sabato 13 febbraio 2021

COVID, ANTIVIRALI: AT-527

 

E siamo a due: AT-527 è un profarmaco di AT-511, nato per il dosaggio per os (compresse o capsule). Quindi come tipologia è il secondo antivirale di questo genere in sviluppo (l'altro è molnupiravir). E' un altro inibitore di RNA polimerasi RNA dipendente (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../coronavirus...).

Un articolo su Antibiotic Agents and Chemoterapy ci offre un quadro preclinico piuttosto completo (per remdesivir lo avevamo visto nella documentazione della CMA di EMA, per molnupiravir gli articoli non contenevano questo livello di informazioni https://aac.asm.org/.../early/2021/02/02/AAC.02479-20.long).
AT-527 ha tutte le carte in regola: attività submicromolare su SARS-CoV-2 in vitro (EC50 0.47 μM), modello animale (rhesus) in cui funziona, e soprattutto arriva dove deve arrivare. Dal modello animale si prevede che un dosaggio di due compresse da 550 mg al giorno produrrà nell'epitelio polmonare concentrazioni del metabolita attivo che eccedono il suo EC90.
AT-527 lo potremmo definire il primo inibitore RdRp di SARS-CoV-2 di seconda generazione, e la sua sperimentazione clinica è iniziata a un anno dalla comparsa del virus: non so se vi rendete conto di quanto questa cosa non abbia precedenti.
E' sviluppato da Atea Pharmaceuticals, che su questo farmaco sperimentale (Investigational New Drug) ha una collaborazione con Roche, ed è in corso una fase II. Attendiamo e incrociamo le dita (queste sono cose serie, non ivermectina o che so io).
E ora una nota più tecnica.
AT-527 un N-nucleotide, come molnupiravir è un N-nucleoside, ma "gioca" su un ribosio modificato (3-metil-3-fluoro, sulla scia del celebre sofosbuvir, la prima cura per l'epatite C) e su una N6-metil-adenina: una struttura più elegante e meno problematica rispetto a quella di molnupiravir con la sua N4-idrossicitidina , che è quello che sta dietro a tutte le polemiche che ci sono state a metà 2020 sulla sua presunta mutagenicità.
In secondo luogo AT527 come remdesivir ricalca il modulo Pro-Tide (https://it.wikipedia.org/wiki/ProTide), sulla scia di sofosbuvir, remdesivir, tenofovir alafenamide.

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