Il contributo antropico alla CO2 nella biosfera e nell'atmosfera è un problema reale dalle molte facce. E' stato declinato assai raramente in modo corretto sui grandi media, il più delle volte con toni apocalittici (Al Gore dichiarò che le calotte polari si sarebbero sciolte entro il 2018, per esempio). Tanto per cambiare i modelli climatici sono roba estremamente complessa e siamo ben lontani dall'avere a portata di mano tutte le chiavi che servono ad aprire la porta delle previsioni solide e affidabili. La NASA, raccogliendo dati sull'attività solare e sulle temperature dell'alta atmosfera ha finito per dichiarare che stiamo andando verso un nuovo periodo di minimo solare (l'ultimo fu il Minimo di Maunder, correlato alla "piccola era glaciale tra XVI e XVII secolo", https://science.nasa.gov/…/news-art…/solar-minimum-is-coming). E questo sta già cambiando le carte in tavola, e non poco (Rubbia una trentina d'anni fa si era espresso in questo senso, ma non gli fu prestata tutta questa attenzione).
Ma il "non c'è più tempo", "L'apocalisse climatica sta arrivando" è un leit motiv di un certo settore politico, fa parte del pacchetto ideologico di millennials e Gen Z, a sentire la stessa Alexandria Ocasio Cortez, deputata americana, convinta che la fine del mondo da riscaldamento globale arriverà entro 12 anni (https://eu.usatoday.com/…/ocasio-cortez-climate…/2642481002/).
Oltre a questo apocalitticismo Ocasio Cortez ha fatto parlare di sé a causa di un'audizione sui fondi NIH, le cui conclusioni possono essere riassunte in "NIH (il pubblico) finanzia la ricerca da cui vengono fuori farmaci costosissimi su cui Big Pharma ricava grandi profitti senza che per lo stato ci sia nessun ritorno".
Il che è una monumentale idiozia, ben radicata anche nei crani di molti accademici, nonché alla base di tante discussioni sul "delinking".
La ricerca di base finanziata dal pubblico *se va bene* individua target, bersagli per un possibile farmaco (assai più raramente molecole capaci di fare il lavoro nell'uomo). Per molti, specialmente nel mondo accademico, una volta individuato il target quel che serve per avere il farmaco sono "dettagli tecnici" (il che la dice lunga su quanto molti accademici del campo life sciences tendano a collocarsi in cima alla catena alimentare delle scienze, e il problema è che i grandi media e gente come Ocasio Cortez gli danno retta).
L'espansione di "dettagli tecnici" in realtà oltre a svariate centinaia di milioni di spesa comprende:
1) Trovare un composto che colpisca il bersaglio
2) Lavorarci sopra affinché sia di tossicità trascurabile nelle concentrazioni a cui è attivo e che rimanga in circolo quanto basta per svolgere il suo lavoro.
3) Elaborare un processo produttivo commerciale solido che rispetti gli standard richiesti a un prodotto farmaceutico
4) la parte più costosa, svolgere i trial clinici, che il più delle volte falliscono, e spesso perché è proprio il target ad essere sbagliato (un esempio su tutti: Alzheimer e ipotesi amiloide).
Ignoranza e ideologia vanno sempre a braccetto, anche quando vengono etichettati come "coscienza scientifica".
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