lunedì 9 settembre 2024

VACCINI, PUGLIA: INIZIATIVE ILLEGALI

 

https://www.fpress.it/attualita/garante-privacy-alla-regione-puglia-rischi-da-legge-su-certificazione-hpv/


La scorsa settimana la risoluzione del Garante per la Privacy è finita sulla Gazzetta Ufficiale:

Il Garante per la protezione dei dati personali ha avvertito formalmente la Regione Puglia sui rischi di violazione della normativa sulla privacy connessi alla legge regionale che impone agli studenti di scuole medie, superiori e università di presentare all’iscrizione un certificato di avvenuta vaccinazione contro l’Hpv.

Secondo l’Autorità, se la Corte Costituzionale dovesse dichiarare l’illegittimità della legge pugliese, impugnata dal Governo, i trattamenti di dati effettuati dalla Regione Puglia risulterebbero privi di una base giuridica adeguata e, quindi, non conformi alle normative sulla protezione dei dati personali. Anche in assenza di una pronuncia di illegittimità, il Garante ritiene che questi trattamenti violerebbero comunque i principi di necessità e proporzionalità stabiliti dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) dell’Unione Europea.

Il Garante, in particolare,  sottolinea che il trattamento dei dati sanitari è legale solo in presenza di una legge statale. Per un vaccino come quello contro l’Hpv, che non è obbligatorio ai fini dell’iscrizione scolastica, è necessaria una normativa uniforme a livello nazionale per autorizzare le autorità scolastiche a richiedere documentazione sanitaria agli studenti e alle loro famiglie.

L’avvertimento è stato pubblicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è stato inviato al Presidente del Consiglio dei ministri e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Inoltre, l’Autorità ha notificato all’Asl di Lecce alcune violazioni rilevate nel corso di un’indagine avviata nel giugno scorso, dopo che alcuni tirocinanti erano stati esclusi dall’accesso in ospedale perché sprovvisti della quarta dose del vaccino covid.

Niente male, considerando che il più in vista dei due firmatari della legge, nonché grande sostenitore dell'operato della ASL di Lecce (Lopalco), aveva detto che si trattava di cose velocemente sistemabili (a maggio, lo aveva detto, e siamo a  settembre inoltrato). E come noterete sarà un po' più complicato fare ricorso al'espediente del governo fascista antivaccinista, perché si continua a parlare di DIRETTIVE EUROPEE. Ah, questa Commissione Europea antivaccinista... o no? 

Notare bene la perfetta natura politica della faccenda, dietro il dettaglio tecnico: tutto questo richiedere certificati vaccinali per vaccini non obbligatori è al di fuori della legge perché non esiste nessuna legge nazionale che stabilisce l'obbligo per queste vaccinazioni. E che una legge del genere veda la luce con questa maggioranza è largamente improbabile. Con una diversa maggioranza le cose sarebbero probabilmente differenti. E non è una questione di scienza/vaccini contro antiscienza/fascisti, perché la scienza/vaccini come si è manifestata in questa vicenda è per l'ennesima volta un catechismo destinato a bimbetti con un serio ritardo nell'apprendimento. Un catechismo (comunicazione) che il più noto promotore delle leggi in oggetto ha cominciato a vendere, al settore pubblico - e si può immaginare al settore pubblico governato da politicamente affini. Il tutto imbarcando nella società in questione parenti stretti. Tutto molto italiano, nel senso deteriore del termine.


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