domenica 14 settembre 2025

LA VERSIONE DEL MINISTRO (NITAG E OBBLIGO VACCINALE)

https://www.open.online/2025/09/13/orazio-schillaci-commissione-nitag-obbligo-vaccinale/


Come volevasi dimostrare. Il ministro ha fatto bene a sciogliere il Nitag da lui stesso creato. Come poteva sapere chi fossero quelli nella lista che gli era stata passata? Non era certo affar suo controllare i curriculum o fare una ricerca sui precedenti dei nomi in quella lista, mica era l'hiring manager per quelle posizioni, che poi non erano neanche vere posizioni. E poi lui non si è mai occupato di vaccini, quindi l'obbligo vaccinale resta.

Magnifico.

E, come qua sopra era stato predetto, l'obbligo vaccinale da questione di politica sanitaria è diventato scienza. 

L'intervista al ministro è un perfetto riassunto di tutte le storture del dibattito sulla sanità degli ultimi 10 anni, che culminano nell'affermazione: "la salute è un problema di tutti e andrebbe tolto dall’agone politico".  Mi piacerebbe interpretare la frase come: non si devono trasformare temi sanitari in slogan politici, peccato che l'obbligo vaccinale attuale sia nato proprio come slogan politico. Quindi credo che la corretta interpretazione delle parole del ministro sia diversa: le politiche sanitarie devono essere determinate da tecnici e sottratte al processo democratico.

Non fa una piega. 

Le politiche economiche sono cose da tecnici, sono state sottratte al processo democratico e i risultati sono stati eccezionali (30 anni di stagnazione degli stipendi, tra l'altro).

Le politiche dell'istruzione  sono cose da tecnici, sono state sottratte al processo democratico e anche in quel caso grandi risultati. Idem per quanto riguarda le politiche universitarie.

Con le politiche sanitarie le cose sono un poco diverse. Le altre politiche ovviamente incidono e profondamente nella vita degli individui, ma certe politiche sanitarie toccano direttamente il loro corpo. E non si può pensare che non ci sia una reazione a qualcosa di questo genere: il risultato delle elezioni politiche del 22, che piaccia o meno, è stato un giudizio democratico sulla gestione della pandemia, cioè la forma ultima di controllo democratico su un insieme di politiche sanitarie. L'unico modo per sottrarre definitivamente le politiche sanitare a un controllo democratico è abolire la democrazia.

Dopo di che è abbastanza evidente che la maretta politca su questo tema è strettamente funzionale alle prossime elezioni regionali. Sul tema la maggioranza è nettamente divisa, e non si rischia una fiducia al governo su qualcosa del genere... 

Per non stare a ripetermi, questo è l'elenco degli ultimi post sul tema:

TANTO RUMORE PER NULLA - NOVAX NEL NITAG

METTI LA CERA, LEVA LA CERA: NITAG E TEATRO D'AGOSTO

VACCINI, OBBLIGO VACCINALE E TUTTO IL RESTO

"NE PARLA LANCET" (BIS), VACCINI E OBBLIGO

A VOLTE RITORNANO: IL 95% E L'OBBLIGO VACCINALE

TRA SCIENZA E ANTISCIENZA: COME SI UCCIDE UN DIBATTITO (E LA DEMOCRAZIA)


 



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