venerdì 5 luglio 2019

UN SOGNO DI FARE A MENO DI CHIMICI (E BIOLOGI), FALLITO




David Parry, che ha diretto Cyclofluidic, in un recente Med. Chem. Letters, spiega perché il suo progetto è fallito (https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acsmedchemlett.9b00095).
Ma cosa voleva realizzare, Cyclofluidic? Voleva realizzare il robot definitivo che sostituisse il lavoro umano della drug discovery, perlomeno fino all'ottenimento di un lead (prima versione di farmaco sperimentale da sottoporre ad ulteriore ottimizzazione).
Il sistema Cyclofluidic prevedeva un sintetizzatore automatico a cui era collegato un sistema per saggi biologici in serie. Non solo avrebbe dovuto generare dati tipo molecola/risultato: sulla base dei risultati ottenuti nel saggio biologico alla fine di un ciclo avrebbe variato le molecole prodotte dal sintetizzatore in modo da ottenere migliori risultati nel saggio biologico. In teoria una serie di cicli avrebbe dovuto fornire la molecola ottimizzata secondo i risultati del saggio biologico scelto.
Questo sistema, che dovrebbe suonare abbastanza fantascientifico (altrimenti vuol dire che state prendendo fantascienza per realtà) non è mai stato realizzato, perché anche la sua versione più semplice (con chimica semplice e variazioni semplici) ha fallito la prototipazione. Cyclofluidic ha provato a riciclarsi con l'intelligenza artificiale nel periodo di massima fregola tra investitori e applicazioni IA nella drug discovery, e poi ha chiuso i battenti. Ma c'erano stati investitori che avevano creduto nel progetto - mai quanto hanno dimostrato di credere in BenevolentAI, arrivata a 2 miliardi di capitalizzazione.
Questo per dire che il capitale ADORA qualsiasi cosa prometta di risparmiare sulla mente d'opera (o eliminarla) esattamente come ha amato l'automazione mirata a sostituire la mano d'opera. E nonostante gli investimenti in questo senso vengano inceneriti dai fallimenti dei progetti di turno, si è sempre alla ricerca della nuova mandata di promesse improbabili da finanziare. Il campo overpromise-underdeliver ha sempre fruttato di più dell'innovazione reale se si è a caccia di investitori. Perché l'innovazione reale continua ad essere perlopiù incrementale, faticosa, soggetta ai colpi di fortuna come a quelli della sfortuna, e quindi molto poco sexy.
Ma i nuovi farmaci degli ultimi 20 anni, quelli rilevanti (antivirali e antitumorali le novità più importanti) sono venuti fuori anche con l'ausilio di "nuove" tecniche, però quasi sempre dalle menti e dalle mani di uomini che lavoravano nell'industria. Non da robottini o da IA.

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