lunedì 26 luglio 2021

PAUSA ESTIVA

La pausa estiva (che riguarda post del blog e della pagina fb) a questo giro sarà lunghetta. Alla ripresa alcune cose cambieranno.
Quelli dei 13.000 followers che ancora vedono i post sulla loro home di facebook (pochi) sono stati abituati da tempo a una base di cinque post alla settimana, da lunedì a venerdì, con orario di pubblicazione 6.30. Alla ripresa dopo la pausa le cose saranno diverse: in primo luogo l'orario di pubblicazione si sposterà dalla mattina al tardo pomeriggio; in secondo luogo probabilmente ci sarà una minore regolarità nei post.
Di solito pause e riprese sono occasioni di riflessioni su tutta l'attività "CS", ma a questo giro preferisco riportare la conversazione che ho avuto al riguardo con un amico.
"Questo significa la fine del CS?"
"No, ma un riassestamento ci sarà"
"Immagino.... comunque la missione l'hai compiuta secondo me"
"Missione compiuta in che senso? Io quel che vedo è un'inaspettato 500k su un blog difficile, una pattuglia di haters con fiancheggiatori "bene" e finita lì"
"No, è più complessa di così. Hai gettato un masso nello stagno che nel medio termine non verrà dimenticato in Italia"
"Tu dici?"
"Io dico. E in genere ci azzecco Poi ovviamente se non sparisci è meglio"
"Mah... io credo che se sparissi in tanti, nei "salotti buoni" in primis, tirerebbero un bel respiro di sollievo"
"Meglio non farglielo fare, non credi?"
"L'idea sarebbe quella... vedremo"
 
NB: il salotto buono è quello della "comunicazione della scienza"
 
Buone ferie a tutti, ci risentiremo a settembre

lunedì 19 luglio 2021

I TRIAL, I PAPER, L'ADVOCACY

https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M21-0653...

"Remdesivir non ha effetti antivirali, lo dice un nuovo trial" sta rimbalzando un po' di là un po' di qua. Il trial è NOR-SOLIDARITY, una costola piccola piccola di SOLIDARITY: 181 pazienti.
I partecipanti sono stati assegnati, randomizzando, a tre gruppi
1) Standard Of Care locale
2) Standard Of Care più idrossiclorochina
3) Standard Of Care più remdesivir
Perfetto, ma... "During the study, local SoC changed as a result of the RECOVERY trial and updated WHO guidelines recommending systemic steroids for severe and critical COVID-19". Alla faccia del "trial adattativo"...
Questo trial sta ricevendo da FDA e EMA la stessa attenzione che a suo tempo è stata riservata a SOLIDARITY: nessuna (colpa di Trump... ah, no, allora è colpa del potere corruttivo di Big Pharma - come se i vaccini anticovid fossero prodotti da Little Pharma, invece...)
Ma evidentemente c'è movimento, su questo fronte, visto che - nell'estate 2021, non nel marzo 2020- viene fuori l'ennesimo studio osservazionale - cioè senza braccio di controllo e non randomizzato (https://jamanetwork.com/.../jamane.../fullarticle/2781959...). Casualmente tutto ciò e' in linea con un  attivismo anche quello ad assetto variabile (alle volte contro il farmaco, alle volte contro il suo prezzo, alle volte tutte e due le cose assieme).
Io continuo a ricordare che remdesivir è stato approvato fondamentalmente sulla base dei dati di ACTT-1 (NIAID, cioè Fauci), che non è uno studio sponsorizzato dal produttore. E che quei dati sono stati confermati da RECOVERY, il grande insieme di trial UK che si è dimostrato tra i più affidabili. Remdesivir non è la cura, non è risolutivo, ma al momento è uno strumento utile per una specifica fascia di pazienti (ospedalizzati non bisognosi di alto flusso di ossigeno). Chiaro che si cerchi qualcosa di meglio: qua sopra siete stati regolarmente informati sugli sviluppi di molnupiravir, AT-527, PF-07321332. Non è un motivo per non usare quel che al momento un po' di utilità l'ha dimostrata, ormai anche nella pratica clinica.
 
PS: su SOLIDARITY cito per l'ennesima volta Francisco Marty, infettivologo: https://twitter.com/FranciscoMarty_/status/1318685702003982336

domenica 18 luglio 2021

NON C'E' PACE PER I VACCINI A VETTORE ADENOVIRUS

Il vaccino J&J sembrava all'inizio avere la strada in discesa, rispetto a quello Astrazeneca: una sola dose, maggior efficacia...
Ma poi problemi di produzione (ve la ricordate la vicenda di Emergent BioSolutions? https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../vaccini-j-e-az...) e poi una emergency safety review da parte di FDA. Queste sono le cose che alcuni chiamano "errori di comunicazione", mentre invece sono atti dovuti di un regolatore. Li chiamano errori di comunicazione perché quando le notizie si diffondono, beh, va finire che l'uso del vaccino in questione cala (è successa la stessa identica cosa con il vaccino AZ).
Ora per il vaccino J&J ne viene fuori un'altra: FDA aggiunge un warning inerente casi (rari, circa 10 per milione) di sindrome di Guillain-Barré a seguito della vaccinazione. Si tratta di una reazione autoimmune potenzialmente letale che attacca il sistema nervoso, già riportata per altri vaccini (il vaccino anti herpes zoster di GSK, per esempio).
Ripeto, ad oggi è una reazione rara. Però i vaccini non adenovirus questa sequela di probemi non l'hanno avuta.
Per quel che riguarda le reazioni del pubblico, era ed è quel che si temeva quando un anno fa si parlava di rischi collegati all'approvazione di emergenza di vaccini anticovid. Intendiamoci, 10 casi per milione di sindrome di Guillain-Barré non sarebbero stati intercettati da nessun trial, e una decina di casi ogni 100.000 di trombosi del seno venoso cerebrale (per il vaccino AZ) neanche. Ma non c'è stato solo questo, c'è stato pure tutto il resto - compreso, dalle nostre parti, assetti variabili che mutavano a ogni spirar dei venti, tipo questo vaccino oggi per gli under 60, domani per over 60, e poi di nuovo agli under 60 e via dicendo.
E comunque è andata di lusso, perché il sospetto del pubblico in maggioranza si è diretto verso uno o due specifici vaccini, e non verso tutta l'offerta vaccinale anticovid. Quindi, a meno che non siate quelli rimasti con ennemila dosi di vaccino AZ in frigo e che vogliono smaltirle ad ogni costo, è andata di lusso.

 

venerdì 16 luglio 2021

I FAN DELLA SCIENZA...

 

... mediamente di scienze non capiscono un tubo. Li trovate sui social, magari si fanno selfie con in mano il libro del divulgatore tale o talaltro. E sono convinti di aver capito qualcosa, ma veramente convinti. E invece non hanno capito niente, ma il loro credere di aver capito li convince di avere in tasca una qualche Verità. E gli effetti si vedono fin troppo bene da fin troppo tempo.

Mi ricordo un'interazione surreale su twitter con un tale che diceva di conoscere la meccanica quantistica perché aveva letto due libri di Hawking.
Per dire, io mi ricordo qualcosa di quella che oggi viene definita chimica quantistica (ai tempi dei tempi era una branca della chimica fisica), ma non mi azzarderei mai a parlare di elettrodinamica quantistica, né ho mai detto "conosco la meccanica quantistica" (né mai me lo sentirete dire).
Il meccanismo proscienza vs antiscienza ha prodotto mostri ma sopratutto ha assimilato i due poli (è da quattro anni che parlo di bolle gemelle). Del resto se vivi per scannarti con i tuoi avversari in gruppi fight club o passi le ore a cercare screenshot che immortalino il delirio dei fulminati qualche dubbio sul tuo comportamento dal punto di vista dell'igiene mentale potrebbe pure venire, ad un osservatore esterno.
E oggi, nella situazione presente, queste menti brillanti da che parte stanno?
Sempre contro gli "ottimisti", che come espressione per loro è diventata un succedaneo di "novax", etichetta appiccicata a chiunque eccepisca riguardo "lockdown&obbligo vaccinale"; sono qua e là a ribadire che Crisanti e Cartabellotta della pandemia hanno capito tutto (e lo abbiamo ben visto...), per tacere della loro adorazione per neurobiologi del sonno e biologi marini, che sono ovviamente anni luce avanti (chi altri, se no?). Come si può notare questo insieme può produrre commenti del tutto deliranti, che come altri commenti altrettanto deliranti di soggetti appena meno oscuri non scandalizzano "il salotto buono", quello che quattro anni fa aggrottava le ciglia davanti ai "burioniani" quando facevano le stesse cose. E' cambiata la stagione, sono cambiati i principii.

mercoledì 14 luglio 2021

LA COSA E' SU UN BINARIO DEMENZIALE (E MORTO)



 
Ci sono dei magnifici sillogismi in giro, espressi più o meno chiaramente. Probabilmente il più eclatante è "Dato che se avessimo fatto come la Svezia avremmo avuto i morti del Brasile, se faremo come UK avremo i morti dell'India".
Non si capisce bene per quale motivo facendo come la Svezia non si potevano avere i morti della Svezia e facendo come UK non si possano avere i morti di UK, ma probabilmente il motivo è che siamo una nazione ontologicamente inferiore, per cui i paragoni vanno presi nell'insieme delle nazioni a reddito medio e basso (dove di solito le malattie infettive, quali che siano, fanno molti più danni).
Che d'estate si gridi all'apocalisse non è una novità rispetto all'anno scorso, in cui si andavano disperatamente a cercare positivi da ricondurre a feste in spiaggia, feste private, movida, e in cui si cercava qualsiasi cosa pur di dire "esponenziale".
Ovviamente siamo sul pensiero magico estremo, su cui una scritta sul muro riesce a ironizzare come nessuno.
Non paghi dei folgoranti successi di tutte le previsioni da un anno e mezzo a questa parte spunta un "30.000 casi entro agosto" (https://www.repubblica.it/cronaca/2021/07/13/news/ad_agosto_30mila_casi_come_ora_l_inghilterra_ma_conteranno_i_morti_-310095962/) - e se poi fossero 30.000 casi e poche centinaia di ospedalizzazioni? Che si fa? Si abbassa la soglia di allarme quanto a occupazione delle terapie intensive?
Sono dettagli, l'unica è prevedere l'obbligo di green pass di qua e di là e parallelamente parlare sempre di più di obbligo vaccinale per chicchessia. Su queste solide basi, cioè dell'allarme per la variante delta. Nel gridare all'allarme si distingue il Centro, con uno stupendo "La Delta schizza a oltre 120 - il report dà 0 casi ma non fa testo": impagabile.
 

 
La cosa notevole è che in tutto questo cianciare di obbligo e allarmi la logistica dell'offerta vaccinale, dopo i vari AZ days, in alcune regioni è incagliatissima (https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/06/23/news/vaccini_covid_nel_lazio_dal_15_luglio_stop_alle_prime_dosi_gia_ferme_le_prenotazioni-307342825/) ...

 

martedì 13 luglio 2021

DELTA, CRISANTI, L'IMPENNATA DI MORTI IN UK, L'OLANDA

Da una parte c'è ADNKronos (https://www.adnkronos.com/variante-delta-crisanti-rischio-m…):

Dall'altra ci sono i dati del governo britannico, in cui la gravità della situazione quanto a mortalità per COVID è del tutto evidente (https://coronavirus.data.gov.uk/details/deaths)... ops, forse no (ma del resto 10 volte 0,001 fa 0,01, poco da dire).

Decessi da COVID in UK

In breve se in UK osserviamo un disaccoppiamento tra numero di casi e numero di ospedalizzazioni, il disaccoppiamento con i decessi appare ancora più marcato.
E al di qua della manica in Olanda stiamo osservando un fenomeno del tutto simile: una crescita vertiginosa dei casi a partire da fine giugno, e per ora calma piatta sul fronte ospedalizzazioni (https://coronadashboard.government.nl/la…/ziekenhuis-opnames).

Ma ovviamente è un dettaglio insignificante, l'apocalisse Delta è una solida realtà, almeno sulle prime pagine dei giornali e dei telegiornali:

 
La cosa genera qualche perplessità in chi in Olanda ci vive
 

 
Ah, certo, un'italiana che commenta dall'Olanda non è una fonte. Quella che commentava dalla Svezia prendendo di mira ogni giorno la gestione svedese dell'epidemia invece era oro colato, e in quanto tale veniva portata in palmo di mano da tutti quelli "bravi"...


venerdì 9 luglio 2021

INVISIBILI, QUINDI INESISTENTI

Una delle prime volte che su facebook ho parlato di un certo tema (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/05/cronistoria-dell-apocalisse-della.html)  la pagina era un impresentabile covo di anonimi dalle lealtà più che dubbie ("non si capisce da che parte sta"), eppure nella coda dei commenti accaddero cose interessanti. Oggi è tutto sparito grazie a quel che è successo nel dicembre 2019 (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/12/la-lotta-alle-fake-news-e-allhate.html), ma sotto quel post per esempio ci fu la testimonianza di qualcuno che lavorava a stretto contatto con il CEO di Wyeth Italia, che raccontò della notte insonne in cui tutto lo staff, fino all'ultimo, aveva provato a salvare il salvabile (e i relativi posti di lavoro) costruendo uno spin off. Non ebbero successo.

Oggi come allora a qualcuno piacerebbe dipingere tutto ciò come fisiologico, normale, cose che capitano. Tutto va bene, madama la marchesa, ed è sempre stato così.

Per carità, il problema non è stato solamente italiano: è stata una cosa europea. Ma se ci sono due nazioni in cui il fenomeno ha colpito lasciando danni insanabili sono Italia e Spagna (e in Italia, date le dimensioni del settore, sono stati assai peggiori). Intendiamoci, UK era stata pesantemente colpita, e in anticipo rispetto all'Italia. Le ristrutturazioni GSK avevano pesato anche lì, e soprattutto aveva pesato la chiusura del sito Pfizer di Sandwich (2007), definita un grave colpo per tutto l'est Kent (https://www.bbc.com/news/uk-england-12338458), tanto da provocare un crollo nel mercato immobiliare locale e nel prezzo degli affitti. Ma UK da circa 3-4 anni ha iniziato a reindustrializzare, una miriade di Contract Research Organization (CRO) è cresciuta, guidando una ripresa occupazionale nel settore che Brexit non ha rallentato (per far calare il ritmo è servito COVID). Addirittura Pfizer è tornata ad assumere a Sandwich.

Per quale motivo le cose vadano in questo modo oltremanica e in modo piuttosto diverso nel continente non saprei. Sicuramente un diverso regime fiscale aiuta, ma forse aiuta più altro: ovvero che la "testa" di due delle maggiori multinazionali del farmaco, GSK e Astrazeneca, sia rimasta in UK. Si potrebbe dire che oltremanica il bosco era stato tagliato, una quindicina di anni fa, ma le radici erano ancora lì. Mentre da noi viene da sospettare che dove si è tagliato il più delle volte è anche stato sparso sale.

ADDENDUM: con il passare del tempo mi sono reso conto che quel che ha reso possibile la ripresa del settore in UK (e in parte del nord Europa) è la sostanziale differenza nell'aspetto finanziario del business. Molte aziende medio-piccole sono nate e cresciute grazie a investitori privati (tra cui fondi di investimento specializzati nel settore) e non senza qualche finanziamento pubblico. In Italia l'industria invece ha perlopiù avuto un finanziamento bancario. Una banca (non pubblica) non è interessata alle prospettive di medio termine: se arriva una crisi aziendale il più delle volte preme per il rientro (e quando arriva una crisi sistemica, vedi combinato crisi subprime-crisi dei debiti sovrani europei, taglia gli affidamenti).

 


CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...