanti, tipo questo:

In breve Vega sarebbe il centro gravitazionale della Via Lattea, un fatto su cui il buco nero supermassiccio al centro della galassia non può fare niente di niente.

Oppure questa altra perla: "Gli elettroni ruotano attorno al nucleo... ogni elettrone segue una determinata triettoria circolare chiamata orbita stazionaria". Questa cosa delle traiettorie per gli elettroni è cronica e endemica, alle superiori. Mi riferirono che un professore di matematica e fisica precisò che le orbite non erano circolari ma ellittiche (essennò Keplero che ha scritto a fare?). Eccerto, ellittiche abbestia:

(questa idiozia delle orbite, e quindi delle traiettorie, degli elettroni in un atomo non sono mai riuscito a sopportarla e ne ho già parlato qua)

Purtroppo parlando di atomi le orbite non esistono, esistono gli orbitali. E quello che vedete nell'immagine rappresenta una densità di probabilità - in quanto, come disse la buonanima di Heisenberg, non è possibile conoscere con precisione arbitraria sia la posizione che l'energia di una particella (il principio di indeterminazione, avete presente?). Per espandere il discorso, orbita significa traiettoria: la posizione dell'oggetto è puntualmente determinata in funzione del tempo. L'elettrone di un atomo è invece delocalizzato. La sua energia (quantizzata) può essere determinata, ma la sua posizione no, si può solo mappare nello spazio una funzione il cui quadrato ci dà la probabilità di trovare l'elettrone in quel punto. E questo (cioè la funzione d'onda) è molto più interessante della reale posizione dell'elettrone: è quello che riguarda poi i legami chimici e quindi la vita.

Passando dal libro di scienze all'educazione civica troviamo una splendida intepretazione della Costituzione Italian. Nel libro perle superiori “Metropolis: corso di storia e geografia volume 1" si trova quest'altra bella uscita: «Vari doveri sono implicitamente indicati dalla Costituzione attraverso la formulazione di alcuni articoli. Tra gli altri: il dovere di sottoporsi ai trattamenti sanitari necessari per tutelare la saute come interesse della collettività". To', avevamo l'obbligo vaccinale in costituzione e 3 generazioni non se ne erano accorte.

 
 
Io mi ricordo molto bene che la prole, alle superiori, aveva un libro di scienze in cui la temperatura di ebollizione dell'acqua era costante. Era stato scelto da un'insegnante di scienze laureata in biologia che di chimica non capiva una mazza. E non capendo una mazza di chimica guardava con orrore reazioni redox correttamente bilanciate, mentre per lei la soluzione corretta dell'esercizio erano i nonsensi scritti nel libro.

Da tempo c'è gente che vuole più "scienza" alle superiori e meno latino. Forse sarebbe il caso di battersi invece per meno scienza di questa razza (che abbrutisce, perché non spiega il perché né insegna a ricavare la tesi dai postulati), lasciando quel poco di latino e greco che restano al loro posticino in disparte (il liceo classico, colpito da un inarrestabile crollo delle iscrizioni).
 
PS: Non che con certi testi universitari le cose siano andate meglio, in alcuni casi.




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